Visto che con quell'autoritario "raccoglitele" mi hai fatto eccitare tutto, ribatto volentieri.
Lungi dal ritenerlo un capolavoro, trovo che il doppiaggio italiano di Death Note sia comunque più che apprezzabile. Può starci un po' di smarrimento iniziale per chi era abituato alle voci giapponesi, ma da qui a giudicare l'adattamento nostrano una ***** ce ne passa: già dalla seconda puntata emerge l'impegno profuso dalla Panini per dare ai propri consumatori, una volta ogni tanto, qualcosa di finalmente fruibile (mi viene in mente il timbro distorto di L, o ancora la gioia isterica di Light quando crede di aver fatto fuori il rivale, davvero ottima a livello interpretativo). Da quel poco che ho sentito, si è riusciti a contestualizzare e valorizzare pure una voce come quella di Leonardo Graziano, che di certo non gode di buona fama dopo l'esperienza "Naruto".
Siamo lontani anni luce dalle scadenti prove targate Mediaset, eppure si preferisce calcare la mano sulla superiorità della versione originale (cosa peraltro assodata, si scopre l'acqua calda) ed usare quest'ultima come aggravante per darsi a un bashing insensato. E' l'ennesima dimostrazione, casomai ce ne fosse ancora bisogno, che certe recriminazioni sono ormai figlie di un pregiudizio diffuso (pare infatti che inveire contro Death Note made in Italy vi stesse regalando una certa soddisfazione^^).
Ricapitolando: siete dei tritamaroni.
Sulla questione "padrone di un nuovo mondo/dio di un nuovo mondo", il fatto che Light si rivolga a Ryuk chiamandolo continuamente "shinigami", e non "dio della morte", è indicativo. Si è preferito glissare sulla parola "dio" per quanto possibile.
(Altrimenti Razzingher s'incazza)