Finito Red Dead Redemption, il gioco il cui titolo sbaglio a pronunciare ogni volta.
Che dire? Che fare? Questo è sicuramente il gioco che dopo Fable II mi ha deluso di più, contando che son partito con un'idea di esso più che positiva all'acquisto (complice anche il fatto che viene iper osannato da critica e pubblico in ogni dove). Per carità, ha moltissimi lati positivi, ma purtroppo ha anche parecchi lati negativi non da poco.
La primissima impressione è stata superba, la grafica del gioco infatti è ottima, e per tutta la durata non ho notato né cali di framerate né rallentamenti neppure nelle fasi più caotiche con molti nemici a schermo. La ricostruzione degli scenari è fantastica, la mappa di gioco offre panorami da sbavo più o meno dappertutto e il fatto che ci sia il ciclo giorno/notte non può che accentuare la cosa. Andate ad Ojo del diablo al tramonto, oppure a Tumbleweed in una notte di pioggia, o magari cavalcate nelle Great Plains a mezzogiorno per restare letteralmente a bocca aperta. Le "città" sono abbastanza vive e caratteristiche (noterete molta differenza estetica tra le città dell'ovest, del Messico e dei territori del nord) mentre i vari abitanti che le abitano o che incontrerete in giro per il mondo son tutti curatissimi, dalle espressioni e movenze fino alle cose più marginali dei vestiti. Graficamente il titolo è superbo, sicuramente tra i migliori 10 che abbia mai giocato in questa generazione.
Anche il sonoro è molto buono, forse si poteva far qualcosa di più nel doppiaggio, molte voci stonano un po' (anche quella del protagonista non è del tutto convincente), ma gli effetti ambientali e le musiche di sottofondo son ottime. Si sente pure una notevole differenza del rumore prodotto dallo scalpiccio degli zoccoli del cavallo dato dal cavalcare nelle strade battute, sulla sabbia, sulla neve o sulle strade pavimentate. Per non parlare dei vari versi animali, davvero buoni e ben riprodotti. Le musiche invece durano poco, più che altro qualche minuto nei momenti più concitati oppure durante le cavalcate solitarie (che saranno TANTE) per rilassarvi.
La trama fatica a decollare, durante le prime missioni forse vi annoierà pure, ma una volta catapultati nel mezzo della rivoluzione messicana si fa seguire molto bene e diverte, quando poi sarete giunti alle fasi finali del gioco vi avrà ormai già preso del tutto e non saranno risparmiati i soliti colpi di scena che stanno sempre bene. I vari personaggi che si incontreranno saranno tutti abbastanza ben caratterizzati, mentre le cutscenes di inizio o fine missione son davvero ben realizzate. Ottima anche la caratterizzazione dei luoghi, perfetta per un western: ghost town, praterie enormi e deserti messicani la fanno da padrone.
Per finire, cosa sempre ben accettata, il gioco è discretamente longevo: fare tutte le missioni della storia principale vi porterà via almeno 25 ore, che supereranno la quarantina se avete intenzione di completare tutte le sfide (Predatore; Cacciatore di Tesori; Tiratore e Raccoglitore) e tutte le ricerche dei vestiti vari, oltre che i compiti affidati dagli sconosciuti, mini-missioni rintracciabili da un ? sulla mappa. In più, ogni covo dei banditi precedentemente ripulito durante la trama principale si ripopolerà ogni giorno, e avrete di nuovo la possibilità di far fuori i banditi dentro esso. Se poi si ha intenzione di cercare il 100% del gamescore le ore aumenteranno ancora, anche perché entra in gioco l'online.
La parte deludente del gioco dove sta allora? Nella più completa e noiosa monotonia del gioco. Le missioni principali sono davvero tante, è vero, ma alla fine si riducono in poca cosa: "vai lì e fai secchi tutti" oppure "scortami fino a là". Son ben poche le variazioni a tema dove vi sarà richiesto di condurre una mandria o di assaltare un treno o comunque qualcosa di differente dai due stereotipi scritti sopra. I compiti affidati dagli sconosciuti invece sono già più vari (in molti nemmeno vi verrà richiesto di sparare che è già qualcosa), peccato che durino tutti poco più di 5-10 minuti. E che non sono poi così tanti, se non erro son 19. Poi vi sono le richieste di aiuto, carine la prima volta che le si vede, ignorabili tutte le altre. Cavalcando in giro, oppure passeggiando in città, troverete sempre queste tipologie di persone: a) colui a cui hanno rubato il cavallo, e voi dovrete recuperarlo; b) colui a cui hanno derubato il negozio, e voi dovete uccidere o catturare il ladro; c) colui a cui hanno rubato il carro, e voi dovrete recuperarlo; d) il solito sceriffo che vi chiede di uccidere o catturare due ladri in fuga; e) colui che vi ruberà il cavallo; f) colei che vuole un passaggio nella città più vicina; g) coloro che vi vogliono far secchi; h) quello che vuol fare il duello con voi; i) colui che picchia una *******, che dovrete fermare; l) il drappello di messicani che vuol fucilare un tipo (che non dovrete toccare se non volete che vi si abbassi l'onore). Per carità non sono affatto poche, però son ripetute pressoché all'infinito, e dopo averle fatte tutte almeno due volte vi prenderà ai coglioni rifarle (anche se non è necessario se non a fini statistici e durano meno di un minuto). Già va meglio con le taglie dei banditi, anche se alla fine son ovviamente un "vai là, fai secchi tutti i complici e uccidi o cattura il bandito".
Il gioco offre anche dei minigiochi, com'è giusto che sia, suddivisibili in lavori e passatempi. I primi sono di una noia MORTALE, oltre che pochi. Domare cavalli e ronda notturna, basta. Non li farete mai se non per sbloccare parti di vestiti o per ragioni di trama. Sui secondi invece va già meglio, si ha il gioco delle cinque dita, quello dei dadi, il black jack, il braccio di ferro, quello dei ferri di cavallo e l'hold em. Anche se pure in questi alla fine farete solo l'hold em, impreziosito dalla possibilità di barare (ma non fatevi scoprire sennò sarà duello).
Le varie sfide invece, tralasciando quella del raccoglitore di erbe, son tutte abbastanza divertenti e offrono anche una buona difficoltà.
Difficoltà che è rasente allo 0 nel gioco, specie per via del sistema di mira automatico: si mira con il dorsale sinistro e si spara con quello destro, ma una volta estratto avrete il mirino direttamente sul nemico, quindi fate fuoco, quindi lasciate il dorsale sinistro per poi ripremerlo dopo un secondo e ritrovarvi il mirino sulla pancia di un altro nemico. Fa tutto il gioco, voi non dovrete far altro che sparare. I duelli invece son difficili, anche troppo visto che è molto difficile capirne la logica. Se la capirete, io ancora non ci son riuscito.
In più le città oltre che poche son veramente piccole, poco più di una manciata di case, un nulla rispetto alla mole di territori selvaggi abitati solo da animali dove non ci sarà un cavolo da fare che ci sono; ci trovi parecchia gente è vero, ma le cose da fare al loro interno son ben poche: non tutti gli edifici sono esplorabili (anzi, la minor parte di questi), e praticamente oltre ai negozi non c'è altro. Per la maggior parte del tempo di gioco (quando non sarete impegnati in missioni, ma nemmeno), comunque, non farete altro che cavalcare da soli da una parte all'altra della mappa (per questo hanno inserito le richieste di aiuto). Difatti già verso 1/3 del gioco inizierete ad abusare di diligenze e viaggi rapidi dall'accampamento.
In sostanza Red Dead Redemption si rivela meno ricco e meno divertente di un GTA, benché l'intento sia stato quello di creare un GTA nel far west. Se avessero regalato al gioco una maggiore varietà nelle quest principali, oltre che città più grandi e con molta più roba da fare, probabilmente sarebbe stato un gioco migliore. Se mio nonno avesse avuto tre palle lo avrebbero chiamato flipper.
Comunque è un peccato, perché il comparto tecnico avrebbe meritato ben altro gioco. Per me è da 7/7.5.