Ennesima censura a Daniele Luttazzi, siete d'accordo o meno?

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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"Dopo 4 anni di guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi. Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq.
Come si fa a sopportare una cosa del genere?
Io ho un mio sistema:penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell'Utri che gli pi*ciano addosso, Previti che gli c*ga in bocca e la Santanchè in completo sadomaso che li frusta tutti. va giá meglio no?
"​

Questa è stata la battuta che ha portato alla censura di Decameron, il programma di Luttazzi in onda su La7 il sabato notte il giovedì notte in replica. Al di là della crudezza dei termini usati (volutamente semi-censurati per evitare che la censura automatica del forum li cancellasse del tutto) , caustici come sempre, pensate che sia giusto censurare un programma per battute come questa? (che oltretutto vengono mandate in onda in seconda serata quando i bimbi e le verginelle sono a letto?)
A me dispiace molto per il programma, perchè una satira di questo tipo non la fa nessuno in Italia, ed è un peccato perchè questa è in effetti la satira più pura, al di là della battuta in se ma valutando il programma nel complesso delle poche puntate mandate. E saperlo censurato solo perchè Ferrara si reputa offeso in quanto lui non ci starebbe fisicamente in una vasca da bagno mi fa un pò girare di palle..
 

Bahamut Zero

Dreamcaster
9 Settembre 2005
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www.ffonline.it
si ho trovato il provvedimento abbastanza inutile, e soprattutto contraddittorio dopo che La7 si era offerta come il baluardo della libertà di espressione al povero esiliato Luttazzi. che, dal canto suo, fa bene a continuare a provocare, perchè in ogni caso ciò farà parlare di lui e i suoi spettacoli a teatro sono sempre seguitissimi; al contempo ha dato una nuova plateale prova di essere un poverino incompreso. non ci sono innocenti giustiziati qui, solo il buongusto.

per esempio a me il programma di luttazzi Decameron piaceva, però calava puntualmente proprio in concomitanza con battutacce di questo tipo che poi battute non sono... la cosa passa quasi sotto silenzio perchè stavolta non si tratta del cda rai sotto un governo di centrodestra, ma l'immagine di questo paese e dei suoi comici non è che sia molto migliore di come fosse sette anni fa...
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Bahamut Zero ha detto:
si ho trovato il provvedimento abbastanza inutile, e soprattutto contraddittorio dopo che La7 si era offerta come il baluardo della libertà di espressione al povero esiliato Luttazzi. che, dal canto suo, fa bene a continuare a provocare, perchè in ogni caso ciò farà parlare di lui e i suoi spettacoli a teatro sono sempre seguitissimi; al contempo ha dato una nuova plateale prova di essere un poverino incompreso. non ci sono innocenti giustiziati qui, solo il buongusto.

per esempio a me il programma di luttazzi Decameron piaceva, però calava puntualmente proprio in concomitanza con battutacce di questo tipo che poi battute non sono... la cosa passa quasi sotto silenzio perchè stavolta non si tratta del cda rai sotto un governo di centrodestra, ma l'immagine di questo paese e dei suoi comici non è che molto migliore di come fosse sette anni fa.

Quoto praticamente tutto.. si, molto spesso Luttazzi si abbandona in volgarità che possono sembrare superflue rispetto al messaggio che vuole portare avanti, ma La7 d'altronde penso sapesse chi era Luttazzi e di che tipo è la sua satira. Hai ragione nel dire che è stata una stupidata dagli il permesso di dire ciò che voleva e poi ritiraglielo, strano caso, dopo che insulta pesantemente uno dei guru del canale.
Sulla situazione dei comici tra oggi e 7 anni fa... sono d'accordo anche su questo, non è cambiato assolutamente quasi nulla. Anzi, proprio nulla. Senza pensare a Luttazzi, basta vedere le critiche mosse a Benigni per aver fatto un'ora di satira prima della lettura della Divina Commedia durante la prima puntata.. anzi, dire che è uguale a 7 anni fa è anche riduttivo.. diciamo uguale a una ventina di anni fa, quando si cancellavano dalle reti i vari Rossi, Fo e Grillo...o i filosofi come Fini (non Gianfranco, ma Massimo, che sarà di estrema destra, ma è pur sempre un grande filosofo italiano...)

P.S: il link del blog di Luttazzi, www.danieleluttazzi.it, porta da oggi ad una pagina di errore...che abbiano censurato pure quello?

EDIT: no no, falso allarme, ora il link prende...mah..
 

Zanna

Mamoru Takamura
17 Agosto 2005
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Non posso che quotare quanto già detto in precedenza: Luttazzi non è una novità, è un comico ben affermato, a La7 conoscevanmo il tipo di battute che sarebbero state presentate nel suo spettacolo, quindi non vedo perchè scandalizzarsi.
Oltretutto pare che la motivazione di tale decisione sia del tutto fittizia, perchè lo stesso Luttazzi ha dichiarato che Ferrara non si è nemmeno offeso di fronte a tale battuta(presente peraltro anche nel suo spettacolo teatrale), pare invece che la puntata di Decameron in programma dopo la sospensione dovesse essere interamente dedicata alla chiesa e a Ratzinger. Non mi sorprenderei se la scelta di tale taglio fosse dovuta a questo fatto, dopotutto fu sempre a La7 che il buon Crozza dovette smettere di imitare Ratzinger.
 

Teocida

Oltreuomo
29 Luglio 2007
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Zanna ha detto:
pare invece che la puntata di Decameron in programma dopo la sospensione dovesse essere interamente dedicata alla chiesa e a Ratzinger. Non mi sorprenderei se la scelta di tale taglio fosse dovuta a questo fatto, dopotutto fu sempre a La7 che il buon Crozza dovette smettere di imitare Ratzinger.

Questa non la sapevo...beh tanto ora hanno cancellato tutte le puntate registrate..non lo sapremo mai..purtroppo
 

Cloud_Darth

Active Member
20 Ottobre 2006
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A me Daniele Luttazzi non piace per niente e lo censurerei da tutte le reti televisive. Trovo la sua satira volgare e per quanto "profonda" possa sembrare, sinceramente, penso ce ne siano di migliori. Detto questo, se La7 conosceva le qualità del soggetto, dedicargli uno spazio e poi censurarlo lo trovo davvero un controsenso: o si è coerenti su tutta la linea o è meglio lasciar perdere dall'inizio.
 

Ayrin

Stormborn
17 Ottobre 2006
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La censura alla satira non è di certo una novità... pretendere che la satira non offenda persone prese di mira è come pretendere di non fare satira affatto...
Certo anche io preferirei una satira un po più "pulita", non penso ci sia bisogno di essere volgari... ma ciò non toglie che la censura non dovrebbe proprio esistere!!
Cosa ne è dei diritti costituzionali di libertà di parola pensiero e opinione??
Il fatto che il governo debba riccorrere alla censura per me vuol dire che ha molto da nascondere e molto da guadagnare cercando di mantenere gli Italiani nell'ignoranza...
E da questo deriva anche la trasformazione che è avvenuta nei telegiornali, divenuti ormai telenovelas con protagonisti pluriomicidi e pazzi criminali...
 

Bierah

Member
5 Novembre 2007
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A mio giudizio la censura serve quando si passa il limite della satira e si arriva a pure offese in TV spacciate per comicità... posso anche concordare con le idee di Luttazzi, ma le cose si dovrebbero dire con più educazione... ha sfondato il TRASH... si sa che sbraitando quattro cose su Berlusconi aggiungendo qua e la qualche parolaccia gli ascolti salgono...
 

Jed

k-d-f-werewolf
Staff Forum
3 Luglio 2008
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www.gamesource.it
Non mi piace affatto Luttazzi e credo che sia solo un'altra maniera per dargli maggiore notorietà ed innalzarlo da "comico grossolano e spesso volgare al di là della comune decenza" a "paladino del popolino". Trovo che per far scena non siano sufficienti monologhi corredati, appena possibile, da cafonate. Questa però è la satira, della peggior specie, e senza di essa un gregge di mezzi comici salterebbe alla ribalta, puntando il dito contro chi lede la loro sacra (e giusta) libertà d'espressione. Nonostante questo, non sono d'accordo con la sua sospensione. Giuliano Ferrara, che è un omone di perspicacia e intelligenza fuori dal comune, ha risposto apertamente a Luttazzi e a chi l'ha sospeto con una lettera che qui di seguito riporto. Vorrei sottolineare la velatura delle frecciatine che si possono trovare nel testo. Questo sarebbe il tono che dovrebbe assumere la Satira, anzichè quello condito di insulti e parolacce, perchè se anche si avesse ragione, il salto dalla parte del torto è brevissimo.
Ah una cosa, fossi in te aggiungerei nel sondaggio l'opzione: "No, per il semplice motivo che la satira può essere pungente senza insulti diretti e volgari". Perchè letto così mi pare un sondaggio troppo di parte ^ ^

Giuliano Ferrara ha detto:
Caro Direttore, quella di Luttazzi su di me era satira, su questo non ci piove. Letta la frase in cui venivo messo oniricamente in una vasca e trattato come una latrina, per tirare fuori una pacifista antiamericana dallo smarrimento di fronte a una espressione per lei crudelmente surreale di Berlusconi ("ero contrario alla guerra in Iraq"), in un primo momento ho pensato che fosse una forzatura miserabile per tirarsi d'impaccio in un programma non particolarmente baciato dal successo e dallo scandalo. Ma non è così. La satira è un prodotto di ideologia e cultura, procede dai libri alla strada al palcoscenico in modo circolare. L'immaginario di Luttazzi, come lui dice, è Abu Ghraib e Ruzante, quella è per lui la cornice dello sketch a me dedicato (e anche ai miei compagni di latrina).

D'altra parte non sono forse una specie di Petraeus all'amatriciana? Esiste una satira cruda e coprolalica, che si è espressa e si esprime, con risultati migliori o peggiori, in tutte le lingue, in molte situazioni e in molti regimi politici, antichi e moderni.

Dunque era satira. Lui non sarà Aristofane o Molière, ma era satira.

Perché allora, visto che sono sempre stato difensore della libertà di satira, ho approvato la sospensione del programma di Luttazzi, e in particolare la motivazione del comunicato e delle successive dichiarazioni di Antonio Campo Dall'Orto, il dirigente libertario e frecceriano de La7 che si è sentito tradito dall'uso irresponsabile della libertà concordata anche contrattualmente tra la sua emittente e il comico? Me lo sono spiegato così come segue, e penso sia utile comunicarlo pubblicamente ai lettori o più genericamente al pubblico.

Il fondamento di una democrazia ormai sfasciata e sgangherata come la nostra è questo: Dio è relativo, è un culto privato, invece la libertà assoluta, è l'unico culto pubblico ammesso. E' noto che non sono d'accordo con questa impostazione e che penso sia vero il contrario. Ci sono criteri di valore e di vita non negoziabili, e pubblici per definizione anche al di là della fede religiosa o civile confessata, e invece la libertà, che prediligo e vorrei la più ampia possibile in ogni situazione della mia esistenza e di quella degli altri, è relativa. Culturalmente non sono spinoziano, sono cattolico romano. E' dunque naturale che io la pensi così. "Che c'entra?", direte. C'entra, c'entra.

Perché ogni discussione sulle esperienze limite, e l'esercizio crudele della satira è una di queste esperienze, è una discussione sulla libertà e sui termini del suo esercizio. Il comunicato de La7 ha fissato un limite, e la società vive anche di limiti. E' culturalmente la stessa cosa di un divieto alla produzione sperimentale e assassina di embrioni, ha lo stesso valore linguistico pur trattandosi in questo caso di faccende per fortuna effimere.

Non ho mosso un dito e nemmeno uno straccio di avvocato, non ho nemmeno corsivato alla mia maniera, quando Luttazzi ha portato in decine di teatri off off Broadway una definizione di "Giulianone" come del "residuo di sperma e cacca lasciato sul lenzuolo dopo un rapporto anale". Se sbiglietti in un teatro e la gente decide di venirti a vedere, lo puoi fare, e se a qualcuno non piacesse essere definito come sopra avrebbe al massimo il diritto di chiedere a un giudice una sanzione, posto che la ottenga, o di schiaffeggiare Luttazzi in pubblico o di denunciarne il linguaggio.

Un mio amico americano dice: c'è la libertà di guidare, anche a trecento all'ora in una pista riservata a un pubblico pagante, ma in autostrada esistono limiti. In una tv generalista, insomma, è diverso. C'è per esempio un problema di coesione commerciale.

La tv, come i giornali, è uno spazio in cui gli editori investono, e giornalisti e artisti praticano quello spazio contro pagamento di una mercede e devono praticarlo conoscendone i confini, sapendo, come dico da anni, che la loro libertà è relativa, che sono tecnicamente indipendenti ma sono dipendenti in senso stretto o soggetti, quando lavoratori autonomi, a un rapporto coordinato e continuativo che ammette la possibilità contrattuale di essere sciolto da chi investe e paga e ha il problema, non commerciale ma anche commerciale, di tutelare la propria identità di fronte al pubblico e agli inserzionisti.

Questo vale per Luttazzi e per il suo rapporto con La7 e i suoi spettatori, come dovrebbe valere per quei furbetti "de sinistra" e "de provincia" di Santoro & C., i quali danno per ore la caccia al funzionario Rai di turno (Del Noce? Saccà?) s*******ndolo come assassino di Enzo Biagi con i complimenti, i denari, e le marchette apposte alle loro buste paga dalla ditta che inquisiscono. Sgradevole e forse spregevole uso privato, non dirò "criminoso" perché non ho l'autorevolezza televisiva o bulgara di Berlusconi, del mezzo pubblico e televisivo in genere.

Il problema della libertà in Italia, come hanno spesso notato Aldo Grasso e Francesco Merlo, e con ragione, è proprio questo. Vogliono tutti fare Lenny Bruce, ma non vogliono vivere e morire nella gloria dell'outsider emarginato, alcolizzato e cirrotico, vogliono farlo con l'assistenza pubblica e privata del mercato televisivo per famiglie, possibilmente in prima serata, e con l'ulteriore assistenza del mercato della politica, che li fa deputati al primo segno di martirio. Ricchi e potenti perché liberi.

Nel caso del furbissimo Benigni, adesso aspirano anche alla vita eterna con il timbro di Sua Eminenza Reverendissima Tarcisio Cardinal Bertone. In America, che è una democrazia costituzionale under God più autorevole della nostra, non si fa così. Quando sgarri, te ne vai secondo regole di mercato e di etica pubblica convenzionale, e nessuno ti verrà a molestare se eserciti il massimo della libertà a spese tue e del tuo pubblico.

Questo tipo di libertà controassicurata, comunque, mi fa un po' ridere. E' la sanzione di un paese che non ha establishment, la cui grottesca rovina politica è cominciata nelle procure alla Tonino Di Pietro e alla Forleo, a loro modo eroi di satira televisiva anch'essi, ed è continuata con il clamoroso successo di pistaroli e demagoghi che invece di sbigliettare e faticarsi la libertà relativa di cui tutti godiamo, e facciamo l'uso che crediamo, chiedono e ottengono la libertà assoluta del prime time televisivo a una borghesia e a un sistema politico che non hanno più alcuna autorità, severità, ironia, significanza.

Insomma. Se il mio editore televisivo fissa nella responsabilità televisiva un limite alla libertà di satira io sono contento, mi spiace solo che per farlo si debba ricorrere al canone secondo cui quella di Luttazzi non è satira, il che non è vero anche se in un primo momento ho equivocato leggendo il testo delle sue parole fuori del loro contesto drammaturgico e della loro legittima cornice ideologica (per me, ovviamente, un pochino ributtante). Se la sospensione del programma serve a far discutere di questo, io sono contento. Se Luttazzi torna in onda su La7 dopo che questa discussione si è svolta, e ricomincia, sono contento. Se lui e Campo Dall'Orto volessero venire a parlarne a "8 e mezzo", quando desiderino, sarei contento.

Come vedete, sono molto contento. Sono contento anche della passione che il Manifesto, quotidiano comunista e dunque tribuna satirica fin nella testata, mette nella alta trattazione culturale del caso Ferrara-Luttazzi & Cacca.

Sarei anche molto contento, ancora più contento, se accettasse l'idea che si deve ridere del patriarcalismo autoritario degli islamici o imbastisse nelle sue dense pagine difese così sofisticate della libertà di satira nel caso in cui un comico di destra prendesse Rossana Rossanda, la mettesse in una latrina e la trattasse come sono stato satiricamente trattato io. Non dubito che i colleghi comunisti sarebbero inflessibilmente coerenti con i loro principi.


da Repubblica.it
 

Ayrin

Stormborn
17 Ottobre 2006
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Bierah ha detto:
A mio giudizio la censura serve quando si passa il limite della satira e si arriva a pure offese in TV spacciate per comicità... posso anche concordare con le idee di Luttazzi, ma le cose si dovrebbero dire con più educazione... ha sfondato il TRASH... si sa che sbraitando quattro cose su Berlusconi aggiungendo qua e la qualche parolaccia gli ascolti salgono...

Anche secondo me la satira dovrebbe evitare di scendere nel volgare.... ma la censura non dovrebbe proprio esitre!
Se qualcuno si sente offeso da un comico può denunciarlo querelarlo ma mai censurarlo!
La liberta di espressione è un diritto costituzionale!!!!
 

Bierah

Member
5 Novembre 2007
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Ayrin ha detto:
La liberta di espressione è un diritto costituzionale!!!!

Certo, ma dovrebbe rendersi conto Luttazzi di quanto idiot@ è... ops... non se ne renderà mai conto, perchè prende soldi per dire scempiaggini...
 

Ayrin

Stormborn
17 Ottobre 2006
567
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10
40
Bierah ha detto:
Certo, ma dovrebbe rendersi conto Luttazzi di quanto idiot@ è... ops... non se ne renderà mai conto, perchè prende soldi per dire scempiaggini...
Sono daccordo è esagerato, dovrebbe darsi una regolata, ma è libero di dire quello che vuole e anche come vuole... poi se lo denunciano fanno benne, ma intanto deve essere libero di esprimersi...
 

Zanna

Mamoru Takamura
17 Agosto 2005
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Se devo essere sincero, a me la battuta di Luttazzi contro Ferrara/Berlusconi non aveva manco fatto ridere, quindi oltre che non di buon gusto la trovavo priva di comicità e senza significati reconditi se non quello di offendere gratuitamente.
Tuttavia il problema non è se Luttazzi fa ridere o meno, se piace o meno, ma sapere per quale motivo è stato messo sotto contratto da La7 per poi creare questo ennesimo caso.

Per quanto riguarda Ferrara, condivido in parte il suo articolo quando parla di satira, non lo condivido quando si sente in obbligo di fare politica andando ben oltre il caso specifico, di dare lezioni gratuite grazie alla voce degli amici d'oltreoceano (che da quanto si sa devono essere suoi amici più che intimi :rolleyes: ), e quando di sente in dovere di andare oltre il caso Luttazzi (la satira di Benigni è ben diversa da quella di Luttazzi, ma probabilmente Giulianone non ha mai mandato giù le frecciatite del discolo toscanaccio).
Più in generale, per quanto Ferrara sia tanto obeso di corpo che fino d'ingegno, trovo assurdo che a pontificare sia qualcuno che nella sua vita non ha mai fatto della coerenza la sua bandiera, ma che anzi ha effettuato troppi girotondi (e stranamente senza alcuna difficoltà vista la mole) a seconda di come tirava il vento.

Mi è capitato più volte di leggere articoli di Ferrara e aprezzarlo, tuttavia il mio apprezzamento finisce quando il giornalista in questione sveste i panni della sua professione e comincia a recitare la parte del servo del padrone (caso tutt'altro che isolato nel panorama giornalistico nostrano, sia ben inteso).

p.s. prima che si monti una polemica (che non è mio interesse fare) dico subito che non sono di estrema sinistra e con i comunisti non ho nulla da spartire :)
 

Jed

k-d-f-werewolf
Staff Forum
3 Luglio 2008
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Zanna ha detto:
Se devo essere sincero, a me la battuta di Luttazzi contro Ferrara/Berlusconi
non aveva manco fatto ridere, quindi oltre che non di buon gusto la trovavo priva di comicità e senza significati reconditi se non quello di offendere gratuitamente. Tuttavia il problema non è se Luttazzi fa ridere o meno, se piace o meno, ma sapere per quale motivo è stato messo sotto contratto da La7 per poi creare questo ennesimo caso.

Qualcuno azzarda l'ipotesi che siano i problemi riguardo una puntata prossima a venire, nella quale Luttazzi avrebbe fatto la sua satira(?) nei confronti della Chiesa ed in particolare di Ratzinger. La7 non è nuova a queste prese di posizione, un pò di tempo fà costrinsero Crozza a interrompere la sua imitazione del Papa. Fatto stà che se La7 non avesse voluto problemi, Luttazzi era l'ultimo da chiamare. Ciascuno ha fatto i suoi errori.

Zanna ha detto:
Per quanto riguarda Ferrara, condivido in parte il suo articolo quando parla di
satira, non lo condivido quando si sente in obbligo di fare politica andando ben oltre il caso specifico, di dare lezioni gratuite grazie alla voce degli amici d'oltreoceano (che da quanto si sa devono essere suoi amici più che intimi ), e quando di sente in dovere di andare oltre il caso Luttazzi (la satira di Benigni è ben diversa da quella di Luttazzi, ma probabilmente Giulianone non ha mai
mandato giù le frecciatite del discolo toscanaccio). Più in generale, per quanto Ferrara sia tanto obeso di corpo che fino d'ingegno, trovo assurdo che a pontificare sia qualcuno che nella sua vita non ha mai fatto della coerenza la sua bandiera, ma che anzi ha effettuato troppi girotondi (e stranamente senza alcuna difficoltà vista la mole) a seconda di come tirava il vento.

Forse è proprio per questa ragione che Ferrara è tanto sagace. Non che io approvi, per carità, ma nel mare in decomposizione della "politica" del Bel Paese lui si destreggia, con la sua bagnarola, meglio di famosi ammiragli alla guida di flotte impressionanti. Nonostante capiti che giochi al gioco di chi ci rovina, non ne ha mai preso veramente parte, facendo solo in modo di rimanere a galla. Giustificazione? Fino a un certo punto.

Zanna ha detto:
Mi è capitato più volte di leggere articoli di Ferrara e aprezzarlo, tuttavia il mio apprezzamento finisce quando il giornalista in questione sveste i panni della sua professione e comincia a recitare la parte del servo del padrone (caso tutt'altro che isolato nel panorama giornalistico nostrano, sia ben inteso).

Vestire le parti del servo del padrone, o di chi la vince se vogliamo precisare, è una pecurialità umana. Certo non solo del direttore del Foglio nè dei soli Italiani. Da Beppe Grillo, che nonostante si sia autoincoronato imperatore della gleba subisce ancora oggi il peso di diverse porcate sulle spalle, al primo cittadino italiano. E allora, considerando il problema, mi sento di poter difendere Ferrara. Forse la mia presa di posizione è dettata da una questione di mera immagine: chi, per attirare attenzione, è costretto alle volgarità mi pare solo un "infamone" sconfitto. Chi, di contrario, maneggia con tanta cura le sue qualità di scrittore e pensatore, merita considerazione.
Tsk, non avrei mai pensato di difendere Ferrara, anche perchè credo si sappia difendere benissimo con la penna.

Zanna ha detto:
p.s. prima che si monti una polemica (che non è mio interesse fare) dico subito
che non sono di estrema sinistra e con i comunisti non ho nulla da spartire

Siamo in due
 

Cloud_Darth

Active Member
20 Ottobre 2006
5.827
1
41
36
Jed ha detto:
Non mi piace affatto Luttazzi e credo che sia solo un'altra maniera per dargli maggiore notorietà ed innalzarlo da "comico grossolano e spesso volgare al di là della comune decenza" a "paladino del popolino". Trovo che per far scena non siano sufficienti monologhi corredati, appena possibile, da cafonate. Questa però è la satira, della peggior specie, e senza di essa un gregge di mezzi comici salterebbe alla ribalta, puntando il dito contro chi lede la loro sacra (e giusta) libertà d'espressione. Nonostante questo, non sono d'accordo con la sua sospensione. Giuliano Ferrara, che è un omone di perspicacia e intelligenza fuori dal comune, ha risposto apertamente a Luttazzi e a chi l'ha sospeto con una lettera che qui di seguito riporto. Vorrei sottolineare la velatura delle frecciatine che si possono trovare nel testo. Questo sarebbe il tono che dovrebbe assumere la Satira, anzichè quello condito di insulti e parolacce, perchè se anche si avesse ragione, il salto dalla parte del torto è brevissimo.
Ah una cosa, fossi in te aggiungerei nel sondaggio l'opzione: "No, per il semplice motivo che la satira può essere pungente senza insulti diretti e volgari". Perchè letto così mi pare un sondaggio troppo di parte ^ ^

Sono d'accordo, in particolare con le parti in grassetto.

Comunque sia, un programma come Decameron, al di là che sia giusto o meno censurarlo (in questo caso ritengo che non lo sia, e per una questione di coerenza da parte di La7 e perchè sono pro libertà di espressione) dovrebbe proprio essere ignorato, per la bassa se non bassissima qualità della satira e di tutto il programma in sè.