"Benvenuti al mio barbecue!" (citazione necessaria)
Chiarisco a priori che nella mia classifica FFIX e FFVI sono al 1° e 3° posto, separati solo dal IV, ma con una differenza talmente minima che è accomunabile al decimo di voto.
Trama: il IX, come già detto e ribadito in altre sedi, parte leggermente fiacco e decolla pian piano per poi arrivare ad un picco, quello del Pandemonium e, più nello specifico, della fantastica battaglia accompagnata da You're not Alone, che probabilmente resterà ineguagliato nella saga. Storia ricca di sottotemi, ognuno abbinato ad un personaggio, che riescono comunque a confluire in uno reggente e fondamentale: la vita, raccontata in ogni propria sfacettatura, dalle situazioni più assurde a quelle più tragiche, e c'è chi ancora mi viene a dire il IX ha una trama bambinesca.
Il VI, d'altro canto, possiede le tematiche più mature della saga (se considerate separate e non circoscritte ad un tema più ampio, come avviene invece nel IX) e possiede un ritmo di narrazione più incalzante e certamente più avvincente del nono capitolo (come d'altronde avevo riconosciuto anche nel VII). Stiamo parlando di due storie superlative da ogni punto di vista, sebbene nel WOR (che devo ancora ultimare, lo ammetto), FFVI qualcosina perde, come credo abbiano capito tutti.
Personaggi: FFIX presenta 8 pg principali più una miriade di secondari, tutti curati nel minimo dettaglio anche nell'azione più insulsa (qualcuno ha detto Quina o Kalò? Ebbene, anche loro hanno un significato al di là delle scene ridicole di cui sono partecipi). L'approfondimento psicologico raggiunge un livello senza precedenti se si analizza il sistema personaggi nel suo insieme, mentre perde qualcosina se si valuta ogni pg in sé.
Il VI d'altro canto può vantare anch'esso una miriade di personaggi, di cui quelli obbligatori con una caratterizzazione superlativa, data anche dal fatto di non aver scelto un vero e proprio protagonista (dal canto mio vedo Locke, Celes e Terra quasi sullo stesso piano, seguiti a ruota da Edgar e Sabin in quanto a rilevanza negli eventi). Giocare FFVI vuol dire avere una visuale ampia della vicenda, a 360°, che in FFIX è stata in parte replicata tramite gli ETR e lo "sdoppiamento" del party durante i primi 2 cd, senza però tuttavia ottenere lo stesso effetto.
Villain: stiamo parlando dei due migliori antagonisti della saga, me ne vogliano i Sephiroth-dipendenti. In 11 capitoli, sono gli unici ad avere motivazioni differenti da quelle dell'eroe impazzito o del lucido leader assetato di potere.
Kefka trova la sua grandezza proprio perchè non rientra nelle due categorie sopra illustrate, ma compie ogni suo atto per brama di sangue fine a se stessa, per puro sadismo, diventando così un antagonista affascinante in maniera molto maggiore dei suoi predecessori. Peccato non averne approfondito il background (a meno che non si prenda per buona la Ultimania di FFVI che lo liquida, oltretutto senza basarsi ad alcun riferimento in-game, rendendolo praticamente uguale a quello di Sephiroth), per spiegare il suo folle desiderio di uccidere in modo brutale chiunque gli si ponesse davanti.
Kuja invece rappresenta la vera rivoluzione, sadico come Kefka, ma in modo più controllato, lucido, ed in un certo senso perfino più brutale, egli non si limita ad uccidere, ma preme sulle passioni e sui sentimenti dei personaggi (Garnet, Hilda, Gidan, i maghi neri in generale) per ottenere ciò che vuole, si racchiude in un sentore di potenza per nascondere quella che era la sua sola ed intima paura, che si manifesta nelle ultime parole di Garland, ovvero quella della morte e che, di fronte alla stessa, riesce a debellare comprendendo finalmente il significato della vita e provando rimorso per ciò che aveva fatto.
Passare da un villain così a quelle macchiette di Seymour e Vayne, sinceramente, è stata forse la mia più grande delusione nel giocare gli FF successivi.
Gameplay: Beh nulla da dire, qui FFVI vince su tutta la linea, il IX non ha un sistema di crescita molto approfondito (anche se può vantare una quantità di armi ed equip vari molto elevata) ed inoltre è nelle battaglie che il nono Final Fantasy, come si suol dire, casca dal pero: troppo facile diventare superpotenti tramite alcune abilità (chi ha detto Freija, Steiner/Amarant e Quina che fanno 9999 danni a testa anche a livelli bassini?), oltretutto le battaglie stesse sono troppo lente ed il gioco non rappresenta mai una sfida veramente impegnativa anche se non si ricorre alle suddette abilità (non mi ricordo di aver mai fatto Game Over dalla mia seconda partita in poi la quale, per inciso, è avvenuta a 8 anni).
Ambientazioni: Entrambi da altissimo livello, ma questa volta è FFIX a primeggiare, sia per lo stile e l'atmosfera, ma anche per il background che in molte di quelle del VI è precario, anche se si parla di due giochi realizzati con possibilità tecniche assai diverse, per cui la maggiore longevità garantita dalla PSX ha donato la possibilità di curare al meglio le ambientazioni. Attribuisco a FFIX il merito di averlo fatto al contrario, ad esempio, di FFVIII, che in quanto locazioni secondarie era un po' scadente.
Sonoro: il vecchio Nobuo si è fatto valere in tutti e 2, ma quelle del IX mi sono parse molto più evocative e poi ci sono tracce di assoluto spessore come The Place I'll Return Someday, Loss of Me, Hunter's Chance e la già sopracitata You're Not Alone
La grafica non l'ho mai giudicata comparando due giochi di generazioni diverse, quindi non inizierò di certo ora.
Ah, PER ME vince di poco FFIX. scotennatemi pure, ma il confronto mica era da farsi oggettivamente?