Più che altro il finale del X era perfetto così com'era, anzi era forse una delle poche cose realmente degne di nota di tutto il titolo.
Anch'io trovo FFVII talvolta sopravvalutato, specie quando si prendono in esame figure come quella di Sephiroth, villain ben costruito ma non molto diverso dagli standard della saga (da Garland ad Ex-Death, per intenderci, con Kefka e soprattutto Kuja la musica cambia eccome), sebbene la storia di Jenova e tutto il suo background siano ottimi. Ma finito quello che resta? poco o nulla. Su Ultimecia non mi pronuncio, anche perchè agisce con un'illogicità di fondo che la porta ad essere il worst FF villain ever, peggio perfino del ridicolo Seymour e dell'evanescente Vayne.
Per la trama, quella del VII ha un ritmo di narrazione ed una varietà di temi (principali e secondari) ottima, mentre dopo la guerra fra Garden FFVIII diventa un film rosa. Non che prima faccia restare sbalorditi per originalità (chi non aveva capito che Seifer sarebbe passato dall'altra parte o che la missione a Timber sarebbe stata un fiasco?), ma almeno aveva qualche spunto interessante.
I personaggi del VII rivelano una buona attenzione per il background ed una buona partecipazione agli eventi fino alla fine del 1° CD, poi pian piano sono venuti meno, ma la cosa non è stata di certo disastrosa come nell'VIII capitolo, dove tutti al di fuori di Squall e Rinoa hanno vissuto al massimo 2 minuti di celebrità per poi essere solo più utili in battaglia.
Non mi dilungo sull'aspetto del gameplay, anche perchè un paio di pagine fa hanno citato i maggiori difetti dell'VIII. Comunque il VII possiede un sistema di gioco semplice ma allo stesso tempo completo, apprendibile facilmente da un neofita ma nemmeno tropppo noioso per un esperto. E se è vero che è il compromesso ad avvicinarsi alla perfezione, direi che Square aveva fatto centro.
Ultimo appunto, per quanto mi riguarda credo fermamente che il miglior FF sia il IX, seguito da VI (l'ho giocato finalmente
), IV e VII, sebbene ne riconosca perfettamente i difetti macroscopici a livello di fluidità delle battaglie e difficoltà, tralasciando però i quali se la gioca perfettamente con gli altri.