Io ho apprezzato molto Zack come personaggio, ho amato la sua spontaneità, la sua trasparenza, la sua ingenuità di ragazzo di 16 con un grande sogno nel cassetto, ma con tanta passione per la vita ed una sincera attitudine ottimista ma buona. Eppure il destino che l'aspetta è tragico, col tempo inizia a comprendere meglio i perversi meccanismi dietro la facciata perbenista e tutelatrice della Shinra, e si ritrova coinvolto in episodi sempre più difficili che spezzano le sue certezze. La sua maturazione negli anni a venire sarà evidente (lo Zack finale di 23 anni sarà visibilmente diverso da quello ancora un pò infantile e naive dell'inizio), così come i dubbi che lo assalgono, ma la consapevolezza di non abbandonare mai l'iniziale proposito di essere Soldier fino alla fine è ciò che gli darà forza senza alcun compromesso.
Eredita in tal senso dal suo maestro e mentore, Angeal, l'idea che essere un Soldier è un orgoglio che va custodito con determinazione, per la missione stessa che un Soldier è destinato a compiere per il bene delle persone.
Non importa se le sovrastrutture che lo gestiscono hanno altri fini molto meno etici, e spesso terribili, il suo dovere ed il suo onore devono rimanere integri e fedeli alla causa che un Soldier si prepone, aiutare la gente a costo della vita.
Questa etica eroistica segue l'antico modello della Via Del Bushido, il leggendario codice morale e comportamentale dei Samurai, che nell'organizzazione Soldier è vissuta con molta consapevolezza, specie da chi ha avuto la fortuna di addestrarsi sotto l'egida di Angeal (come lui appunto, che peraltro è il suo allievo migliore).
Fino all'ultimo la sua reale preoccupazione sarà sempre e solo quella di salvare almeno qualcuno, dopo aver perso tanto, dopo aver lottato tanto.
Quella domanda finale: "Pensi che adesso sia diventato un eroe?" è commovente perchè ti fa capire che nonostante tutto quella forza primigenia trasmessa dal suo maestro -e simbolicamente rappresentata dalla leggendaria Buster Sword- l'ha portato a sfidare la vita stessa, pur di aiutare qualcuno, nella fattispecie l'amico Cloud.
Cloud è diverso da lui, diverso perchè opposto come personalità, un personaggio lunare, schivo e molto introverso, poco incline al sorriso e all'ottimismo, in Zack egli vede un vero e proprio maestro, da lui apprende ed eredita questa filosofia del coraggio e dell'onore, da lui erediterà alla fine tutto, ciò che è stato e che sarà.
Quando Cloud nel corso della sua personale storia riprende "coscienza di sè", acquisisce quella "completezza" che la memoria di Zack, speculare a lui, gli ha donato, e grazie a questo può continuare a vivere, adempiendo la sua personale missione.
Sono tutte e due dei personaggi indispensabili l'un l'altro, nella loro opposta diversità rappresentano una sola "entità", una "realtà esistenziale condivisa" che non a caso ha amato la stessa donna (Aerith).
Il gioco Crisis Core riesce nel non facile intento di disegnare perfettamente ciò che nell'originale FFVII era solo accennato ma preciso, e ci dà una idea chiara di chi fosse Zack, e di come Cloud ed Aerith siano diventati quelli che tutti conosciamo (ed amiamo).
Purtroppo in questa splendida narrazione finemente psicologica si intrecciano vicende male assortite di persone senza senso (Genesis), che cercano di imporre il loro perchè delle cose, dominando una scena che non gli appartiene.
Questo solo mi spiace di questo gioco...