Ding-dong.
Un giovanotto con gli occhiali è entrato nel negozio. Si guarda attorno, infila il nasone occhialuto tra gli scaffali. Oddio, si avvicina. Che scocciatore.
“Scu-scusi.”
Vuole comprare. Lo sapevo. “Sì?”
“Ecco, se non è un disturbo, vorrei questo libro.”
“Non penso sia una buona idea.”
Il ragazzo tira su col naso. Che schifo, lo sapevo che è uno di quelli che stanno tutto il giorno a leggere. “Perché no?”
“Poi magari lo dai in giro gratis.”
“No-no-no, davvero, lo leggerò solo io.”
“Sicuro?”
“Lo prometto!”
Come minimo lo passa a tutti agli amici. So come trattarli i furfanti così! “Va bene. Però non puoi portarlo a casa. Ecco, lo agganciamo con un lucchetto a questa catena ancorata alla porta, è lunga ben dieci metri bada bene, non è che ti voglio davanti la faccia tutto il tempo, e lo leggi quando vuoi.”
Si gratta la testa. Scommetto al posto di lavarsela. “Ma… leggo gratis?”
“Oh, no, cielo, pensi che siamo comunisti? Lo paghi il prezzo di copertina.”
“No, allora… ecco, no. Grazie.”
“Come preferisci. Buongiorno.”
“Buongiorno…”
Il ragazzo si trascina fino alla porta. Si ferma davanti al bidone dell’immondizia. Ci fruga dentro con le mani. “Scusi, ma… tutti questi libri… posso prendere questo? Sembra quello di cui parlavamo prima ed è qui in mezzo.”
“Oh, fai pure, quelle sono copie illecite. Che orrore. Sono come un cancro, paiono identiche ai veri libri, ma non hanno l’anello per inserire il lucchetto e la catena! Robaccia difettosa. Appena le vedo le butto nel bidone. Prendine tutte quelle che vuoi.”
Il ragazzo esce con mezza dozzina di libri.
E anche oggi uno scocciatore in meno. Ah, se solo la gente capisse che bisogna pagare per leggere, mica si può farlo gratis… eppure si fa di tutto per vender libri e mai uno che compri. Come quel ragazzo. Cosa dovevo fare, pregarlo di comprare? Gentaglia che ammazza la cultura!