Strife90 ha detto:
Un finale sobrio, essenziale, poco sfarzoso, quasi spartano. Alleggerito da buonismi da quattro soldi,pone gli ultimi elementi che vanno a chiudere la trama di ff7. Finale azzeccatissimo.
Perchè sobrio e spartano? Per la grafica?
E soprattutto non ho ben compreso a quali buonismi da quattro soldi ti riferisci?
All'epoca era tutt'altro che spartano, per la sobrietà, beh, in confronto a FF VIII è decisamente più sobrio (grazie a dio).
Inoltre mi piacerebbe sapere a che buonismi ti riferisci.
Temo infatti che tu sia leggermente in contraddizione: se definisci buonistico il finale di FF VII, FF VIII cos'è? il trionfo della scontatezza? La scialba celebrazione dell'ennesimo vissero felici e contenti? Con tutta la buona volontà in questo finale non riesco a trovare buonismi, mi riesce difficile.
A me sembra che il finale tocchi tutti gli elementi sviluppati nel corso della trama, dia un significato a ciò che hanno dovuto passare i protagonisti, valorizzi maggiormente chi ha sacrificato la propria vita per salvare il pianeta, e concluda l'opera nel migliore dei modi, dando ampi spazi all'immaginazione pur senza chiudere la porta sul mondo di Midgar, ma lasciandola socchiusa.
Non riesco a capire se la delusione espressa da alcuni sia dovuta al fatto di dover in qualche modo interpretare un finale (sforzo forse non consono alla maggior parte degli rpg) o al fatto di non porre fine in modo categorico alla storia di quel mondo che ci venne narrato un decennio fa.
Poi, per carità, può piacere o meno, ma forse sarebbe il caso di definire le cose con termini appropriati, e la definizione "buonismo da quattro soldi" con la trama ed il finale di FF VII non ha nulla a che vedere. La profondità e le tematiche toccate da questo capitolo sono tutt'altro che definibili in questo modo, piuttosto questa definizione risulta moldo più aderente alla trama, alle tematiche e al finale del titolo successivo.
Poi vabbeh, forse sono io che preferisco un finale che mi valorizzi tutta la trama e mi concluda una storia non banalmente, piuttosto che dei fuochi d'artificio e la spettacolarizzazione di un titolo che si deve affidare solo a questo dal momento che come trama è di una piattezza e una di banalità assoluta.