Doomrider
Guerriero della Luce
Il segreto di Sephiroth
Hikaru atterrò agilmente nella piazza antistante il Palazzo dell’Ordine dei Paladini; lanciò un’occhiata verso l’alto di sfuggita e incrociò i volti di Nova e Reynar, i quali dopo essersi accertati della fine sicura che aveva fatto scomparirono dalla sua vista, ad allertare e organizzare le difese.
La nipote di Cid avanzò velocemente per le strade della capitale di Wutai , incurante degli sguardi sorpresi e a volte intimoriti dei passanti che incrociava; ad eccezione di Nova la gente non era abituata a vedere una ragazza in armatura e con piglio da guerriera, ma nessuno aveva il coraggio di fermarla. Non era passato troppo tempo dall’alba e il cielo era ancora limpido e lucente delle prime luci del giorno; dalle sfumature rosa dell’orizzonte Hikaru vedeva sempre più vicini i caccia dell’Esercito Planetario, in chiara corsa d’attacco.
La ragazza affrettò il passo e raggiunse le porte della città, che si aprivano su un enorme stradone in aperta campagna: era l’unica zona pianeggiante di Wutai, quella che confinava a una decina di chilometri con il mare. Tutte le altre uscite della capitale avrebbero condotto in zone montuose, impervie o quantomeno collinari. Non c’era da stupirsi che i nemici stessero attaccando proprio dalla pianura; era la zona più difficile da difendere, specialmente per la debolissima divisione terrestre dell’Unione di Wutai.
I caccia trovarono in effetti degli avamposti sulla loro strada, ma vennero tutti inceneriti sul colpo non appena il caposquadriglia sfiorò il tasto delle mitragliatrici.
_@#£$, così si comincia a ragionare!_ esclamò soddisfatto, strappandosi di dosso il casco che lo avevano costretto a indossare e accendendosi una sigaretta con la mano libera. Una voce gracchiante dall’interfono del suo wingman lo interruppe proprio sul più bello
_Cid, avevamo detto di non farci prendere troppo la mano… non è la nostra guerra, questa_
_******* Cloud_ rispose il pilota, con la sua solita finezza _Non posso mica lasciare le due donne sul trasporto in balia della fanteria dei musi gialli. Anche perché comunque verrebbero trucidati da chi sbarca_
_Sì ma.._
_.. sto facendo questo lavoro per parare le chiappe anche alla tua Tifa, quindi non rompere i coglioni e vedi di darti da fare anche te!_ concluse Cid, accelerando a velocità massima. La pianura sotto di lui scorreva velocissima e dopo soli dieci minuti dal decollo era già arrivato a intravvedere l’obiettivo: le lunghe mura della capitale di Wutai si ergevano solide da terra, ma non avrebbero mai potuto resistere all’impatto dei missili aria-terra di cui era armata la divisione di Cid.
#Caposquadriglia dell’avanguardia. Qui è il comando centrale della nave ammiraglia. Fare rapporto#
Il pilota sputò alla sua sinistra, per sbarazzarsi del moncone di sigaretta ormai finita, e rispose con tono quasi strafottente
_Sì, son qua. Non abbiamo trovato resistenza fino ad adesso, siamo a cinque miglia dalla città. Cosa volete che vi dica ancora, qual è il mio colore preferito?_
#Fai poco lo spiritoso. La nostra intelligence ci ha riferito che Wutai ha approntato delle difese antiaeree basate sulla luce. Vedi qualcosa?#
_Che @#£$, no! ..aspetta, aspetta un attimo! Che @£$% sono quei cosi?!_
Sulle mura della città, come se il comando glielo avesse appena annunciato, Cid vide una moltitudine di oggetti sferici, grandi circa 5 metri e pronti per essere azionati. Due minuti di volo dopo il primo di questi oggetti, il più vicino, iniziò a muoversi, variando la sua inclinazione; tutti gli altri lo seguirono e vennero puntati verso l’alto.
_Attenti!!_ gridò Cid ai suoi compagni di volo, quindi dovette ricorrere a tutta la sua abilità nel volo per schivare il raggio mortale che aprì la strada alla contraerea sperimentale di Wutai. Sfruttando la riflessione della luce del sole, ora alto nel cielo, gli scienziati militari dei Regni Uniti avevano approntato più di settanta specchi a difesa delle mura della capitale. E fu un bene che avessero appena completato l'installazione giusto un paio di giorni prima dell'attacco guidato da Cid, o la guerra sarebbe stata inevitabilmente persa.
Subito dopo il primo fascio luminoso, un vero e proprio laser concentrato dall'azione riflettente di numerosi specchi in serie, ne seguirono altri sempre più frequenti. Il cielo venne trasformato in una sorta di discoteca, invaso da una fittissima e pericolosa rete intorno alla capitale.
_Schifosi @#£$%!!!_ esclamò Cid, riuscendo a deviare la propria rotta per non essere abbattuto. Almeno una ventina di piloti molto più inesperti di lui finirono direttamente nella trappola tesa dai difensori di Wutai e vennero abbattuti.
#Comandante! Comandante!! Cosa facciamo?#
_..e che òà£$% ne so!_ gridò Cid, mentre lasciava la cloche per accendersi una indispensabile sigaretta _State lontani dalla portata di quei cosi, fate azioni diversive! E fatemi sapere qualsiasi altre ******** vedete, chiaro?!_
Hikaru osservò da terra i caccia che ora rimanevano in standby; guardò l'apice delle mura e si stupì di quanto poco tempo ci avessero messo Nova e Reynar nel far attivare efficacemente le contromosse a un attacco di sorpresa. Appena si rese conto di essere tutto sommato inutile la ragazza in armatura fece un paio di passi all'indietro, indecisa sul da farsi. In fondo lei si era preoccupata enormemente per la sorte dei cittadini nella capitale, ma non aveva fatto il conto con l'efficienza di un esercito fino a poco tempo prima in guerra aperta. Come sempre succede, in una vera guerra non era un solo fronte a preparare piani all'insaputa dell'altro approfittando di una “tregua”; Hikaru ci era rimasta anche un po' male, perchè si era resa conto di aver esteso la sua stima per Nova a tutto il popolo di Wutai, che invece ora si era dimostrato non molto diverso dall'esercito di suo padre. La ragazza fece ancora un passo all'indietro, ma fu costretta a fermarsi a metà perchè sentì la punta metallica di una lama molto fredda toccarle la schiena.
_Ben arrivata_
Hikaru riconobbe subito di chi si trattava ma un brivido comunque le corse lungo la schiena, prima di voltarsi verso il suo interlocutore
_Sephiroth_ disse fredda _Cosa vuoi?_
Il SOLDIER la guardò con un mezzo sorriso, ritraendo la Masamune e ripiegandola dietro le sue spalle
_Io? Niente. Te l'avevo detto che mi sarei messo a guardare da lontano_
_Non sei sufficientemente lontano_ ribattè prontamente Hikaru _Dovresti essere almeno a cinque pianeti di distanza, e ancora saresti troppo vicino_
_Ma come? Non sei tu la paladina della difesa e della protezione degli indifesi, colei che odia tutto ciò che è odio?_ chiese Sephiroth, con un tono a metà tra il provocatorio e l'incuriosito _Come puoi volermi così male dopo tutto ciò che ho fatto per te?_
_Tu mi hai insegnato a odiare. Come potrei volerti bene?!_
_Ti contraddici, mia cara. Ti faccio notare che l'odio che hai provato era genuino, e proveniva esclusivamente da te. Io ti ho solo insegnato a liberare ciò che provavi nel cuore, invece che essere uccisa dai tuoi stessi sentimenti_
Hikaru rimase in silenzio per un po' di tempo, anche perchè al contrario del suo avversario non si era preparata a un duello dialettico. E tutto sommato doveva come sempre ammettere che Sephiroth aveva la sua parte di ragione
_Io.. beh, non mi hai risposto. Cosa vuoi?_
_Te l'ho detto. Io non voglio fare niente, mi interessava solo vedere cosa avresti fatto tu_
_??_
_Volevo sapere se veramente avresti difeso della gente che neanche conosci, se avresti preso le parti dei tuoi nemici contro i tuoi alleati. In sostanza se avresti preso parte alla guerra contraddicendo tutte le tue nobili intenzioni_
Hikaru stese le braccia lungo i fianchi, abbastanza colpita dalle parole di Sephiroth; soprattutto dalle ultime.
_Non cercare di confondermi. Io voglio difendere gli innocenti!_
Sephiroth le si avvicinò rapidamente, ma senza intenzioni minacciose. L'istinto di Hikaru probabilmente percepì questo, per cui non si difese e presto il petto dell'angelo monoala toccò le spalle della ragazza.
_E chi è innocente?_ le sussurrò, facendole scorrere un altro brivido lungo la schiena
_...i..._
_Non sforzarti a rispondere. Non ha senso. La guerra è guerra, non c'è nessuno che sia innocente in questo mondo._
_No!_ interruppe Hikaru stringendo i pugni _Ci sono sempre degli innocenti da difendere in una città!_
_Sono parole di chi si vuole arrampicare sugli specchi, Hikaru, e lo sai_ rispose Sephiroth paziente, e per la prima volta chiamandola per nome
_E' una questione di onore!!_ gridò lei, cercando disperatamente di trovare una scappatoia valida a giustificare le sue azioni istintive. Ormai era chiaro che più che rispondere al figlio di Jenova Hikaru stava cercando di convincere se stessa della sensatezza delle sue azioni _Onore, capisci?! ONORE!! Una parola che per te non ha senso, ma per me ce l'ha eccome!!_
_Onore... anch'io una volta ci credevo_ disse Sephiroth, mostrando un'insolita tristezza; girò intorno a Hikaru e si parò a non più di venti centimetri da lei. Quindi estrasse di colpo l'ala nera, mozzandole a metà il fiato
_Ma.. perchè.. vuoi.. perseguitarmi?!_ esclamò alla fine Hikaru, esausta per le continue sorprese del figlio di Jenova. La risposta fu latente, non sembrò arrivare subito.
_Prima di risponderti, ti devo fare una domanda_
_C.. cioè?_ chiese Hikaru, alzando intimorita gli occhi verso la sovraeminente figura di Sephiroth
_Tu mi consideri un mostro, non è vero?_
Non era una domanda di facile risposta, tanto che gettò Hikaru in un oceano emotivo non indifferente. Nonostante tutto fu l'istinto di lei che rispose, nel modo forse migliore in cui poteva rispondere
_..solo un mostro può avere fattezze umane e un'ala.._
_Lo sapevo. Del resto non ti posso biasimare. Non è molto diverso da ciò che pensa il resto del mondo, in fondo_
_C..cosa intendi dire?_ sussurrò Hikaru con occhi tremanti
Sephiroth iniziò un lungo discorso, in un tono che non aveva mai avuto. Una confessione che nessuno, proprio nessuno, si sarebbe mai aspettato
_Vedi, c'è un motivo per cui ti sto seguendo da un po'. E il motivo è.. che siamo uguali. Da quando sono nato e per tutta la mia vita, non c'è mai stato nessuno che potesse resistermi. La Madre mi ha fornito poteri molto fuori dal comune, e questo mi ha fatto considerare da tutti un supereroe. Avevo facoltà che nessun altro aveva, un po' come te e il tuo fuoco innato. Certo, la mia era una vita apparentemente gratificante, immagina cosa significa essere un eroe per tutti: ogni evento mondano, ogni persona che mi incontrava, tutti sembravano ossequiarmi e inchinarsi al mio passaggio.
Eppure.. era una gloria effimera. Nessuno mi ha mai apprezzato per quello che ero, solo per ciò che facevo. Uomo-vittoria della ShinRa, garante del dominio di quella società sul mondo, guerriero invincibile.. ma completamente solo. Avevo due commilitoni, erano SOLDIER di prima classe, come me; e avevano anche un'ala, esattamente come me. Si sono rivelati anche loro dei mostri, generati dalla perversità umana. Eppure quando hanno dovuto affrontare la realtà la loro amicizia è rimasta salda, hanno potuto cercare di contare ognuno sull'altro. Io niente di tutto questo. Ti faccio un altro esempio: conosci Cloud Strife, che tutti direbbero essere la mia nemesi. Non è mai stato un granchè come combattente e ha un carattere decisamente molto più debole del normale. Ma ha un sacco di persone che darebbero la vita per lui, alla lunga sono diventati la sua forza più grande. Io invece, chi ho avuto? Jenova, solo un pezzo semidecomposto della Madre, reso ancora vivo da impianti e porcherie biotecnologiche di un folle. E basta_
Hikaru rimase senza fiato e senza parole nel sentire quella versione della storia del SOLDIER più importante del Pianeta, Sephiroth se ne accorse e fece un attimo di pausa; poi proseguì.
_Tu dici che io sono un mostro perchè ho un'ala. Ma le ali non sono ciò che pensi. Esse simboleggiano la libertà per coloro che non ce l'hanno_
_Ma.. mi hanno detto che sei stato tu a dare alle fiamme Nibelheim, facendo terra bruciata intorno a te e uccidendo tutti coloro che volevano starti vicino.. come puoi dire che nessuno ti ha cercato o che ti hanno abbandonato?_
_Questa è la versione dei fatti di chi non ha provato ciò che ho provato io. Ma tu sai cosa vuol dire, Hikaru. Sai molto bene cosa significa quando soffri, ma il resto del mondo sembra non accorgersene. Fanno tutti piani su di te, pianificano le tue azioni, cosa farai e cosa dirai, dove andrai e quante battaglie combatterai. Ma alla fine.. rimani da solo, tu e il tuo dolore_
_Se..Sephiroth.. io.._ Hikaru non sapeva più cosa dire, anche se il suo istinto la stava travolgendo, portandola esattamente dove lei non avrebbe mai pensato di andare. Senza pensarci la ragazza allungò la sua mano e strinse quella destra dell'eroe ShinRa.
_Nessuno sa queste cose. Tu mi capisci, vero? Probabilmente non lo farai mai del tutto, ma sappi che io posso capire te. Ecco perchè ho deciso di seguirti, e sono qui ancora. Ho cercato di aiutarti in tutti i modi, anche se nei miei interventi sotto questa forma forse è stato più violento. Ma c'è stata un'altra forma con cui ti sono stato vicino, ora te la mostrerò. In fondo adesso non c'è più motivo di nasconderlo..e se anche non crederai alle mie parole, almeno potrò dire di averci tentato_
L'armatura di Hikaru iniziò a pulsare con un violento bagliore intermittente, mentre la ragazza veniva attraversata da energia di pura luce compressa, che nel frattempo le chiarì la realtà. L'immagine di Sephiroth di fronte a lei venne come investita da una fiamma luminosa, facendolo trasfigurare in un viso noto.
_Lo..cke?!?_ esclamò la ragazza, con un moto emotivo
_Sì_ disse Sephiroth stringendole ancora di più la mano _Ma non lasciarti distrarre. Una delle facoltà di Jenova è quella di potersi trasformare in qualsiasi persona, traendo le informazioni direttamente dai tuoi pensieri_
_Quindi.. non.. non è mai esistito?! Eri tu fin dall'inizio?!_ esclamò Hikaru, quasi in estasi
_Non è proprio così. Quello che tu chiami Locke è esistito, ma si è ricongiunto al Pianeta, per mano di Cloud, e ora è parte del Lifestream._
_Ma.. allora il Guardiano del Tempo.._
_Il Guardiano non ha volto, è puro Lifestream. Ha preso le sembianze della persona che tu amavi, ma non era lui. Però tutte le altre volte in cui hai visto Locke, compresa questa, è sempre stata Jenova; ecco perchè ora la luce della Terra Promessa mostra il suo volto nel mio_
Sephiroth si strinse ancora di più a lei, accorgendosi che stava tremando, visibilmente shockata.
_Hikaru, la Terra Promessa non mi sta respingendo, non mi sta neanche distruggendo come ha fatto con la Madre.. e sai perchè? La Madre è un essere di puro odio, che non può reggere alla luce. Invece gli Antichi ti stanno mostrando e dimostrando il mio vero sentimento per te. E' molto strano, una sensazione che non avevo provato prima... credo si possa chiamare.._
Non finì di dire la frase, perchè le labbra di Hikaru si erano già posate sulle sue. Un lungo, forte, passionale e istintivo bacio, sincero quanto impossibile. La luce dell'armatura della ragazza si intensificò ancora una volta, avvolgendo la coppia in un'abbagliante sfera bianca. All'interno Hikaru, una ragazza ancora troppo giovane per i compiti che il destino le aveva dato, e Sephiroth, il Grande Sephiroth, figlio di Jenova, eroe ShinRa, SOLDIER di Prima Classe, angelo dalla singola ala nera, a cui non rimase che assecondare quello che ora stava riconoscendo sempre di più come amore.
Fine LX episodio