Varie La ricostruzione

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
Ehi, non mi ero accorto che oltre a rispondermi avevi postato un altro capitolo! :D
Ora lo leggo...

*legge*

Interessante, interessante... sembra che non siamo molto lontani alla fine, no? O hai in mente altri colpi di scena spettacolari? :D

(-5)
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Ehi, non mi ero accorto che oltre a rispondermi avevi postato un altro capitolo! :D
Ora lo leggo...

*legge*

Interessante, interessante... sembra che non siamo molto lontani alla fine, no? O hai in mente altri colpi di scena spettacolari? :D

(-5)

"Ciò che è nella mia mente altro non è che il mare in tempesta, oscuro e minaccioso allo stesso modo" (cit.)
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Il ritorno di una certezza

_Oh caz.. volevo dire, caspiterina!_ esclama Zack _Come ha fatto quella lucertola in scatola a trapanare la montagna?_

_Non lo so.. ma tra poco se la prenderà con noi!_ risponde Cloud, osservando con gli occhi sbarrati il mostro nel cielo rosso di fiamme

Non vi preoccupate, sono con voi!

_Aeris, grazie per il supporto morale, ma.. attualmente ci servirebbe qualcosa di più.. concreto!!_

_Lo so Zack. Sono dietro di te_

Il SOLDIER di Gongaga, seguito da Alex e Cloud, si volta e per poco non si prende uno spavento trovandosi a pochi centimetri la figura snella di Aeris in carne e ossa. Al suo fianco Tifa, che un po' spaesata si guarda in giro e fatica un pochino prima di rendersi conto di dove si trova; dietro le due ragazze, il disco bianco di un portale appena comparso si rimpicciolisce, fino a chiudersi.

_Oddio! Ti prego Aeris, non farmi male! Scherzavo prima.._ implora Zack, che si rende conto di essere a portata della sua ragazza, che può ora fargli pagare le porcate da lui dette finora.
_Ah sì, te le meriteresti un paio di sberle, e forti anche!_ esclama Aeris, mettendosi le mani sui fianchi _Razza di.. beh, ringrazia che non abbiamo tempo ora!_

_...Tifa?_ chiede Alex nel frattempo, cercando di ricordare il volto della ragazza di Nibelheim per discriminare tra le due ragazze appena comparse _..quindi tu devi essere Aeris_ aggiunge poi, rivolgendosi all'altra.

_Esatto, io sono Aeris, e lei è Tifa. Bravo_ afferma amichevolmente Aeris _L'istinto di Sephiroth ti guida bene, non c'è che dire_

Cloud in tutto questo rimane in silenzio in disparte, in parte perchè preoccupato dal drago che continua a volare sopra di loro e incendiare l'aria attorno a lui, ma soprattutto perchè è la prima volta che rivede Tifa dopo il loro litigio.. il ragazzo non ha il coraggio di guardarla negli occhi, ma nemmeno di rivolgerle anche solo un minimo sguardo, di sfuggita. Tifa fa finta di seguire la discussione tra Aeris e gli altri due maschietti, per non mostrare il suo grande imbarazzo nel comunicare direttamente con Cloud.

_Senti Ae', allora visto che quelle cose sono sistemate, adesso possiamo scappare attraverso quel portale?_ chiede Zack

_Allora, innanzitutto “quelle” cose, come le chiami tu, non sono AFFATTO sistemate: il conto tra me e te rimane aperto, prima o poi arriverà il mio castigo!_ puntualizza Aeris, con fare severo _Seconda cosa, quel portale non ci servirà per scappare. E' troppo tardi, non abbiamo più tempo per fuggire: dobbiamo eliminare quel drago e il reparto ricerca dell'Impero. Ora._

_Ma.. non abbiamo armi a sufficienza.._ fa notare Alex

_E di cosa abbiamo bisogno oltre a ciò di cui già disponiamo? Il Pianeta è nostro alleato!_

_..mmm.. ad occhio e croce un paio di spade, un'arma per te e.. beh, Tifa può cavarsela coi suoi pugni!_ risponde Zack, cercando di riprendere un briciolo di autorità dopo essere stato pesantemente ridimensionato dalla sola presenza della sua ragazza.

_Spade? Armi?_ chiede Aeris _E' solo questo che vi ferma?_

Senza dire altro, la fioraia si china e pone le sue mani sul terreno; quindi, con movimenti ritmici muove le mani, come accarezzando la roccia, e pronuncia alcune parole indecifrabili. Una leggera luce verde si sprigiona dalla terra sotto di lei, come se fossero state accese una decina di lampadine nello strato roccioso sottostante.
Quando la luce raggiunge un'intensità sufficiente, Aeris stringe le mani a pugno una sopra l'altra, come se stessero stringendo un cilindro invisibile; continuando la litania di parole arcane, la fioraia solleva improvvisamente le braccia verso l'alto, trascinando con sé una scia luminosa che avvolge tutti. Sotto gli occhi increduli di Alex e Zack, una spada dalle dimensioni paragonabili della Buster Sword, è comparsa nelle mani di Aeris, materializzata direttamente dal Lifestream. La nuova arma scintilla dei colori dell'arcobaleno e viene consegnata dalla fioraia nelle mani di Zack.

_Ecco, sei contento ora?_ chiede Aeris, riuscendo ad attirare anche l'attenzione di Cloud, sempre più in disparte. Se avesse potuto, il ragazzo di Nibelheim avrebbe voluto scomparire, vaporizzarsi, atomizzarsi sul posto, così da evitare di sostenere la presenza di Tifa; tuttavia davanti alla prova di materializzazione miracolosa offerta da Aeris, neppure il grave imbarazzo è sufficiente per impedire a Cloud di osservare la fioraia e chiedere implicitamente un'arma anche per se stesso.
L'ultima dei Cetra si accorge del sguardo del biondo ragazzo e senza dire nulla ricomincia lo stesso breve rituale, con la stessa litania indecifrabile di prima e gli stessi gesti; pochi istanti dopo, una nuova spada simile a quella data a Zack, forgiata anch'essa dal puro Lifestream, viene consegnata anche a Cloud, il quale ringrazia con un cenno del capo e la ripone dietro le spalle.
Solo in quel momento Tifa riesce a cogliere l'occasione per cercare di rompere il ghiaccio con il suo.. di fatto ex.. ragazzo

_Ehi, Cloud.._

L'interessato si volta verso di lei, riuscendo per la prima volta a guardarla negli occhi.. e da quello sguardo, che dura troppo poco, nessuno dei due riesce a capire fino in fondo la verità: non è rancore ciò che provano l'uno per l'altra, né odio. Piuttosto è paura, terrore che qualcuno dei due possa dire, ufficializzare una cosa che entrambi credono sia ormai avvenuta: la separazione definitiva.
In realtà nessuno dei due vorrebbe mai che finisse la loro storia, solo che visti gli sviluppi entrambi hanno le loro buone (?) ragioni per pensare che sia finita: Cloud si è visto essere allontanato con tutte le forze da Tifa apparentemente senza motivo, e ha cercato di proseguire senza farsi troppo intaccare dal trauma del distacco. Cosa che non gli è riuscita esattamente bene, visto che la fiamma che lo rendeva un guerriero molto più forte e resistente dell'attuale si è come spenta da quella mattina sul monte Nibel..
Tifa, dal canto suo, ha dovuto seguire l'impulso del Cuore di Sancta e lasciarlo indietro, ma non per cattiveria; al contrario, l'aveva fatto per proteggerlo. Non è stato il Cuore di Sancta, né la Materia Bianca, né il Pianeta a convincerla ad abbandonarlo: paradossalmente, è stato proprio il suo grande affetto a dettarle il comando di non coinvolgere Cloud in questa guerra. “Ne ha già combattute tante” aveva pensato “Non è giusto che venga coinvolto anche in questa! Ha sofferto troppo, ora tocca a me difenderlo”. Però ora che lo ritrova, la ragazza ha il timore che Cloud abbia potuto travisare le sue azioni, e abbia deciso di costruirsi una nuova vita.
In sostanza nessuno dei due ha il coraggio di iniziare QUEL discorso, anche se in fondo è la cosa che desidererebbero più di tutte... gridare con tutte le loro forze “Non importa cosa è stato, ora siamo ancora insieme e lo saremo per sempre”, o qualcosa di simile. E quando il coraggio sembra arrivare, ovvero quando Tifa riesce a dire quella mezza frase... il tempo per parlare è scaduto. Il drago infatti, resosi conto di aver sfondato con successo la montagna, scende in picchiata violenta contro tutti, nel tentativo di travolgerli e ucciderli schiacciandoli contro la roccia.
Alex e Zack saltano verso di lui, finalmente armati entrambi per poter contrastare l'attacco; Cloud rimane un secondo perso negli occhi nocciola di Tifa, dopodichè decide di saltare anche lui contro il drago.
I tre SOLDIER si schiantano con le loro lame sulla spessa corazza metallica del mostro quasi contemporaneamente, senza scalfirla di un millimetro; per contro, le braccia possenti della creatura riescono a colpirli efficacemente, facendoli precipitare al suolo mettendoli fuori combattimento con un colpo solo. Alex e Zack cadono a pochi metri l'uno dall'altro, mentre le spade volano lontano; solo Cloud riesce ad atterrare su un anfratto roccioso in modo da rimanere ancora in piedi, anche se subendo un contraccolpo di dolore che lo fa vacillare. Tifa da lontano guarda tutta la scena, e quasi d'istinto nel vedere l'epilogo finale, con il drago praticamente arrivato ad abbatersi con il proprio colpo di grazia sui tre SOLDIER. Istintivamente, alla ragazza viene da urlare con tutta la sua anima:

_CLOUD, IO TI AMO!!!_

Quelle parole sono sufficienti per operare il miracolo: come punto da una vespa l'ex SOLDIER riapre gli occhi, nella quale ora brucia un nuovo fuoco. Una fiamma nuova, ma più antica del mondo stesso. Mentre il drago raggiunge la sua testa, Cloud viene avvolto da un'aura blu brillante, che subito dopo esplode in un contrattacco senza precedenti; la spada brillante del ragazzo, dono di Aeris, lascia una striscia di energia spirituale immane ad ogni movimento. Nella incandescente atmosfera rossa vicino al corpo del drago, Tifa e Aeris possono intravvedere la forma evanescente di un drago blu dove prima si trovava Cloud; il ragazzo salta verso l'alto, spostando l'aura del drago contro quello meccanico, attraversandolo da parte a parte. Un vortice di aria avvolge entrambi, mentre fulmini dal cielo colpiscono il centro del mini-uragano appena generato; esplodendo nel Finishing Touch, la potenza di Cloud è finalmente tornata, esattamente come la certezza più importante della sua vita: Tifa lo ama ancora.

Fine XXXVI episodio
 

Doomrider

Guerriero della Luce
La caduta di Junon

Tempo stimato alla corruzione irreversibile del Lifestream: 6 ore


Un ruggito, due ruggiti indemoniati.. il terzo ruggito, qualche minuto dopo.. il quarto, dopo un periodo di tempo ancora più lungo... dopodichè la furia di Chaos si esaurisce, e Vincent riprende il posto del demone che convive nel suo corpo. Yuffie rimane avvinghiata a lui ancora per un discreto tempo, senza avere il coraggio di aprire gli occhi dopo la rocambolesca fuga dall'aeroporto di Junon.

_Yuffie.. Adesso puoi lasciarmi, siamo fuori pericolo_ comunica freddamente Vincent, con la solita calma

_..eh? ..cosa?_

_Ho detto.. che puoi anche lasciarmi, siamo fuori da Junon ora_

La ninja socchiude gli occhi, sperando di non aver avuto un'allucinazione uditiva.. e in effetti si ritrova abbracciata a Vincent, tornato in sembianze umane, sulla cima della rupe al di sopra della fortezza di Junon. La ragazza lascia lentamente l'abbraccio a Vincent, perchè in fondo le faceva piacere stare avvinghiata a una presenza così salda.. comunque, un paio di secondi dopo il forte vento gelido che proviene dal mare la fanno staccare del tutto. Il sole è quasi tramontato, e le ombre della sera si estendono sull'erba che popola l'altopiano dietro a Junon; tutto intorno si sente il rumore del mare, a poca distanza da loro in linea d'aria, ma a un paio di chilometri sotto di loro in altezza.

_Non va bene_ afferma Vincent, osservando verso l'orizzonte sull'oceano

_Cosa?_

_Il mare. Sta pulsando con una forza innaturale. E' come se ci fosse qualcosa dentro di esso che vuole uscire_

Pulsare? Qualcosa che vuole uscire? Yuffie non capisce il senso logico di queste parole, dettate a Vincent dalla natura soprannaturale di Chaos; a lei del resto sembra di sentire solo il classico rumore del mare, onde che si infrangono contro una scogliera.. eppure Vincent di fianco a lei non
sembra avere l'aria di scherzare, come tra le altre cose è sempre stato.
Da lontano un puntino luminoso intermittente, proveniente da nord ovest, attira l'attenzione di Yuffie.. che per non ascoltare le malauguranti profezie di Vincent si è messa a guardare il cielo stellato; con un po' di tempo e pazienza, il puntino luminoso si sdoppia in due, poi in quattro, quindi in otto, fino a far intuire alla ninja che si tratta ovviamente non di una stella cadente ma di una nave, e non una nave qualsiasi.




_Attenzione, attenzione! Si avvisano gli egregi passeggeri che siamo in vista di Junon. Quindi alzatevi, muovete quelle vostre chiappe secche e andate ai vostri posti, @£°#$%!!!!_

Cid chiama, il mondo risponde. L'intero Shera si sveglia, con tutti i passeggeri che escono dalle proprie cabine e si preparano alla battaglia. Chi controlla le munizioni, chi prepara le armi della nave, chi si preoccupa dei sistemi difensivi, tutti, da Rufus a Cait Sith si muovono e trovano un'occupazione utile per tutti; il grande spiegamento di forze generato dalla sua frase mette di buon umore Cid, che si accende una sigaretta soddisfatto.

_Quanto manca, Cid?_

_Ad occhio e croce ancora cinque minuti. Dopodichè arriveremo a portata dell'artiglieria più esterna della fortezza, e lì se ne vedranno delle belle!_ risponde il pilota a Nanaki, che gli aveva fatto la domanda _Per quel momento, vedete di attivare tutti gli schermi difensivi di questa @#£$% nave, così da non farci ridurre a un colabrodo prima ancora di cominciare a fargli male!_

_Ma quando potremo sparare?_ chiede Reeve, cercando di pianificare l'attacco nel modo più saggio possibile

_Questa nave ha le mitragliatrici con la gittata maggiore di questo fottuto Pianeta_ esclama Cid _Ma per riuscire a colpire con successo, ci vorranno almeno sette minuti. Abbiamo due minuti in cui saremo vulnerabili ma non potremo fare male!_

_O porco @£$%! E come facciamo allora, $%&!!_ bestemmia Barret, cercando con lo sguardo Rufus per scaricargli la colpa, come sempre.

_Non ti preoccupare_ risponde Cid, mantenendo la sigaretta in bocca pur continuando a parlare _Datemi massima potenza ai motori e fidatevi del vecchio Cid, vi porterò a distanza utile prima che qualsiasi sfigato Shinra o Imperiale che sia possa anche solo sfiorarci!_

Come previsto dal pilota, cinque minuti dopo lo Shera entra nella sfera dei radar di Junon; la risposta dell'artiglieria a lunga gittata non si fa attendere e in breve la nave di Cid si muove attraverso un cielo di fuoco. Proiettili, fasci luminosi di diversa energia e natura, fuoco, fiamme e fumo riempiono l'aria, ma lo Shera prosegue imperterrito, come se stesse volando nella normale atmosfera planetaria. Due minuti dopo un frequente beep proveniente dagli strumenti convince Cid che è l'ora.

_VA BENE!_ grida il pilota, comunicando attraverso l'interfono a tutte le postazioni di battaglia, che sono state presidiate dai Turks, Rufus, Cait Sith e Barret, mentre Nanaki e Reeve rimangono in sala comandi per verificare l'esito della battaglia e reagire ad eventuali imprevisti. E' Reeve che si occupa dei sistemi di puntamento; come primo bersaglio l'ex-esecutivo di Midgar sceglie la zona centrale della fortezza, da cui una volta usciva l'enorme cannone Mako simbolo di Junon ai tempi di Meteor. Sugli schermi appare l'immagine ingrandita del bersaglio, una zona poco al di sopra di quella dove si trovava la camera a gas di Scarlet... esattamente nel punto dove Rufus sapeva essere collocata la stanza principale del Comandante in carica di Junon. Ovvero l'Imperatore, in questo caso. Quando lo zoom si stabilizza, un quadratino rosso intorno all'area designata indica sullo schermo il caricamento dei sistemi di puntamento; quando il quadratino cambia colore, diventando blu intenso, il puntamento definitivo viene segnalato anche da un allarme sonoro, come una sveglia digitale.

_PRONTI?!_ tuona Cid nell'interfono, richiamando ancora l'attenzione di tutti i suoi artiglieri _..FUOCO!!!!!!!!!_

Quasi contemporaneamente Barret, Rufus, Tseng, Elena, Reno, Rude e Cait Sith azionano le armi dello Shera, scatenando la massima potenza distruttiva di quell'aeronave.
Solo in un'altra occasione è stato scatenato l'intero potere dell'Highwind, esattamente qualche anno prima, ai tempi di Meteor, contro la versione multipla di Sephiroth: quella che Cloud aveva rinominato “Bizzarro Sephiroth”, che era comparso subito dopo la sconfitta di Jenova e che era stato eliminato proprio grazie a Cid e alla sua limit estrema, ovvero l'intervento dell'Highwind.
Ora lo stesso potere distruttivo di Cid Highwind è stato nuovamente utilizzato, questa volta per distruggere l'Imperatore del Nuovo Ordine in un solo, rapido colpo.
Un fascio discontinuo di proiettili ed energia parte dallo Shera, attraversando in senso contrario il flusso di armi di difesa in partenza da Junon; uno scontro analogo era avvenuto, sempre ai tempi di Meteor, quando Weapon aveva attaccato la fortezza.. quella volta Junon aveva vinto: Weapon era stata allontanata, anche se aveva squarciato parte della fortezza stessa, ma senza fare danni irreparabili.
Questa volta invece è lo Shera ad avere la meglio, tanto che il bersaglio viene completamente oscurato dal fumo delle esplosioni multiple che si abbattono su di esso; nonostante la difesa di Junon continui a sparare, cercando di colpire l'aeronave, gli scudi reggono e l'abilità di Cid è sufficiente per impedire danni rilevanti.
Al contrario, quando il fumo si dirada, gli eroi di AVALANCHE e gli esponenti ShinRa possono vedere che.. la fortezza di Junon è stata quasi completamente distrutta: già i gravi danni riportati dalla pioggia di meteore incontrollata all'aeroporto avevano minato la struttura generale della fortificazione, l'attacco massiccio e improvviso portato dallo Shera ha fatto sì che l'intera fortezza collassasse su se stessa. Buona parte dell'edificio crolla nel mare sottostante, travolgendo quasi tutte le difese statiche.
Di Junon ora rimane solo una pericolosa impalcatura di macerie fumanti e il paese di pescatori sottostante, miracolosamente quasi scampato al crollo della struttura sopra di esso; questo segna la prima vittoria della Resistenza contro l'Impero del Nuovo Ordine.
Una vittoria assoluta.
Apparentemente assoluta.
Apparentemente vittoria.

Fine XXXVII episodio
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Il sole nero

Tempo stimato alla corruzione irreversibile del Lifestream: 5 ore

Aeris, Tifa, Zack e Alex sono tutti fermi, immobili, osservando la nube di sabbia, detriti e potere spirituale generata da Cloud nel suo estremo attacco contro il drago. Sembrano passate delle ore da quando è stato scatenato il Finishing Touch, e in effetti è da almeno una ventina di minuti che sia Cloud che il drago sono scomparsi nella nebbia.
Non si sente più nessun rumore, se non quello del crepitare del fuoco: pesante eredità del raggio al plasma del drago, che ha dato fuoco a praticamente tutto l'infiammabile nel raggio di chilometri.

_..che fine ha fatto Cloud?_ chiede Alex, con la testa puntata verso il centro della spessa nube

_Non lo so.. ma qualsiasi cosa contava di fare, spero ci sia riuscito_ commenta Zack, poi si rivolge verso Tifa, poco lontana dal punto in cui sono lui e Alex sono stati scaraventati a terra dal drago. _Brava, gli hai dato quello che gli serviva_

Tifa abbassa lo sguardo verso Zack e accenna a un sorriso

_Fosse così facile.._ sussurra Aeris _Ma quel drago non è una semplice macchina.._

_E dunque? Perchè non avrebbe dovuto distruggerla?_ esclama Alex _Che sia una macchina o no, l'attacco di Cloud ha avuto proporzioni... non avevo mai visto una cosa del genere! Non PUO' essere rimasto intero quel coso!!_

_No.. Cloud non ce l'ha fatta.._ afferma poi Aeris, con quasi le lacrime agli occhi _Guardate!!_

Dopo una buona mezzora, finalmente la forte e densa nebbia di guerra si dissipa quel poco che basta per far comparire dietro di essa le forme minacciose, incandescenti e lineari del drago, ancora con le ali spiegate, ma almeno fermato nella sua picchiata mortale verso il suolo.
Nessuno ha il coraggio nè la prontezza di fare qualcosa, nemmeno Tifa, che rimane a guardare verso l'alto con gli occhi lucidi ma sempre brillanti di potere del Cuore di Sancta; lentamente la nebbia si disperde, mostrando che al drago manca tutta la parte anteriore, dal cannone al plasma a buona parte della "testa", che appare squarciata a metà: in fondo a qualcosa l'attacco di Cloud è servito...
Tuttavia del biondo spadaccino nessuna traccia.

_Porca ******** miseria!!!_ impreca Zack _Vaff****, quel coso è sopravvissuto!!_

_Zack.._

_Eh dai Aeris, scusa ma come faccio a non essere volgare in una situazione come questa?!_ esclama il ragazzo, senza rendersi conto che in realtà chi lo sta chiamando non è la fioraia ma Tifa.

_Zack, prendi la tua arma e attaccalo.._ prosegue Tifa, mentre Aeris percepisce la presenza del Cuore di Sancta nella ragazza di Nibelheim

_Cosa? E come faccio scusa?_

_Zack, prendi la tua arma e attaccalo.._ ripete Tifa _Colpiscilo al centro dello squarcio nella testa_

_ZACK!Non perdere tempo e fai come ti dice!_ incita Aeris, che ha intuito cosa sta muovendo realmente la ragazza di fianco a lei

_Eh, ho capito.. vado, vado.._

Il SOLDIER di Gongaga impugna nuovamente l'arma spirituale che Aeris ha fabbricato per lui e cerca di avvicinarsi il più possibile al drago, ancora sospeso in aria e apparentemente in stato stazionario, saltando qua e là su tutte le sporgenze possibili per salire di quota.

_Zack di qua.. Zack di là.. fanno presto a parlare, loro!_ commenta a bassa voce il ragazzo, mentre si muove agilmente tra le rocce _Tanto non sono loro che devono fare il lavoro sporco.. donne!_

Alex vorrebbe seguire il suo compagno, ma al primo cenno di movimento Tifa lo ferma, anche se il suo sguardo rimane puntato al centro dello squarcio nel drago.

_Fermo. Non andare_

_Cosa? E perchè?_ protesta il neo-Sephiroth

_Lascia andare Zack da solo_ afferma Aeris, un po' più comunicativa della sua amica. Anche lei, pur essendo una Cetra, non capisce molto di cosa stia succedendo nel cuore di Tifa, ma sa una cosa: è sicuramente il Cuore di Sancta, per cui c'è solo di che fidarsi.
Balzando verso l'alto con un'agilità impressionante -ma di normale routine per un SOLDIER- Zack raggiunge una sporgenza rocciosa rossastra sufficientemente vicina al drago per tentare l'attacco.
Nonostante il suo avvicinamento, il mostro meccanico sembra essere sempre immobile, come se fosse in coma; l'istinto da guerriero tuttavia impone al SOLDIER di Gongaga di non fidarsi troppo di quell'apparenza inerme.
Un ultimo salto, questa volta diretto nel punto indicatogli da Tifa e con la spada sguainata; cercando di mettere più forza possibile nell'attacco, Zack sferra un poderoso fendente in salto, che colpisce esattamente il centro della zona bersaglio.
Una linea retta luminosa segna la traccia del suo colpo, dopodichè una piccola esplosione sputa fuori dal punto colpito il corpo di Cloud, scaraventandolo contro Zack, che sta giusto in quel momento atterrando dal salto; con riflessi a cui ormai si è abituato, il ragazzo afferra al volo l'amico, mantenendo l'equilibrio per non cadere nel vuoto per diversi metri.

_Ma insomma, si può sapere cosa combini?_ chiede poi a Cloud, che sorprendentemente si rivela essere cosciente e relativamente in forze, solo un po' disorientato.

_..non lo so.. io ho attaccato, poi mi sono trovato in un posto completamente buio.. e poi mi ritrovo in braccio a te!_

_Bene. Ti faccio presente che le nostre rispettive donne ci stanno guardando una decina di metri più in basso, quindi non possiamo fare quello che pensi.. sarà per un'altra volta, ti chiamo io, ok?_ scherza Zack, ma con un tono più serio di quanto Cloud si possa aspettare _Ce la fai a camminare?_

_Sì, credo proprio di sì!_ esclama Cloud, tornando con i propri piedi per terra

_Molto bene. Se puoi camminare, puoi anche saltare. Seguimi, meglio allontanarsi da quel coso.. prima che cambi idea_ afferma Zack, dopodichè inizia a ripercorrere la strada precedentemente seguita, iniziando a saltare su una sporgenza più in basso.
Cloud lo segue, non senza prima aver dato un'occhiata al drago che si sta per lasciare alle spalle.
Terminata la discesa, Tifa guarda Zack e Cloud e, rivolta soprattutto al primo, esclama:

_Ben fatto!_

_SOLDIER di prima classe Zack Fair, al suo servizio, madame!_ risponde con un elegante inchino il ragazzo.
Cloud, subito dietro di lui, si avvicina alla sua ragazza, le prende le mani e le sussurra qualcosa in un orecchio; Tifa sorride, poi sussurra anche lei qualcosa in risposta, che ad Aeris dal labiale sembra essere "Lo so, anch'io".

_Ehi, qualcuno mi vuole spiegare cosa sta facendo quel.. coso?!_ esclama Alex, attirando nuovamente le attenzioni del gruppo sul drago meccanico.
La bestia, con il volto completamente dilaniato ormai, lentamente si trasforma: tutta la sua superficie metallica inizia a sprigionare una tenue luce azzurrina, che diventa sempre più intensa, fino a diventare una vera e propria luce brillante, che abbaglia tutti.

_Oh no.. cosa fa adesso?_ chiede Zack

Man mano che la luce aumenta d'intensità, cambia anche il colore: da azzurro passa a viola, rosso carminio, rosso, arancio, giallo, bianco, grigio, fino a diventare nero. Intorno alla superficie del drago spuntano scintille e piccoli vortici di energia, simili a quelli della Graviga e dei portali neri, ma con frequenza molto maggiore rispetto ai precedenti.
Raggiunto il nero brillante, le forme del drago vengono avvolte da una sfera, completamente nera: tutto si trasforma e cessa di essere macchina. Ora al di sopra di Cloud, Zack, Aeris, Tifa e Alex c'è solo una grande, terrificante sfera, un vero e proprio sole nero, che irradia luce di distruzione per ogni dove. Un forte vento di morte soffia da esso sul campo di battaglia, un vento gelido che porta disperazione, dolore e sofferenza.

_Oh porc..._ esclama Zack

_..io.. io l'ho già vista una cosa simile..._ balbetta Cloud, terrorizzato da ogni singola lettera che lui stesso sta pronunciando

_..anch'io_ afferma Tifa, anche lei spaventata ma non terrorizzata, per via del potere del Cuore di Sancta che le scorre nelle vene

_Cosa? Cos'é?_ chiede Alex, che non ricorda di avere già effettivamente incontrato quella sfera. Tifa è colei che dà la risposta, concretizzando la paura e il pensiero di tutti.

_Quella.. QUELLA è Materia Oscura!_

_No_ puntualizza Aeris _Non è Meteor, è il suo clone. Quello vero._

Fine XXXVIII episodio
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
Man mano che la luce aumenta d'intensità, cambia anche il colore: da azzurro passa a viola, rosso carminio, rosso, arancio, giallo, bianco, grigio, fino a diventare nero.

FLASH!
Scusa, Doom... A questo punto ho avuto un attacco epilettico, e non sono riuscito a leggere il resto...:D

(-2,:new_shfg:)
 

Doomrider

Guerriero della Luce
L'Imperatore del Nuovo Ordine

_Che.. disastro!_ esclama Yuffie mentre si sporge dalla rupe e guarda le conseguenze dell'attacco dello Shera, che ora vola a mezza altezza non molto lontano _Hanno.. hanno vinto?_

_Non possiamo dirlo con certezza_ risponde Vincent _Di certo Junon non è più una fortezza_

_Ma.. a proposito, Vinnie.._

_Non chiamarmi Vinnie_

_..va bene Vinnie. Ma senti, non ti sembra di avere già visto l'Imperatore da qualche parte?_

_Cosa?_

_Sì, era quello alla riunione.. ha qualcosa di strano.. sono sicura di averlo già visto in giro..._

_Beh, chiunque fosse, credo proprio non si sia salvato. A meno che non abbia un corpo capace di resistere al crollo di un paio di tonnellate d'acciaio rinforzato.._ Vincent rimane un po' in disparte rispetto a Yuffie

_Caspita.. hai ragione.. ma allora abbiamo vinto!_

_Non lo so. Ho un brutto presentimento._

Anche il ponte dello Shera si riempie presto di persone, tutti meno Cid si spostano dalle posizioni d'armamento per capire cosa è successo alla fortezza nemica; sicuramente il danno è rilevante, visto che non c'è più nessun cannone tra quelli rimasti integri che continui a sparare. E' come aver colpito al cuore un enorme essere vivente, tutte le sue parti si sono arrestate appena è stato intaccato il punto vitale.

_E allora? Abbiamo vinto o no?_ chiede Nanaki, che come tutti sta cercando di capire cosa è successo

_Non possiamo saperlo. Ci conviene atterrare e tentare di andare a piedi_ risponde Reeve _solo così avremo la certezza di aver distrutto l'Imperatore_

_Eh bravo, e dove pensi di andare in una struttura di cui non è rimasto più NIENTE di esplorabile?!_ interrompe Barret

_Vedi forse un'altra soluzione?_ chiede Reeve

_Non è il caso di andare tutti_ afferma Rufus _Bastano un paio di persone. Scendono, controllano che non sia rimasto più niente e tornano sulla nave_ poi si volta verso Rude e Reno _Ve la sentite di andare?_

_E' il nostro lavoro_ risposta immancabile di Rude, che si aggiusta gli occhiali da sole

_Ecco, però prima ti conviene togliere quei @#£$ occhiali, che se non ti sei reso conto è SERA! Il Sole non c'è più, è tramontato da un pezzo.._

_Ehi un attimo!_ grida Cid dalla sua posizione di comando _Dove @£$% pensate di andare?! Qui non si può atterrare da nessuna parte!_

_Non importa. Ci caleremo con una corda_ risponde Reno

Così i Turks si preparano per scendere dal ponte dello Shera, mentre Cid porta la nave sulla verticale del punto che sembra essere più stabile fra le rovine di Junon alta.

_Ehi, ma quello è Vincent! E Yuffie!_ esclama Cait Sith n° 74, agitandosi e saltellando come sempre in modo irritante in tutto il ponte _Ciao Vincent!! Ciao Yuffie!!_
_Cait Sith, stai fermo.. stai facendo muovere tutto!_ esclama Nanaki, poi vedendo che niente può fermare l'automa, il guardiano di Cosmo Canyon si volta verso Cid e grida _Senti, possiamo raggiungerli? Quel gatto ci sta per far precipitare.._

_E come @£$% faccio?! Reno e Rude stanno ancora scendendo!_ risponde Cid _Sono appesi alla corda, se mi sposto li farei precipitare.. non che me ne importi un granchè.._

_No, non farlo_ interviene Rufus _Reeve, fai qualcosa per fermare il tuo automa_

_Eh, ci sto provando.. ma il telecomando non funziona!_

Cait Sith continua a saltare a destra e a sinistra, ad ogni salto pericolosi tremori si trasmettono alla corda su cui stanno scendendo i Turks, rendendo ancora più difficile la discesa.
Nonostante tutto, i due sono molto più atletici di quanto possa apparire e raggiungono in poco tempo il terreno.. ovvero una lamiera di metallo molto grande e pesante, probabilmente uno degli strati blindati del soffitto della fortezza.

_Bene, siamo arrivati! Certo che ne abbiamo fatto di casino, questa volta.._ commenta Reno, osservando la desolazione delle rovine

_Lo Shera è davvero così potente?_ chiede Rude, mentre entra in una fessura tra le superfici metalliche sufficientemente grande da poter essere esplorata

_Non lo so, non credo proprio. Qualcuno.. o qualcosa deve avere fatto collassare la struttura dall'interno.._ suggerisce Reno _Questa fortezza ha resistito anche all'attacco di Weapon, non credo bastassero un paio di missili per farla crollare in questo modo_

I Turks seguono la via che sembra loro più facilmente percorribile, facendosi strada tra lamiere di metallo, vetri rotti, fili scoperti che sparano scintille e macchie di liquido non ben definito che sgorga da punti apparentemente casuali. Superato un primo tratto tra resti di metallo, i due raggiungono un'area un pochino più vasta, probabilmente ciò che è rimasto di un corridoio; Reno aziona la torcia da campo che si è portato per illuminare la zona, diffondendo una luce che rende l'atmosfera ancora più lugubre. Da quel punto in poi, ad ogni passo lo scenario diventa decisamente più tragico, un vero e proprio campo di sterminio, con pezzi di corpi, armature rotte, pezzi di armi, pozze di sangue misto a carburante per mezzi corazzati, resti di SOLDIER e militari normali, per la maggior parte sommersi dalle macerie.

_Che schifo.._ commenta Reno, osservando i resti dell'esercito del Nuovo Ordine mentre si fa largo fra i detriti

_..._ Rude, come sempre di poche parole, apre la strada verso quello che a memoria doveva essere la sala principale di Junon, la sala del Comandante.
Non tutta la strada è stabile, e in più punti Reno ma anche Rude rischiano di scivolare e farsi seriamente male, evitando pericolosi spigoli più di una volta. Arrivati a quella che sembra essere la porta dalla sala del Comandante, i Turks incontrano la scena più cruenta di tutte quelle mai viste finora anche da esperti come loro.
Un mucchio di corpi, un cumulo di cadaveri abbastanza numeroso a forma vagamente di piramide si trova davanti alla porta, in un lago di sangue. Vicino ad esso, diversi altri corpi di civili che portano i segni di numerose e continue mitragliate sul petto, anch'essi nel lago di sangue.

_..non è stato il crollo a uccidere questa gente.._

La scena è talmente cruda da riuscire a strappare un commento perfino a Rude

_Un'esecuzione sommaria, a quanto pare._

Tra i civili, i Turks riconoscono anche qualche bambino, evidentemente trovatosi al posto sbagliato al momento sbagliato... o peggio?
Con un moto di profondo disgusto, Rude prosegue oltre, senza dire nulla.
Poco più avanti, aggirata la porta della sala del comandante, i Turks trovano una striscia di corpi di militari, tutti con la stessa armatura e armati con spade; dato che tutti o quasi si trovano mezzi seppelliti dalle macerie, Reno e Rude possono intuire che sono stati eliminati dal crollo dell'edificio.

_..però in fondo se lo meritano, questi ********!_ esclama Reno, tirando un calcio al corpo del SOLDIER più vicino _Nemmeno la ShinRa dei peggiori tempi avrebbe fatto tanto.._

In fondo alla sala, che è rimasta tutto sommato ancora abbastanza integra e riconoscibile, si può vedere ancora la grande scrivania del Comandante di Junon, sommersa dai frammenti di vetro delle grandi finestre che davano sul mare. Su di essa, riverso un corpo; sembra di rivedere la stessa scena che si era presentata a Midgar, quando il Presidente ShinRa venne assassinato da Sephiroth/Jenova ormai diversi anni prima. La differenza è che stavolta il cadavere non è trafitto da una spada, ed è vestito con abiti molto più sontuosi e lussuosi di Mr. ShinRa, ha il volto coperto da un mantello e sulla testa ha una corona.

_AH!! L'abbiamo preso!!!_ esclama Reno, con particolare soddisfazion.. almeno di aver vendicato parte di quei morti innocenti

_L'Imperatore.._ commenta Rude, avvicinandosi per constatare l'effettiva morte _Abbiamo compiuto la nostra missione_

_Bene amico. Andiamocene da qui allora, e diamo fuoco a tutto. Che non rimanga NIENTE di questi criminali!!_

I Turks voltano le spalle alla scrivania, e si incamminano sulla strada precedentemente intrapresa. Subito prima di lasciare la stanza, una voce li sorprende alle spalle.

_Come, andate già via? Preziose cavie.. non volete assistere alla fine dell'esperimento?_

Reno e Rude sono decisamente fin troppo sorpresi, sia perchè voltandosi vedono il corpo che sembrava morto in piedi davanti alla scrivania, sia perchè.. la voce che esce da quella specie di zombie, con il volto ancora coperto sembra proprio quella di...

_HOJO?!?_ gridano all'unisono i due, mentre l'ex-scienziato, vera causa di tutti i disastri degli anni precedenti, corregge con la sua tipica risatina da schiaffi

_Imperatore del Nuovo Ordine, prego_

Fine XXXIX episodio
 

Neji20

got it memorized...?
HOJO???????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
(inizio a divorarmi le unghie in attesa di spiegazioni)
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Intrighi di palazzo

_No, no, scusa un attimo.. ma tu sei veramente Hojo?_ chiede Reno

Subito dopo, senza lasciare tempo a una qualsiasi risposta, il Turk prosegue

_Non diciamo eresie, te sei morto. E con morto intendo proprio MORTO!_

L'Imperatore si avvicina di un paio di passi, dopodichè si ferma, sempre con lo sguardo verso il basso.

_Perchè discutere di queste becere vicende?_ ridacchia _E' tempo di guardare avanti.._

_Eh no, caro mio!_ esclama Reno _Non esiste proprio!! Ci siamo fatti un **** tanto per eliminare il tuo operato dalla faccia del Pianeta, non è che puoi tornare così come se niente fosse!!_

L'Imperatore si ferma, sempre ridendo con il modo di fare dello scienziato pazzo

_Tornare? ..o, ma io non sono mai andato.._

_SMETTILA!! Già che ci siamo sbattuti per niente, non pigliarci per il ****, almeno!Ti abbiamo visto morire due volte: la prima a Midgar, battuto da Cloud e altri, la seconda nell'anima di Jenova fusa in Nihil, battuto sempre dalla stessa gente.... e ora sei qua ancora?!_ grida Reno, mentre Rude osserva sprezzante il corpo barcollante di Hojo davanti a loro

_Mmm.. ho capito. Voi pensate che la Chiave mi abbia eliminato. Molto interessante, senza dubbio. E dite, voi ritenete anche che Jenova sia stata distrutta?_

_Ma vuoi che ti spacco la faccia sul serio?!_ esclama Reno, che ora inizia ad averne veramente le tasche piene _CERTO che è stata distrutta!! E non venirmi a dire che hai salvato delle sue cellule o altre cazzate da scienziato perchè giuro che stavolta te ne do tante, ma così tante che per ricostruirti la faccia non basterà la scienza: dovranno chiedere un miracolo!!!_

_Guarda che non è Hojo_ interviene Rude al di là dei suoi occhiali da sole, come sempre impassibile

_..COSA?!_ grida Reno _Ma.. volete farmi diventare matto? DITEMI LA VERITA', TUTTI E DUE!!!!!_

_E' facile_ risponde Rude, girandosi verso il suo collega _Non può essere Hojo. E' troppo giovane, e poi Hojo non avrebbe mai chiamato Cloud Strife “Chiave”. Lo ha sempre considerato un “esperimento fallito”, se proprio dobbiamo.. una “cavia”._

_Basta così poco per non considerarmi Hojo? Invece dovreste ricredervi.. io sono il creatore di Sephiroth!L’ho costruito pezzo dopo pezzo, con le cellule di quell’alieno!!_

Reno sposta lo sguardo da Rude al sedicente Hojo a seconda di chi sta parlando, cercando di capirci qualcosa.

_Ah-ah, altro errore. Hojo è il padre naturale di Sephiroth, non l’ha creato dal nulla._ risponde Rude, dimostrando che forse la sua teoria è corretta _E pensava che Jenova fosse un Antico, non un alieno. _


_Ti sbagli. Io sono proprio Hojo,

_Ah ah.. peccato.. conoscete troppo bene Hojo_ conclude poi l’Imperatore _La mia scenetta si è conclusa, troppo presto. Pazienza. Eh eh…_

_Ma cosa fai, ci vuoi proprio pigliare per il **** allora!!_ esclama Reno _Dicci chi sei veramente, e come hai fatto a sopravvivere al crollo di Junon!_

_Io sono Colui che Sono, e posso sopravvivere al crollo di Junon perchè posso sopravvivere a tutto!_

Intorno agli occhi dell'Imperatore si sviluppano dei cerchi di fiamme, che gradualmente invadono tutto l'occhio, fino a diventare due torce accese di puro potere spirituale.

_..che risposta del cazzo_ commenta Reno _Beh, comunque, tu che sei colui che sei, sappi che ci hai stancato con la tua presenza.. per cui mi dispiace, ma adesso dobbiamo estirparti da questa terra, un vero peccato per i tuoi fan.._

Il Turk estrae l'elettrobastone, potenziato rispetto ai tempi di Kadaj e fratelli, seguito a ruota da Rude, segno che è tempo di combattere.

_Ah sì? Eh eh eh.. volete cercare di eliminarmi? ..provateci se ci riuscite.._

Senza più dire una frase Reno si lancia in corsa contro l'Imperatore, con l'elettrobastone scintillante e carico al punto di lanciare schizzi elettrici da tutte le parti. Il suo avversario rimane fermo, immobile nella sua posizione; sicuro di potergli provocare ingentissimi danni, il Turk mette ancora più energia nel colpo in carica, spostando il bastone davanti a sé.
All'istante del contatto tra arma e bersaglio, Reno si accorge di avere trapassato solo l'aria, e attraversa completamente il punto dove prima si trovava l'Imperatore; una volta resosi conto di aver mancato il bersaglio, il Turk si gira e vede l'Imperatore a una decina di metri di distanza, che lo sbeffeggia ridacchiando con una mano sul mento.

_Eh eh eh.. interessante attacco. Ma non ti può servire_

_Cos.. come diavolo hai fatto?!_ esclama Reno

_Ehhh.. è tutto scritto nel Sacro Libro di Vanechka, la Venerabile. Non è controllando le tre dimensioni che si può vincere. Il segreto sta nella Quarta Dimensione_ annuncia l'Imperatore, con tono solenne

_Quarta Dimensione??!_ grida Reno, sempre più intollerante alle diavolerie inventate da quel.. coso.. corpo barcollante, mezzo cadavere vestito con abiti da milioni di gil che però ha l'aria di saperne molte più di lui

_Certamente. Altezza, lunghezza e profondità sono futili, e non possono competere con la VERA Dimensione del Potere: il TEMPO!_

_Aha. Va bene, la relatività l'ho già studiata ai miei tempi, ora non ho più voglia di sentire stronzate in merito_ commenta ironico il Turk _Non ci credo che tu possa controllare il tempo, saresti troppo forte per venirci a rompere i bal proprio a noi!_

_Ah no? In effetti hai ragione _ accondiscende l'Imperatore, che continua a oscillare avanti e indietro con tutto il corpo, un po' come Schizo, il mostro che Cloud e AVALANCHE aveva affrontato ai tempi di Meteor. _Non si può “controllare” il tempo. O meglio, la Venerabile Regina aveva scritto come controllarlo, ma le sue infallibili parole sono state perdute coi secoli.. Ciò che possiamo fare per ora è solo accelerare_

_Che cosa?!_

_Non ci credi ancora? Guarda.._

Mentre ancora Reno sente queste parole, si trova con il corpo barcollante – e un po' puzzolente- dell'Imperatore a pochi centimetri da lui.

_Mmm.. teletrasporto_ commenta il Turk a poca distanza

_No, non è teletrasporto. Ho semplicemente accelerato il corso del mio tempo per coprire una distanza in modo che il tempo, quello ufficiale, sia praticamente rimasto lo stesso_ spiega sempre più divertito l'Imperatore

_Temo di non aver afferrato il concetto.._ afferma Reno

_Il conc.. ma Reno, non hai ancora capito?_ interviene Rude _Quello non è l'Imperatore, non è Hojo, non è nessuno! Solo un'illusione!_

_Illusione?_

_Illusione. Generata da QUESTO_ l'indice puntato di Rude indica una piccola sfera rossa fuoco, seminascosta vicino alla scrivania e occultata da un discreto cumulo di detriti e macerie. Il Turk più anziano, nonché pelato, afferra quella sfera e si volta verso la figura dell'Imperatore/Hojo/Colui che E'.

_Spiacente. Il teatro finisce qui_

Stringendo il pugno, Rude manda la sfera in mille pezzi, che si dissolvono nell'aria come se fosse stata di vapore. Quasi contemporaneamente la figura dell'Imperatore si dissolve, come un ologramma si dissolve dopo che il proiettore si è spento.

_Ma porc.. ci ha fatto perdere un sacco di tempo!! E allora dov'è il vero Imperatore?_ esclama Reno, mettendosi le mani nei capelli

_L'Imperatore non è mai stato a Junon._ afferma Rude, con gli occhiali da sole che gli conferiscono un'aria da 007
_Ma ugualmente ha la facoltà di trasformarsi in chi vuole – e di essere anche molto credibile, a prima vista. Un po' come Jenova_

_..c-cosa?_

_L'Imperatore è un uomo scaltro e che ha agito nell'ombra per tutto questo tempo. Non ci rivelerebbe mai i suoi veri piani_ spiega poi il Turk pelato _In realtà l'Imperatore è uno, ma è in grado di spacciarsi per tanti altri, da Hojo ad Aeris. A questo punto.. forse la ragazza non è veramente tornata in vita... _

_O miseria ladra! ..e quindi?_ esclama Reno, che è arrivato veramente alla saturazione di notizie incredibili

_Torniamo alla nave. Qui non è rimasto più niente per noi_

Tempo stimato alla corruzione irreversibile del Lifestream: 1 ora e 55 minuti

Fine XL episodio
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
_Io sono Colui che Sono, e posso sopravvivere al crollo di Junon perchè posso sopravvivere a tutto!_

Intorno agli occhi dell'Imperatore si sviluppano dei cerchi di fiamme, che gradualmente invadono tutto l'occhio, fino a diventare due torce accese di puro potere spirituale.

_..che risposta del *****_ commenta Reno

In effetti... :D
Mi tocca quotare Reno...:D
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Coraggio Zack!

_Va bene, d'accordo, perfetto_

_Che cosa, Zack?_chiede Alex, voltandosi verso il SOLDIER vicino a lui. Al contrario, tutti gli altri, ovvero Cloud, Tifa e Aeris continuano a guardare il sole nero appena comparso al posto del drago meccanico

_No, dico, va benissimo! Proprio bene, anzi, non potrei chiedere di meglio!_ continua il ragazzo dai capelli neri e occhi azzurri _..adesso però qualcuno mi spiega come facciamo a uscire da questa situazione?_

_Se lo sapessimo, te l'avremmo già detto.._ risponde distrattamente Cloud _..solo che.. come si fa a distruggere un pezzo di Materia?_

_Distruggere una Materia non credo possa essere possibile.._ afferma Aeris, sempre con gli occhi puntati sul sole nero, che comincia a dare segni di violenza _Però questa non è una Materia come le altre.. non è planetaria, è artificiale!_

_Va bene, VA BENE!! Ma cosa dobbiamo fare?!?_ esclama Zack

Senza entrare ulteriormente nel discorso, Alex decide di saltare sulla sporgenza nella roccia da cui era partita l'ascesa di Zack contro il drago meccanico, in modo da avvicinarsi alla sfera nera incandescente. Tifa distoglie lo sguardo dalla Materia Oscura e un secondo prima di seguire Alex esclama:

_Non lo so. Ma fai come noi: improvvisa!_

Cloud non dice una parola, ma appena Tifa salta verso l'alto, seguendo Alex, anche lui si muove, percorrendo la stessa strada della sua amata; Zack rimane senza parole, a bocca aperta, osservando i suoi tre amici raggiungere pericolosamente il confine dell'immensa sfera nera.
Poi si volta verso Aeris, che sta guardando ancora verso l'alto ma non perde occasione per rimproverare il suo ragazzo

_Allora, cosa ci fai ancora qua?!_

_Ma.. ma.._

_Niente 'ma'! Perfino Cloud si è mosso prima di te!! Vai e improvvisa!!_

Zack scuote la testa, rassegnato; dopodichè lancia uno sguardo alla Materia Oscura e finalmente anche lui salta sulle rocce più in alto, iniziando l'ascesa verso il sole nero.
Dei presenti solo Aeris rimane al suolo, fiduciosa nelle capacità dei suoi amici e nel Cuore di Sancta... neppure lei sa come o cosa fare, ma i sussurri del Pianeta le suggeriscono di avere fiducia e non perdere la speranza. In fondo così come è stata clonata, la Materia Oscura può anche essere distrutta.. in qualche modo.
La stessa frase è ben presente nel cuore di Tifa e riecheggia continuamente nelle sue orecchie, mentre la ragazza continua a saltare sempre più in su, seguendo Alex, il più in alto di tutti; quest'ultimo è arrivato a un livello tale da poter quasi toccare con un semplice allungamento di braccia la sfera nera, ma per il momento non osa tentare nessuna azione che non sia quella di continuare a salire. Non sa neanche lui cosa lo spinga ad andare sempre più in alto, è una reazione istintiva, una chiamata ancestrale dall'essenza di Sephiroth stessa che lo muove; tuttavia come sempre succede quando si segue un percorso, prima o poi la strada finisce e ci si ritrova a un punto di non ritorno. Così accade quando il ragazzo raggiunge l'estremità più alta della parete rocciosa, ovvero il bordo esterno del grande buco nella montagna creato dal fuoco plasmatico del drago meccanico, ora scomparso all'interno del sole nero. L'altezza corrisponde più o meno all'equatore della grande sfera, così che Alex possa osservarla praticamente da davanti, in tutto il suo terrificante splendore nero. Per non sapere né leggere né scrivere il ragazzo sfodera la Masamune, in modo da poter studiare l'oggetto da distruggere ed essere pronto a colpire una volta individuato il punto critico.
Guardandola da vicino, la superficie della Materia Oscura appare fluida, estremamente calda e sempre in movimento: sembra in tutto e per tutto la superficie esterna di una stella, con la differenza che QUESTA superficie emana raggi non di luce, ma di oscurità.
Mentre Tifa, Cloud e Zack lo raggiungono Alex ha tempo, oltre che per riprendere fiato, per aggiungere una riflessione a tutte quelle già fatte o sentite dai suoi compagni: se è vero che quella è Materia Oscura ed è vero che la Materia Oscura è l'Essenza della Distruzione finale.. come mai tutto ciò che è intorno a lei, esseri umani compresi, è ancora integro? Chiaramente il ragazzo non se ne intende molto di Materie e Antichi, ma i suoi ricordi da Alex sono sufficienti per ricordare che la vera Materia Oscura, quella evocata da Aeris qualche giorno prima, emana un grande potere distruttivo a cui è impossibile resistere.. e gli impulsi irrazionali che arrivano da Sephiroth, che senza dubbio era un conoscitore molto più esperto della Materia (in tutti i sensi possibili), convincono sempre di più Alex che quella davanti a lui non sia Meteor, né un suo clone.
E oltre tutto, cosa ancora peggiore, studiando da vicino la superficie del globo nero, non sembrano esserci punti potenzialmente attaccabili.

_Eh già.._ commenta, senza accorgersi di stare parlando ad alta voce e di farsi così sentire da Tifa e Cloud, che sono ad un'altezza intermedia fra lui e Zack

_Cosa attacco qua? E' tutto uguale!_

_Aspetta!_ gli grida Tifa da poco sotto _Sto per arrivare dove sei te.. guardiamola assieme!_

Alex volge lo sguardo verso il basso, combattuto fra l'aspettare la ragazza e lo scatenare l'istinto guerriero di Sephiroth, che lo sta spingendo a saltare e sferrare un attacco micidiale alla sfera per tagliarla in due. Tra le due forze quella che prevale è quella che viene dall'interno, e il ragazzo si prepara a scattare verso l'alto, per prendere slancio nell'attacco.

_No!_ grida Tifa, quasi arrivata alla fine della scalata _Aspetta!!_

_Fermo Alex! Aspettaci, siamo arrivati!_ si unisce Cloud _Abbiamo il Cuore di Sancta per guidarci, non fare follie!_

Frasi che hanno il risultato di rallentare la decisione di Alex, che però alla fine è inesorabilmente presa: proprio quando Tifa e Cloud raggiungono con un ultimo salto l'esterno della montagna, Alex salta verso la sfera, determinato a squarciarla direttamente nel mezzo.

_YAAAAAAAAH!!!_

Appena la lama della Masamune affonda nella sfera, come un coltello che trapassa del burro, delle scintille nere si estendono su tutta la spada, raggiungono l'elsa e trasmettono una fortissima scarica elettrica al ragazzo, che riesce ad urlare per un istante prima di perdere i sensi e scomparire nel nero fluido e incandescente della Materia Oscura. La tempesta momentanea seguente l'inghiottimento di Alex sprigiona un forte vento, che ostacola non poco la salita di Zack, rischiando di fargli perdere l'equilibrio e farlo cadere di sotto, strappandogli anche qualche commento poco carino. Dopo pochi istanti di movimento più frequente e agitato, il sole nero torna quiescente e nella condizione precedente

_Ma porc.. @#£$!!!_ grida Cloud _Gli avevo detto di aspettarci!!_

Tifa rimane silenziosa, osservando con occhi sempre più luminosi e carichi di potere di Sancta la sfera nera; il suo viso ha una espressione spiritata, ma la voce è normale, come se stesse parlando di che tempo fa.

_Non fa niente. Seguiamolo._ afferma dopo un paio di minuti, che permettono a Zack di raggiungere la coppia

_Cosa?! Ho fatto una fatica della miseria per raggiungervi e adesso mi stai dicendo di saltare e farmi fulminare da quella.. cosa?!_ esclama il SOLDIER dai capelli neri

Cloud guarda incuriosito la sua ragazza; in effetti il suo amico ha ragione.. a quanto sembra il contatto con quella sfera non è esattamente senza conseguenze. Eppure Cloud sa che Tifa non sta parlando a caso; a maggior ragione, ora che gli è stato confermato l'amore di Tifa direttamente da lei, il ragazzo di Nibelheim si fida quasi ciecamente della ragazza, e del Cuore di Sancta pulsante in lei.

_Seguiamolo, dobbiamo seguire Alex_ ripete Tifa _Dobbiamo entrare nella sfera. E in fretta anche!_

_E perchè, di grazia?_ chiede Zack

_Perchè è là che si trova il Sigillo. E sta per essere infranto!!_ grida la ragazza, con tutto il potere sovrannaturale della Materia Bianca. Cloud non perde altro tempo, afferra la mano di Tifa e le sussurra:

_Andiamo allora_

Dopo un comune cenno di approvazione, Cloud e Tifa saltano nella sfera. Al contatto con gli stivali di Cloud la sfera sprigiona le stesse scintille di furia elettrica scatenate contro Alex, ma a differenza di quest'ultimo, né Cloud né Tifa urlano o perdono i sensi; semplicemente scompaiono all'interno della Materia Oscura.
Zack lancia uno sguardo verso il basso, dove Aeris continua a osservare verso l'alto e pregare il Pianeta affinchè tutto vada bene. Subito prima di saltare, Zack esclama

_Ok. Basta così. Andiamo!..ma se ritorno un'altra volta all'altro mondo.. mi sentirete!!_

Così, anche l'ultimo dei SOLDIER viene inghiottito dalla sfera nera, schizzando scintille e fulmini per tutta l'area circostante.

Fine XLI episodio
 
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