Varie La ricostruzione

Doomrider

Guerriero della Luce
Oltre la fine

..è..è tutto finito?

L'oscurità.. dunque solo l'oscurità rimane di tutto questo?

Apri i tuoi occhi, Alex.

_Cosa? Non.. sono morto?_

_Davvero dopo tutto questo credi ancora alla parola 'morte'?_

Sephiroth non mente. Poco distante da Alex, l'Angelo ad Un'Ala, seduto con la Masamune in mano lo osserva con un mezzo sorriso.

_Ma come mai ti vedo? Tu non dovresti... io non sono..?_

_Tu non sei.. cosa? Io sono Sephiroth, figlio di Jenova. Tu sei Alex, SOLDIER di prima classe. Perchè sei così sorpreso di vederci separati?_

_Beh.. insomma.. credevo che..ma quindi, la Regina Vanechka? Il Pianeta? La battaglia..? Abbiamo... vinto?_

Il Figlio di Jenova ritorna improvvisamente serio, ma non è minaccioso. Solo tremendamente serio.

_Allora proprio non hai capito. Vittoria o no, non c'è più niente che abbia senso. Il Pianeta è distrutto, il Lifestream non esiste più. Vanechka, Regina dei Demoni è stata definitivamente cancellata, e con lei la vecchia realtà._

Alex non riesce a credere alle proprie orecchie, oltre ad essere molto confuso.

_I due innamorati non ci sono più, il SOLDIER dell'onore è stato eliminato, la fioraia ha cessato di esistere e perfino noi due siamo scomparsi. L'atto estremo della Madre ha posto fine a tutto. Ora c'è la pace._

_L'atto estremo.. intendi la Supernova?_

Sephiroth si alza in piedi, sempre impugnando la Masamune con la mano sinistra.

_Esattamente. Ma ora voltati, è ora._

_Co..?_

Alex ubbidisce, giusto in tempo per vedere che nell'ambiente grigio e anonimo in cui si trova in realtà c'è un oggetto materiale: una enorme porta alle sue spalle, con due enormi ante dorate, scintillanti. Una porta che non poggia su un terreno, né finisce con un soffitto; gli stipiti non esistono, perchè questa porta ha funzioni diverse da quella di delimitare una stanza o consentire un accesso. Sulle due ante non vi sono segni particolari, solo dei piccoli segni indecifrabili sui lati. Osservandoli meglio, Alex riconosce alcune Rune, e presto gli è chiaro che su quelle due porte è riportato l'intero alfabeto Runico: tutti i simboli magici esistenti, sia quelli conosciuti che quelli dal potere così devastante da non essere mai stati rivelati ai mortali. E alle parole di Sephiroth “è ora”, quelle Rune si attivano, brillando di una luce mistica e immortale. Con una lentezza solenne, le due ante della porta si spalancano, permettendo a una luce sfolgorante di passare il limite e avvolgere completamente il Figlio di Jenova e Alex.
Quando riesce a riaprire gli occhi il SOLDIER si ritrova in un grande salone con colonne laterali e uno sfarzoso tappeto blu su cui brillano molteplici parole runiche dallo sconosciuto e terrificante significato. Sephiroth non è quasi per nulla intimorito, al contrario di Alex, e come se sapesse dove andare, invita con un gesto il suo compagno a seguirlo. In fondo al salone, quando le colonne terminano, quattro figure in semicerchio attendono il loro arrivo; Sephiroth e Alex completano la semicirconferenza, come i consiglieri radunati di fronte al loro re. Al centro di quel semicerchio, un enorme trono magico, terribile da guardare e maestoso al tempo stesso, si erge tonante. Il Sole e la Luna brillano rispettivamente alla destra e alla sinistra dell'entità seduta su quel trono, tre bracieri ardono ai suoi lati; di fianco all'entità, un grosso lupo seduto come un normale cane da guardia scruta i nuovi arrivati. Alex non riesce a comprendere chi sia quell'entità, ma guardandosi intorno le quattro ombre a semicerchio iniziano a palesarsi. Con sua grande sorpresa, Alex riconosce Cloud, Tifa, Aeris e Zack, che con un cenno salutano sia lui che l'Angelo a Un'Ala.

_Ma.. siete.. tutti.._

_SILENZIO!_ tuona l'entità seduta sul trono. La sua voce eguaglia la potenza del tuono, i suoi gesti sono così potenti da far tremare interi sistemi stellari. Manifestandosi alla luce dei tre bracieri, l'entità si alza in piedi. E' un guerriero con l'armatura medievale, scintillante e ricoperta di Rune brillanti. Il suo elmo dalle lunghe corna e la lunga barba bianca che esce dall'elmo chiuso lo rendono ancora più minaccioso e allo stesso tempo gli conferiscono un'aria di infinita saggezza.
Quella minacciosa ma nobile entità si rivolge quindi a Tifa, una volta zittito Alex in maniera così perentoria da far cambiare idea a chiunque fosse intenzionato a parlare.

_Tifa, sono dunque tutte qui le anime che hai scelto?_

La ragazza, apparentemente non spaventata dal tono solenne della domanda, annuisce sicura. Con la coda nell'occhio, Alex si accorge che perfino Sephiroth ha assunto un atteggiamento timoroso, come si fa davanti a un'entità troppo più grande di se stessi.

_Sì Odino. Queste sono le anime che sanno vedere oltre, come mi hai ordinato._

Il guerriero stringe l'elsa della sua spada tagliaferro con la mano destra, mentre la sinistra afferra la sua lancia infallibile, Gungnir.

_Molto bene. Devo dire che hai scelto molto bene. Sono tutti degni._ quindi si rivolge a tutti e dichiara _Molto bene, anime indomite. Avete ricevuto l'Onore di entrare nel Valhalla, il mio Regno. Anche se interi mondi venissero distrutti, questo luogo è destinato a perdurare in eterno._

_Perdonatemi se oso aprire bocca, Odino.._ interviene Aeris, sorprendendo tutti i maschi presenti. Tutti loro, infatti, da Zack a Sephiroth, sono timorosi di intervenire, mentre la fioraia parla con la sua solita voce allegra e sicura di sé.
_Se abbiamo ricevuto l'onore di stare qui con te.. non sarà per sempre vero?_

_Cosa intendi dire, Aeris?_ tuona Odino, facendo tremare Cloud e anche un po' tutti gli altri

_Mi spiego meglio.. se abbiamo potuto sopravvivere alla fine del Lifestream e del Pianeta.. è perchè possiamo ricostruirlo, non è vero?_

Tifa e Cloud si voltano verso la fioraia, increduli. In effetti si stavano chiedendo la stessa cosa, ma Odino interrompe la domanda con un brusco movimento della mano destra, che porta ad estrarre la sua spada. Un lampo improvviso abbaglia tutti all'atto dell'estrazione, quindi Odino punta verso l'alto e conficca con un fendente improvviso la sua lama tagliatutto nell'effimero pavimento sotto di lui.
Un cerchio magico compare in mezzo ai sei ragazzi, in modo che tutti possano vedere sotto i loro piedi cosa Odino sta mostrando loro: lo spazio, con le stelle che brillano nel vuoto cosmico; al centro dell'immagine, un piccolo ammasso di polvere cosmica e detriti.

_Quello che vedete è ciò che resta del vostro Pianeta. Il Lifestream non esiste più. La Supernova, per quanto potente, non è riuscita ad eliminare del tutto la Regina Vanechka: i suoi frammenti infinitesimi sono sparsi nella polvere cosmica, esattamente insieme a quelli del vostro Pianeta_

_CHE COSA?!_ grida Sephiroth improvvisamente _Non è possibile, il Potere della Madre non può aver fallito!!_

_Non ha fallito infatti, ma non per merito di Jenova_ tuona nuovamente Odino _La fusione delle vostre sei volontà ha ridotto ciò che resta del male assoluto in quello che vedete. Non potrà più fare alcun male, ogniqualvolta un piccolo frammento di essa entrerà in contatto con qualsiasi frammento di materia verrà disintegrata_

_Beh, allora non c'è problema, abbiamo vinto!_ afferma Zack trionfante

_Già, ma.. questo cosa c'entra col Pianeta?_ chiede Aeris

_I frammenti di Vanechka sono inoffensivi e con il passare dei millenni verranno tutti disintegrati, ma a una condizione. Quello che voi chiamate Lifestream non dovrà più essere ricostituito fino a che i frammenti non saranno del tutto scomparsi, o aggregheranno, ridonando la vita a Vanechka_

_In altre parole, non possiamo più avere il nostro Pianeta perchè quella ****** ricomparirebbe?!_ esclama Zack

_Esatto. Non si può fare più nulla per il vostro pianeta._

_E allora cosa ne sarà di noi?_ chiede Cloud

_Avete due possibilità_ afferma Odino, ritornando a sedere sul trono _La prima è rimanere qui, in questo luogo indistruttibile ed eterno. Avrete l'onore di divenire delle divinità, immortali come lo sono io_

Un silenzio pesante scende tra i presenti. Come si può obiettare qualcosa alla proposta di vita eterna? Dopo lunghi, interminabili istanti Aeris prende la parola ed esclama

_No, non ci sto. Non mi importa niente della vita eterna, se non c'è più nessun pianeta da difendere._

Odino tace, mentre il lupo di fianco a lui si alza e cambia posizione, posizionandosi alla sua sinistra.

_Aeris ha ragione_ esclama Tifa _Avevamo promesso di ricostruire il nostro Pianeta, e vogliamo rivedere i nostri amici!_

_Già. Non dimentichiamo che sono stati importanti anche loro. Non meritano di finire nel vuoto eterno._ commenta Cloud

_Per quanto mi riguarda.. se tu non stai qui_ esclama Sephiroth, puntando la Masamune contro Cloud _Non starò qui neanch'io. Abbiamo sempre un conto in sospeso noi due._

_Molto bene, dunque. C'è la seconda possibilità, ma richiede un grande sacrificio da parte vostra._
ritorna a sentenziare Odino. Il Signore della Guerra si alza nuovamente in piedi, questa volta impugnando Gungnir, e la stende davanti a sé. Una luce abbagliante induce tutti a voltarsi verso di essa, esattamente davanti allo sguardo di Odino. Lontano nella stanza, alla fine del tappeto blu compare la soglia di una porta, che conduce a una strada rilucente di sette colori.

_Chi di voi vuole abbandonare la vita eterna, può oltrepassare quella porta. Così facendo l'essenza della sua anima potrà essere liberata e utilizzata per generare un nuovo mondo, dove potrete ritrovare i vostri amici e la vita avrà un nuovo inizio. C'è però un prezzo da pagare, un prezzo decisamente alto_ spiega Odino

_E cioè?_ chiede Alex, voltandosi

_Perderete completamente la vostra entità corporea, i vostri sentimenti e la maggior parte della memoria. Vi rimarrà solo un vago ricordo di ciò che eravate, perchè dovrete abbracciare l'entità di un elemento, che poi sarà la colonna portante del nuovo mondo. Non potrete scegliere l'elemento, sarà l'elemento che sceglierà voi, a seconda della vostra natura. E' un passo decisamente rischioso, e irreversibile. Non potrete più tornare indietro._

Cloud, Tifa, Alex, Aeris e Zack si guardano negli occhi. Anche Sephiroth si aggiunge allo sguardo combinato, facendo quindi intuire di avere lo stesso pensiero degli altri cinque eroi.

_Molto bene. Credo di avere scelto_ afferma solennemente Zack _Attraverserò quella porta._

_Anch'io_ si aggiunge Aeris

_Contaci, ci sarò_ commenta Alex

Cloud e Tifa si guardano ancora una volta negli occhi. Odino interviene

_Scegliete cautamente, voi due. Se attraversate quella porta è possibile che siate separati e non trovarvi mai più._

Cloud ci pensa un attimo, poi abbraccia Tifa e si scambiano uno sguardo che vale più di qualsiasi parola. All'unisono i due ragazzi annuiscono e affermano

_Accettiamo. Se anche verremo separati, la nostra scelta e il nostro amore rimarrà sempre con noi._

Odino si alza in piedi e con un cenno della mano sinistra, che afferra Gungnir, fa spalancare la porta sul fondo della stanza. Una strada d'arcobaleno si palesa davanti agli occhi di tutti. Alex e Zack si allontanano da Odino, avvicinandosi alla porta. Sephiroth e Aeris li seguono, con Cloud e Tifa che chiudono la fila.

_Ho un'ultima domanda per voi, anime eroiche_ afferma solennemente Odino mentre tutti si avvicinano al proprio destino _Perchè avete scelto di perdervi negli elementi di un nuovo mondo invece di mantenere voi stessi nel regno delle divinità?_

Cloud si volta, puntando i suoi occhi blu all'elmo di Odino, cercando di raggiungere gli occhi del dio.
_Perchè... non abbiamo combattuto solo per noi stessi. L'abbiamo fatto per tutti, per la vita e la natura. Se ci fermassimo adesso, avremmo fatto tutto per niente. Avevamo promesso di ricostruire il mondo dopo le devastazioni di Jenova, e ora dobbiamo mantenere la nostra promessa_

Dette queste parole, Alex e Zack saltano oltre la porta, seguiti da Aeris, Sephiroth, Tifa e Cloud. Odino ritorna a sedersi sul suo trono, affermando in modo solenne

_E dunque sia così.
Zack Fair, Fuoco dell'Onore, il tuo onore infiammerà i nuovi guerrieri della vita.
Alex, Acqua dell'Unione, il tuo flusso eroderà i cuori più duri e li riporterà alla ragione.
Cloud, Cielo dell'Infinito, e Tifa, Terra della Serenità, nell'abbraccio del vostro amore il nuovo mondo prospererà.
Aeris, Luce della Vita, illuminerai i sentieri degli uomini, e tu, Sephiroth, Oscurità della Notte, mostrerai a tutti l'importanza della luce. Andate, eroi dell'Universo, e ricostruite il mondo della pace!_

FINE
 

BahamutdiFF8__Girl

DON'T TOUCH MY CLOUD
Oltre la fine

..è..è tutto finito?

L'oscurità.. dunque solo l'oscurità rimane di tutto questo?

Apri i tuoi occhi, Alex.

_Cosa? Non.. sono morto?_

_Davvero dopo tutto questo credi ancora alla parola 'morte'?_

Sephiroth non mente. Poco distante da Alex, l'Angelo ad Un'Ala, seduto con la Masamune in mano lo osserva con un mezzo sorriso.

_Ma come mai ti vedo? Tu non dovresti... io non sono..?_

_Tu non sei.. cosa? Io sono Sephiroth, figlio di Jenova. Tu sei Alex, SOLDIER di prima classe. Perchè sei così sorpreso di vederci separati?_

_Beh.. insomma.. credevo che..ma quindi, la Regina Vanechka? Il Pianeta? La battaglia..? Abbiamo... vinto?_

Il Figlio di Jenova ritorna improvvisamente serio, ma non è minaccioso. Solo tremendamente serio.

_Allora proprio non hai capito. Vittoria o no, non c'è più niente che abbia senso. Il Pianeta è distrutto, il Lifestream non esiste più. Vanechka, Regina dei Demoni è stata definitivamente cancellata, e con lei la vecchia realtà._

Alex non riesce a credere alle proprie orecchie, oltre ad essere molto confuso.

_I due innamorati non ci sono più, il SOLDIER dell'onore è stato eliminato, la fioraia ha cessato di esistere e perfino noi due siamo scomparsi. L'atto estremo della Madre ha posto fine a tutto. Ora c'è la pace._

_L'atto estremo.. intendi la Supernova?_

Sephiroth si alza in piedi, sempre impugnando la Masamune con la mano sinistra.

_Esattamente. Ma ora voltati, è ora._

_Co..?_

Alex ubbidisce, giusto in tempo per vedere che nell'ambiente grigio e anonimo in cui si trova in realtà c'è un oggetto materiale: una enorme porta alle sue spalle, con due enormi ante dorate, scintillanti. Una porta che non poggia su un terreno, né finisce con un soffitto; gli stipiti non esistono, perchè questa porta ha funzioni diverse da quella di delimitare una stanza o consentire un accesso. Sulle due ante non vi sono segni particolari, solo dei piccoli segni indecifrabili sui lati. Osservandoli meglio, Alex riconosce alcune Rune, e presto gli è chiaro che su quelle due porte è riportato l'intero alfabeto Runico: tutti i simboli magici esistenti, sia quelli conosciuti che quelli dal potere così devastante da non essere mai stati rivelati ai mortali. E alle parole di Sephiroth “è ora”, quelle Rune si attivano, brillando di una luce mistica e immortale. Con una lentezza solenne, le due ante della porta si spalancano, permettendo a una luce sfolgorante di passare il limite e avvolgere completamente il Figlio di Jenova e Alex.
Quando riesce a riaprire gli occhi il SOLDIER si ritrova in un grande salone con colonne laterali e uno sfarzoso tappeto blu su cui brillano molteplici parole runiche dallo sconosciuto e terrificante significato. Sephiroth non è quasi per nulla intimorito, al contrario di Alex, e come se sapesse dove andare, invita con un gesto il suo compagno a seguirlo. In fondo al salone, quando le colonne terminano, quattro figure in semicerchio attendono il loro arrivo; Sephiroth e Alex completano la semicirconferenza, come i consiglieri radunati di fronte al loro re. Al centro di quel semicerchio, un enorme trono magico, terribile da guardare e maestoso al tempo stesso, si erge tonante. Il Sole e la Luna brillano rispettivamente alla destra e alla sinistra dell'entità seduta su quel trono, tre bracieri ardono ai suoi lati; di fianco all'entità, un grosso lupo seduto come un normale cane da guardia scruta i nuovi arrivati. Alex non riesce a comprendere chi sia quell'entità, ma guardandosi intorno le quattro ombre a semicerchio iniziano a palesarsi. Con sua grande sorpresa, Alex riconosce Cloud, Tifa, Aeris e Zack, che con un cenno salutano sia lui che l'Angelo a Un'Ala.

_Ma.. siete.. tutti.._

_SILENZIO!_ tuona l'entità seduta sul trono. La sua voce eguaglia la potenza del tuono, i suoi gesti sono così potenti da far tremare interi sistemi stellari. Manifestandosi alla luce dei tre bracieri, l'entità si alza in piedi. E' un guerriero con l'armatura medievale, scintillante e ricoperta di Rune brillanti. Il suo elmo dalle lunghe corna e la lunga barba bianca che esce dall'elmo chiuso lo rendono ancora più minaccioso e allo stesso tempo gli conferiscono un'aria di infinita saggezza.
Quella minacciosa ma nobile entità si rivolge quindi a Tifa, una volta zittito Alex in maniera così perentoria da far cambiare idea a chiunque fosse intenzionato a parlare.

_Tifa, sono dunque tutte qui le anime che hai scelto?_

La ragazza, apparentemente non spaventata dal tono solenne della domanda, annuisce sicura. Con la coda nell'occhio, Alex si accorge che perfino Sephiroth ha assunto un atteggiamento timoroso, come si fa davanti a un'entità troppo più grande di se stessi.

_Sì Odino. Queste sono le anime che sanno vedere oltre, come mi hai ordinato._

Il guerriero stringe l'elsa della sua spada tagliaferro con la mano destra, mentre la sinistra afferra la sua lancia infallibile, Gungnir.

_Molto bene. Devo dire che hai scelto molto bene. Sono tutti degni._ quindi si rivolge a tutti e dichiara _Molto bene, anime indomite. Avete ricevuto l'Onore di entrare nel Valhalla, il mio Regno. Anche se interi mondi venissero distrutti, questo luogo è destinato a perdurare in eterno._

_Perdonatemi se oso aprire bocca, Odino.._ interviene Aeris, sorprendendo tutti i maschi presenti. Tutti loro, infatti, da Zack a Sephiroth, sono timorosi di intervenire, mentre la fioraia parla con la sua solita voce allegra e sicura di sé.
_Se abbiamo ricevuto l'onore di stare qui con te.. non sarà per sempre vero?_

_Cosa intendi dire, Aeris?_ tuona Odino, facendo tremare Cloud e anche un po' tutti gli altri

_Mi spiego meglio.. se abbiamo potuto sopravvivere alla fine del Lifestream e del Pianeta.. è perchè possiamo ricostruirlo, non è vero?_

Tifa e Cloud si voltano verso la fioraia, increduli. In effetti si stavano chiedendo la stessa cosa, ma Odino interrompe la domanda con un brusco movimento della mano destra, che porta ad estrarre la sua spada. Un lampo improvviso abbaglia tutti all'atto dell'estrazione, quindi Odino punta verso l'alto e conficca con un fendente improvviso la sua lama tagliatutto nell'effimero pavimento sotto di lui.
Un cerchio magico compare in mezzo ai sei ragazzi, in modo che tutti possano vedere sotto i loro piedi cosa Odino sta mostrando loro: lo spazio, con le stelle che brillano nel vuoto cosmico; al centro dell'immagine, un piccolo ammasso di polvere cosmica e detriti.

_Quello che vedete è ciò che resta del vostro Pianeta. Il Lifestream non esiste più. La Supernova, per quanto potente, non è riuscita ad eliminare del tutto la Regina Vanechka: i suoi frammenti infinitesimi sono sparsi nella polvere cosmica, esattamente insieme a quelli del vostro Pianeta_

_CHE COSA?!_ grida Sephiroth improvvisamente _Non è possibile, il Potere della Madre non può aver fallito!!_

_Non ha fallito infatti, ma non per merito di Jenova_ tuona nuovamente Odino _La fusione delle vostre sei volontà ha ridotto ciò che resta del male assoluto in quello che vedete. Non potrà più fare alcun male, ogniqualvolta un piccolo frammento di essa entrerà in contatto con qualsiasi frammento di materia verrà disintegrata_

_Beh, allora non c'è problema, abbiamo vinto!_ afferma Zack trionfante

_Già, ma.. questo cosa c'entra col Pianeta?_ chiede Aeris

_I frammenti di Vanechka sono inoffensivi e con il passare dei millenni verranno tutti disintegrati, ma a una condizione. Quello che voi chiamate Lifestream non dovrà più essere ricostituito fino a che i frammenti non saranno del tutto scomparsi, o aggregheranno, ridonando la vita a Vanechka_

_In altre parole, non possiamo più avere il nostro Pianeta perchè quella ****** ricomparirebbe?!_ esclama Zack

_Esatto. Non si può fare più nulla per il vostro pianeta._

_E allora cosa ne sarà di noi?_ chiede Cloud

_Avete due possibilità_ afferma Odino, ritornando a sedere sul trono _La prima è rimanere qui, in questo luogo indistruttibile ed eterno. Avrete l'onore di divenire delle divinità, immortali come lo sono io_

Un silenzio pesante scende tra i presenti. Come si può obiettare qualcosa alla proposta di vita eterna? Dopo lunghi, interminabili istanti Aeris prende la parola ed esclama

_No, non ci sto. Non mi importa niente della vita eterna, se non c'è più nessun pianeta da difendere._

Odino tace, mentre il lupo di fianco a lui si alza e cambia posizione, posizionandosi alla sua sinistra.

_Aeris ha ragione_ esclama Tifa _Avevamo promesso di ricostruire il nostro Pianeta, e vogliamo rivedere i nostri amici!_

_Già. Non dimentichiamo che sono stati importanti anche loro. Non meritano di finire nel vuoto eterno._ commenta Cloud

_Per quanto mi riguarda.. se tu non stai qui_ esclama Sephiroth, puntando la Masamune contro Cloud _Non starò qui neanch'io. Abbiamo sempre un conto in sospeso noi due._

_Molto bene, dunque. C'è la seconda possibilità, ma richiede un grande sacrificio da parte vostra._
ritorna a sentenziare Odino. Il Signore della Guerra si alza nuovamente in piedi, questa volta impugnando Gungnir, e la stende davanti a sé. Una luce abbagliante induce tutti a voltarsi verso di essa, esattamente davanti allo sguardo di Odino. Lontano nella stanza, alla fine del tappeto blu compare la soglia di una porta, che conduce a una strada rilucente di sette colori.

_Chi di voi vuole abbandonare la vita eterna, può oltrepassare quella porta. Così facendo l'essenza della sua anima potrà essere liberata e utilizzata per generare un nuovo mondo, dove potrete ritrovare i vostri amici e la vita avrà un nuovo inizio. C'è però un prezzo da pagare, un prezzo decisamente alto_ spiega Odino

_E cioè?_ chiede Alex, voltandosi

_Perderete completamente la vostra entità corporea, i vostri sentimenti e la maggior parte della memoria. Vi rimarrà solo un vago ricordo di ciò che eravate, perchè dovrete abbracciare l'entità di un elemento, che poi sarà la colonna portante del nuovo mondo. Non potrete scegliere l'elemento, sarà l'elemento che sceglierà voi, a seconda della vostra natura. E' un passo decisamente rischioso, e irreversibile. Non potrete più tornare indietro._

Cloud, Tifa, Alex, Aeris e Zack si guardano negli occhi. Anche Sephiroth si aggiunge allo sguardo combinato, facendo quindi intuire di avere lo stesso pensiero degli altri cinque eroi.

_Molto bene. Credo di avere scelto_ afferma solennemente Zack _Attraverserò quella porta._

_Anch'io_ si aggiunge Aeris

_Contaci, ci sarò_ commenta Alex

Cloud e Tifa si guardano ancora una volta negli occhi. Odino interviene

_Scegliete cautamente, voi due. Se attraversate quella porta è possibile che siate separati e non trovarvi mai più._

Cloud ci pensa un attimo, poi abbraccia Tifa e si scambiano uno sguardo che vale più di qualsiasi parola. All'unisono i due ragazzi annuiscono e affermano

_Accettiamo. Se anche verremo separati, la nostra scelta e il nostro amore rimarrà sempre con noi._

Odino si alza in piedi e con un cenno della mano sinistra, che afferra Gungnir, fa spalancare la porta sul fondo della stanza. Una strada d'arcobaleno si palesa davanti agli occhi di tutti. Alex e Zack si allontanano da Odino, avvicinandosi alla porta. Sephiroth e Aeris li seguono, con Cloud e Tifa che chiudono la fila.

_Ho un'ultima domanda per voi, anime eroiche_ afferma solennemente Odino mentre tutti si avvicinano al proprio destino _Perchè avete scelto di perdervi negli elementi di un nuovo mondo invece di mantenere voi stessi nel regno delle divinità?_

Cloud si volta, puntando i suoi occhi blu all'elmo di Odino, cercando di raggiungere gli occhi del dio.
_Perchè... non abbiamo combattuto solo per noi stessi. L'abbiamo fatto per tutti, per la vita e la natura. Se ci fermassimo adesso, avremmo fatto tutto per niente. Avevamo promesso di ricostruire il mondo dopo le devastazioni di Jenova, e ora dobbiamo mantenere la nostra promessa_

Dette queste parole, Alex e Zack saltano oltre la porta, seguiti da Aeris, Sephiroth, Tifa e Cloud. Odino ritorna a sedersi sul suo trono, affermando in modo solenne

_E dunque sia così.
Zack Fair, Fuoco dell'Onore, il tuo onore infiammerà i nuovi guerrieri della vita.
Alex, Acqua dell'Unione, il tuo flusso eroderà i cuori più duri e li riporterà alla ragione.
Cloud, Cielo dell'Infinito, e Tifa, Terra della Serenità, nell'abbraccio del vostro amore il nuovo mondo prospererà.
Aeris, Luce della Vita, illuminerai i sentieri degli uomini, e tu, Sephiroth, Oscurità della Notte, mostrerai a tutti l'importanza della luce. Andate, eroi dell'Universo, e ricostruite il mondo della pace!_

FINE
molto bella complimenti :)
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
GRGRGRGR come ti sei permesso di postare mentre ero via?? Traditore, non la leggo nemmeno, adesso.

Complimenti vivissimi, davvero! =D
 

Doomrider

Guerriero della Luce
molto bella complimenti :)

GRGRGRGR come ti sei permesso di postare mentre ero via?? Traditore, non la leggo nemmeno, adesso.

Complimenti vivissimi, davvero! =D

Grazie, grazie! Come sempre, concludo con l'epilogo!

Epilogo

Nell'oscurità della sera una ragazza dai capelli rossi attraversa un prato; il cielo stellato brilla sopra di lei, mentre la luce della luna piena guida la sua strada. La ragazza porta tra le braccia un cofanetto, dall'aria molto preziosa.
Come tutte le prime notti di luna piena un membro della sua famiglia, i regnanti della capitale del Nuovo Mondo, deve portare il contenuto di quel cofanetto al Luogo Sacro. Nessuno tranne il capofamiglia sa il contenuto di quel tesoro e solo il capofamiglia può decidere chi ha l'onore di portarlo; dopo diversi anni in cui lei era troppo piccola per essere rivestita di questo importante incarico finalmente è giunto il suo momento, in qualità di figlia maggiore ed erede principale.
Suo nonno, Cid Highwind, le aveva spiegato che ogni venticinque anni quando una persona porta il cofanetto al Luogo Sacro sarebbe apparso uno dei sei Spiriti della Terra e avrebbe lasciato un segno indelebile a quella persona. Il primo ad essere colpito fu proprio suo nonno Cid quando aveva circa trentatre anni e da quella data la ragazza aveva tenuto conto di tutti i lustri che sono passati, fino a quel giorno. E' sicura, non può sbagliare: quella notte sarebbe stata la sua.
La ragazza procede sicura lungo il suo cammino, con la brezza estiva che le scompiglia la lunga treccia di capelli alle sue spalle. E' passata ormai un'ora da quando è partita, ma il suo viaggio è quasi concluso; oltrepassata l'ultima collina, deve solo salire lungo la rampa di trecento gradini ed è arrivata. Un cerchio di pietre intagliate la attende oltre l'ultimo gradino; quando arriva, una voce la accoglie

_Benvenuta_

La ragazza esita un attimo, poi si avvicina alla creatura a quattro zampe che le ha parlato. Non ha mai visto nessuna bestia simile, dal pelo fulvo e con una fiamma sulla coda, ma suo nonno gliene aveva parlato. E' Nanaki, Guardiano del Luogo Sacro. Leggermente timorosa, la ragazza risponde al saluto.

_G..grazie_

_Sei qui per il dono, non è vero? E sono passati anche cinque anni.._

L'emozione della ragazza è grande. Le parole del Guardiano confermano le attese della giovane, che ora è sempre più impaziente.

_..sì, è così. Sono pronta_

_Molto bene. Allora vai, e deposita al centro del cerchio il cofanetto_

_V..va bene_

Con il cuore che batte all'impazzata la ragazza compie gli ultimi passi, spinta dal vento gagliardo che spira in quel luogo, guidata dalla luce della luna e delle stelle che sembrano brillare più forte. Arrivata al centro la ragazza si inginocchia e appoggia il cofanetto dove indicato da Nanaki.
Sei fasci di luce, uno di un colore diverso dall'altro, fuoriescono dalla terra e la circondano: due davanti a lei, due dietro, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. Con sua somma sorpresa e un briciolo di terrore la ragazza osserva il cofanetto aprirsi spontaneamente, mentre i sei fasci di luce rivelano le proprie entità.
Il vento spira sempre più forte attraverso quelle colonne luminose, fino a che la ragazza non sente pronunciare il suo nome. Nello stesso momento il cofanetto si apre, rivelando di essere vuoto.

Hikaru
_Co..cosa? Chi mi chiama?_

_Sono le colonne di luce che ti parlano._ interviene Nanaki, da lontano _Ognuna di esse ti parlerà una volta sola, e l'ultima ti darà ciò che attendi_

Hikaru, non guardarti intorno. Non vedresti nulla. Chiudi gli occhi e concentrati. Sei venuta qui per consegnare il tuo dono, non è così?

_Ma.. il cofanetto è vuoto!_ esclama la ragazza, spaventata

E' così. Non è il cofanetto il dono. Ma non sei a mani vuote.

_Co..sa?_

Hai portato te stessa, ed ora è giunto il momento in cui viene rinnovata la Settima Colonna di questo mondo.

_la.. Settima Colonna?_

Acqua, Fuoco, Cielo, Terra, Luce e Oscurità non bastano per colmare il mondo. Occorre l'ultima entità, la più importante. La Settima Colonna: quella dell'Amore.

_E la Settima Colonna... sarei io?_

Il compito della Settima Colonna è difendere la pace e la giustizia sul Nuovo Mondo. Avrai accesso al potere dell'elemento che abita nella tua anima. Sei pronta?

Hikaru si alza in piedi, decisa. Stringe i pugni e conferma la sua volontà, mantenendo gli occhi chiusi.

_Sì. Sono d'accordo. Avvenga di me ciò che avete detto_

Molto bene.Vai, tocca a te.
Va bene, Tifa, lascia fare a me!


Una colonna di fuoco improvviso avvolge la ragazza, portandola ad un nuovo piano di esistenza. Il fuoco divampa nella sua mente, mentre la sua anima viene infiammata dal potere della Giustizia e dell'Onore. Il Fuoco di Zack ora le scorre nelle vene.

Ora vai, Hikaru, sei pronta. Abbraccia i tuoi sogni, e qualsiasi cosa accada, difendi il tuo Onore.


La ragazza riapre gli occhi, un secondo prima che le colonne di luce scompaiano. Al posto del suo cofanetto ora brilla una spada fiammeggiante. La ragazza la afferra sicura, mentre la fiamma della luce splende ardentemente nei suoi occhi.

_Lo giuro Zack. Qualsiasi cosa sarà necessario per difendere questo Pianeta, sono pronta!_
 
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