Beh, ogni FF, soprattutto il IV e quelli dal VI al X vogliono trasmettere qualcosa di particolare, incentrano la trama su alcuni temi fondamentali e li approfondiscono. Molto spesso FF, come molti GDR, può essere visto come una sorta di manuale per la crescita interiore, a mio avviso, delle grandi e meravigliose metafore attraverso le quali si possa comprendere più affondo il significato di alcuni sentimenti o valori. Oserei paragonare alcuni FF a delle opere letterarie di interesse culturale.
FFIV: senza dubbio si incentra molto sulla giustizia.
FFVI: il rispetto per la diversità, la fiducia, l'aiuto verso le persone più disagiate, la libertà, l'aborrimento di gesti estremi quali il suicidio, l'omicidio, il genocidio e la strage, l'onore e il rispetto di sè stessi, il coraggio di continuare a vivere anche quando pare che la morte ci strappi tutto (vedi Locke e Rachel), l'odio contro il potere mal gestito e lo strapotere, e potrei andare avanti.
FFVII: la cura per l'ambiente, il concetto di relatività della giustizia, il rispetto per i genitori, il rispetto per la diversità (mentre in FFVI c'erano gli Esper, in FFVII ci sono i Cetra), la ricerca di sè stessi, il coraggio di redimersi (vedi Cait Sith) etc
FFVIII: principalmente l'amore -anche se affrontato piuttosto banalmente-, e il disprezzo verso le crudeltà della guerra. Non dico amicizia perchè i protagonisti spesso non si filano neanche.
FFIX: l'accettazione del proprio destino, la paura della morte, o meglio, il non averne paura, il concetto di amicizia come antidoto alla solitudine, il concetto di onore- visto da due angolazioni differenti: Strainer verso Brahne e Amarant verso il proprio dovere-, l'accettazione delle proprie responsabilità, l'amore -anche qui non originalissimo, ma meglio che nell'VIII- etc
FFX: l'antirazzismo, il non fermarsi alle apparenze, l'attenzione verso gli inganni, l'amore etc
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FFX-2: le gambe di Yuna sono lunghe