Sotanaht
Psyches Iatreion
Sono sempre stato molto sensibile al problema delle traduzioni.
E' inutile dire come conosca bene l'idea che i giochi che giochiamo (JRPG e dunque Final Fantasy fra i tanti) sono il frutto di una difficile "interpretazione" linguistica dell'ostico (e così diverso) Giapponese nelle nostre lingue conosciute (in primis ovviamente l'italiano). E conosco pure le talvolta enormi difficoltà di adattamento (in terra di localizzazione), nonché di stesura della programmazione delle linee di codice testuali. Conosco tutto questo eppure...eppure qualcosa non mi torna.
Non è una questione sottile, la lingua è il mattone attraverso cui la parola prende forma per diventare sostanza, è dunque il veicolo attraverso cui diamo significato alle cose di cui parliamo.
Farò un esempio più concreto.
Ho sempre avuto grosse difficoltà ad apprezzare la storia di FFIX nella sua edizione italiana (da me giocata tre volte in tempi diversi), trovavo fastidiosa ed a tratti aberrante la "nostra" localizzazione, così piena di "libertà" linguistiche che non ho mai condiviso.
Girando per internet mi sono imbattuto quasi per caso in un bellissimo articolo (che qui vi posto: http://www.1up.com/features/squaresoft-localization), sulle traduzioni inglesi fatte da Square nel corso degli anni, e ho appreso come nel resto del mondo sia stata molto apprezzata la traduzione inglese di FFIX (considerata proprio una delle migliori mai realizzate fra i JRPG).
Dal momento che mastico inglese discretamente mi sono cimentato nell'impresa di giocare dunque la versione USA del gioco suddetto.
Sono stato sorpreso, più che mai, di come una differente versione linguistica possa aver avuto un impatto così favorevole su un gioco al quale ormai avevo rinunciato.
Davvero, giocare FFIX in inglese te lo mostra sotto una nuova luce, molto più elegante, ricca di sfumature (tante citazioni prima mai colte fra l'altro), molto più sobria e bilanciata nel ritmo, nel registro, nello stile, molto meno grossolana, infantile e caricaturale nei dialoghi rispetto a quella italiana.
Capisco che alcuni di voi si chiederanno: "ma che caxxo ce ne frega? finché si capisce quello che si dice va bene lo stesso!"
No che non va bene.
Basta un attimo di maturità, un attimo di cultura letteraria (e dunque di attenzione per la lingua), un attimo di senso critico e di attenzione per la bellezza, per rendersi conto di come una differenza di qualità di traduzione possa davvero magnificare o rovinare una intera storia, il suo godimento (perché la scrittura è anche piacere), e talvolta persino la sua piena comprensione.
E' inutile dire come conosca bene l'idea che i giochi che giochiamo (JRPG e dunque Final Fantasy fra i tanti) sono il frutto di una difficile "interpretazione" linguistica dell'ostico (e così diverso) Giapponese nelle nostre lingue conosciute (in primis ovviamente l'italiano). E conosco pure le talvolta enormi difficoltà di adattamento (in terra di localizzazione), nonché di stesura della programmazione delle linee di codice testuali. Conosco tutto questo eppure...eppure qualcosa non mi torna.
Non è una questione sottile, la lingua è il mattone attraverso cui la parola prende forma per diventare sostanza, è dunque il veicolo attraverso cui diamo significato alle cose di cui parliamo.
Farò un esempio più concreto.
Ho sempre avuto grosse difficoltà ad apprezzare la storia di FFIX nella sua edizione italiana (da me giocata tre volte in tempi diversi), trovavo fastidiosa ed a tratti aberrante la "nostra" localizzazione, così piena di "libertà" linguistiche che non ho mai condiviso.
Girando per internet mi sono imbattuto quasi per caso in un bellissimo articolo (che qui vi posto: http://www.1up.com/features/squaresoft-localization), sulle traduzioni inglesi fatte da Square nel corso degli anni, e ho appreso come nel resto del mondo sia stata molto apprezzata la traduzione inglese di FFIX (considerata proprio una delle migliori mai realizzate fra i JRPG).
Dal momento che mastico inglese discretamente mi sono cimentato nell'impresa di giocare dunque la versione USA del gioco suddetto.
Sono stato sorpreso, più che mai, di come una differente versione linguistica possa aver avuto un impatto così favorevole su un gioco al quale ormai avevo rinunciato.
Davvero, giocare FFIX in inglese te lo mostra sotto una nuova luce, molto più elegante, ricca di sfumature (tante citazioni prima mai colte fra l'altro), molto più sobria e bilanciata nel ritmo, nel registro, nello stile, molto meno grossolana, infantile e caricaturale nei dialoghi rispetto a quella italiana.
Capisco che alcuni di voi si chiederanno: "ma che caxxo ce ne frega? finché si capisce quello che si dice va bene lo stesso!"
No che non va bene.
Basta un attimo di maturità, un attimo di cultura letteraria (e dunque di attenzione per la lingua), un attimo di senso critico e di attenzione per la bellezza, per rendersi conto di come una differenza di qualità di traduzione possa davvero magnificare o rovinare una intera storia, il suo godimento (perché la scrittura è anche piacere), e talvolta persino la sua piena comprensione.