miki
# 7 of Organization
PROLOGO
Il primo vestito di nero, 3 cinture rosso sangue attorcigliate alla vita, canottiera bianca appena visibile dall'apertura del giubbotto su cui si stagliano circa 20 cm di pelo bianco, ripiegato dal vento che tirava quel pomeriggio. Su quella collina erbosa, qualche fiore sparso qui e là. Nulla di chè pensava Squall ma aveva qualcosa di inspiegabilmente speciale. Aspettava colui che nemmeno lo stesso Squall sapeva come chiamarlo. Grande amico, compagno d'armi, rivale o semplicemente un collega mercenario? Non lo sapeva nemmeno lui. Alzo il suo gunblade davanti a sè per ammirarlo. Insieme avevano combattuto numerose battaglie ma lui non finiva mai di ammirarlo. Provocava in lui un senso di ammirazione infinito. Guardava il leone inciso sulla lama. Poi si ricordò dell'anello che diede a Rinoa, si ricordò che Zell tramite una bugia glielo portò via. Gli balenarono in mente numerosi pensieri riguardanti il suo passato....la cicatrice, Seifer, Artemisia, la compressione temporale....Mentre pensava egli non sapeva che a un chilometro di distanza parallelamente a lui il suo nemico stava arrivando.
Una nube polverosa lo seguiva e il mantello nero sulla spalla svolazzava di qua e di là a casua della forte velocità della moto. Cloud attendeva con ansia quell'incontro. La Buster Sword fortemente attaccata alla moto era stata riparata e ripulita dalla ruggine che l'aveva caratterizzata per anni. Cloud ripensò subito a Sephiroth e a tutto il dolore che esso gli aveva procurato, ripensò al suo mentore Zack colui che gli salvò la vita e che gli insegnò valori come onore e l'importanza di avere dei sogni degli obbiettivi.
Arrivato ai piedi della collina Cloud frenò bruscamente e con un balzo scese alla moto. Con un clangore metallico sfilò l'immensa spada ancora fasciata dalla moto. Risalì la collina passo per passo e finalmente i due si videro. Per un attimo il silenzio attanagliò quella collina e i due immobili continuavano a guardarsi.
Cloud < È da tanto che non ci vediamo...vero Squall?>
Squall <Si...da quel combattimento ai piedi del castello oscuro...con Sora e i suoi amici>
Cloud <A perchè stavi combattendo anche tu?> Seguito da un sorriso
Squall <Poche ciance...sappiamo entrambi perchè siamo qui...>
Cloud <Si esatto...cominciamo>
Pochi attimi di silenzio e i due guerrieri iniziarono a prepararsi per lo scontro.
Il primo vestito di nero, 3 cinture rosso sangue attorcigliate alla vita, canottiera bianca appena visibile dall'apertura del giubbotto su cui si stagliano circa 20 cm di pelo bianco, ripiegato dal vento che tirava quel pomeriggio. Su quella collina erbosa, qualche fiore sparso qui e là. Nulla di chè pensava Squall ma aveva qualcosa di inspiegabilmente speciale. Aspettava colui che nemmeno lo stesso Squall sapeva come chiamarlo. Grande amico, compagno d'armi, rivale o semplicemente un collega mercenario? Non lo sapeva nemmeno lui. Alzo il suo gunblade davanti a sè per ammirarlo. Insieme avevano combattuto numerose battaglie ma lui non finiva mai di ammirarlo. Provocava in lui un senso di ammirazione infinito. Guardava il leone inciso sulla lama. Poi si ricordò dell'anello che diede a Rinoa, si ricordò che Zell tramite una bugia glielo portò via. Gli balenarono in mente numerosi pensieri riguardanti il suo passato....la cicatrice, Seifer, Artemisia, la compressione temporale....Mentre pensava egli non sapeva che a un chilometro di distanza parallelamente a lui il suo nemico stava arrivando.
Una nube polverosa lo seguiva e il mantello nero sulla spalla svolazzava di qua e di là a casua della forte velocità della moto. Cloud attendeva con ansia quell'incontro. La Buster Sword fortemente attaccata alla moto era stata riparata e ripulita dalla ruggine che l'aveva caratterizzata per anni. Cloud ripensò subito a Sephiroth e a tutto il dolore che esso gli aveva procurato, ripensò al suo mentore Zack colui che gli salvò la vita e che gli insegnò valori come onore e l'importanza di avere dei sogni degli obbiettivi.
Arrivato ai piedi della collina Cloud frenò bruscamente e con un balzo scese alla moto. Con un clangore metallico sfilò l'immensa spada ancora fasciata dalla moto. Risalì la collina passo per passo e finalmente i due si videro. Per un attimo il silenzio attanagliò quella collina e i due immobili continuavano a guardarsi.
Cloud < È da tanto che non ci vediamo...vero Squall?>
Squall <Si...da quel combattimento ai piedi del castello oscuro...con Sora e i suoi amici>
Cloud <A perchè stavi combattendo anche tu?> Seguito da un sorriso
Squall <Poche ciance...sappiamo entrambi perchè siamo qui...>
Cloud <Si esatto...cominciamo>
Pochi attimi di silenzio e i due guerrieri iniziarono a prepararsi per lo scontro.