Si si ma sono d'accordo in parte. Il fatto è, temo, che quì nessuno in questa coalizione Teo-Celmisia (che è molto romantica :love: ma poco pratica) abbia compreso del tutto il mio ragionamento :asd: E in alternativa, non proponete una vera soluzione. O forse mi è sfuggita.
Quindi ti chiedo (Celmisia, ma se vuole rispondere Teo è lo stesso, fate a turni): in definitiva, quale pensi sia la causa allora? Il parco titoli? Credi che su Wii le videogiocatrici siano equiparabili ai videogiocatori? Anche superati i 17-18 anni? Teniamo comunque presente che i fitness game in realtà non sono giochi. Sono semplicemente coordinatori atletici. Un tempo si usavano le videocassette, ora i games. Il fine però non è certamente quello di giocare (nel vero senso del termine). E va anche detto che, in questo caso, usare questi prodotti è davvero ridicolo :asd: Se andassero in palestra, otterrebbero dei veri risultati.
Veramente più che coalizione la definirei semplicemente punti di vista analoghi per certi versi, quindi pareri condivisi
!
Diciamo che non ho ancora proposto, intenzionalmente, nessuna soluzione, ma ho continuato il discorso e ragionato sui pareri altrui, tra i quali il tuo per esempio Virgo, argomentando quelli che secondo me potevano essere errori, o magari fraintendimenti, soprattutto perchè stavate facendo troppo i conti senza l'oste (le donne:asd
.
Come dicevo, condivido l'osservazione secondo cui una possibile causa possa essere che le donne, arrivate ad una certa età, debbano badare alla famiglia più di quanto debbano farlo gli uomini, in relazione soprattutto all'avere dei bambini, pulire, cucinare, anche se ci sono casi e casi; questo però non toglie che esse non possano avere voglia di videogiocare, forse, come dici tu, sono più attente alle responsabilità che hanno. Diciamo che è proprio parlando di sindrome di Peter Pan che ci distacchiamo molto, in quanto, effettivamente come dice per esempio Teo, questo vorrebbe dire intendere i giochi come qualcosa di infantile, e se questo è il presupposto secondo cui ci sono più giocatori uomini, allora non sono d'accordo.
Secondo me, non è sbagliato fare riferimento alla società e a come è impostata, partendo proprio dai passatempi che vengono "propinati", i giochi in parole povere, ai bambini e alle bambine fin dalla tenera età, ognuno di noi avrà in testa questo ragionamento: bambino = macchinina e bambina = bambola, tuttavia, l'errore sta nel non continuare a guardare la società e a come si sia evoluta, e al non accorgersi effettivamente di cosa
attualmente venga considerato "videogioco".
Sono la prima, per dire, a non considerare per esempio un wii fit o un brain training come un videogioco, ma sulla base di cosa? Esiste una regola universale che stabilisce cosa è o non è videogioco? Perchè i vg di guerra devo considerarli appunto vg, anche se riproducono una realtà abbastanza vera, in cui muoversi, e non posso considerare allo stesso modo la piattaforma dello step della wii??
In breve, forse la causa va trovata nella nostra cultura stessa, perchè noi ci trasciniamo sì tanti pregiudizi, ma sull'uomo e sulla donna,
inconsciamente e magari
non volutamente, per cui quando sono nati, diciamo, i vg, il target di indirizzo è stato il target maschile, e questo per anni, perchè per esempio era l'uomo nella storia ad andare in guerra, l'uomo che guidava le automobili, l'uomo per antonomasia creatura più forte, e così via, e concettualmente i vg avevano carattesristiche più vicine a questi aspetti, che non a quelli delle donne (detto molto generalizzando, e in riferimento ad una fase ormai passata, non fraintediamo).
A riprova di questo, pensate per esempio al fatto che per le bambine c'erano bambole e peluche, cucine, passeggini, per i maschi soldatini, macchinine, vg, ergo: prima veniva fatta una voluta separazione tra giocattoli per bambini e per bambine, ora non più, e noi siamo proprio in mezzo a questa fase di transizione, quindi trovare un punto di accordo, tenendo presenti anche le nostre fasce di età, non è semplice, pertanto molto opinabile^^!
Ps. Scusate il papiro, spero di essere stata abbastanza chiara:shy: