Varie Generazione di appartenenza

GatlingGun

Cogl*one. #5
Dipende. Per i giochi vecchi, ci sono appassionati che li traducono, per i nuovi c'è (di solito, cioè quasi sempre) il multilingua, quindi a meno di casi particolari, possiamo dire che il mercato degli rpg giappi è abbastanza fruibile per tutti.

OBJECTION!
Ci sono un futtio di jrpg [e giochi in generale] che si fermano in giappone e lì restano. E non ci sono sempre giuovincelli generosi che traducono.
 

Tribal

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Non dico questo. Intendo dire che creatori di videogame di oggi, sono sempre più convinti che un gioco debba assomigliare ad un film perciò fanno molti filmati e poco gameplay, quando si devono mettere in testa che un videogame NON E' un film, ma deve restare un videogame.
mah,senza allungare troppo il brodo,posso solo dirti,mia cara ayafun xd,che esistono due correnti di pensiero a riguardo:una conservatoristica e una evoluzionista.
Il discorso rimane sulla commercializzazione. Prima i videogame, tranne alcune eccezione, si facevano con passione oggi la passione è diventata voglia di money :p
Si ma esistono le dovute eccezioni...
e mi vieni tu a fare un discorso simile ? uno che non sa nulla più del minuscolo mercato dei pochi Jrpg che arrivano pienamente tradotti e magari tradotti pure col ****
dai Tribal puzzi di niubbo a chilometri :beklegyu: , non fare discorsi generalisti, da che ne so ne ho giocati pochi pure io ( parlando solo di Jrpg non come tu che butti dentro gdr vari )... figurati uno che non ha mai toccato nulla di importato o in inglese... ma per favore
ti rendi conto che avere dei limiti linguistici e porsi limiti grafici significa ritrovarsi in mano una minima parte dei prodotti ? non credo sia difficile arrivarci, già non sapere il giapponese è un grosso limite nel mercato Jrpg
Ci sarà un motivo se non vengono tradotti,no?Vuol dire che non è un gran gioco da poter sfondare anche fuori patria.E poi stiamo andando off topic.Il problema è "nuovo" vs "vecchio" e per affrontare un simile argomento non è ne sufficiente ne necessario avere una vasta cultura di gdr/rpg di importazione e non.
che poi parli pure di gdr, c'è gente che ti riderebbe dietro solo per il termine
Eh già continuiamo a perseverare nelle sottigliezze grammaticali/termini simili,ecc.Tanto è l'unica maniera per dimostrare che ho torto.E non mi venire a spiegare la differenza che la so benissimo.:)
e poi adeno si sorprende... :confused:
Adeno, se leggi bene il suo post, ha detto una sacrosanta verità,anche se appunto triste(per rimanere on xd).

ps:e poi intendiamoci,non ne avrò FINITI molti ma stai sicuro che ne ho GIOCATI molti;e scusatemi tanto se non ce l'ho fatta ad arrivare fino alla fine....:D:D che ne so,vuol dire che sono uno di alte pretese e che preferisce godersi il meglio piuttosto che andare a scandagliare il mercato nipponico con lo scopo di poter dire "ehi io non sono nubbio".Sti cazzi, io sono nubbio e quel poco che ho giocato(sempre che poco si possa definire) mi ha regalato talmente tante emozioni che non mi riesce proprio di andare a fare retrogame.
 

Salvador Limones

Nuovo utente
OBJECTION!
Ci sono un futtio di jrpg [e giochi in generale] che si fermano in giappone e lì restano.

Parlo di quelli teoricamente validi. So che ci sono un sacco di rpg che rimangono in Giappone (e forse farebbero meglio a rimanere lì).

Per quanto riguarda i traduttori, parlo di giochi vecchi, non dei nuovi (su cui penso un traduttore non saprebbe mettere mano).
 

GatlingGun

Cogl*one. #5
ps:e poi intendiamoci,

1.

non ne avrò FINITI molti ma stai sicuro che ne ho GIOCATI molti;e scusatemi tanto se non ce l'ho fatta ad arrivare fino alla fine....:D:D

2.

che ne so,vuol dire che sono uno di alte pretese e che preferisce godersi il meglio piuttosto che andare a scandagliare il mercato nipponico con lo scopo di poter dire "ehi io non sono nubbio".

3.

Sti cazzi, io sono nubbio e quel poco che ho giocato(sempre che poco si possa definire)

4.

mi ha regalato talmente tante emozioni che non mi riesce proprio di andare a fare retrogame.

...
Eh, questa parte è talmente concettualmente sbagliata che sono indeciso quale punto ribattere.... massì, una simpatica scaletta per ordine.

1)un RPG [soprattutto j, che sono quelli maggiormente plot-driven, ma anche quelli occidentali] non è come un gioco di calcio, o di corsa, o un picchiaduro: non si può provarlo per 2-3 ore e poi dire "massì, l'ho giocato e non mi piace."

2) Se con meglio intendi Final Fantasy, sei quanto più lontano dalla verità ci possa essere. E non sto scherzando.
E per inciso, non serve andare a scandagliare il mercato nipponico. basta avere un po' di curiosità e vincere la pigrizia mentale di non cercare dei giochi validi al di fuori di un brand. Prendiamo per esempio... Nostalgio No Hon. Nostalgia in occidentale. O sands of destruction. Sono passati in sordina, ma fanno il **** a MOLTI jrpg più noti.

3)Sì, si può definire poco.
L'unico che può dire di aver giocato abbastanza jRPG è Cyren Ryu, che oramai ha levato le tende da qui u.u

4) Ragione per il quale se a te piace mangiare in un'osteria, e un amico ti invita nel ristorante più cazzuto del mondo, ma che è in una struttura del 1700 e che prepara piatti tipici dell'epoca[per assurdo], pur sapendo che sono pietanze coi controcoglioni, rifiuti dicendo "no, mi piace mangiare all'osteria"?


Ah, c'est la vie.

[L'autore di questo post non ha niente contro le osterie]


Parlo di quelli teoricamente validi. So che ci sono un sacco di rpg che rimangono in Giappone (e forse farebbero meglio a rimanere lì).

Per quanto riguarda i traduttori, parlo di giochi vecchi, non dei nuovi (su cui penso un traduttore non saprebbe mettere mano).

Bravo, hai detto la cazzata.
 

Level MD

The Secret Darkness
Dipende. Per i giochi vecchi, ci sono appassionati che li traducono, per i nuovi c'è (di solito, cioè quasi sempre) il multilingua, quindi a meno di casi particolari, possiamo dire che il mercato degli rpg giappi è abbastanza fruibile per tutti.
fai un discorso che va bene solo se consideri i prodotti che arrivano nel mercato europeo

per tutti quindi sicuramente no, ci sono tantissimi solo in inglese e molti giochi necessitano del mercato d'importazione perché da noi non arrivano, poi tanta tanta roba ( vecchia e nuova ) non è uscita dal giappone, c'è sempre da sperare nei traduttori e comunque i giochi jap prima vengono tradotti in inglese anche amatorialmente

pure Square Enix e l'allora Squaresoft non hanno portato da noi, a volte neanche in Usa, vagonate di giochi, facciamo un esempio recente... Sigma Harmonics, DS, prodotto Square Enix con la partecipazione di gente che ha creato Chrono Trigger, non è arrivato in USA e non c'è un progetto in corso di traduzione... è fruibile per tutti ? no ! solo chi sa il Jap e importa ha piena fruibilità del mercato, il resto si becca ciò che è disponibile, con ovviamente proporzioni diverse a seconda di quanti limiti ci si pone
Parlo di quelli teoricamente validi. So che ci sono un sacco di rpg che rimangono in Giappone (e forse farebbero meglio a rimanere lì).

eccola, questa mancava

e dai ma ve ne rendete conto che partite con pregiudizi su prodotti che non avete giocato, io questo non sopporto, vedere gente che da giudizi a prescindere anche senza conoscere ciò di cui sta parlando
 

Salvador Limones

Nuovo utente
Bravo, hai detto la cazzata.

Se ti fa piacere crederlo... Ora, tu certo dall'alto della tua esperienza e conoscenza del Giapponese (?) mi porterai vari esempi di giochi che tu hai giocato in lingua, capendoci qualcosa, e facendomi una recensione accurata (?). Io mi baso su quello che so, e cioè che molti dei giochi che stazionano dalle parti del Sol Levante non meriterebbero di uscire da lì. Le pretese del "giapponese-infoiato-con-gli-rpg-giappi" sono molto più bassi di quelli richiesti dall'utenza Europea, per dire. Lo sapresti se conoscessi, almeno un minimo, come sono i gusti e come cambiano da zona a zona.

Per spiegarmi meglio: le produzioni giapponesi (a parte qualche lodevole eccezione) non sono così eccellenti da uscire dal paese, secondo la stessa opinione di chi li produce, perché non hanno interesse a portar fuori un prodotto che sanno non venderebbe abbastanza da comportare un ragionevole margine di guadagno. In mezzo alla massa ci sono quelli che meritano e quelli che non meritano, così come per tutti i prodotti tipici fabbricati da un determinato paese.

Ho detto che poi il mercato è abbastanza fruibile per via del multilingua, non che è pienamente fruibile. Certi reperti restano nel luogo d'origine, e come ho detto (cioè da quel che so) molti non hanno una tale qualità da giustificarne l'uscita da lì.

e dai ma ve ne rendete conto che partite con pregiudizi su prodotti che non avete giocato, io questo non sopporto, vedere gente che da giudizi a prescindere anche senza conoscere ciò di cui sta parlando

Posto che un pregiudizio può essere sia positivo che negativo... mi domando se tu ti basi su quelli che hai giocato (cioè tutti) o se ti basi sulla gran parte delle opinioni che circolano (e a cui do più credito, non potendo giocarli).
 

GatlingGun

Cogl*one. #5
Se ti fa piacere crederlo... Ora, tu certo dall'alto della tua esperienza e conoscenza del Giapponese (?) mi porterai vari esempi di giochi che tu hai giocato in lingua, capendoci qualcosa, e facendomi una recensione accurata (?). Io mi baso su quello che so, e cioè che molti dei giochi che stazionano dalle parti del Sol Levante non meriterebbero di uscire da lì. Le pretese del "giapponese-infoiato-con-gli-rpg-giappi" sono molto più bassi di quelli richiesti dall'utenza Europea, per dire. Lo sapresti se conoscessi, almeno un minimo, come sono i gusti e come cambiano da zona a zona.

[...]

In effetti, non conosco perfettamente il giapponese, ma una frase la so:
Damaré, ko no baka.
Ti potrei portare esempi di giochi tradotti amatorialmente dal giapponese, che asfaltano tanti, ma tanti, giochi occidentali.
E per inciso, il "giapponose-infoiato-con-gli-rpg-giappi" semplicemente non esiste. Vivi troppo negli stereotipi.per portarti un esempio banale:
IMHO, e non solo imho, ma è un altro discorso, FF8 è feccia.
"E allora perché in Italia ha avuto così tanto successo?"
Perché in Italia PES è in cima alle classifiche delle vendite.
E non venirmi a dire che FF8 è acclamato mondialmente.
Non lo è.
E fidati, la regola del "paese che vai" la conosco. Fin troppo.
 

Level MD

The Secret Darkness
Posto che un pregiudizio può essere sia positivo che negativo... mi domando se tu ti basi su quelli che hai giocato (cioè tutti) o se ti basi sulla gran parte delle opinioni che circolano (e a cui do più credito, non potendo giocarli).

io non ho detto che sono meritevoli, sei tu che li hai smerdati a prescindere, non do giudizi a priori perché qualcun'altro ha considerato i possibili guadagni basandosi su gusti e sondaggi non tali da giustificare le spese di quel progetto di localizzazione

renditi conto che chi produce decide non con un giudizio di qualità ma di commercialità
 

Salvador Limones

Nuovo utente
sei tu che li hai smerdati a prescindere

A dire il vero il succo del mio intervento è che i migliori sopravvivono (universalmente). In Giappone, dove nascono, c'è alta probabilità che si confondano in mezzo alla massa. Quando escono fuori è più facile che non superino i giudizi di una critica più esigente dell'usufruitore-tipo dei jrpg.
E' anche vero che commercialmente si decide cosa dev'essere pubblicato in Europa/USA, ma è vero allo stesso modo che (come ritengo sia) chi li produce, se non è sicuro di vendere (e cioè di avere una qualità tale da andar bene anche ad altri contesti) non li smercia.
Questa è una cosa di cui sono ragionevolmente convinto.

edit: posso consigliare di stemperare un po' i toni? Non ci si deve azzannare per necessità.
 

Level MD

The Secret Darkness
A dire il vero il succo del mio intervento è che i migliori sopravvivono (universalmente). In Giappone, dove nascono, c'è alta probabilità che si confondano in mezzo alla massa. Quando escono fuori è più facile che non superino i giudizi di una critica più esigente dell'usufruitore-tipo dei jrpg.
E' anche vero che commercialmente si decide cosa dev'essere pubblicato in Europa/USA, ma è vero allo stesso modo che (come ritengo sia) chi li produce, se non è sicuro di vendere (e cioè di avere una qualità tale da andar bene anche ad altri contesti) non li smercia.
Questa è una cosa di cui sono ragionevolmente convinto.
vivi in un pregiudizio tutto tuo sul giocatore giapponese

oltretutto è la qualità che fa i soldi ? :beklegyu: questa è bella

è il marchio, quanto è conosciuto in quel mercato e le sponsorizzazioni dei siti e dei giornali che fanno le vendite, gioco commerciale o meno che sia, non credo sia così difficile capirlo

fan base e sponsor = soldi indipendentemente dal livello del gioco che fai
 

Salvador Limones

Nuovo utente
fan base e sponsor = soldi indipendentemente dal livello del gioco che fai

Ma sugli sponsor e sullo zoccolo duro dei fan ci investi solo se sei certo, almeno un minimo, che il tuo prodotto possa avere qualche chance. Se non lo sei, non lo commercializzi all'estero. Semplice.
Il classico giapponese che gode di tutto il parco giochi prodotto nella sua terra ha altri gusti, altre aspettative. Se poi a qualche appassionato italiano piacciono tantissimi giochi jrpg mai arrivati qui, che magari sono sottotono e oggettivamente scarsi, quello è fanboysmo. Niente in contrario, anzi, ma mi riesce difficile credere a pochi pareri diversi dai molti nell'altro senso che ho sentito e valutato.
 

teo9

Alpha and Omega
il concetto è semplice: se una serie acquista visibilità presso i casual gamers, si introduce qualche innovazione o trama a loro comoda così già che è pubblicizzato gli danno una prima occhiata e sono intenzionati a comprarlo

EDIT: poi non è che bisogna fare di tutta l'erba un fascio ed etichettare come nerd, giapponesi e fanboy di roba giapponese ogni giocatote, ci sono quelli come me che sono appassionati di jrpg di nicchia e videogiochi ma riescono a tenere una vita sociale
 
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