Varie La ricostruzione

Doomrider

Guerriero della Luce
Naturali conseguenze ..naturali?!

Alex è ancora a terra, con la voce di Sephiroth che echeggia nella sua mente, continuando a ricordargli la sua vera identità; a pochi metri da lui, Cloud si avvicina minaccioso, con la spada -l'Apocalypse, ovvero la prima lama che ha trovato nella sua cabina- estratta.

_Lo sapevo che non avrei dovuto fidarmi di te!_

_C..cosa..?_ chiede Alex, con voce sofferente e immobilizzato a terra dall'attacco d'avvelenamento Mako _...ma.. non.. eri..._

_Ero esattamente fuori dalla porta, e nella tua folle corsa non ti sei nemmeno reso conto che mi hai quasi travolto. Ora siamo alla resa dei conti, Alex.._ prosegue Cloud, avvicinando inesorabile la lama dell'Apocalypse verso l'apparentemente indifeso ragazzo a cui è spuntata un'ala. _ ..o dovrei chiamarti Sephiroth?_

Ancora quel nome. Ma possibile che tutti vogliano fargli credere di essere veramente Sephiroth?! Caspita, lui non è Sephiroth, ma Alex, SOLDIER di prima classe dell'Impero del Nuovo Ordine. Figlio della Calamità dei Cieli, ripete la voce nella sua testa, Figlio di Jenova. Ma Jenova chi? Non ha mai né visto né sentito parlare di Jenova, a malapena gli hanno raccontato di Sephiroth, figurarsi un essere di cui non si è mai parlato – o meglio, che la ShinRa ha sempre tenuto nascosto.
E poi Sephiroth era già stato sconfitto, cancellato, eliminato.. come poteva essere lui? In fondo, anche anagraficamente non ci saremmo stati: Sephiroth era già più grande di Cloud ai tempi di Meteor, mentre lui.. ha.. quanti anni? Un brivido raggelante gli scuote fino nel profondo l'anima, quando Alex si accorge di non sapere.. quando sono nato? E dove? Chi sono i miei genitori? Quando mi sono arruolato in SOLDIER?

“E' facile, non sei mai nato.” risponde per lui la voce nella sua testa “Al massimo sei RInato, rigenerato interamente dallo stesso Lifestream. Con gli stessi capelli di Sephiroth, gli stessi occhi di Sephiroth, lo stesso potere di Sephiroth... perchè tu SEI Sephiroth! Lo stesso di Nibelheim, di Meteor, del Geostigma, di Nihil!”

_No.. un attimo.._ implora il ragazzo, di fatto alla completa mercè di Cloud e della sua spada _Non è possibile.. io.. io non ricordo nulla!_

_Ah no?_ esclama Cloud, come se fosse al corrente di ciò che Alex sta sentendo nel profondo della sua anima _Vuoi che ti rinfreschi la memoria? Causa e fonte di tutte le mie disgrazie, questo è solo uno dei tuoi tentativi di confondermi le idee! ..ma questa volta non sarò più un burattino nelle tue mani!!_ Pronto a sferrare il colpo di grazia, il ragazzo di Nibelheim viene fermato da una voce a lui nota, che sembra provenire dallo stesso Lifestream.

CLOUD, FERMA LA TUA MANO!

_Zack?! Sei tu? O è un'altra allucinazione?!_ esclama Cloud, che sta passando dalla furia omicida dissennata scatenata dal rivedere ancora viva la sua nemesi al dubbio e alla sua tipica incertezza.. e se fosse tutto un trucco? In fondo dalla conversazione che si è messo a origliare, vorrebbero fargli credere che Aeris sia tornata in vita, che lui sia la “Chiave” di qualcosa e adesso si ritrova davanti... Sephiroth?!
Scuotendo la testa il ragazzo di Nibelheim commenta ad alta voce

_Devo stare ancora sognando.._

_No, sei sveglio e nel mondo reale!_

Tifa?!? Cloud si volta, sempre più stupito da ciò che sta accadendo in troppo poco tempo.. e vede dietro di sé il corpo meccanico del moguri di Cait Sith n°74, ma senza il petulante gatto tra i piedi. La voce di Tifa raggiunge chiara e forte il suo ragazzo attraverso gli altoparlanti del robot, seguita subito dopo da quella di Aeris.

_Fermo Cloud! Forse anche questo è un segno del Pianeta!_

Al sentire quella voce l'emozione di Cloud è talmente grande da farsi scivolare tra le mani la spada, che si schianta al suolo facendo sobbalzare il già provato Alex, che teme il peggio.

_A..Aeris?_

_Sì, sono io! Cloud, devi perdonarci tutti! Ti abbiamo fatto tutti tanto male, ma credevamo di avere buone ragioni per farlo.. ti prego, credimi! Non uccidere Alex/Sephiroth!_

“Questa è la fine del mondo” pensa Cloud, sempre più convinto di stare sognando. Cioè, VERAMENTE Aeris gli sta chiedendo di risparmiare Sephiroth?! Ma che diamine.. no, non è possibile... una volta, per esempio subito dopo aver sconfitto Nihil, Cloud avrebbe anche potuto aspettarsi da Aeris un atto di magnanimità così grande, ma dopo che lei stessa ha attentato alla sua vita per più volte... onestamente ha iniziato a non fidarsi più così tanto!
Insomma, non che si era mai accorto di quanto Aeris gli stesse dietro.. ma ripensando al passato, ogni volta che Tifa gli aveva fatto una scenata di gelosia e facendo due più due, Cloud è arrivato alla conclusione che all'inizio Aeris addirittura provasse qualcosa per lui; teoria che non aveva trovato nessuna smentita, anzi al contrario dei supporti, in tutto ciò che la fioraia aveva fatto per lui dai tempi di Meteor fino alla sconfitta di Nihil.. però quando ha iniziato ad attentare seriamente alla sua vita, non si sa perchè, forse per la sua personale attitudine distruttiva, Cloud si è completamente dimenticato tutte le teorie e si è obbligato a considerarla una pericolosa minaccia.. ma il prezzo è stato molto alto: un animo così sensibile come il suo non poteva passare indenne un cambiamento radicale del genere. Il grande dolore di questo cambiamento ha rischiato di segnarlo profondamente, ma incredibilmente, sono state sufficienti quelle tre parole “non uccidere Alex/Sephiroth” per fargli capire che Aeris, la VERA Aeris, è tornata. Tornata sul serio.
Sull'onda di questa emozione, Cloud non può fare altro che abbassare la propria lama e offrire una mano ad Alex, aiutandolo a rialzarsi; appena il suo braccio tocca quello del SOLDIER, l'ala sulla sua schiena scompare, come riassorbita nel corpo, e Alex riacquisisce la lucidità originale.
Appena è in grado di poter formulare una frase di senso compiuto senza interferenze esterne, o apparenti tali, il SOLDIER comunica l'unica parola che ha senso pronunciare ora:

_...grazie_

Dalle finestre della baita, seminascosti dalle tende, Barret, Cid, Nanaki, Reno, Rude, Reeve, Tseng, Elena e Rufus osservano silenziosamente la scena.

_..avremo fatto bene ad ascoltare Aeris e fermare Cloud?_ si chiede ad alta voce Reeve, mentre appoggia le batterie disinserite da Cait Sith per evitare suoi interventi deleteri in una faccenda così delicata

_Non lo so.. sicuramente la cosa gli ha fatto bene, a Cloud intendo_ risponde Nanaki _Almeno per il momento.._

_D'accordo, ma dobbiamo sempre tenere d'occhio Alex_ ribatte Reno _Rimane pur sempre Sephiroth.._

_La sua incarnazione, prego_ interviene Tseng _Almeno, così sostiene Aeris_

Fine XXIII episodio
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Scegli la tua via

Sono ormai passati dieci minuti ma sono tutti ancora alla finestra, osservando gli sviluppi della vicenda fra Alex e Cloud; solo Reeve rimane in disparte, a smanettare sui controlli di Cait Sith per ordinare al moguri meccanico di tornare nella baita.

_Ma cosa @#£$ si stanno dicendo? Sono là da una vita!_ sbotta Cid _Adesso esco e gliene dico quattro a entrambi!_

_Stai fermo_ interviene Nanaki, afferrando con i denti la giacca del pilota per evitare che l'impazienza di Cid possa rovinare tutto _E' un momento delicato_

_Guardali là!_ esclama Barret, digrignando i denti _Sephiroth e Cloud, ovvero il padrone e la sua ombra, le due teste di @#£$ più grandi di tutto il Pianeta!! Causa e principio di tutti i casini, e chi dobbiamo ringraziare di questo? ..il nostro BENEAMATO Presidente Rufus ShinRa!!_

_Ehi, che c'entra il Presidente?_ chiede Reno, prendendo immediatamente le difese del suo datore di lavoro

_E' stata la maledettissima ShinRa ad avere la GRANDIOSA idea di utilizzare cellule di Jenova per potenziare esseri umani. Bravi, ottima idea!! Ah sì, e già che ci siamo, iniettiamo cellule in un bambino non ancora nato! ..e adesso guardate il risultato, è là davanti ai vostri occhi!_ Barret tira un forte pugno sullo stipite della finestra, schivando per qualche millimetro l'orecchio di Nanaki _Ci hanno cacciato in più ***** quei due che un'intero camion di lassativi! Ad avere una granata li farei fuori con le mie mani, adesso, @#£$%, se solo non mi fossi lasciato convincere ad aiutare uno dei due... avrei dovuto lasciarlo a quella fottuta stazione del treno, boia @£$!!_

_Barret.. non ti conviene parlare così... se ti sente Tifa.._ commenta quasi divertito Reeve, mentre sistema gli ultimi dettagli del telecomando _E poi lo sai benissimo che non la pensi veramente così. Anche tu tieni a Cloud, come praticamente tutti qua dentro._

_Parla per te, Reeve_ ribatte Elena _Per me e i Turks conta solo una persona: il nostro Presidente!_

_Va bene, va bene._ interviene Rufus, quindi ritorna a guardare verso l'oggetto dei discorsi _...ma di cosa staranno parlando?_




_..pare che abbiamo un pubblico_ commenta Cloud, riferendosi alle figure che si intravedono dalle finestre della baita; davanti a lui Alex si è appena ripreso dal potente attacco di avvelenamento Mako, il più determinante della sua vita. Naturalmente, “ripreso” si intende solo dal punto di vista fisico, perchè il suo cuore sta affrontando una tempesta di pensieri che gli impediscono di parlare.
Rumori meccanici e cigolii di movimento fanno intuire a Cloud che il moguri meccanico è stato richiamato all'interno della baita, portando via il contatto con Tifa e Aeris.
Ora è solo, lui e Alex. O meglio, lui e Sephiroth.
Ma in fondo non sono state solo le parole di Aeris che l'hanno fermato poco prima, quando poteva dare il colpo di grazia alla sua nemesi; qualcosa in un luogo buio del suo cuore gli dice che la persona davanti a lui non è Sephiroth, o meglio, non il Sephiroth che era sempre stato costretto ad affrontare. C'è qualcosa di diverso.. non lo sa spiegare neanche lui di preciso, ma Cloud è convinto che Alex non sia QUEL Sephiroth, figlio di Jenova; e il biondo spadaccino tende anche a scartare la teoria del “burattino”, che vedrebbe Alex fare ciò che ha fatto lui ai tempi di Meteor. In fondo adesso non c'è più nessuno alla Northern Cave, e Jenova non esiste più.
E poi Sephiroth era cattivo, per scelta o per trasformazione indotta dagli eventi, ma sempre e comunque cattivo... non si può dire lo stesso di Alex! Da quel poco che ha potuto conoscerlo, quel SOLDIER ha sempre cercato di fare del suo meglio per aiutarlo, anche se non lo aveva mai visto prima.. questo Sephiroth non l'ha mai fatto.
Anche prima dell'incidente di Nibelheim, quando era sano di mente, Sephiroth, come del resto tutti i membri di SOLDIER, era sempre distaccato, freddo, non interessato ad aiutare chi era in necessità, ma solo ad eseguire gli ordini.
L'unico SOLDIER di prima classe che Cloud ricorda essere stato.. umano, nei modi e nell'anima, è Zack; era veramente una perla quel ragazzo, un eroe già nelle parole prima che con i fatti. Non c'è niente da fare, Sephiroth o non Sephiroth, Alex non è una persona come tutte le altre, perchè è come Zack: uno spirito nobile in un corpo da eroe.

_Allora, come stai?_ chiede Cloud, mentre tutti questi pensieri gli attraversano la mente come un fulmine fra le nuvole _L'attacco dovrebbe essere passato.._

Alex rimane ancora immobile, con gli occhi puntati verso la giacca di Cloud. Quindi chiude le mani a pugno, fa scorrere il suo sguardo per terra e con un filo di voce afferma, decisamente spaventato di ciò che sta per dire:

_...io... io sono... Sephiroth... _

_A quanto pare.._ commenta Cloud, incrociando le braccia

_..come.. ho fatto.. a non accorgermene prima? ..io.. sono stato.. creato.._

_Creato? Da chi?_

_...il laboratorio... Heidegger... SOLDIER... tutte invenzioni_ balbetta Alex, in evidente stato confusionale

_Ehi, calma. Non c'è bisogno di farsi prendere dal panico. Tanto, se sei veramente Sephiroth, su questo pianeta nessuno ti può battere. A parte il sottoscritto ovviamente_ Cloud fa un sorriso, per cercare di sdrammatizzare un po'.. ma ottiene l'effetto opposto.

_..APPUNTO!.. adesso che sai.. che so.. di essere Sephiroth... devo essere ucciso... prima che possa fare qualcosa di irreparabile!!_

_Non diciamo eresie, e lascialo decidere a me se ti devo uccidere o no! E ti assicuro che non ho la minima intenzione di farlo, almeno per il momento; quindi calmati e -cosa più importante- respira.._

Il mezzo attacco di panico che sta abbattendo la sua furia su Alex fa convincere sempre di più Cloud che chi ha davanti non è il vecchio Sephiroth: il figlio di Jenova non avrebbe mai tremato come una foglia, specialmente davanti al suo nemico. Eppure le evidenze sono così tante che non si può rifiutare l'idea che Sephiroth sia tornato, anche se della sua grande forza di volontà sembra essere rimasta solo l'ombra...
Visto che non ottiene niente ad aspettare, anzi sembra che più passa il tempo più il terrore sconvolga il povero Alex, Cloud decide di prendere le redini della discussione e inizia a parlare.

_Senti, è comprensibile che tu sia spaventato. Non è una cosa facile scoprire chi si è in realtà, e te lo dice uno che ci è passato in modo forse anche più pesante del tuo. Ma devi anche riflettere: se tu sei veramente Sephiroth, ma anche se fossi Jenova in persona, cosa pensi che cambierebbe? Chi ha deciso che devi essere per forza il cattivo, e che devi essere eliminato? Mi sembra che prima di te, Rufus, Barret, Cid, Nanaki, Tifa, Aeris e perfino io stesso abbiamo una lunga lista di gente da eliminare, molto più pericolosa._

Cloud fa una piccola pausa, per verificare se le sue parole stanno sortendo qualche effetto. In effetti, Alex sembra non tremare più; almeno questo, pensa il ragazzo di Nibelheim, proseguendo il discorso.

_E sai perchè la riteniamo più pericolosa? Perchè quella gente ha DECISO di minacciare il Pianeta, ed è nostro dovere fermarla. Sephiroth è sempre stato il nostro nemico primario perchè aveva DECISO di spazzare via tutti e utilizzare il Pianeta come vascello per diffondere Jenova nell'universo. Capisci il punto?_

Alex tace, anche se le parole di Cloud stanno avendo l'effetto di una sbarra d'acciaio in un mondo d'acqua: il caos che regna nel suo cuore sta venendo placato, mentre la forza dell'ordine razionale di quelle parole inizia ad illuminare una strada da percorrere.

_Io stesso sono stato una minaccia per il Pianeta, perchè avevo permesso alla volontà di Sephiroth di decidere per me. Ma ho reagito, come hanno reagito Tifa, Aeris, Barret, Rufus e perfino i Turks, e alla fine abbiamo sempre vinto! Non è importante chi sei o da dove provieni. E' fondamentale DECIDERE di essere qualcuno, e scegliere una delle due strade: con il Pianeta, o contro il Pianeta. Le conseguenze verranno in entrambi i casi, finora ha sempre vinto il Pianeta. Potrai anche essere Sephiroth, ma se decidi di lottare per il Pianeta, raccoglierai le glorie e le sofferenze dei difensori del Pianeta, come me, Tifa, Nanaki, Barret e gli altri.:

Una nuova pausa, questa volta per scegliere le parole giuste.

_Pensavi di avere già deciso, quando hai scelto di lasciare l'Impero della ShinRa Reborn e unirti a noi. Ebbene ora devi prendere la nuova decisione, quella vera; ora che sai chi sei, è tempo di scegliere il tuo treno. Sei libero di fare ciò che vuoi, sul serio._

Alex annuisce, con una luce negli occhi che mostra ancora paura ma anche estrema fiducia nelle parole dette da Cloud. Con un filo di voce e gli occhi che si riempiono di lacrime, il SOLDIER finalmente risponde qualcosa:

_Immagino che non possa sfuggire a questa scelta.._

_Io ti posso dire solo una cosa, come è stata detta a me tempo fa: non si può scendere da un treno una volta che ci si è saliti, se non alla fine del binario. Scegli il tuo treno, e fa che sia il tuo fino alla fine. In questa guerra, stavo anch'io per decidere di non combattere. Ma non sarebbe stato possibile in ogni caso_

Alex annuisce, poi chiude gli occhi e annuncia, sempre con un filo di voce ma questa volta carico di tutta la convinzione possibile.

_..per la morte, e la gloria..._

_..per questo Pianeta!_

Alex riapre gli occhi, osserva Cloud e annuisce; l'ala nera di Sephiroth si spiega nuovamente dalle sue spalle, ma questa volta sembra essere stata richiamata, estratta con dolcezza. Il ragazzo di Nibelheim lancia uno sguardo alla spada di Alex, conficcata a terra dietro di loro, e scopre che la lama è diventata molto più sottile: da anonima spada da SOLDIER anche l'arma di Alex si è trasformata, diventando la leggendaria Masamune. Estraendola dal suolo, Sephiroth allunga la mano destra verso quella di Cloud e aggiunge:

_Fa' che questa sia l'ora in cui sguainiamo le spade insieme!_

Fine XXIV episodio

Cloud: COOOSA?!? MA SIAMO MATTI?!?
Tifa: Che c'è?
Cloud (scandalizzato): ...dico.. dico.. dico.. dico...
Red XIII: Eh, dici, cosa?
Cloud (sempre più scandalizzato): ...dico.. dico..
Tifa: ..DICI!
Cloud: IO.. E QUELLO LI'... INSIEME?!?
Tifa: ..quello lì... ti riferisci a Seph..
Cloud (estraendo la spada, scandalizzato come una donnetta del mercato a uno spogliarello maschile): NON NOMINARLO NEANCHE! Io.. non posso sopportarlo!!
Red: E vabbè Cloud.. è per ragioni sceniche..
Cloud: ..ma non se ne parla proprio!! Dov'è l'autore, che gliene dico quattro!!
Tifa: Sta parlando con Cid.. credo si sia fatto offrire un tè da Shera
Doom (tornando con un sigaro gentilmente offerto da Cid): Sì? Si parlava di me?
Cloud (brandendo la Buster Sword): ...TU.. TU.. razza di...
Tifa (saltandogli addosso per fermare l'irreparabile): FERMO! No, niente, diceva così per dire..
Doom: ?
Cloud (ammutolito e bloccato da Tifa): mmmf...
Doom: in effetti.. ho una confessione da farvi
Red: Cosa?
Doom: Ho preso in prestito un paio di frasi da Tolkien.. sapete com'è, veniva bene..
Red&Tifa (sempre trattenendo Cloud): no comment -.-
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Se il montanaro non va alla montagna...

_Che fanno?! Si stringono la mano?!?_

_Beh, almeno non si stanno uccidendo a vicenda.._ commenta Reno

_@#£"$!! Non abbiamo tempo per queste @#£$!! Adesso vado fuori e se non vogliono muoversi li piglio a calci nel @"£$!!!_

_Cid!_ sbotta Nanaki _Un po' di pazienza! Proprio non vuoi capire che si tratta di una cosa delicata?_

_Ma delicato un paio di @"£$%!! Ti ricordo che mi sono fatto distruggere la casa per proteggere quei due, quindi se permetti non ho intenzione di vedere andare tutto a p@°"£$e perchè sono troppo lenti!! L'hai sentita anche te Aeris: questo @#£$ pianeta ha ancora 12 ore scarse, dopodichè solo Dio - o chi per esso- sa cosa gli capiterà!!_

_Intendi il Lifestream?_ chiede incuriosito Tseng, inarcando un sopracciglio

_No, Cid intende il fatto che abbiamo pochissimo tempo per riportare questo Pianeta alla normalità, o ci lasciamo le palle tutti quanti!_ esclama Barret

_Va bene, allora la cosa migliore da fare è che usciate, prendiate Cloud e Alex/Sephiroth e andate a Junon a fermare questa follia della seconda Materia Oscura prima che sia troppo tardi_ conclude Rufus

_Cosa?_ si interrompe Barret, che in un primo momento stava seguendo le parole dell'ex-Presidente ShinRa _Senti un po', bello mio! Cos'hai intenzione di fare? Anche questa volta vuoi stare qui con le tue chiappette al caldo mentre a Junon gli uomini, quelli veri, ci rischiano le palle sul serio?_

_Ci vuole pur sempre qualcuno che rimanga a dirigere_ risponde Rufus _Cosa potreste fare senza un quartier generale dove c'è qualcuno che monitora la situazione?_

_Cos.. ehi, caro il mio "leader naturale", sappi che AVALANCHE è sempre andata benissimo senza di te, possiamo fare a meno di un fantoccio inutile che gioca a fare il capo!!_

_Ah, è per quello che non vuoi più Cloud?_ ribatte Tseng, con fare provocatorio

_Ma che @#£$% c'entra!! Te poi dovresti essere l'ultimo a parlare, che in quanto a disorganizzazione e fallimenti sei un maestro!_ risponde Cid, entrando nella discussione. Quando c'è da far rissa in effetti il pilota non si è mai tirato indietro..

_Beh.. almeno i Turks obbediscono a una sola persona, e non vanno dietro come dei caproni a uno che ogni tanto viene eletto "il capo"!_

_@#£$%! Ripeti quello che hai detto, sei hai il coraggio!_ Barret punta il suo fucile nel braccio verso Tseng, ormai decisamente arrabbiato

_EHI, BASTA!!_ Aeris si fa sentire potente dagli altoparlanti di Cait Sith, tanto che è come se la ragazza fosse presente di persona _Avevate detto voi che c'è poco tempo, e adesso vi mettete a litigare come dei bambini?! Piuttosto pensate a prendere lo Shera e raggiungere Junon, io e Tifa ci arrangiamo e arriveremo per conto nostro!_

_Aeris ha ragione_ afferma Reeve, nel silenzio imbarazzante creato subito dopo le sue parole _Ho quasi finito di aggiustare Cait Sith, possiamo partire_

_..si era rotto?_ chiede Nanaki _Pensavo l'avessi spento per far passare la chiamata da Nibelheim.._

_No, non si è rotto. Ma diciamo che gli ho dato un'aggiustatina.. è un automa un po'.. difettoso, per così dire_ Con queste parole, Reeve richiude il telecomando di Cait Sith e fa ripartire il gatto robot, che senza dire nulla salta in groppa al suo moguri meccanico e attiva tutti i suoi personali strumenti.

_Ah lo dicevo io!_ esclama Cid, accendendo una sigaretta per smorzare l'agitazione che per poco non degenerava in guerra _Va bene, chi viene sullo Shera?_

_Tutti!_ grida Cait Sith improvvisamente, prevenendo qualsiasi altra risposta _TUTTI FUORI DA QUESTA BAITA, PRESTO!!!!_

_Cosa? Reeve, ma non l'avevi sistemato?!_

_...io.. non so cosa dire.._

_FUORI!! TUTTI FUORI, STA ARRIVANDO UN MISSILE!!_

_Un.. missile?!_ esclama Reno, sorpreso

_Vaaa bene... allora io proporrei di..._ accondiscende Reeve, lanciando uno sguardo fuori dalla finestra _SCAPPARE!!!_




Una stretta di mano sincera, come se ne fanno poche nella vita. Un gesto che sottintende un vincolo molto più forte della semplice manifestrazione di accordo.
Cloud e Alex non hanno però il tempo di comprendere l'esatta natura di quel vincolo, perchè senza potersi rendere conto di cosa sta succedendo un boato assordante li travolge, accompagnato da un'onda d'urto terrificante che li scaraventa a diversi metri nella neve. La catasta di legna vicino ai due ragazzi viene fatta letteralmente volare via, spargendo pezzi di tronchi in fiamme per tutta la zona. La baita a pochi metri da loro rimane per un primo istante integra, come se nulla fosse successo; un decimo di secondo dopo la struttua dell'edificio cede, seppellendo inesorabilmente tutti quelli che ancora sono all'interno alla velocità di un batter di ciglia.
Alex/Sephiroth è il primo a rendersi conto dell'accaduto e prontamente si rialza, estraendo la spada e spiegando l'ala, pronto per ricevere il grosso dell'attacco; Cloud, a qualche metro da lui, si rialza più lentamente, cercando di intuire cosa ha scatenato l'esplosione.
Davanti ai resti fumanti della baita, in mezzo alla nebbia dell'esplosione, una sfera nera di qualche centimetro di diametro inizia a pulsare; Cloud socchiude gli occhi per cercare di vederla meglio: sembra una vera e propria sfera di Materia, galleggiante a mezz'aria, da cui ora partono scintille nere che fanno evaporare la neve su cui vanno a schiantarsi, producendo ancora più fumo.
Nel giro di qualche minuto intorno alla sfera si forma un alone nero come la notte, simile a un centro gravitazionale: il tutto diventa un disco nero da cui fuoriescono scintille frequenti, all'interno del quale si sviluppa un vortice di energia. A prima vista Cloud pensa di stare assistendo a una manifestazione di Graviga, ma il vortice energetico non sembra attirare nulla al suo interno; l'unica cosa che il ragazzo riesce a pensare è anche l'unica parola che istintivamente pronuncia:

_..cos'è?_

Alex si volta verso il suo amico e capisce dal suo sguardo che in realtà la risposta c'è già, e la condivide appieno.

"Non lo so, ma niente di buono!"

Le scintille che vengono sparate fuori dal disco oscuro ora vengono seguite da scoppiettii, come di petardi, la cui intensità aumenta proporzionalmente al diametro della sfera, che ha raggiunto ormai dimensioni paragonabili a quelle di Cloud. Ben presto, anche Alex viene scavalcato da quella... cosa, come una grossa bomba che si carica prima di esplodere.
Subito dopo aver stabilito che Cloud sta bene, lo sguardo di Alex si posa sulle macerie fumanti della baita, sperando che almeno qualcuno abbia potuto salvarsi... anche se è molto difficile, visto che l'esplosione ha spaccato il secondo, troppo improvvisa e inaspettata per poter offrire vie di salvezza.
Tutto ciò suscita una piccola ma innegabile reazione istintiva di ilarità, come ci si sarebbe potuto aspettare dal "vecchio" Sephiroth, figlio di Jenova; Alex tuttavia rigetta violentemente la tentazione delle risate fuori dai suoi pensieri, ordinando al suo cuore di seguire la SUA via, non quella del figlio di Jenova.

"Ma perchè non ridi? Sono stati nemici, se lo meritano!"

_Non dirmi MAI più come mi devo comportare!_ tuona Alex nella sua mente, così forte da non accorgersi di stare effettivamente urlando.
Per sua fortuna Cloud non dà peso a quelle parole, perchè è distratto dai minacciosi tuoni e dalle scintille mortali che vengono scatenate da quella diavoleria nera che continua a ingrandirsi.
Arrivata a circa due metri di diametro, la sfera cessa di crescere; il terreno trema una prima volta. Quasi subito dopo, un nuovo tremore scuote la terra.
Un terzo colpo, un quarto; è subito evidente sia per Alex che per Cloud che qualcuno sta per fare il suo ingresso in scena.. qualcuno.. o qualcosa!

Fine XXV episodio

Cloud (in lacrime): NOOOOO!!
Doom: ? Che c'è?
Cloud: come che c'è!! Hai fatto crollare la baita!!
Doom: e quindi?
Cid: @#£$ mondo, ci sono io nella baita!! Non mi avrai mica fatto saltare le chiappe eh?!
Doom: ...
Cloud (piangendo): Nooo dai, come faccio adessooo!!!
Doom: beh, ma anche volendo essere tragici, ti rimarrebbero sempre Tifa e Aeris..
Cloud (disperato, sempre piangendo): MA COSA ME NE IMPORTA!! Adesso non posso più andare a fare la settimana bianca!!!
 

Doomrider

Guerriero della Luce
... è la montagna ad arrivare!!

BOOOM!
BOOOM!
BOOOM!

Colpi ritmici scuotono il terreno, preannunciando l'arrivo di un corpo molto pesante. Dal nulla, o meglio dal grande disco nero di ormai un paio di metri di diametro, compare la fonte di quel caos ritmato, che si rivela essere meno abominevole di quanto Cloud e Alex avrebbero potuto pensare.
In effetti il colosso che si para dinanzi a loro di abominevole ha solo l'altezza: circa due metri, poco più piccolo della sfera oscura da cui proviene. Per il resto la creatura assomiglia in tutto e per tutto a un lottatore di wrestling, un essere umano con muscoli ben in evidenza e molto sviluppati, completamente nudo ad eccezione di vistosi slip colore arancio intenso, come nella migliore tradizione di un qualsiasi wrestler. La sua testa è anch'essa simile a quella di un normale essere umano, con una fronte molto alta e una lunga chioma di capelli bianchi che parte dalle parti laterali della testa e scende fino quasi le spalle.
Per certi versi la nuova presenza ricorda a Cloud il Titano, la Summon che aveva trovato nei resti del reattore di Gongaga molto tempo prima, ai tempi di Meteor. Eppure c'è una seconda cosa che non va in quella figura, una caratteristica molto più inquietante della sua altezza: osservandolo negli occhi Cloud e Alex possono notare degli aloni, come delle fiamme eteree bianco intenso che ardono senza però bruciare.
L'intera maestosa figura sprigiona un'aura di potenza inarrestabile, una furia che difficilmente può essere contenuta nel corpo di quel colosso anche in momenti di relativa tranquillità; e ora quella furia è destinata a esplodere con tutta la sua ferocia contro i malcapitati guerrieri armati di spada davanti a lui.
Parallelamente, proprio in quel momento Cloud si rende conto che i suoi amici erano tutti nella baita che è appena crollata dietro la sfera nera e la creatura che ne è sbucata.. in un impeto più di follia istintiva che di vero e proprio raziocinio il ragazzo di Nibelheim si lancia in direzione dell'edificio crollato, utilizzando l'Apocalisse come mezzo per farsi strada più che per ferire il colosso sulla sua traiettoria.

_Cloud, no!_ gli grida Alex, comprendendo subito le conseguenze del gesto sconsiderato del biondo ragazzo.
La saggezza da battaglia offerta da Sephiroth tuttavia non è sufficiente al SOLDIER per impedire a Cloud di raggiungere il colosso e saltare per colpirlo nel modo più violento possibile; l'intento del ragazzo è ovviamente scavalcare l'ostacolo e raggiungere i suoi amici il più velocemente possibile, ma anche questa volta il suo cuore tenero gli ha giocato un pessimo scherzo. Il colosso stringe la mano destra a pugno e richiama in esso tutta l'energia possibile, per poi contrattaccare approfittando dello slancio del suo avversario, sferrando un pugno micidiale quanto fulmineo direttamente nello stomaco di Cloud.
Il ragazzo, con la spada ancora lontana dal suo obiettivo, subisce il colpo come un sacco di patate colpito da una palla di cannone; la violenza del pugno è tale da far inarcare il corpo di Cloud intorno al braccio del colosso, togliendogli il fiato e facendogli perdere i sensi praticamente sul colpo.
Subito dopo l'impatto, l'aria carica di energia sviluppa alcune scintille che si scaricano intorno a Cloud, che si accascia privo di sensi sul voluminoso avambraccio di quella enorme creatura.

_Cloud!_

Alex corre verso l'amico, in un atto di difesa estrema; nello slancio l'ala di Sephiroth risulta essere un ottimo valore aggiunto, che consente al SOLDIER di precipitare contro il wrestler immondo dall'alto, esattamente come una meteora.
La creatura si difende alzando il braccio sinistro, quello libero, a proteggere la testa; la Masamune si abbatte contro l'arto, spesso come un tronco e resistente come una sbarra di acciaio, facendo esplodere un colpo di tuono che rimbomba nell'aria. Ripreso il controllo dell'arma quasi subito dopo l'urto Alex si lancia in una serie di attacchi ravvicinati e rapidissimi, cercando di colpire le parti più vulnerabili del colosso. Nonostante la maestria nell'uso della spada, il SOLDIER non riesce a sferrare un attacco che possa essere definito produttivo: il colosso continua a difendersi fin troppo bene, con una pelle che non sembra essere neppure scalfita dalla micidiale lama della Masamune.
Con il proseguire dei suoi attacchi, l'istinto guerriero di Sephiroth fa intuire ad Alex che, oltre ad essere di fronte ad una difesa praticamente insuperabile, il colosso si sta disinteressando della battaglia. La decisione del ragazzo è quella di intensificare gli attacchi, in modo da costringere la bestia a lasciare la presa su Cloud; una decisione assolutamente discutibile a sangue freddo, una di quelle che Sephiroth, quello vero, mai e poi mai avrebbe preso. Un moto d'istinto cerca di indurre Alex a optare per scelte più sagge, ma l'ostinazione del SOLDIER è superiore a tutto.

_Schifoso pezzo di @£"%!!_

Gli attacchi sempre più veloci e furiosi di Alex non sembrano interessare nè danneggiare minimamente il colosso, che continua ad avere lo sguardo puntato su Cloud, esanime riverso sul suo braccio destro. Dopo una buona decina di minuti, il tempo necessario per far comprendere al cervello del bestione di avere stravinto sul suo obiettivo primario e di averlo ridotto in stato inoffensivo, il grosso omone volta le spalle ad Alex e si dirige a passi lenti verso il disco nero.

_Ma.. @#£$!_ impreca il SOLDIER, che sta dando fondo a tutte le sue energie per riuscire in quella che ormai appare un'impresa impossibile

Il terreno trema nuovamente mentre il colosso si avvia verso la sfera nera, e continua a tremare anche per diversi minuti dopo che la sua figura scompare nel vuoto, così come era comparsa. L'ultimo attacco di Alex colpisce di sfuggita la punta dei capelli bianchi della creatura, che nello scomparire provoca l'inizio del collasso della sfera nera su se stessa.
Mentre il disco si rimpicciolisce a vista d'occhio, lanciando le ultime scintille oscure sulla roccia ormai priva di neve, la voce potente di Sephiroth scuote le membra di Alex, ordinando al suo istinto:

_SALTA!!_

Trascinato dalla possanza del figlio di Jenova il SOLDIER segue ciecamente l'ordine, facendo una piroetta in avanti per tuffarsi al centro della sfera nera, che si richiude subito dopo il suo passaggio.
Qualche istante dopo ritorna la calma; un soffio di gelido vento spira sul campo di battaglia e riporta l'abbraccio dell'inverno su quella terra desolata. L'unica cosa che rimane sono le macerie della baita, da cui si alza un funebre fumo grigiastro...

Fine XXVI episodio
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Ancora una volta verso l'oscurità

Tempo stimato alla corruzione irreversibile del Lifestream: 11 ore e 35 minuti

Dove il ragionamento non arriva, l'istinto di solito comanda. In condizioni dove si è al confine tra vita e morte l'istinto si fa da parte e interviene la lucidità ancestrale, quella che accomuna tutti gli organismi viventi, dalla mosca al dinosauro, quando viene messa in discussione la propria sopravvivenza. Quando neppure l'impulso alla sopravvivenza riesce a mantenersi, subentra la follia; la genialità è solo l'altra faccia della medaglia, quella che riesce ad essere mascherata di un'utilità apparente. Non a caso si dice che "il bisogno aguzza l'ingegno"... e il bisogno estremo porta alla follia, o al colpo di genio.
Tutte queste qualità, ragionamento, istinto, impulso alla sopravvivenza, follia e genialità sono normalmente espresse all'interno della stessa persona in momenti differenti, anche perchè molto spesso si malconciliano l'una con l'altra. Eppure in un singolo caso, unico in tutto l'universo, ragione e istinto sono presenti insieme, contemporaneamente, a contendersi la supremazia contro follia e volontà di sopravvivenza: il prodotto finale di questa contesa è Alex. Infatti è necessario un mix di ragione, istinto e una buona dose di follia per decidere di saltare nel vuoto in un portale che nessuno sa dove può condurre, ma che ragionevolmente porta al luogo dove è stato trasportato Cloud. E ci sarà bisogno di una enorme volontà di sopravvivenza per non essere spazzati via dall'inferno in cui si è appena cacciato.
In realtà il passaggio attraverso quello che si è rivelato un portale è stato più indolore di quanto si potesse pensare: come se fosse passato da una finestra, Alex si ritrova scaraventato immediatamente dall'altra parte, senza subire particolari traumi. Il ragazzo si trova su una superficie rocciosa, levigata e molto fredda; alzando lo sguardo, l'incarnazione di Sephiroth si accorge di essere in una specie di corridoio naturale, con pareti e un soffitto roccioso. Nonostante la forma e la consistenza della roccia diano l'impressione di uno spessore non inferiore al metro, come ci si potrebbe aspettare dalle pareti di una grotta, la superficie esterna è stranamente piatta, levigata, senza rientranze o sporgenze naturali. La temperatura non è molto alta, ma nemmeno agghiacciante; una luce abbastanza innaturale si diffonde da un'apertura in lontananza, una specie di porta distante almeno mezzo chilometro. La cosa che l'istinto di Sephiroth fa notare subito è che del colosso seminudo, ma soprattutto di Cloud, non c'è la minima traccia. Anche i colpi ritmici nel terreno sono scomparsi, come se quel.. coso non fosse mai esistito.
Appena resosi conto di questo, una scintilla seguita da un crepitio insistente richiama l'attenzione di Alex, che si volta nella direzione da cui aveva saltato; emanando le ultime scariche di energia la sfera nera si richiude definitivamente, facendo notare che dietro di essa non c'è altro che un muro.

_Un corridoio cieco?_ commenta ad alta voce Alex, osservando la parete che chiude la strada. Ancora più strane sono le giunture, ovvero i punti in cui il muro si fonde al soffitto e alle pareti: la fine del corridoio ha una forma ovoidale, come una galleria scavata da dei millepiedi... anche se nè la ragione di Alex nè l'istinto di Sephiroth possono arrivare a concepire dei millepiedi giganti in grado di perforare la roccia lasciandola piatta e levigata e di concludere un tunnel formando una curva così perfetta.
Un briciolo di follia riprende il sopravvento nella mente di Alex, e il ragazzo si incammina senza pensarci due volte lungo il corridoio; la meta è l'apertura posta a mezzo chilometro.
Man mano che si avvicina, oltre ad aumentare la luce, anche la temperatura sembra modificarsi: una brezza gelida diventa un venticello insistente che si trasforma in vera e propria bora a pochi metri dalla porta. L'apertura nella roccia dà su un'area molto, molto più vasta: Alex si mette sulla soglia, che si rivela essere a strapiombo su una voragine molto profonda. Osservando meglio, il ragazzo si rende conto di essere all'interno della parete di un enorme cratere semicircolare; guardando verso l'alto, il perimetro del cratere è ben delimitato da una spessa coltre biancastra di vento vorticoso e probabilmente impossibile da penetrare. Al centro forti correnti ascensionali spirano dal basso, provocando un ululato che riecheggia fino agli strati più alti dell'atmosfera.. quello che si può udire anche all'Osservatorio di Cosmo Canyon, e che Bugenhagen aveva definito più volte "il lamento del Pianeta"
Anche se Alex non c'è mai stato, il suo spirito si rende conto di conoscere quella zona: Sephiroth lo sa fin troppo bene. Molti nomi possono essere dati, ma la zona è una sola: il Labirinto dei Vortici, ovvero la parte superiore del Northern Crater, la sponda interna della Rupe di Gaea, il luogo dove è avvenuta la prima Reunion di Jenova. E dove è stata evocata Meteor. Per la verità è anche la zona da cui si è sprigionata Sancta, ma attualmente le nozioni che Sephiroth fa riemergere nella mente di Alex non puntano alle buone notizie, solo alle cattive; il ragazzo prova a puntare lo sguardo verso il basso, ma la cosa risulta quasi impossibile per il forte vento che spira direttamente dal centro del Pianeta. Solo con un notevole sforzo e diversi minuti il SOLDIER riesce a intravvedere ad un'altezza non molto più in basso rispetto alla sua la grande figura del titano, con un cespuglio biondo che spunta da dietro le sue spalle. I passi della creatura sono completamente coperti dall'ululato del vento ascensionale e dei molteplici vortici qualche decina di metri più in su, ma cercando di isolarsi gli occhi con le mani Alex riesce a intuire che Cloud sta venendo portato più in basso, da qualche parte nelle viscere della terra.

"Come faccio adesso?"

Dobbiamo scendere, non ci sono altre vie

"Sempre in mezzo ai miei pensieri te, eh?" ormai la voce di Sephiroth è una presenza a cui Alex si è decisamente abituato

Sono te stesso, come puoi pretendere che non ci sia?

"Va bene, signor 'me stesso'. Mi spieghi come facciamo a scendere da una superficie completamente verticale e con il vento contrario?"

Dimentichi che noi non siamo umani

"Cosa?"

Noi siamo PIU' che umani.. noi siamo angeli!

"Ma che c..?"

Un altro spunto di follia emerge dal profondo dell'anima, ma questa volta è più definibile come lampo di genio. Senza commentare la frase criptica di Sephiroth, Alex spiega la sua ala e prova a usarla.

"Ma.. non diciamo eresie! Non sono un uccello, non posso mica volare!!"

Volare no, ma planare sì

"Planare? Ma me ne serve un'altra!"

Non abbiamo solo noi stessi. Abbiamo anche la Ma...

_Oddio, no!_ esclama Alex, interrompendo il flusso irrazionale di pensieri e facendosi scappare le parole di bocca per l'emozione _Ne abbiamo fin sopra i capelli anche senza Jenova!!_

Non la Madre, stupido!! La Masamune!!

"Ah.. la spada.." pensa Alex, sorridendo mentre sposta la sua mano sull'elsa dell'arma "Va bene, ma come faccio a usarla?" chiede poi al suo istinto

Fatti cadere. Vedrai che saprai come usare ala e spada.

Le parole di Sephiroth lo lasciano un po' perplesso per un paio di minuti; successivamente l'ennesimo impeto di follia gli fa decidere di seguire il consiglio e Alex salta nel vuoto.
Mentre sta precipitando inesorabilmente verso il basso, con il potente vento che cerca di opporsi in tutti i modi, il ragazzo riesce a tenere aperti gli occhi e con una lucidità impressionante spiega l'ala, aumentando la superficie in modo da ottenere un interessante effetto paracadute. Diversi metri più in basso, quando inizia a sentire l'ala affaticarsi, il nuovo Sephiroth sfodera la Masamune e la conficca nella parete più vicina, penetrando nella roccia per diversi centimetri. L'appoggio fornito dalla spada è più che sufficiente come appiglio saldo per fermarsi e riprendere fiato; qualche minuto dopo Alex ritorna a saltare verso il basso e ripiantare la Masamune nella roccia una ventina di metri più in giù. Al terzo salto verso il basso il ragazzo inizia a prenderci la mano e riesce a cambiare direzione, spostandosi anche orizzontalmente; così, saltellando a singhiozzo, Alex riesce a non perdere di vista il colosso, che invece scende tranquillamente verso il basso come se fosse un normale pendio di una montagna qualsiasi.
Arrivato a un punto non ben precisato, il titano si ferma, obbligando Alex a imitarlo e fermarsi a qualche metro più in alto da lui; subito dopo la grande creatura scompare, come assorbito dalla roccia della parete. Senza perdere un secondo il SOLDIER raggiunge lo stesso punto, e si accorge che un nuovo corridoio parte da un'apertura della roccia analoga a quella di partenza. Prima di addentrarsi nuovamente nella roccia, Alex osserva verso l'alto, per cercare di capire quanta strada è stata percorsa: lo sbocco del tunnel iniziale è ormai un piccolo puntino nero, quasi impossibile da distinguere rispetto al resto della superficie rocciosa.
Senza perdere ulteriore tempo Alex si infila nella stretta apertura, così stretta da far chiedere come abbia potuto un colosso del genere entrarvi senza problemi.

"Va bene, vigliacco. Vediamo dove mi porti adesso"

Fine XXVII episodio
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Intervento tardivo

Tempo stimato alla corruzione irreversibile del Lifestream: 11 ore e 10 minuti

"Ma quando finisce questo corridoio?"

E' passato diverso tempo da quando Alex ha iniziato a seguire il colosso all'interno del corridoio di pietra, almeno una decina di minuti, eppure quello strano cunicolo sembra non finire mai.
L'esperienza di Sephiroth ma anche il buonsenso comune gli suggerisce di non avvicinarsi troppo al bestione, per non essere scoperto: il SOLDIER mantiene però una distanza sufficiente per scorgere le punte dei capelli di Cloud che si muovono passivamente su e giù ad ogni passo del gigante che lo sta trasportando.. da quello che ha visto, Alex ha intuito che quel coso non è mosso da iniziativa propria, ma è al servizio di qualcuno. Al SOLDIER però non interessa tanto capire chi è, o cos'è, quella creatura, nè tantomeno scoprire per chi lavora; l'unico suo interesse è riuscire a strappargli dalle mani Cloud, per poi far riprendere i sensi a quest'ultimo in un luogo sicuro.
Generalmente però l'obiettivo primario è l'ultimo ad essere raggiunto, e questo caso non fa eccezione: la sovraeminente forza fisica del muscoloso rapitore di Cloud rende impossibile e troppo pericoloso un attacco diretto, per cui l'unica speranza di liberare il ragazzo di Tifa è aspettare che venga deposto nella sua cella.. o in qualsiasi parte dove venga lasciato.
Così Alex è costretto ad aspettare ad intervenire, e per il momento può solo seguire il colosso sempre più verso il basso, all'interno del Northern Crater.
Dopo un'altra decina di minuti da queste considerazioni, finalmente si vede la destinazione finale di quella marcia forzata: una grande stanza ovale, con pareti e pavimento sempre in pietra piatta e levigata. Naturalmente "grande" è riferito a una persona normale... il colosso sfiora con i suoi capelli bianchi il soffitto. Nella sala non sembra esserci niente di pericoloso: dalla penombra Alex sembra scorgere una grande tavola di pietra, alta circa 20 centimetri dal terreno, al centro della stanza. Dietro di essa, una colonna di un paio di metri di diametro, con due colonne più piccole su ciascuno dei lati della tavola, per un totale di cinque colonne cilindriche e apparentemente di roccia, piatta e levigata come tutto l'ambiente.
Appena entrato, il colosso solleva Cloud per un braccio e lo scaraventa violentemente sulla tavola di pietra, come fosse un sacco di patate; un tonfo sordo fa intuire ad Alex che l'armatura dell'ex-SOLDIER deve aver attutito il colpo, ma con un trauma del genere sicuramente è scomparsa la possibilità che Cloud riprenda i sensi: il ragazzo sarebbe rimasto tramortito ancora per un bel po'.
"Bene" pensa Alex, osservando dal corridoio ciò che succede "Almeno l'hai lasciato andare.."
Subito dopo, per l'esattezza quando il colosso si volta verso una delle due colonne laterali sulla sinistra, il SOLDIER si accorge di essere in una posizione decisamente poco tattica; nonostante il buio che gli consente di non essere scoperto immediatamente, uno stretto corridoio rettilineo decisamente non è l'ambiente ideale per nascondersi. Per sua fortuna il colosso non sembra minimamente preoccupato di essere stato seguito; quando però si avvicina all'ingresso, come per far spazio a qualcosa, una scarica di brividi percorre la schiena di Alex, che indietreggia il più silenziosamente possibile nel buio. A una distanza di qualche metro dall'ingresso, il colosso si ferma e si volta verso Cloud, dando le spalle al corridoio e permettendo ad Alex di tirare un sospiro di sollievo. Il colosso incrocia le braccia, come se stesse aspettando qualcuno, mentre il SOLDIER si mette dietro di lui, in una posizione in cui sicuramente non possa notarlo... a meno che non si volti.
Qualche istante dopo una forte luce innaturale lampeggia nella sala, accecando per qualche secondo Alex; un paio di lampi veloci e la luce si stabilizza, illuminando tutta la sala a giorno e buona parte del corridoio. Ogni lampo è accompagnato da forti rumori, esattamente come il tuono che segue il fulmine durante una tempesta
"NO, la luce no!" esclama Alex mentalmente, rischiando di urlare senza accorgersene. Certamente un ambiente illuminato rende quasi impossibile il non essere scoperti, ma prima che sia troppo tardi, un nuovo colpo di genio suggerisce al SOLDIER di avvicinarsi e accucciarsi subito dietro al colosso, fintanto che le sue mosse possono essere coperte dai rumori esplosivi. Protetto dall'ombra della massiccia figura, Alex si è così assicurato un posto privilegiato per vedere cosa sta succedendo nella sala.
Dopo che la luce si è stabilizzata e i tuoni si dissolvono, pericolose scintille nerastre simili a quelle che erano comparse dal portale ad Icicle Inn si sprigionano da un punto della stanza che Alex non riesce a vedere. La cosa strana è che, come anche ad Icicle Inn, nessuna scintilla colpisce Cloud, nè il colosso nè lui, ma sembrano attratte dagli oggetti inanimati.
La logica, o meglio, la follia logica degli eventi portano il ragazzo a pensare che si sia aperto un altro portale.. probabilmente i padroni del colosso sono arrivati, per gustarsi il proprio bottino.
In effetti quando anche le scintille smettono di colpire pareti e colonne una risata introduce una nuova presenza nella sala.

_Kya ha ha!!_

Alex si sposta un pochino sulla destra, per vedere chi è quella persona..
Una donna con un elegante abito rosso osserva Cloud soddisfatta.

_Kya ha ha!! Kya ha ha!! Kya ha ha!! Kya.._ la risata di Scarlet si interrompe sul colpo, una volta che si è resa conto delle condizioni in cui si trova la sua preda attualmente. L'ex esecutiva ShinRa si gira di scatto verso il colosso e con aria furente grida

_Razza di armadio senza cervello!! Ti avevo detto di portarlo qui senza fargli troppo male, non di spezzargli le ossa!! E' importante per noi che sia intero, come te lo devo dire?!?_

Di fronte all'inespressivo sguardo del suo sottoposto Scarlet si gira e ritorna a scrutare Cloud molto da vicino; allungando la sua mano destra, la donna sfiora con le sue lunghe unghie smaltate di rosso il petto del ragazzo, ancora privo di sensi dopo due colpi micidiali.

_Mmm.. sì, sembra essere diventato ancora più forte..._ sussurra con voce morbosa Scarlet _Molto bene.._

"Ma pensa un po'.. un rapimento a sfondo romantico?!" si chiede Alex, travisando erroneamente il tono di Scarlet "Ma non ci posso credere!"

Una seconda risata, più profonda, interrompe lo stupore del SOLDIER e gli fa quasi gelare il sangue. Lui conosce questa risata da cavallo, come l'aveva definita Rufus ShinRa; la conosce fin troppo bene.

_GYA HA HA!!_

L'uomo vivente che terrorizza più persone di quanto possa fare l'Imperatore del Nuovo Ordine in persona. Il comandante in carica dell'esercito della ShinRa Reborn, dal pugno di ferro e dal cuore di acciaio, con una fama presso i suoi sottoposti paragonabile soltanto a quella di Sephiroth, con un aggravante: al contrario del figlio di Jenova, lui è ancora in vita. Heidegger.
L'esecutivo collega di Scarlet ora è più minaccioso dei tempi di Meteor; la sconfitta subita con il Proud Clod all'epoca ha lasciato i suoi segni. Scarlet se l'è cavata molto meglio, riuscendo a tornare praticamente come prima, ad eccezione di un braccio meccanico che ha sostituito il suo sinistro.
Per quanto riguarda Heidegger, invece, l'esplosione della macchina anti-Weapon ha devastato molto più che un braccio. Ora una vistosa benda copre il suo occhio destro, e buona parte del suo corpo è meccanico; salvato per miracolo dai suoi più fedeli sottoposti e scampato a Geostigma e Norman a Midgar, solo una cosa ha permesso ad Heidegger di continuare a sopravvivere: il suo odio e il desiderio di vendetta, che hanno consumato buona parte della sua anima, riducendolo a un androide che non conosce pietà e senza altre ambizioni se non la fine di tutti i suoi nemici. Per certi versi è molto peggio di Sephiroth: il figlio di Jenova quantomeno aveva piani di grandezza per far ritornare sua Madre alle glorie del passato, mentre Heidegger ha perso qualsiasi interesse in praticamente tutto se non una cosa, la vendetta.
L'obiettivo principale del suo odio, neanche a dirlo, è AVALANCHE; utilizzando la scusa di favorire l'ascesa del suo Imperatore, Heidegger ha potuto sancire il decreto di eliminare tutti i membri di quel movimento, per poter schiacciare i suoi nemici come mosche. Ma più di tutto, ciò che Heidegger vuole vendicare è la distruzione del suo Proud Clod, la sua arma definitiva, il suo orgoglio più grande: e chi deve pagare è sì AVALANCHE, ma in particolar modo il suo leader, quello vero. Quel pivello da quattro soldi che non avrebbe dovuto osare tradire la ShinRa e indossare i panni di un terrorista; è vero, all'epoca l'aveva sottovalutato, inviando solo i Turks a fermarlo.. sebbene i Turks fossero il meglio a disposizione, non bastavano da soli per riuscire a intrappolare Cloud. Ed ora proprio lui, Cloud Strife, giace su una piattaforma di pietra a poca distanza, inerme; inutile dire che l'euforia di avere finalmente la sua nemesi alla sua totale mercè è grande, ma la percentuale di umanità capace di provare sentimenti in Heidegger è ormai ridotta ai minimi termini, cosicchè tutto si risolve nella sua classica risata da cavallo.
All'oscuro di tutti questi eventi, la comparsa del suo ex-comandante è sufficiente per destare in Alex sentimenti di preoccupazione molto rilevanti: già da sottoposto aveva intuito l'odio profondo di Heidegger per Cloud e ora che ce l'ha a portata di mano.. non c'è niente da fare, bisogna intervenire, e subito!
Una cosa che Alex non ha notato è che Heidegger, nella sua mini-marcia trionfale verso Cloud, porta in mano un'ampolla, il cui contenuto è un fluido scuro, nero.. sembra quasi caffè, in un volume non più grande di mezzo litro.

_Cosa dobbiamo fare adesso?_ chiede Scarlet, rivolgendosi verso il suo ex-collega, ora suo capo

_Gli ordini dell'Imperatore e del gruppo di ricerca sono chiari. Dobbiamo fargli bere questo_ risponde gelidamente Heidegger

_Cos'è? ..non ha un bell'aspetto.._

_Distillato di Materia. Materia Oscura per la precisione. Così mi hanno riferito_ un ghigno malefico spunta sul volto di Heidegger, o almeno su ciò che rimane del suo volto umano _Ma sinceramente non me ne può fregare di meno di questo coso e di tutte le loro stronzate. Spero che lo faccia soffrire, e non poco!_

_Ma poi dobbiamo liberarlo?_

_NON SE NE PARLA PROPRIO!!_ grida Heidegger _Quelli del centro ricerche dicono che ci potrebbe volere qualche ora per ottenere l'effetto che vogliono, ma non me ne frega un @"£$!! Strife rimarrà qui, legato alla roccia, dovesse anche vomitare l'anima! Sono stato chiaro?! .. e una volta finito l'esperimento potrò fargli pagare tutto quello che ho subito, lo farò PERSONALMENTE!!_

"Non buono... per niente buono!" pensa Alex, facendo appello a tutte le sue potenzialità cerebrali per trovare una soluzione, un qualsiasi modo di evitare ciò che sta per succedere. Purtroppo la fretta è la peggiore dei consiglieri e prima che il SOLDIER possa trovare una soluzione plausibile, il danno è già fatto.
Heidegger si avvicina a Scarlet, che tiene sollevato il corpo di Cloud e i due versano l'intero contenuto dell'ampolla, assicurandosi che neppure una goccia vada perduta; privo di sensi e obbligato a bere un liquido dall'apparenza, gusto ed effetto forse mortale, Cloud viene fatto cadere nuovamente sulla piattaforma di pietra, senza tanti complimenti.

_NO!_ grida Alex, che si è reso conto di aver perso troppo tempo; al voltarsi del colosso, che sposta la sua ombra e lo fa scoprire anche da Heidegger e Scarlet, il SOLDIER comprende che non ha solo fallito ad impedire il potenziale avvelenamento di Cloud.. si è anche quasi condannato a morte.

_Che diavolo.. schiacciatelo, ORA!!_ grida Heidegger, mentre Alex sfodera la Masamune. Ripensando a ciò che non è riuscito a evitare, il suo cuore si riempie di rabbia e furia battagliera, giurando su se stesso di vendere cara la pelle.

...sarà sufficiente?

Fine XXVIII episodio
 
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