io ho l'impressione però che ciò possa essere più un limite che un bene, che il fantasy a tutti i costi possa rendere più difficile avvicinarsi a tematiche sociali, secondo me è più importante ciò che ti può far riflettere o pensare indipendentemente da quanta fantasia ci sia nel personaggio
non so... correggimi se sbaglio ma ho l'impressione che cerchi più il viaggiare nella fantasia di ciò che alla fine quell'opera potrebbe darti come messaggi o riflessioni
capisco il senso sebbene cerchiamo qualcosa di differente, forse fai quel discorso anche perché si chiama Final Fantasy
a voler vedere il fuori posto però ti dovresti anche chiedere che ha di simile FFVII ai precedenti, come FFVIII non rappresenta i canoni precedenti nemmeno FFVII tra ambientazione e personaggi lo fa, per me FFVII è un capitolo di svolta e definibile a se... alla fin fine da Psx in su l'unico che sa proprio di Final Fantasy per me è il IX
Guarda che hai frainteso tutto Level!!! Ahahah!
Io ho solo parlato di personaggi e caratterizzazioni, non di mondi, non di registri narrativi ecc.
Converrai con me che FFII, FFIV, FFVI, FFVII, FFIX, FFXII (non cito FFI e FFIII perchè i protagonisti non hanno caratterizzazione, in quanto alter-ego del giocatore) hanno tutti in comune la presenza di personaggi fantasiosi, oltremodo irreali sebbene verosimili, dalla caratterizzazione sempre sopra le righe e ricca di fantasia ed estro.
Ora prendi i personaggi di FFVIII, FFX, e FFXIII, e capirai che seguono una linea più realistica nella caratterizzazione, più vicina alla "normaliità", alla quotidianità.
Ti faccio un esempio facile:
Personaggi come Kain di FFIV, come Galuf di FFV, come Terra di FFVI, come Cloud di FFVII, come Gidan di FFIX, come Balthier di FFXII ecc (la lista è enorme) non sono esattamente personaggi-persone che incontri per strada o come vicini di casa! (parlo di tipologia umana, parlo cioè sempre di caratterizzazioni).
Viceversa un Tidus, un Wakka, uno Squall, una Rinoa ecc nè è pieno il mondo!!! Potrebbero essere esattamente come dei tuoi compagni di scuola, o persino amici.
E' stata questa la grande fortuna di FFVIII et simili.
L'aver ricreato quella "formula caratterizzativa" iperrealistica (descrivere alla perfezione azioni e reazioni comportamentali di un adolescente normale) che tanto piace a molti ragazzi che magari possono identificarsi meglio!
Non è una questione di contesto, nè di universo, che può essere tanto fantasioso e irreale, che realistico e credibile.
Prendi Metal Gear Solid: universo futuristico (ma anche passato) realistico e credibile, ma con personaggi assurdi e fuori da ogni ordinarietà (al punto che perderebbero di credibilità se inseriti in contesti extraludici, vedi per esempio un film dal vivo).
Poi sta alla sceneggiatura dare "profondità" ai personaggi come alla storia e all'intreccio, a prescindere dai contesti utilizzati (fantastici, fantascientifici, realistici, ecc).