Varie My first FIC

JonSnow

Nuovo utente
Ayrin ha detto:
Ecco dopo una lunga attesa il nuovo capitolo!!!
Mi raccomando commentate!! :)

Capitolo 22

Si erano allontanate abbastanza da non essere udite.
"So quali sono le tue intenzioni. Ma non intendo aiutarti."
Disse secca Shana rompendo il silenzio.
Dorilay non parve udirla:
"Mi aiuterai a raggiungere la fortezza dove tuo padre tiene il mio amico. Conosci la
strada. Dopodichè puoi anche scappare a nasconderti dove più ti aggrada."
"E' una pazzia!! Potrebbe essere già morto!!!" Ma anche quella protesta non ebbe alcun
effetto sulla ragazza dagli occhi dorati.
"Se non abbassi la voce mi troverò costretta a legarti e imbavagliarti...valuta tu..."
Shana la fissò con odio, ma non disse più nulla.
"Siamo daccordo allora. Possiamo andare."
Concluse Dorilay piatta.
E non parlò più.
Non serviva.
L'unico barlume di speranza risiedeva in qulla folle impresa che la stava portando via
dai suoi più cari amici.
Senza una parola, se ne stava andando nella notte.
Ma solo cosi' poteva placare il grido d'angoscia che aveva nell'anima.
Lo sapeva.
E ora si trovava a camminare con una perfetta sconosciuta.
Che sapeva non avrebbe esitato a tradirla o a lasciarla alla prima buona occasione.

________________________________________________________


Ancora non credeva a quello che era successo.
Anche rendersi conto di essere ancora vivo, era stata una grande sorpresa per lui.
E lo era davvero!
Stentava a crederlo.
Era vivo.
E cosa ancora più assurda, kresio era morto.
Accasciato ai suoi piedi in un'orrida visione truculenta.
Il colpo potentissimo della palla chiodata era diretto a lui.
Non capiva il perchè di quel gesto.
E lo sguardo folle di Don Aster non lasciava dubbi:
Il suo non era stato un atto guidato dalla giustizia.
Ora davanti a lui con sguardo soddisfatto, stava ripulendo con noncuranza l'arma che
poco prima aveva utilizzato.
"E' proprio la tua giornata fortunata ragazzo.
Quest'uomo viscido mi aveva gà da un po' di tempo scocciato.
Non è mai riuscito a concludere un incarico..
Ma questa volta è diverso."
Di nuovo un sorriso perfido si dipinse sul volto dell'uomo.
"Questa volta mi ha portato te."
Erion continuava a non cpire che intenzioni avesse, lui davvero non sapeva come
trovare gli Artefatti.
"Non fare quello sguardo terrorizzato, mio giovane amico.
Lo so che non puoi portarmi agli artefatti.
Almeno non direttamente.
Ma sono certo che qualcuno a te legato può.
E' cosi'!
Lo leggo nei tuoi occhi.
E una cosi' buona esca non era davvero il caso di ucciderla!"
La sua risata rieccheggiò tra le mura.
"Non so di cosa stai parlando!"
Protestò debolmente Erion.
Ma la sua voce tradiva la sua insicurezza.
"Oh, ma certo che lo sai. Tu mi portera colui di cui ho bisogno!
Chissà magari' verrà proprio qui nella mia rete, per cercarti!
Sarò cosi' fortunato? Che dici?"
"Sei solo un folle!!"Gli urlò contro.
Ma l'uomo era troppo preso dai suoi deliri per badare a lui.
E dopo un' altra mcabra risata si ricompose:
"Ma come sono sporco!! Devo proprio andare a fare un bagno caldo.
Ne avresti davvero molto biogno anche tu, ragazzo mio".Disse rivolgendosi sorridente
verso di lui.
Raccolse allora il pugnale di Kresio da terra, e con un movimento elegante, tagliò di
netto le corde che lo legavano.
"La tua vita e la tua libertà , faranno la mia fortuna, ne sono certo!"

Questo gia' l'ho letto...quando arriva il seguito???? :)
 

Cloud_Darth

Active Member
I Love Quina Quen ha detto:
Cloud Darth.... ISPIRAMENTO????

mi sa che lo SPAM ti ha dato alla testa
ma LOL :D

No, non è lo spam (lo spam è mio amico), bensì Metin2 a nuocere gravemente al sottoscritto e alle fan fic!! :D

Comunque... Bravissima Ayrin! :D Chi va piano, va sano e va lontano! :p
 

Ayrin

Stormborn
Ecco con un po di ritardo :) il nuovo capitolo!!
Spero vi piaccia!! :)

Capitolo 23


Il suo volto era una maschera inespressiva.
La freddezza che dimostrava non era che una mera finzione.
L'ansia dominava il suo cuore.
Ormai da giorni.
Ma sapeva controllarsi.
Avrebbe voluto urlare.
Se solo avesse avuto la certezza che lui fosse ancora vivo!!
"E adesso??".
Dopo giorni di silenzio la voce di Asha le suono estranea.
"Adesso che siamo qui cosa credi di fare?"
Continuò la ragazza con astio.
Non poteva biasimarla.
L'aveva praticamente rapita e costretta a marciare sensa sosta.
Ma era ben disposta ad accolarsi tutto il suo odio se fosse servito ad arrivare a lui.
Erano nascoste dietro delle rovine, a poca distanza dal forte loro meta.
"Mi vuoi rispondere???Come credi di entrare?!"
Già...come fare???
La costruzione era completamente isolata, e delle guardie vigilavano davanti un
immenso portone.
Appena avvesse tentato di avvicinarsi l'avrebbero individuata all'istante.
"Le guardie...ti conoscono?" chiese in tono neutro alla sua compagna.
"Che vuoi dire?"
"Ti riconoscerebbero come figlia di Don Aster??"
"Certo! Quindi è escluso che io mi avvicini!"
Ma Dorilay la ignorò come sempre:
"Farai finta di tenermi prigioniera e chiederai di lasciarti passare."
Non era una domanda.
"Mai! Non erano questi i patti! Ti ho portao qui! Ora devi sbrigartela da sola!!"
"Se faranno storie dirai loro che stai agendo sotto ordine di tuo padre."
"Mi stai ascoltano???!! Io non entrerò li dentro!"
Per un attimo restarono a fissarsi.
Una con lo sguardo furente, l'altra, fredda e immobile come una statua.
Asha abbassò lo sguardo:
"Perchè fai tutto questo? Ti rendi conto che potrebbe essere morto?"
Perchè? Perchè?
Se non avesse agito cosi' il buco che aveva nell'anima avrebbe finito d'inghiottirla,
ne era sicura.
"Devo...devo chiedergli scusa..." Rispose infine in un sussurro.
Di nuovo il silenzio.
Poi Asha parlò:
"Proverò a farti entrare. Ma una volta dentro, le nostre strade si dividono."
"Grazie!...Grazie infinite!"

_________________________________________________________________


Don Aster dava davvero una strana interpretazione alla parola libertà.
Dopo averlo tirato fuori dalla cabina dove lo aveva incatenato, lo aveva fatto lavare

e vestire, lo aveva fatto mangiare e lo aveva chiuso in una nuova cella.
Era grato almeno di non essere stato nuovamente appesso al soffitto.
Ma Erion non riusciva comunque a sentirsi sollevato.
Quell'uomo lo stava usando.
Voleva arrivare a Dorilay.
Ma era davvero un pazzo a credere che lui l'avrebbe aiutato a raggiungerla.
E lei di certo non sarebbe corsa a cercarlo!
Lei...non sarebbe venuta...
Lo sapeva.
Quel pesiero, da un lato lo faceva tranquillizare , almeno non avrebbe corso pericoli.
Ma dall'altro , lo riempiva di tristezza.
Cercò di togliersi quei pensieri dalla testa.
Doveva trovare un modo per fuggire.
Era l'unica cosa da fare.
Fuggire e mettere più distanza possibile tra lui e Dorilay, in modo da non portare

quell'uomo folle fino a lei.
Ma come?
Mentre rifletteva, si rese conto improvvisamente del silnzio che lo circondava.
I passi!
I passi lenti e regolari della guardia alla sua porta non si sentivano più!
Si avicinò alla porta e provò ad aprirla.
La serratura scattò e in un attimo fu apertà.
Non poteva essere solo fortuna, lo sapeva.
Non era un caso.
Un campanello d'allarme nella sua mente lo avvertiva che qualcosa non andava.
Ma una simile occasione non sarebbe ricapitata.
Si fece coraggio e con decisione varcò la soglia della sua prigione.
 

greenja91

Member
Ayrin ha detto:
Era una battuta: Quello è un personaggio rompiscatole, di Metin 2 :D
Giocando capirai...:)

Comunque scusate, ma anche oggi il capitolo salta...
Domani mattina sono libera però e quindi credo non dovrete aspettare ancora molto!! :)
si si ho capito! avevo appena i niziato metin perciò non capivo la battuta
 

Ayrin

Stormborn
Nonostante il tempo che mi ruba Metin...sono riuscita comunque a preparare un altro capitolo...che brava!! :D
Signori e signore ecco a voi il.....

Capitolo 24

"L'uccellino è uscito dalla gabbia, mio Signore." Disse il soldato inchinandosi.
"Come previsto. Avete abbassato la guardia all'entrata?"
"Si mio signore...ma prima...è arrivata sua figlia...
diceva di dover portare un prigioniero qui...su vostro ordine."
"Mia figlia? Questa si che è una sorpresa...
effettivamente mi stavo chiedendo che fine avesse fatto...ma un prigioniero...?"
Don Aster parve riflettere:
"Trova mia figlia e questo suo prigioniero. Li voglio qui entrambi!"
"Subito, mio signore!"
"E mi raccomando non perdere le tracce della nostra esca!"

__________________________________________________________


"Bene. Ti saluto."
Erano entrate nel forte senza troppi problemi. La sorveglianza era molto ridotta
e le due guardie all'ingresso non avevano fatto storie.
E ora erano in un lungo corridoio deserto, e Shana fremeva per andarsene.
"Ti ringrazio. Però aspetta...un'ultima domanda:
questo posto è sempre cosi' scarsamente sorvegliato?"
La sua compagna pareva preoccupata almeno quanto lei:
"A dire la verità...non credo. C'è qualcosa che non va. Ma non intendo restare per scoprire cosa."
Dorilay annui', sapeva di non poterla trattenere oltre:
"Grazie ancora. Vai pure. Se dovessi incontre di nuovo i miei amici...
Lyli e Dag...ti prego di loro che mi dispiace..."
Shana annui e si voltò decisa:
"Addio. Ti auguro di ritrovare il tuo amico."
Dopo poco si ritovò quindi sola, tra quelle gelide mura, a lei totalmente sconosciute.
Non so neanche da dove iniziare a cercare.
Iniziò a percorrere i corridoi silenziosamente, aspettando di trovarsi prima o poi davanti
a dei soldati. Ma sulla sua strada non trovò nessuno.
Le porte che incrociava erano aperte e non rivelavano che stanza vuote.
Quel silenzio e quella desolazione la spaventavano più di mille uomini armati.
Dove sono tutti?
Erion dove sei?

Alla fine dell' ennesimo corridoio si trovò davanti ad un portone più imponente delgi altri che aveva trovato.
Lo apri' con cautela.
Era aperto anche quello.
Ma la scena che trovò all 'interno era ben diversa dalle altre stanze.
Il sangue imbrattava le pareti.
Una corda penzolava dal soffitto.
Ed a terra c'era un mantello, anchesso lordo di sangue.
Davati a lei c'erano i lugubri resti di quella che doveva essere stata una carneficina.
Il cuore le martellava frenetico in petto.
Qualcuno era stato torturato in quella stanza.
O forse peggio.
E quel mantello...no.
Non poteva essere il suo.
Non doveva.
Arretrò spaventata.
Si girò e corse via.
Doveva allontanarsi da quel posto.
Erion non poteva essere li.
Lui stava bene.
Sta bene.
Lui sta bene.
Continuava a ripetersi mentalmente.
Come una preghiera.
Sta bene...
Sta bene...
Sta bene...

____________________________________________________________


Quanto tempo era che vagava senza meta?
Non lo sapeva.
Dov'erano tutti?
Le guardie sembravano svanite.
E l'uscita???
Doveva esserci un modo per andare via da quel posto.
In una stanza aveva trovato un cambio d'abiti e delle armi.
E ora continuava a correre da un corridoio all'altro avvolto in un mantello nero.
se almeno avesse trovato una finestra.
Con un incantesimo di levitazione sarebbe riuscito ad andarsene.
Ma quel forte sembrava un labirinto.
Poi arrivò a delle scale.
Era sulla buona strada.
Se fosse risalito in alto prima o poi avrebbe trovato una via d'uscita.
Si mise quindi a correre su per le scale.
Era quasi arrivato al terzo piano quando vide la figura sfrecciargli davanti.
Agile e aggraziata, gli aveva tagliato la strada senza vederlo.
Per un attmo pensò di averla solo sognata.
Ma poi la vide chiaramente.
Era davvero lei!
Era li per lui?
Non era possibile!
Perchè?
Non avrebbe dovuto!
Correva come se fuggise da qualcosa.
E lui doveva sbrigarsi!
Non voleva perderla.
Si mise quindi rapido al suo inseguimento.
Lei doveva essersi resa conto che qualcuno la stava seguendo perchè accellerò bruscamente.
Avrebbe voluto chiamarla, ma non osava.
Se lo avessero sentito...
Continuò quindi a correre al limite delle sue capacità.
Mancava poco...se solo fosse riuscito ad avvicinarla di un altro metro.
Avrebbe potuto afferrarla!
Poi vide davanti a loro in fondo all corridoio...una finestra!
Finalmente!
Anche lei doveva aver pensato la stessa cosa perchè si stava dirigendo decisa verso di essa.
Un ultimo sforzo.
Allungò un braccio e la prese.
Le mise una mano davanti la bocca, per non farla gridare.
Era di schiena non poteva vederlo..e poi sembrava sconvolta...
Preparò l'incantesimo di Levitazione.
E reggendola saldamente si lanciò con lei.
Dorilay si divincolava ma la sua presa era salda.
Ora doveva solo concentrarsi e portarla il più lontana possbile da quel posto, e da quell'uomo folle.
 

greenja91

Member
Ayrin ha detto:
Nonostante il tempo che mi ruba Metin...sono riuscita comunque a preparare un altro capitolo...che brava!! :D
Signori e signore ecco a voi il.....

Capitolo 24

"L'uccellino è uscito dalla gabbia, mio Signore." Disse il soldato inchinandosi.
"Come previsto. Avete abbassato la guardia all'entrata?"
"Si mio signore...ma prima...è arrivata sua figlia...
diceva di dover portare un prigioniero qui...su vostro ordine."
"Mia figlia? Questa si che è una sorpresa...
effettivamente mi stavo chiedendo che fine avesse fatto...ma un prigioniero...?"
Don Aster parve riflettere:
"Trova mia figlia e questo suo prigioniero. Li voglio qui entrambi!"
"Subito, mio signore!"
"E mi raccomando non perdere le tracce della nostra esca!"

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"Bene. Ti saluto."
Erano entrate nel forte senza troppi problemi. La sorveglianza era molto ridotta
e le due guardie all'ingresso non avevano fatto storie.
E ora erano in un lungo corridoio deserto, e Shana fremeva per andarsene.
"Ti ringrazio. Però aspetta...un'ultima domanda:
questo posto è sempre cosi' scaramente sorvegliato?"
La sua compagna pareva preoccupata almeno quanto lei:
"A dire la verità...non credo. C'è qualcosa che non va. Ma non intendo restare per scoprire cosa."
Dorilay annui', sapeva di non poterla trattenere oltre:
"Grazie ancora. Vai pure. Se dovessi incontre di nuovo i miei amici...
Lyli e Dag...ti prego di loro che mi dispiace..."
Shana annui e si voltò decisa:
"Addio. Ti auguro di ritrovare il tuo amico."
Dopo poco si ritovò quindi sola, tra quelle gelide mura, a lei totalemnte sconosciute.
Non so neanche da dove iniziare a cercare.
Iniziò a percorrere i corridoi silenziosamente, aspettandosi di trovarisi prima o poi davanti
a dei soldati. Ma sulla sua strada non trovò nessuno.
Le porte che incrociava erano aperte e non rivelavano che stanza vuote.
Quel silenzio e quella desolazione la spaventavano più di mille uomini armati.
Dove sono tutti?
Erion dove sei?

Alla fine dell' ennesimo corridoio si trovò davanti ad un portone più imponente delgi altri che aveva trovato.
Lo apri' con cautela.
Era apero anche quello.
Ma la scena che trovò all 'interno era ben diversa dalle altre stanze.
Il sangue imbrattava le pareti.
Una corda penzolava dal soffitto.
Ed a terra c'era un mantello, anchesso lordo di sangue.
Davati a lei c'erano i lugubri resti di quella che doveva essere stata una carneficina.
Il cuore le martellava frenetico in petto.
Qualcuno era stato torturato in quella stanza.
O forse peggio.
E quel mantello...no.
Non poteva essere il suo.
Non doveva.
Arretrò spaventata.
Si girò e corse via.
Doveva allontanarsi da quel posto.
Erion non poteva essere li.
Lui stava bene.
Sta bene.
Lui sta bene.
Continuava a ripetersi mentalmente.
Come una preghiera.
Sta bene...
Sta bene...
Sta bene...

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Quanto tempo era che vagava senza meta?
Non lo sapeva.
Dov'erano tutti?
Le guardie sembravano svanite.
E l'uscita???
Doveva esserci un modo per andare via da quel posto.
In una stanza aveva trovato un cambio d'abiti e delle armi.
E ora continuava a correre da un corridoio all'altro avvolto in un mantello nero.
se almeno avesse trovato una finestra.
Con un incantesimo di levitazione sarebbe riuscito ad andarsene.
Ma quel forte sembrava un labirinto.
Poi arrivò a delle scale.
Era sulla buona strada.
Se fosse risalito in alto prima o poi avrebbe trovato una via d'uscita.
Si mise quindi a correre su per le scale.
Era quasi arrivato al terzo piano quando vide la figura sfrecciargli davanti.
Agile e aggraziata, gli aveva tagliato la strada senza vederlo.
Per un attmo pensò di averla solo sognata.
Ma poi la vide chiaramente.
Era davvero lei!
Era li per lui?
Non era possibile!
Perchè?
Non avrebbe dovuto!
Correva come se fuggise da qualcosa.
E lui doveva sbrigarsi!
Non voleva perderla.
Si mise quindi rapido al suo inseguimento.
Lei doveva essersi resa conto che qualcuno la stava seguendo perchè accellerò bruscamente.
Avrebbe voluto chiamarla, ma non osava.
Se lo avessero sentito...
Continuò quindi a correre al limite delle sue capacità.
Mancava poco...se solo fosse riuscito ad avvicinarla di un altro metro.
Avrebbe potuto afferrarla!
Poi vide davanti a loro in fondo all corridoio...una finestra!
Finalmente!
Anche lei doveva aver pensato la stessa cosa perchè si stava dirigendo decisa verso di essa.
Un ultimo sforzo.
Allungò un braccio e la prese.
Le mise una mano davanti la bocca, per non farla gridare.
Era di schiena non poteva vederlo..e poi sembrava sconvolta...
Preparò l'incantesimo di Levitazione.
E reggendola saldamente si lanciò con lei.
Dorilay si divincolava ma la sua presa era salda.
Ora doveva solo concentrarsi e portarla il più lontana possbile da quel posto, e da quell'uomo folle.
wow davvero fantastico!
 

SalvoXXX

FFOnline User
:OOOO
Alla fine sono riuscito a dimenticarmi di andare a leggere questa fic. ç_ç

Comunque eccomi,come sempre,questa parte è stupenda,non ho altre parole per descriverla. *_*
Ovviamente il seguito arriverà dopo i goo-pae. xDDD
Mannaggia a metin. :>
 
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