Varie Odstarva's

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
No affatto! Sto preparando uno di quei colpi di scena che..ma non è il momento.. non ancora :D
Perdincibaccolina, che episodi! Ed ora siamo al climax, Black Cloud vs White Wind.. scontro ai vertici! Voglio proprio gustarmi il duello ^^ :D

Hai notato... Quel dettaglio insignificante... SONO MORTO, CA**O!
E MI HANNO ANCHE FO***TO IL LEVIATHAN! :heul: :heul: :heul:

Zack:... Non sei l'unico, calmati.
Odstarva: Calmati? CALMATI? Ma... Dimmi un po'... MA LO HAI CAPITO CHE SONO MORTO?
Zack: Eh... Non farne una tragedia... Capita a tutti prima o poi...
Odstarva: MA IO HO 15 ANNI!
Zack: A te è capitato prima... Succede...
*Odstarva tenta di strozzare Zack*
Zack: Gack... Tanto... Sono già morto...
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Hai notato... Quel dettaglio insignificante... SONO MORTO, CA**O!
E MI HANNO ANCHE FO***TO IL LEVIATHAN! :heul: :heul: :heul:

Zack:... Non sei l'unico, calmati.
Odstarva: Calmati? CALMATI? Ma... Dimmi un po'... MA LO HAI CAPITO CHE SONO MORTO?
Zack: Eh... Non farne una tragedia... Capita a tutti prima o poi...
Odstarva: MA IO HO 15 ANNI!
Zack: A te è capitato prima... Succede...
*Odstarva tenta di strozzare Zack*
Zack: Gack... Tanto... Sono già morto...

Oh-oh.. che ci fa Zack in giro? ..beh, puoi guardala così, non sei morto.. sei 'diversamente vivo'... Oltre al fatto che io spero bene di ritrovarti più avanti nella storia :D
Caspita, però sei morto nel modo migliore, cioè facendo un gran bel BOTTO!!! :D :D
 

Doomrider

Guerriero della Luce
E salvando per la *conta sulle dita* terza volta le chiappette dei nostri tre eroi...:D

Già... del resto, ci si affida a eroi di serie B...
Cloud: Ehi, ma io non sono di serie B!
Doom: Ah no?
Cloud: No! Mi hai fatto diventare interista nell'altra fic, quindi non sono mai stato in serie B!
Doom (con una mano sugli occhi): Uh povero me..
Cloud: Ehi, è vero! E poi io ho una grande spada, e ho distrutto uno di quei cosi da solo!
Doom: ..va bene, va bene..
Cloud (continuando imperterrito): e poi io sono primo in classifica, e poi io non temo arbitri, e poi non rubo le partite, e poi..
Doom: Mio Dio.. ho creato un mostro! (cerca il pulsantino della botola, lo preme ma si apre un buco nel pavimento a 10 centimetri da Cloud)
Reeve (da fuori campo): Ehi.. guarda che sono arrivati gli idraulici.. hanno spostato la scrivania, ora è a 10 centimetri più a destra di prima
Doom: .....grazie tante.....
Cloud: ..e allora? Cosa dici? Vedi che non sono di serie B?
Doom (facendo finta di guardare lontano): Ah guarda.. c'è Aeris! Sta pregando! ...ehi, ma quello sopra di lei non è Sephiroth? Ha la Masamune in mano? Ehi, ma sta per..
Cloud (tornando improvvisamente nel mondo -ir-reale): COSA?! NOO, NON ANCORA!! AEEERIIIIIIIIIIS!!!!!!! (scappa dalla fioraia per salvarla)
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Non sai quanto sono pentito...:D
Ok, ora basta... Altrimenti sembra che posto solo per far fare +1 al counter dei messaggi... (Anche se in realtà non me ne frega una cippa) :D

Avrai tante occasioni per mettere un +1 al counter messaggi.. :D
Ma ora basta spam, torniamo IT: fammi vedere come Cloud sa usare il suo spadone!! (Anche se.. contro un avversario.. maschio.. vabbè, de gustibus.. :D)
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
Avrai tante occasioni per mettere un +1 al counter messaggi.. :D

Anche se fosse... Il fatto è che non mi interessa proprio, :D! Che differenza fa vedere scritto 200, oppure 80000? Bah.

...fammi vedere come Cloud sa usare il suo spadone!! (Anche se.. contro un avversario.. maschio.. vabbè, de gustibus.. :D)

D'accordo, ma sappi che questo non è che un assaggio...:cool:

IVALICE
-Castello Imperiale-

Manuel e Lightning correvano abbastanza velocemente attraverso la stretta in salita che, secondo Wind, li avrebbe portati dall'Imperatore Cid. Lightning non era mai stata lì, perciò non poteva esserne sicura.
Manuel: Ci siamo quasi...
Manuel cercava di non mostrarsi scosso per il comportamento di Cloud, ma non aveva pensato ad altro dal momento in cui si erano separati. Cosa l'aveva spinto a comportarsi così? Cosa aveva fatto Wind per farsi odiare più di Cid? Non poteva essere solo per la distruzione del suo accampamento, perchè era comunque un ordine di Cid. Wind era stato solo una marionetta in quel caso. Se non l'avesse fatto lui, l'avrebbe fatto qualcun'altro comunque... E Cloud non era uno stupido, sapeva queste cose esattamente come le sapeva Manuel. Allora perchè tutto questo accanimento? Decise di non pensarci: stava andando a prendere Cid Unlimited IV, era il caso di rimanere concentrati.
Lightning, dal canto suo, pensava le stesse cose, ed era anche preoccupata: Cloud era un guerriero eccezionale, di gran lunga superiore a lei e Manuel. Ce l'avrebbero fatta, senza di lui? Di sicuro Cid era protetto dai guerrieri più forti del suo impero, incluso probabilmente anche il giudice Yuner... Sarebbero riusciti a sconfiggerli tutti senza l'aiuto dello spadaccino? Cloud ne sarebbe stato capace... Aveva sconfitto un Capo Kowaro, Il Giudice Gabranth e persino un Behemot, e chissà quanti altri prima di incontrare lei e Manuel... Senza di lui le possibilità di sopravvivenza scendevano drasticamente. Decise di concentrarsi su Cid, e lasciare quei pensieri a più tardi.
O a mai più, sarebbe dipeso tutto dall'esito dello scontro imminente.
Lei e Manuel proseguirono per un altro po', e si trovarono davanti ad un enorme portone in legno nero, tutto decorato a motivi floreali, che sembravano marcati a fuoco.
Lightning e Manuel si guardarono. Manuel inspirò profondamente.
Lightning: Allora... Andiamo?
Manuel annuì, e guardò il portone, come se volesse passarci attraverso senza aprirlo.
Manuel: Forza...
Appoggiò una mano sul liscio legno nero del portone, e spinse.
---​
Nel frattempo Cloud stava combattendo contro il giudice Wind. Il suono metallico delle loro spade che si scontravano risuonava per centinaia di metri, ed ogni volta che le due terribili lame entravano in contatto si sprigionavano ovunque centinaia di scintille blu e viola. I due spadaccini non erano solo abili. La loro forza, per sollevare spade del genere ed usarle con maestria anche con una mano sola, non poteva essere umana. Neppure la loro agilità, spiccavano balzi anche di decine di metri e riuscivano a combattere in volo, ed atterrare in piedi. Nessun essere umano poteva esserne capace.
Wind: Sei forte.
Cloud non rispose, ed attaccò ancora una volta Wind, che parò il colpo con eleganza.
Wind: Io e te siamo uguali, in fondo.
Cloud: Non è vero.
Wind: Ti sei mai chiesto perchè -parò un altro colpo- ce l'hai così tanto con me?
Cloud: Sta' zitto e combatti.
Wind: Lo so che te lo ricordi. E' dentro di te, non puoi dimenticarlo.
Cloud: Vuoi chiudere quella bocca?
Wind:... Allora te lo ricordi, se brucia ancora.
Cloud: CHUDI quella Diavolo di BOCCA!
All'ultima parola si era scagliato con così tanta violenza che Wind, pur parando il colpo, tentennò leggermente.
Wind: Noi siamo più che uguali. Noi siamo...
Cloud lo bloccò con un'altro affondo, tanto rapido quanto letale. Wind lo schivò.
Wind: Tentavo solo di risolvere la questione a parole.
Cloud: Le parole non m'interessano. Voglio vedere la vita scorrere dalle tue fredde membra, White Wind.
Wind, a quelle parole, capì che non c'era verso di fermare il suo nemico. Allora puntò la spada verso Cloud.
Wind: Come vuoi, allora. Ma sappiamo già chi è il più forte fra noi due.
Cloud: Lascia che lo decida il destino.
Senza pensarci due volte Cloud attaccò Wind, e Wind contrattaccò. Le spade si scontrarono, e generarono tanta di quella luce da accecare temporaneamente chiunque passasse di lì.
Poi iniziarono una lotta all'ultimo sangue, senza precedenti.
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
IVALICE
-Castello Imperiale-

Manuel e Lightning entrarono nella stanza che gli si presentò dietro alla porta. A prima vista sembrava vuota, ma ad un'analisi più attenta si notava il braccio di un uomo che emergeva da una poltrona davanti di loro.
????: Benvenuti, vi aspettavo.
Manuel estrasse la sua grande pistola rossa, che scintillò alla luce dei raggi di luce che filtravano dalla finestra. Lightning sguainò la sua lama, che si tinse del colore giallo intenso della luce del sole. L'uomo diede un colpetto alla poltrona, che si girò completamente, mostrando un uomo vestito con un mantello violaceo, sopra ad una maglia nera. Aveva i capelli blu, ed un ciuffo che arrivava quasi fino al mento.
Quell'uomo era Cid Unlimited IV.
Lightning: Cid!
Cid: Preferirei che ti riferissi a me come "sua maestà" oppure "signor Imperatore"... Comunque ti perdono perchè sei una ragazza molto carina. Che begli occhi che...
Manuel: Ehi, "signor imperatore", vedi di calmarti...
Cid: Mi perdoni, signor Lockheart...
Lightning: Lockheart?
Manuel: No... E' il mio cognome, ora lo ricordo!
"Certo", pensò fra sè e sè, "io sono Manuel Lockheart, e mia sorella è Tifa Lockheart..."
Cid: Molto bene, vedo che stai riacquistando la memoria... Molto bene, molto bene...
Manuel: Tu mi hai incolpato dell'omicidio del conte Kain.
Cid si mise la mano sulla bocca, come per scusarsi.
Cid: Ops, credo di avere commesso un piccolo errore... Beh, non ce l'avrai mica con me per questo, no? Gli errori possono capitare a tutti... Vero Lightning?
Lightning: Stai zitto.
Cid: Perchè? Ho fatto qualche errore anche con te? Ops! Ti riferisci a tuo padre, per caso? Oooh... Ti chiedo scusa...
Sembrava che si divertisse. Lightning stringeva i denti. L'espressione di Cid cambiò all'improvviso. Ora esprimeva una misto di odio e disgusto.
Cid: Lo sai quali sono state le sue ultime parole?
Si inginocchiò ad un uomo invisibile, e lo pregò.
Cid: Vi prego... Per pietà, lasciate stare mia figlia... Uccidete me... Pietà, vi prego, vi preg...
Lightning era quasi in lacrime. Era a testa china, e tremava.
Cid:... E poi l'ho ucciso.
Lightning alzò di scatto la testa.
Cid: "Bang!" -mimò una pistola con il dito- un colpo dritto in mezzo agli occhi. Non è buffo?
Lightning stava per lanciarsi contro Cid, aveva ceduto alle sue provocazioni. Ma Manuel la trattenne e le parlò in un sussurro.
Manuel: Non capisci che è proprio quello che vuole lui? Dobbiamo attaccarlo insieme, e quando sarà il momento giusto... Non possiamo permetterci errori.
Lightning tentò di divincolarsi per un po', ma poi si calmò.
Manuel: E tu? Perchè sei da solo? Dove sono i tuoi tirapiedi?
Cid: Oh, non ne avevo bisogno...
Lightning: Ed il giudice Yuner?
Cid: Il giudice Yuner ha perso la vita in un tragico incidente...
Si portò la mano al cuore, fingendosi addolorato.
Cid: Una terribile tragedia. Comunque non lo avrei tenuto con me comunque... Preferivo darvi il mio personale ed unico benvenuto. Dovreste esserne onorati! Ma... Non manca qualcuno? Dov'è il mio Cloud?
Manuel: Cloud ha dovuto rinunciare. Ma per te bastiamo io e Lightning, non ti preoccupare...
Cid: Basterete a fare cosa? Credevo foste venuti -versò una tazza di tè bollente e la porse agli ospiti, fingendo sorpresa- per il te'. Sono le cinque, è l'ora del te', no?
Manuel: L'ora... Del te'?
Cid: Sì, del te'. O preferite... Un caffè?
Manuel: Cid... Cioè..."Sua maestà"... Noi non siamo qui per il te'. Neppure per il caffè, mi dispiace.
Cid: E perchè siete qui, allora?
Lightning: Siamo qui per farti schiodare le chiappe da quella poltrona, Cid.
Manuel: Ecco, detto così è poco raffinato...
Prese la mano a Lightning sorridendo, per far capire che scherzava. Poi si rivolse di nuovo a Cid.
Manuel: Ma fondamentalmente è così.
Gli puntò la pistola. Lightning gli puntò la sua lama scintillante.
Cid posò la tazza di te' con delicatezza. Poi guardò i due ragazzi, fingendosi sorpreso.
Cid: Oh... Allora immagino che dovrei... Alzare le mani?
Non appena alzò le mani dalla terra si alzarono velocissime delle onde di energia blu, che colpirono i due eroi, e li scaraventarono verso l'alto con una potenza impressionante. Caddero al suolo pesantemente, ma si rialzarono poco dopo.
Cid: Ops! Credo di aver sbagliato ancora!
Poi scoppiò in una risata che esprimeva soddisfazione ed un odio profondo. Li guardò con dei terrificanti e folli occhi viola.
Cid: Fatemi vedere quello che sapete fare...
Manuel iniziò a sparare a Cid, e Lightning trasformò in un attimo la sua arma in fucile e si aggregò a Manuel.
Cid non si mosse, ma i colpi si fermavano qualche metro prima, come fermati da uno scudo invisibile.
Cid: Tutto qui?
Lightning trasformò di nuovo la sua arma, la lama si tinse di rosso e la ragazza lanciò una lingua di fuoco, che attraversò la barriera di Cid, e lo colpì in pieno. Le fiamme si diradarono poco dopo. Cid non si era neppure bruciacchiato i vestiti, non aveva subito alcun danno.
Cid: Questo non era male.
Alzò la mano. Manuel e Lightning si prepararono a difendersi.
Cid: Ma non era abbastanza.
Abbassò la mano di colpo, ed il tetto collassò, inondando tutta la sala di detriti, e lasciando il soffitto scoperto. I due ragazzi, però, non notarono che il cielo era diventato improvvisamente nuvoloso e che pioveva.
Vennero sotterrati dai detriti e Cid, rimasto incolume, guardava la scena divertito.
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
Mmmm.. questo vuol dire che l'Imperatore ha usato Cloud per i suoi.. giochetti? Spero almeno non sia corrisposto.. che poi potrebbe anche essere il motivo per cui lo chiamano "Unlimited"... puah :D

Ma no, è una mania possessiva dell'imperatore. Gli piace l'idea di riuscire a controllare tutti e tutto, per quello sottomette in quel modo le popolazioni sotto il suo regime, e mette ai vertici persone facilmente controllabili (come Firion), in modo da poterle usare come marionette ed avere un potere pressochè illimitato su tutto l'Impero.

Accidenti, ho fatto un discorso serio!! :eek:!!
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Ma no, è una mania possessiva dell'imperatore. Gli piace l'idea di riuscire a controllare tutti e tutto, per quello sottomette in quel modo le popolazioni sotto il suo regime, e mette ai vertici persone facilmente controllabili (come Firion), in modo da poterle usare come marionette ed avere un potere pressochè illimitato su tutto l'Impero.

Accidenti, ho fatto un discorso serio!! :eek:!!

Mmm... non mi piace, preferisco pensare a perversioni strane.. del resto lo dici anche tu, "mania possessiva".. vuole tutto, e lo vuole subito (Per il resto, rivolgersi a Freddie Mercury nella canzone 'I want it all')! :D :D

Tornando seri, presumo che l'idea di riuscire a controllare tutti e tutto passando per marionette e governi-fantoccio sia stata una caratteristica comune a molti veri imperatori.. uno più ****** dell'altro.. che poi sono finiti praticamente tutti male ^^
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
IVALICE
-Castello Imperiale-

Una figura chiara ed una scura si davano battaglia muovendosi velocissime sia a terra che in aria. Ma un rumore improvviso li fermò. Si girarono verso la vetta della torre principale, da dove arrivava il rumore, e videro il tetto che collassava.
Wind: Sembra che i tuoi amici siano in difficoltà...
Cloud si sentì leggermente in colpa, ma si disse che Wind era il suo unico obbiettivo. Quelle poche frazioni di secondo gli costarono caro. Wind era partito alla carica, e Cloud si spostò troppo tardi: riuscì ad evitare danni mortali, ma non potè evitare che Wind lo colpisse al braccio destro, facendo schizzare il rosso del sangue dappertutto. Cloud, fortunatamente, si era spostato abbastanza per evitare che il braccio gli venisse amputato, tuttavia l'impatto con il duro metallo della spada gli spezzò irrimediabilmente l'osso del braccio colpito, che ora penzolava inerme e sanguinava copiosamente.
Wind: Non distrarti, fratello.
Cloud: NON chiamarmi fratello. Io non sono tuo fratello.
Wind: No, hai ragione. Siamo molto di più. Noi...
Cloud si teneva il braccio, e lanciò un urlo, a metà fra un ruggito di rabbia ed un mugolio di dolore, che zittì Wind.
Wind: Perchè non vuoi ascoltare la verità?
Cloud: La verità... Sono solo parole. La conosco benissimo la verità, Wind. Ma ora...
Prese la spada con la mano sinistra, e la tese verso Wind, apparentemente senza sforzo.
Cloud: Ora la verità non serve a niente. Leva la tua lama e combatti, White Wind.
Wind levò la sua spada, puntandola pigramente verso il nemico.
Wind: E' inutile discutere con te. Non sei cambiato per niente, Black Cloud.
Cloud partì alla carica, ma il colpo sferrato con una mano sola era troppo debole per il giudice, che lo parò e diede un pugno allo stomaco del temibile spadaccino. Cloud barcollò leggermente e sputò sangue, ma non cadde a terra. Si rivolse di nuovo al suo nemico, e gli puntò di nuovo la gigantesca spada che reggeva nella mano sinistra.
Wind: Black Cloud... E' proprio la morte che stai cercando? Hai già dimostrato di essere eccezionale, sei sopravvissuto alla Nebbia Assassina, hai affrontato e sconfitto un Behemot. Sei più forte di qualsiasi essere umano in circolazione, e questo perchè, come me e Cid, sei...
Cloud: Sta' zitto. Io non cerco la morte. Cerco la vita.
Wind: E credi che uccidere me ti farà vivere una vita migliore?
Cloud: Lo hai detto tu. Noi due siamo lo stesso essere. Nessuno di noi può essere completo, se l'altra metà rimane in vita, e lo sai benissimo.
Wind: Quindi è la completezza che cerchi? La felicità?
Cloud non rispose.
Wind: La felicità... Noi, esseri umani, siamo fatti per vivere da soli. Ci isoliamo dal resto delle persone, e chiudiamo loro l'anima. La vera felicità avviene quando un essere riesce a condividere la propria anima con qualcun'altro, ma noi umani non conosciamo questo segreto, ed anche se lo conoscessimo non sapremmo come usarlo. Le nostre anime sono irrimediabilmente divise dal momento in cui veniamo al mondo, fino alla nostra morte.
Cloud: Noi due siamo diversi. La nostra anima è già legata, è solo il nostro corpo che è diviso.
Wind: Forse hai ragione. Ma così non otterrai la felicità. Ne sei consapevole?
Cloud: Otterrò me stesso. La mia anima è divisa in due corpi, il mio ed il tuo. Sono stanco di condurre questa mezza vita. Mi riprenderò il mio pezzo di anima, oppure morirò tentando.
Wind: E sia, Black Cloud. Il frammento d'anima che è dentro di me freme per tornare al suo legittimo proprietario, ma il mio corpo lotterà per restare in vita.
Cloud puntò la spada a Wind ancora una volta.
Cloud: L'hai capita, eh?
Spiccò un balzo, con il braccio rotto che sbatacchiava qua e là, e l'altro che stringeva la spada. Il corpo dello spadaccino, spada compresa, sembrò avvolgersi di fiamme blu.
Wind fece in tempo a schivare il colpo letale e velocissimo di Cloud, che creò delle profonde crepe su tutto il pavimento.
Wind: Era ora che usassi la tua vera forza, Black Cloud.
Cloud si rialzò in piedi. Sembrava che non fosse coscente, si alzò con la schiena curva, come se dei fili invisibili lo tirassero su. Si voltò verso il giudice, lentamente. Il braccio rotto fu attraversato da un lampo di energia azzurra, e Cloud potè di nuovo piegarlo ed alzarlo. L'aveva riparato, ed ora funzionava alla perfezione. Lo spadaccino si lanciò a tutta velocità verso il suo avversario, che si avvolse in fiamme violacee ed alzò le difese.
Dopo aver strusciato la spada per terra, creando delle scintille, sferrò un colpo a Wind, e Wind contrattaccò. Nel momento in cui le due spade si toccarono si generò un'esplosione di proporzioni inimmaginabili, e dei due guerrieri non si vide più traccia.
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
IVALICE
-Gaudium-
--Castello Imperiale--

Manuel riprese i sensi, e sentì di essere vivo. Miracolosamente i detriti non avevano ucciso lui e Lightning.
"Lightning!" pensò il ragazzo. Si guardò accanto e vide che era distesa a pochi centimetri da lui. Era svenuta ma sembrava che non avesse ferite rilevanti. I detriti avevano deciso di evitare il corpo della ragazza, ma la gamba di Manuel era incastrata sotto un masso di medie dimensioni. Anche Lightning si riprese, e scattò a sedere.
Lightning: Manuel!
Manuel: Ssh...
Cid: Uh? Ancora vivi? Che seccatura...
Manuel iniziò a spingere via il masso con tutte le sue forze, ma era in una posizione davver scomoda, non riusciva ad impegnare tutta la sua forza. Lightning stava puntando la sua lama a Cid, decisa a difendere Manuel a costo della vita.
Cid: Come siete noiosi... Probabilmente sopravvivereste a qualsiasi attacco con cui vi potrei colpire. Siete dannatamente fortunati. Forse dovrei pensare a qualcosa di più definitivo...
Si guardò intorno, come se tenesse un'arma definitiva appesa al muro. Guardò dalla finestra, ed i suoi occhi si illuminarono come quelli di un bambino che ha ricevuto il suo gioco preferito.
Cid: Che ne dite se giochiamo un po' con quello?
Manuel tentò di muoversi in avanti, per vedere il punto indicato da Cid. Con orrore notò che stava indicando i tre Behemot. Solo il pensiero di affrontare di nuovo un Behemot lo fece rabbrividire. Anche Lightning guardava preoccupata i tre Behemot, e si chiese se, ora che nè il Leviathan nè Cloud potevano aiutarli, sarebbero riusciti a sopravvivere.
Cid: Peccato solo che quelli erano gli ultimi tre... Oh, pazienza. Credo che si possano riutilizzare...
Si alzò in volo, avvolto da un'aura viola scuro, e si diresse con calma nel punto dove erano caduti i tre Behemot.
Manuel: Dobbiamo fermarlo! Lightning... Mi daresti una mano a liberarmi?
Lightning annuì, poi iniziò a spingere assieme a Manuel, ed in un batter d'occhio il masso fu rimosso. Manuel si tastò la gamba, e trattenne a stento un gemito di dolore. Faceva molto male, probabilmente era rotta. Tuttavia riuscì ad alzarsi in piedi, barcollante. Lightning intuì il dolore del compagno, e lo aiutò a sorreggersi.
Manuel: Ora... Come ci arriviamo la sotto in così poco tempo?
Lightning: Non credo che lo raggiungeremo. Dobbiamo aspettare di vedere cosa vuole fare, mi dispiace.
Manuel: Non importa. Tanto tornerà, ce l'ha con noi no?
Sorrise eroicamente. In realtà aveva paura, e non poca.
Cid atterrò sopra al Behemot a cui Cloud aveva rotto il braccio destro, la gamba sinistra e la testa. Iniziò ad infondere nel corpo del gigante delle strane onde viola, che andarono ad avvologere completamente ogni angolo del gorilla meccanico. Poco dopo Cid si dissolse nel nulla.
Manuel: E'... Sparito?
Lightning: No, non credo. Anzi, credo che siamo nei guai.
Il Behemot, sempre avvolto dalle lingue di fuoco violacee di Cid, iniziò a levitare in aria e, sempra fluttuando, si mise in posizione eretta. Dal braccio e dalla gamba mancanti spuntarono degli arti mostruosi, dello stesso colore verde-bluastro della pelle dei morti. Poi spuntò la testa di Cid Unlimited IV, ovviamente proporzionata al robot, sempre dello stesso colore verde-bluastro. Il volto dell'imperatore iniziò ad allungarsi, sino a diventare simile a quello di un lupo. Gli occhi diventarono rossi, completamente rossi, ed i capelli si allungarono fino al bacino. La corazza della schiena si ruppe, e spuntarono due enormi ali da pipistrello. Poi il mostro parlò, con la voce di Cid combinata ad almeno altre venti voci, basse e alte, che avrebbero fatto rabbrividire chiunque.
Unlimited Cid: Avete capito ora perchè il mio potere è ILLIMITATOOOO??
Poi rise crudelmente, spiegò le ali e si diresse verso i due malcapitati, ancora nella sua stanza.
Arrivò in una velocità sorprendente, per la sua stazza, e sferrò un pugno verso Lightning e Manuel. Lightning tentò di schivarlo, ma Manuel si era reso conto che con quella gamba ferita poteva fare ben poco. Infatti riuscirono ad evitare che il pugno li colpisse direttamente, ma non riuscirono ad allontanarsi abbastanza. Il pugno colpì il pavimento della stanza, che si distrusse completamente. L'onda d'urto, mischiata ad una pioggia di detriti, spazzò via Manuel e Lightning, che persero i sensi ancora una volta.
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
IVALICE
-Gaudium-
--Castello Imperiale--

Manuel rinvenne pochi minuti dopo, e subito dopo di lui si svegliò anche Lightning. Si misero a sedere, e guardarono la creatura mostruosa, generata dalla fusione di Cid con un Behemot.
Lightning: Forse questa volta è finita davvero...
Manuel non se la sentì di smentire quell'affermazione, perchè era d'accordo anche lui. Prese la mano di Lightning, e la strinse.
Manuel: Ci abbiamo provato.
Lightning annuì, e tentò eroicamente un sorriso. Ma il mostro si avvicinava, ormai non avevano più scampo. All'improvviso Manuel notò una figura scura all'orizzonte che si avvicinava zoppicando, e tenendosi lo stomaco. Manuel lo riconobbe, vedendo l'enorme spada che stringeva nella mano destra.
Manuel:... Cloud?
Anche Lightning lo vide, e si alzò in piedi istintivamente. Prima che potesse raggiungerli, però, furono raggiunti dal mostro.
Unlimited Cid: E' ora di finirla. Mi avete davvero stancato.
Si alzò in volo ed, una volta raggiunti circa cento metri d'altezza, alzò le mani al cielo, ed iniziò a creare una sfera violacea di quello che sembrava plasma. Questa iniziò ad ingrandirsi.
Cloud aveva raggiunto i suoi due compagni. Il braccio destra sanguinava, lo stomaco sanguinava ed anche la gamba destra. Tuttavia Cloud si reggeva in piedi.
Cloud:... Manuel...
Manuel: Cloud... Tutto ok?
Cloud: Il proiettile... Dammi il proiettile vuoto...
Manuel era troppo stanco per ribattere. Estrasse il proiettile vuoto che Laguna gli aveva dato come portafortuna, e lo lanciò a Cloud. Cloud lo prese, macchiandolo leggermente di sangue. Poi lo spadaccino si rivolse a Lightning.
Cloud:... Raccogli quella...
Lightning osservò l'oggetto indicatole da Cloud, e vide la pistola rossa di Manuel, rotolata lontano dal proprietario, era a pochi metri da lei. La raccolse. Poi Cloud guardò Lightning dritto negli occhi e pronunciò le sue ultime due parole.
Cloud: Lightning... Sparami...
Detto questo il suo corpo svanì in mille fiammelle bluastre, che si unirono in un solo raggio ed entrarono nel proiettile vuoto. Questo rimase sospeso in aria per pochi secondi, giusto per permettere a Lightning di allungare il braccio e prenderlo. Era senza parole, guardò Manuel.
Lightning: Cloud è...
Manuel:... Svanito...
Il ragazzo si riprese in fretta e guardò Lightning, deciso.
Manuel: Fallo. Ce la puoi fare.
Lightning restò un attimo in silenzio, poi guardò di nuovo il mostro. La sfera di energia aveva raggiunto dimensioni critiche. Guardò di nuovo Manuel, con il suo sguardo più deciso. Annuì con vigore.
La ragazza inserì il proiettile bianco nello scompartimento della pistola, come aveva visto fare a Manuel molte volte, e puntò l'arma verso il mostro, impugnandola con entrambe le mani.
Poi sentì le gambe che tremavano, e la pistola era diventata improvvisamente pesantissima, non riusciva a tenerla dritta. La vista si annebbiava, non riusciva più a prendere la mira. All'improvviso sentì una mano calda posarsi sulle sue, aiutandola a sorreggere la pistola. Un'altra mano si posò sul suo fianco, e poi sentì un corpo che entrava in contatto con la sua schiena.
Sorrise, ed insieme a Manuel sparò il proiettile Cloud al mostro.
Il mostro lanciò la sfera viola, ma il raggio bianco e celeste sprigionatosi dalla pistola attraversò la sfera viola, ed andò a colpire il mostro Cid, che rimase immobile per un attimo, poi precipitò ed iniziò a dissolversi.
La sfera viola, nel frattempo, si era abbattuta sui nostri eroi, e per loro si fece buio di nuovo.
 

Odstarva

Ashaad Nehraa Talan
IVALICE
-???????-

Manuel aprì gli occhi. Si trovava in uno spazio vuoto completamente bianco.
Manuel: Vuoi vedere che questa volta sono morto davvero?
Alzandosi scoprì che la gamba non gli faceva più male. Si guardò i vestiti, erano intatti. Iniziò a camminare, senza una meta precisa. Si sentiva sperduto, senza riferimenti, senza nessuno.
Questo era il suo mondo. Anzi, essendo l'unico elemento di quel mondo, lui era il mondo.
La proiezione della sua anima.
Poi sentì un elemento estraneo, che tentava di entrare in contatto con lui, un altro mondo.
La proiezione di un'altra anima.
Cosa stava facendo? Perchè tentava di unirsi a lui?
Per essere felice.
Non lo voleva. Non voleva unire quel mondo con quello di qualcun altro. Un estraneo, un altro essere.
Tale è il muro che circonda l'anima degli esseri umani.
Era poi un'idea così pessima unire il proprio mondo con un altro essere? Perchè doveva essere così ostinato?
Paura di soffrire.
Eppure aveva già stabilito altri legami in passato... Sua sorella, Cloud, Barret...
I rapporti che si stringono con le altre persone riguardano solo la parte più superficiale dell'individuo. L'essere rimane comunque isolato nell'anima, e vive come un mondo a sè stesso. E' per questo che gli esseri umani sono condannati alla solitudine, e non riescono ad essere "felici".
Lui era felice, se lo ricordava.
E' impossibile fornire una definizione della felicità, per un essere umano.
La felicità? Effettivamente non si era mai chiesto cosa fosse. Provò a cercare le parole giuste per descriverla, ma non ne trovò nessuna.
Un agori risponderebbe semplicemente che la felicità sono tutte le cose che vivono insieme in equilibrio, ma gli umani non possono comprenderlo.
Ma qui nel suo mondo era libero.
Libertà non è sinonimo di felicità.
Perchè poi?
La libertà ti obbliga a essere solo.
E non poteva essere felice lo stesso, anche se era solo?
La felicità non è mai di un singolo essere. Se non è condivisa non vale nulla.
Il ragazzo non capiva.
Pensa ad una scena che ti sembra felice.
Si concentrò, e fissò la scena di lui che, da piccolo, catturava un piccolo rospo, e lo mostrava tutto contento ai suoi amichetti.
Prova ad immaginare se fossi stato da solo.
Manuel rivide la scena, questa volta stringeva un rospo, ma era in un parco da solo. Il senso di soddisfazione e contentezza della cattura svaniva di fronte alla solitudine di un parco vuoto.
Quindi capì.
Tale è la consapevolezza di essere soli.
Non voleva essere da solo.
Apri la tua anima.
Si concentrò, sentiva ancora il corpo estraneo che tentava di entrare nel suo mondo, e decise di smettere di lottare e di unificarsi a qual nuovo mondo. Una parete bianca davanti a lui si sbriciolò, rivelando la figura di una ragazza con i capelli biondo-rosei. Manuel le sorrise, e lei sorrise a lui.
Fu così che i due esseri persero la libertà, ma si completarono a vicenda.
Lightning: Manuel...
Manuel: Lightning...
Si abbracciarono. Rimasero lì abbracciati per ore, forse giorni. Senza dire una parola.
Ora che erano uniti, condividevano gli stessi pensieri.
E desideravano uscire da quel mondo così perfetto.
Perderete la felicità.
Era la cosa giusta da fare. Dovevano tornare indietro. Potevano farlo?
Se era ciò che ritenevano giusto.
Potevano farlo. Dovevano farlo. Non avevano ancora finito.
Innalzerete di nuovo le mura delle vostre anime, i vostri mondi non si unificheranno, e morirete da soli, come tutti gli esseri umani.
Era il loro destino. Sarebbero morti da soli... Insieme.
Così sia.
Il mondo perfetto svanì intorno a loro, e loro rimasero abbracciati.
 
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