Avalokitesvara ha detto:
Per voi può essere anche il miglior gioco del mondo, ma tecnicamente parlando resta parecchio sotto la media.
Pure io mi sono divertito con Rhapsody, per dire, ma lo ritengo una scemenza alla fin fine.
In FFVIII ci sono troppi difetti oggettivi e tecnici, imprescindibili dal gusto, citati a più riprese in questo thread e mai smentiti da nessun intervento.
E qui ci sono due errori.
Il primo è che non tutti i FF sono capolavori.
Il secondo è che di motivi ne sono stati dati pochi e genericamente un po' ingenui.
I più quotati sono:
- I personaggi sono adulti, non bambini come quelli di FF(numero a caso);
- Grafica e filmati sono spettacolari;
- Le Junction sono semplici/potenti, ma a me piacciono;
Non appena sono arrivati i malvagi detrattori, i fanboy si sono sentiti in dovere di proteggere il gioco in qualunque modo, finendo inevitabilmente per attaccasi al relativismo pur di poterlo definire capolavoro.
Che, tecnicamente, non lo è, essendo inferiore a numerosi giochi con anni ed anni sulle spalle.
La questione resta:
Obiettivamente, è possibile definire FFVIII un capolavoro?
Personalmente può piacere alla follia, come qualunque altra cosa.
Tecnicamente, fa acqua da tutte le parti.
Stando ad una valutazione oggettiva:
(recensione presa da retrogaming)
Annunciato con squilli di tromba e rulli di tamburi, l'ottavo capitolo della saga ideata da Hironobu Sakaguchi approdò su PSOne nel 1998, a poco più di un anno di distanza dal suo storico predecessore.
Si vedevano spot in televisione, con brani che parevano estrapolati da un opera lirica, mentre scorrevano immagini in CG di ineguagliabile bellezza. Perfino coloro i quali non avevano mai impugnato un joypad in vita loro conoscevano Final Fantasy VIII. Squaresoft estremizzò ciò che maggiormente fece presa in occidente, ossia l'enfasi visiva e cinematografica, imbottendo quattro cd-rom di filmati e modelli poligonali assai più dettagliati (Cloud in confronto sembrava un botolo squadrato). Il risultato fu decisamente notevole, ma qualcosa da quel momento cambiò in modo definitivo. Non si trattava più di un "gioco di ruolo", ma del "Final Fantasy", genere ibrido tra un film interattivo in Full Motion Video e un RPG.
In effetti qualcosa non quadrava. L'intento di ricreare il realismo in un gioco che dovrebbe essere fantastico per definizione lascia alquanto perplessi. I personaggi sembrano usciti da un catalogo di Armani: hanno tutti la stessa corporatura, la medesima altezza, persino i lineamenti si rassomigliano. Per compensare questa similarità, i protagonisti di Final Fantasy VIII sono alquanto stereotipati: abbiamo Squall Leonhart, il nostro solito tenebroso alter-ego, ancora più introverso e scontroso che mai; Rinoa, la classica ragazzina apparentemente indifesa dal carattere deciso, che tanto piace ai giapponesi; poi c'è il borioso e malvagio Seifer, il simpaticone di turno, la ragazza infantile, l'effemminato… L'unico personaggio caratterialmente sopra le righe è Laguna Loire, che controlleremo in alcuni misteriosi flash-back. Altri punti deboli sono insiti nel game design: le battaglie si basano quasi esclusivamente sull'utilizzo dei Guardian Force, vale a dire evocazioni di enormi entità semidivine che provocano gravi danni, tramite interminabili quanto spettacolari animazioni. Sebbene siano una gioia per gli occhi, i combattimenti si prolungano un po' troppo, rischiando di annoiarci; inoltre la varietà tattica risulta limitata. Numerosi sono i tagli, le semplificazioni: i punti mente sono scomparsi, le magie vengono estratte direttamente dai nemici o prelevate da fonti apposite. Stesso dicasi per la barra del Limit, e per il cambio di posizione sul fronte o nelle retrovie.
Non mancano tuttavia delle simpatiche novità: un sotto-gioco di carte, il pagamento "a stipendio", il sistema di costruzione delle armi…Si potrà viaggiare in treno o in macchina (pagando), evitando fastidiosi incontri. In più, i Guardian Force vanno fatti salire di livello per guadagnare nuove abilità, come se fossero dei veri e propri personaggi. Anche il Garden, l'accademia semovente che sarà il nostro principale punto di riferimento, è strutturalmente ben congegnata, e ci darà l'illusione di vivere in una seconda casa virtuale. Forse la più grande pecca di Final Fantasy VIII è quella di aver curato troppo l'estetica a sfavore di trama ed atmosfera, e questo dobbiamo sottolinearlo. Le centinaia di eventi alle quali assisteremo sembrano essere un collage disorientante, intervallato dagli ipnotici FMV. Le musiche di Nobuo Uematsu (a parte l'impressionante "Liberi fatali"), non superano per armonia e varietà quelle ascoltate nel settimo capitolo. Resta comunque un'avventura molto valida. Davvero, per terminarla sono necessarie parecchie ore, in più non sarà uno scherzo trovare tutti i luoghi segreti. L'impatto visivo è come una giostra che ci invita a ripetere nuovamente il giro. Ma una volta scesi, ce la si scorda in fretta. Insomma, quest'ottavo Final Fantasy vale la candela o no? Obiettivamente sì. Ma a nostro avviso chi ha amato personaggi carismatici come Sephiroth o Red XIII continuerà a preferire l'unico capitolo della saga in cui si può scivolare con uno snowboard, guidare un sottomarino o allevare i Chocobo per farli gareggiare al Golden Saucer. E sentirsi meno soddisfatti giocando a un nuovo episodio può essere quasi imperdonabile.
Ludos:
Fermi tutti! Siamo davanti ad un'opera d'arte!Rilassatevi e godetevi la recensione di Ludus del gioco di ruolo definitivo per PlayStation... almeno sino all'arrivo del nuovo capitolo.
La saga di GdR (giochi di ruolo), ideata dalla software house giapponese Squaresoft, è iniziata anni fa sulle pionieristiche console ad 8 bit, proseguita su quelle a 16 bit, e finalmente approdata su PlayStation con il magnifico Final Fantasy VII (grandioso successo commerciale).
Dopo due lunghi anni d'attesa, ecco un nuovo capitolo più grande e più bello. Se vi siete già immersi con Cloud nell'universo fantastico del famoso prequel, crediamo che non possiate assolutamente resistere al fascino di Final Fantasy VIII...
Dove la magia diventa amore e l'amore aiuta a realizzare i sogni...
Abbagliati (quasi con le lacrime agli occhi!) dalla lunghissima e magnifica presentazione, come in un sogno, il FMV ci fa volare con l'emozionante duello fino all'isola di Balamb (punto di partenza). All'interno dell'isola è installata un'accademia militare chiamata Garden. Allievi provenienti da tutto il pianeta tra i 15 e i 17 anni studiano l'arte della guerra. Il loro obiettivo è divenire soldati mercenari dell'esercito indipendente del Garden (una forza neutrale di pace), in un mondo infestato dalle guerre e dalla tirannia. Ai cadetti con più talento è consentito affrontare l'esame per divenire SeeD (unità militare dotata di poteri magici). Le squadre SeeD sono state create per le missioni più pericolose. Proprio alla vigilia dell'esame, troviamo Squall (uno dei protagonisti), ragazzo schivo ed associale, che ci guiderà nell'immenso paese di FFVIII. Epici combattimenti, luoghi incantati e fuori dal tempo, ambientazioni post-nucleari tipiche delle avventure nipponiche, saranno gli ingredienti delle vicende di Squall e dei suoi compagni, conditi da episodi romantici (romanticismo giapponese!!!), e divertenti ed appassionanti storie che vi coinvolgeranno fino al midollo.
Le sensazioni che proverete non si potranno distinguere più di tanto dall'emozione fornita dalla lettura di un grande romanzo. Nostalgia dei personaggi e del loro destino, compiacimento e soddisfazione vi accompagneranno una volta terminata la saga...GdR o adventure?
Trama e sceneggiatura degne di un film da oscar, non si discute. Ma quanti di voi credevano di trovarsi ad un preciso seguito di FFVII rimarrà deluso. Infatti la casa giapponese ha cambiato radicalmente protagonisti, luoghi e vicende, mentre il sistema di gioco non è mutato, anzi forse è stato reso un po' più complicato....
Per chi ancora non lo sapesse, il titolo della infallibile Squaresoft è una alchimia perfetta tra GdR e classico adventure game. Però a differenza dei classici GdR, l'avventura è piuttosto lineare (è quasi impossibile perdersi), e i protagonisti si potranno evolvere (nelle abilità e nelle forze), in modo da rivelare svariate sfaccettature dei loro animi, al fine di ricondurre gli incatenamenti della trama ad una soluzione. I guerrieri SeeD potranno spostarsi attraverso il fanta-futuristico paese grazie a vari mezzi di trasporto (navi, treni, automobili...), per giungere nelle località chiave del gioco (i Garden, le città, i campi di battaglia...). Come nei caratteristici GdR, è possibile raccogliere e conservare un enorme numero d'oggetti (armi, magie, libri, ecc), temi essenziali e determinati.
FFVIII è sostanzialmente suddiviso in vari sottogiochi. Il combattimento è forse il più avvincente, dove Squall & C. affronteranno mostri, soldati e boss. Esso è contraddistinto dalla tradizionale regola della mossa a turno. Inclusi nei duelli, sono senza dubbio spettacolari gli "elementari", particolari magia molto potenti note anche nel prequel.
La sezione delle magie è un sottogioco determinante per cavarvi dai guai, ed è anche la più complicata! Si ripartisce in "Junction" (unione), degli speciali comandi che permettono di selezionare e mixare le magie e le variabili, nelle "Guardian Force" (G.F.), cioè i cosiddetti potentissimi "elementari", e nelle magie vere e proprie.
Simpatico ed utile il gioco delle carte, molto simile ai giochi di ruolo con le carte, che potrà essere intrapreso con qualsiasi personaggio.
Questi giochi periferici sono l'ossatura di FFVIII:i potranno arricchire i protagonisti di magie e forza, in modo tale da poter superare le tante missioni assegnate dal Garden.Ma cosa è un film in confronto?!?
In quale miracoloso modo la Squaresoft è riuscita a programmare una grafica così esaltante e ad ottimizzarla per la PlayStation?
Semplice, anni e anni di duro lavoro! E i frutti si vedono nei notevoli miglioramenti rispetto al prequel. Infatti, tanto per cominciare, non esistono più i personaggi super-deformed. Sono stati sostituiti da figure animate dettagliate e realistiche, uguali a quelle dei duelli, anche per motivi commerciali (in un certo senso il titolo è stato occidentalizzato). Grandi migliorie hanno subito gli effetti grafici dei combattimenti. Gli elementari vi faranno rimanere sbalorditi per la loro spettacolarità ed i giochi di luce, anche se potrebbero risultare noiosi dopo averli visti più volte, dato che non c'è la possibilità di saltarli.
Si dice che FFVIII sfrutti una versione evoluta del motore grafico di Parasite Eve (straordinario successo della casa giapponese). Ciò si può riscontrare nella somiglianza dei personaggi e dei fondali. Fondali realizzati bidimensionalmente (alla Resident Evil), dal dettaglio grafico incredibile, ed inoltre con una buona interazione con i personaggi. Una nota negativa va alle lente dissolvenze tra un'inquadratura e l'altra, elemento forse ancora più fastidioso che in Resident Evil.
Il meglio che questo gioco propone dal lato estetico sono i filmati che, realizzati con avanzati algoritmi di decompressione, sono perfettamente integrati senza cuciture nelle sequenze giocate in real-time: semplicemente sbalorditivi! Inoltre durante le esplosioni e gli scossoni, il vostro joypad (solo Dual shock) vibrerà a più non posso. Unica e grandiosa è l'emozione nel giocare col proprio SeeD all'interno di un filmato ad alta risoluzione!! L'imponente presentazione del Garden di Balamb ne è l'esempio più lampante. Degno del più emozionante film di guerra (Spielberg insegna) è lo sbarco delle navi sull'isola della missione Dollet. Oramai famosissima, la scena del ballo con Rinoa resterà nel cuore di tutti i romantici (giapponesi!) e non.
Mettendo da parte il parlato, perché tradizionalmente (in tutta la saga) i dialoghi sono descritti con dei fumetti, tutto quanto concerne il sonoro è stato curato nei minimi dettagli: gli effetti speciali sono più che realistici e per giunta in dolby surround stereo, mentre le musiche sono firmate da Nobuteru Uematzu, famoso guru delle colonne sonore, e spaziano dalle belle melodie classiche ad intriganti pezzi pop. Esse costituiscono un'armonia ideale per un gran film di fantascienza.
Un capolavoro
Final Fantasy VIII, in Giappone, ha fatto registrare milioni di copie vendute solo nelle prime settimane d'uscita, e in seguito ha staccato qualsiasi titolo nella graduatoria dei best seller. L'intero mondo giovanile giapponese è impazzito per questa esaltante, commovente ed emozionante esperienza videoludica.
Lotte, amori e gelosie, tradimenti, epiche battaglie vi faranno gioire e soffrire allo stesso tempo, non senza rinunciare all'esilarante umorismo nipponico che sdrammatizza le grandi tensioni accumulate.
Come potete vedere le 2 recensioni(entrambe fatte da persone competenti) differiscono tra di loro, ma nessuna tende a pessimizzare al massimo il gioco(che resta,ne peggiori dei casi, più che discreto).
Quindi chi dice che ff8 fa acqua da tutte le persti è tanto imparziale e poco oggettivo quanto tutti coloro che hanno criticato accusandogli di difendere il gioco con pretesti infantili.