Filos85 ha detto:
Per Xeno: il modo di agire è specchio del tuo essere,si agisce in base al tuo carattere.Se Squall è schivo di certo agisce in modo diverso rispetto a Zell che invece è espansivo.
Non c'entra comunque il discorso, perchè il "modus operandi" non è "sto in silenzio perchè non mi va di parlare", è una definizione che si rifà a "modalità operativa" o comunque modo di agire in senso stretto in uno specifico contesto (lavorativo ad esempio). Non si può usare per ogni modo di fare generale. (E comunque agire ed essere non si riflettono così perfettamente, un qualsiasi personaggio può non rivelare con le sue azioni tutto il suo carattere).
Spero di essermi spiegato ^^"
Filos85 ha detto:
Per quanto riguarda il 7 con il materia system si possono imparare pressapoco tutte le abilità con ogni personaggio.
Si, ma ti ho già detto che i personaggi hanno comunque diversità innate. Certo se metti a Barret 4 Magic Plus Materi questo diventa forte con le magie quanto Cloud (per dire), ma è una manipolazione forzata. In FFVIII gli stats
peculiari non hanno questa grande distinzione; si parla di caratteristiche proprie, non raggiunte mediante artifizi.
Filos85 ha detto:
Ad ogni modo ti ripeto che IMHO non ci vedo questo difetto enorme nel poter sfruttare le stesse abilità.Sono tutti umani in un'ambientazione che si rifà molto al reale dunque non avrebbe senso creare peculiarità combattive per ogni personaggio come avviene nel 9 o nel 5.
Puoi anche non vederlo come un difetto, ma il fatto di non dare un minimo di differenze tra un personaggio e l'altro è decisamente contro ogni standard di rpg. Nei giochi di questo genere, sin dai primissimi tempi, il "gioco" stava appunto nel gestire il proprio party tenendo conto delle
diversità di ciascun personaggio. Se i personaggi sono tutti uguali il lato della strategia viene ridotto al minimo.
Filos85 ha detto:
Per il tatticismo bhe potrebbe essere come anche no.Non c'è scritto da nessuna parte quelli che sono i livelli minimi di tatticismo richiesto e dunque il tutto è rimandato al giocatore.
Per rendersi conto di quale sia un "livello di scala" basta fare 2+2 guardando il livello di difficoltà medio degli rpg.
Ripeto, se vuoi puoi non considerare lo scarso tatticismo di FFVIII un difetto, ma è un aspetto che (insieme agli altri) lo allontana dal poter essere considerato un "capolavoro".
Un capolavoro nel genere RPG (dove il gameplay dettato da tattica e strategia è fondamentale)
non può avere carenze di questo tipo.
Filos85 ha detto:
Sul realismo forse hai frainteso.Intendevo dire che il il gioco essendo basato su esseri umani che non agiscono in ambito prettamente fantasy come FF5- FF6 -FF9-FF10 non hanno ragione di avere limitazioni.Non è come avere un mago nero ed un cavaliere che mostrano forzatamente determinate peculiarità in alcune abilità.
Mi dispiace ma come "giustificazione" proprio non regge.
Primo perchè anche usando tutti esseri umani è comunque possibile differenziare le loro stats (se prendiamo come paragone FFVII; già solo Cloud, Barret, Aeris, Tifa, Vincent, Yuffie e Cid tra loro di certo non sono uguali).
Secondo, perchè se comunque si vuol fare un rpg con personaggi tutti uguali il problema è SUO, cioè se si vuole fare una scelta in netta contraposizione con il genere stesso si è liberi di farla, ma di certo la cosa non può rendere il gameplay proprio di un "capolavoro".
Ah e sulla questione magie può anche darsi che castare 10 magie non modifichi molto le stats, ma il punto è che al confronto di fare un attacco fisico normale non vale quasi mai la pena. Con la differenza che se si castano spesso magie si deve avere la rottura di andarle a ripescare dai mostri o di proseguire con le stats ribassate (e a forza di usarle prima o poi scarseggiano, se si sceglie di non perdere tempo a riprenderle).
Non vedo come il non dare una solida motivazione ad usare le magie, rendendo gli attacchi fisici potenti abbastanza da poterne fare quasi a meno o non limitando le GF, possa non essere un difetto ò_o