Leggendo alcuni post di questa discussione mi sono reso conto che, nel giudizio della maggior parte delle persone, manca una componente fondamentale di cui bisogna sicuramente tenere conto : la soggettività. Su FFXII, come su quasi tutti i Final Fantasy, ho sentito pareri che vanno dal bellissimo al bruttissimo, dal tutto nero al tutto bianco, passando per un infinità di sfumature. Ho ascoltato persone che odiano il nuovo battle system, altre che lo amano; lo stesso vale per la caratterizzazione dei personaggi, per la trama, per il license system, e praticamente per tutti gli aspetti del gioco.
Giudicare oggettivamente la bellezza di un gioco è un compito che è in parte irrealizzabile, proprio perchè ogni persona ha un approccio diverso al gioco, ogni persona ha una sua personalità che può adattarsi o meno al gameplay e alla trama del gioco.
Che cosa può essere sicuramente giudicato oggettivamente in un gioco? è una domanda che probabilmente molti gestori di riviste videoludiche si porranno costantemente. Partiamo dalla trama. Solitamente, in un videogioco, come in un film o in un romanzo, si parte da un punto di partenza (e se necessario si pone un prologo chiarificatore) che ha un proprio stabile equilibrio. Tale equilibrio viene quasi subito infranto da una serie di eventi facenti quasi tutti capo alla stessa causa (l'antagonista). Si passa allora ad una fase in cui i personaggi principali della storia tentano di riportare, o addirittura migliorare, l'equilibrio iniziale della storia. Nell'ultima fase i personaggi, dopo una serie di avventurre, riescono a raggiungere gli obbiettivi prefissati e riportano l'equilibrio nella storia, seppur un equilibrio diverso (migliore) da quello iniziale.
Ora, questa è una descrizione approssimativa e riduttiva di quello che in realtà accade in una storia, tuttavia potrete notare come questa sia la caratterizzazione principale delle storie in Final Fantasy (come anche in libri o film).
Cosa cambia allora da una storia all'altra? la risposta è tutto. Cambiano personaggi, cambiano personalità, cambiano ambienti e regole. Ma quello che veramente cambia è l'approccio che ogni storia può avere con le personalità giocanti. Ogni storia, anche la più lunga e complessa così come la più breve e semplice, può appassionare o lasciare indifferenti, lasciando quest'ultima scelta unicamente alla personalità del giocatore.
Lo stesso discorso può essere benissimo fatto per l'intero gameplay del gioco.
Dire "questo gioco è brutto" è fondamentalmente insensato; sarebbe più giusto dire "questo gioco personalmente non mi è piaciuto" o "mi è piaciuto solo in parte".
La particella pronominale Mi porta tutto il discorso ad un livello soggettivo, senza nulla togliere al valore dell'opinione ma anzi aprendo una discussione attiva senza che nessun parere si ponga come valore assoluto.
Probabilmente non c'è nulla che possa essere giudicato in modo assolutamente oggettivo, tuttavia un criterio di giudizio deve pur esserci, altrimenti giudicare un gioco tramite riviste risulterebbe impossibile (così come giudicare un quadro o un affresco). E' per questo che ogni recensore cerca di trovare dei valori oggettivi in un gioco, facendo riferimento a valori come la grafica, la longevità, la semplicità d'uso, il rapporto qualità/prezzo, e altre cose.
Cionondimeno, anche il giudizio di un esperto del settore puù essere condiviso o meno.
Per fare un esempio, la grafica ottenuta tramite il cell shading potrebbe piacermi o meno, senza che questo tolga nulla al lavoro necessario per realizzarla.
Quello che lungo tutto il mio discorso tenevo a precisare, era che non bisogna Mai dimenticarsi che il proprio giudizio non è mai nè sempre vero nè sempre falso, ma che tutto dipende dalla personalità del giocatore e dal suo peronale approccio al gioco. Detto questo, posso anche postare la mia opninione, conscio del fatto che ha un valore puramente soggettivo e non vuole in nessum modo oscurare quella di altri giocatori.
Io adoro semplicemente tutti i Final Fantasy, dal primo all'ultimo (FFX-2 compreso). Trovo alcuni migliori di altri, ma sicuramente trovo incredibilmente bello il cambiamento che la Square proprone ad ogni capitolo. Ogni Final Fantasy è un mondo a parte, con personaggi e mondi diversi, con trama diversi, e molte volte anche con un gameplay differente.
E ogni volta che la Square propone uno stile diverso sento lodi e critiche, ed è proprio questo che mi fa amare ogni Final Fantasy; è come se ci fosse un FF per ogni personalità, per ogni approccio.
E' un pò come il mondo dell'arte, della letteratura, pieno di cose che piacciono e cose che non piacciono, senza però che questo tolga qualcosa al valore puramente artistico di questo mondo.
La saga di Final Fantasy è un universo di sapori differenti, ognuno con il suo stile unico e inconfondibile, e se uno riesce a gustarli tutti, allora potrà apprezzarne la varietà e la complementarità.
Sarebbero mai arrivati al XII capitolo se avessero fatto sempre una stessa caratterizzazione della trama o del gameplay? probabilmente no. In ogni FF non cambiano solo i personaggi e le loro personalità, ma l'intero approccio al gioco. Ed è proprio questo a donare l'incredibile varietà di colori e sapori alla saga.
Io credo che non ci sia un Final Fantasy che si possa definire brutto o fatto male. Penso che tutto dipenda dal proprio modo di giocare. Personalemente, io non ho un solo approccio al gioco, ma ne provo più di uno. Ed è grazie a questa varianza di stili di gioco che riesco ad apprezzare pienamente ogni capitolo di Final Fantasy.
Naturalmente non è necessario amare tutti i Fianl Fantasy, ma bisogna sicuramente chiedersi se il proprio giudizio ha un valore veramente oggettivo o se piuttosto stiamo semplicemente paragonando il gioco ad un altro gioco che per noi ha più valore personale.
Come disse Ferdinand De Saussurre : "E' il punto di vista che fa la cosa"