Bahamut Zero
Dreamcaster
non per perorare la causa di FFX, che mi sta da sempre antipatico per non dire altro, ma non sono d'accordo quando si dice che ha una trama superficiale. non è affatto così;
superficiali sono i personaggi, commerciali al massimo come nemmeno un libro di dan brown, l'intera Spira sembra uscita da un video delle spice girls, con le debite eccezioni di Auron e Yuna anche se non proprio sempre. di per se stessa, la trama, invece, presenta riferimenti incrociati, direi "sotterranei" che non è facile spulciare, oltre ad essere raccontata in maniera originale tramite il flashback. quello che apprezo in maniera particolare è la relazione alla filosofia di yevon (religione oppressiva ed altre forme in generale di costrizioni esterne delle personalità) di seymour e del suo rapporto con la madre, rapporto che diventa dolore tangibile nel summon Anima, altro concentrato di simbolismo incasinatissimo.
ecco, direi che ci hanno messo cinque anni per sfornare ffx ed in quei 5 anni ci hanno saputo infilare sia appetibilissimi intorcinamenti della trama, contorsioni sotterranee ed esoteriche, non evidenti, visto che la storia principale rimane comunque molto lineare ed in superficie semplice, che elementi molto più semplicistici, per non scoraggiare troppo i milioni di acquirenti che dovevano risollevare la Square dalle terribili spese di FF The Spirits Within.
allo scopo soccorrono anche migliaia di comprimari mezzi nudi per spira tutto l'anno, una maga nera con due bocce grandi come una casa e tante altre cose che rendono FFx veramente irritante. la grafica e la pelle non sono tutto. (certo quando evoco shiva mi dimentico completamente di tutto ciò)
superficiali sono i personaggi, commerciali al massimo come nemmeno un libro di dan brown, l'intera Spira sembra uscita da un video delle spice girls, con le debite eccezioni di Auron e Yuna anche se non proprio sempre. di per se stessa, la trama, invece, presenta riferimenti incrociati, direi "sotterranei" che non è facile spulciare, oltre ad essere raccontata in maniera originale tramite il flashback. quello che apprezo in maniera particolare è la relazione alla filosofia di yevon (religione oppressiva ed altre forme in generale di costrizioni esterne delle personalità) di seymour e del suo rapporto con la madre, rapporto che diventa dolore tangibile nel summon Anima, altro concentrato di simbolismo incasinatissimo.
ecco, direi che ci hanno messo cinque anni per sfornare ffx ed in quei 5 anni ci hanno saputo infilare sia appetibilissimi intorcinamenti della trama, contorsioni sotterranee ed esoteriche, non evidenti, visto che la storia principale rimane comunque molto lineare ed in superficie semplice, che elementi molto più semplicistici, per non scoraggiare troppo i milioni di acquirenti che dovevano risollevare la Square dalle terribili spese di FF The Spirits Within.
allo scopo soccorrono anche migliaia di comprimari mezzi nudi per spira tutto l'anno, una maga nera con due bocce grandi come una casa e tante altre cose che rendono FFx veramente irritante. la grafica e la pelle non sono tutto. (certo quando evoco shiva mi dimentico completamente di tutto ciò)