Varie Il Ritorno degli Antichi

Doomrider

Guerriero della Luce
E ridagli.. se trovo ancora qualcuno che rivendica le idee di questa storia come proprie.. vi combino uno di quei colpi di scena che non farete fatica a considerare come INEDITO. Anche se mi rovinerà, e di brutto, la storia originale, pazienza. Tanto era copiata..

@ Od: non mi aspettavo niente riguardante docce. Mi aspettavo e mi aspetto tuttora MOLTO MOLTO MOLTO MOLTO di più.


EDIT: ..e così sia. L'avete voluto voi. Che colpo di scena sia, dunque!!!!


La corruzione di Hikaru

Locke rimase abbracciato a Hikaru per diversi minuti, nel silenzio irreale dopo la furia della battaglia. Dopo un po’ di tempo si accorse che la ragazza si stava aggrappando sempre di più, come se le forze la stessero abbandonando. Iniziò anche a dire delle parole, che però non avevano un senso logico; Locke fece in modo di sedersi in un angolo al di fuori della chiesa, in modo da capire cosa stava dicendo la ragazza che ancora era appoggiata a lui con il corpo, ma lontana anni luce con la mente e l’anima.

Hikaru

_Chi.. chi è che parla?_

Mi hai già incontrato

_Questa voce.. sei.. sei Sephiroth, non è vero?_

Sì, sono proprio io. Ma questa volta non devo sfidarti. Anche perché non avresti la forza di estrarre la tua spada

_Io.. io.._

Confessalo. Hai il terrore di ciò che sei diventata.

_…co.._

Sì, è così. I tuoi veri poteri si sono manifestati, ma tu hai paura di non riuscire a controllarli. E in effetti hai ragione

_..ma.. come ‘ho ragione’?!_

Un incendio devasta tutto sul suo cammino. Accadrà lo stesso a te con i tuoi poteri se non imparerai a dominarli, e io posso aiutarti a farlo

_E come?_

Se ti fiderai di me ti mostrerò un modo che ti renderà invincibile

_N..non mi interessa diventare invincibile.._

Ah no? Ne sei sicura? Il tuo cuore la pensa diversamente.. cosa stai provando ora?

_I..io.. paura direi… e grande sconforto.._

NO! Nel vero profondo il tuo cuore sta esultando perché ha spazzato via i suoi nemici. Hai vinto la tua prima battaglia in questa guerra, la tua anima lo sa. E farà in modo che a questa prima vittoria ne seguano altre. Spargimento di sangue, il più grande spargimento di sangue della storia del Pianeta: è questo quello che vuoi

_N..no.. non.. non è vero… non può essere vero!!_

Perfino la fioraia te l’ha detto. Devi imparare ad ascoltare il tuo cuore. O al momento giusto cederai. Tu hai paura

_Io.. no!! Non ti voglio ascoltare! Vattene!_

Non posso andarmene. E’ il tuo cuore che mi vuole. Io ho lo strumento per farlo diventare quello che vuole essere. Distruttore incontrastato, portatore di devastazione. Sei TU che mi vuoi, Hikaru

_io.. io.. cosa devo fare?_

Seguimi. Raggiungimi a Nibelheim, nei sotterranei della Dimora ShinRa. Là ti darò ciò che ti farà dominare i tuoi poteri una volta e per sempre

_Ma.. io devo andare alla Capitale Dimenticata.._

Un passo alla volta. Non sei ancora pronta per far rivivere il Lifestream. Il tuo cuore sa, il tuo cuore ti porterà da me. Sei il mio nuovo burattino, complimenti!

_C..cosa?!_

Non ti preoccupare.. non c’è niente di cui arrabbiarsi. E’ il tuo cuore che lo chiede, anzi lo implora con tutta la sua forza. E io ti accontenterò… burattino.

_VAI VIA, ESCI DALLA MIA MENTE!!_

L’ultima frase fu pronunciata con così tanta violenza che la voce di Sephiroth si dissolse, mentre Locke si prese quasi un colpo. Quella era l’unica frase di cui aveva capito il senso, anche fin troppo bene. Hikaru, fino a quel momento fra le braccia del ragazzo, aprì gli occhi di scatto e si tirò su il più in fretta possibile. Locke la fece passare, anche perché era sconvolta: aveva i capelli completamente spettinati, due occhi che sembrava appena uscita da un rave party, un’espressione esausta e soprattutto era in visibile stato confusionario.
Annaspava in avanti, un passo dopo l’altro, a fatica; non sapeva nemmeno dove stava andando, ma sapeva che doveva muoversi da qualche parte.

_Hikaru.. dove stai andando?_

_Io.. io… non.._

Locke non volle sentire altro; non gli sembrava assolutamente sensato lasciarla vagare a caso per i bassifondi di Midgar. Le si avvicinò e le prese le mani, obbligandola a fermarsi e guardarlo negli occhi… se solo Hikaru non si guardasse intorno continuamente, come se fosse ricercata da un esercito invisibile.

_Fermati. Hai bisogno di riposare. Ehi, mi stai sentendo?_ chiese Locke, cercando di tenere ferma il più possibile la ragazza. Alla fine le diede uno strattone più violento, facendole pure male e obbligandola a guardarlo sul serio.

_Sei distrutta. Vieni, andiamo a riposare_ le sussurrò poi il ragazzo, cercando di farsi perdonare la presa poco felice

_Io.. io.. non posso. Devo andare a… a.. a Nibelheim.._ rispose Hikaru, con una voce ancora più confusa di quello che era

_A Nibelheim? Ma non era la Capitale Dimenticata?_ chiese spontaneamente Locke, poi aggiunse _Beh, comunque è meglio che prima.._

_NO!_ gridò Hikaru, sottraendosi con la forza al ragazzo che la teneva ferma _Io.. devo andare a Nibelheim. ADESSO_

Ancora una frase violenta, che ricordava la tempesta di fuoco che aveva incenerito i nemici di Hikaru. Una fiammata si frappose fra lei e Locke, distanziando i due. Subito dopo un vero e proprio muro di fuoco cancellò qualsiasi possibilità per Locke di raggiungere Hikaru, che si allontanò fra le fiamme.. come Sephiroth agli occhi di Cloud, nel fuoco di Nibelheim molti anni prima
Fine XXX episodio
 

Neji20

got it memorized...?
finalmente una nuova adepta sul sentiero oscuro... eccellente....

sephiroth: HIKARU, sono io... tuo padre!

hikau: ma mio paadre non è l'imperatore planetario?

sephiroth: PASSA AL LATO OSCURO DELLA FORZA!

hikaru: :| ooook... se non ti dispiace io vado...

Sephiroth (in lontananza): ILLIMITATO POTEREEEEEEEEE!!!!!
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Doom: Là! Alla faccia di chi ci vuole male, io e la mia nuova coautrice abbiamo appena terminato un nuovo episodio!
Cid: Coautrice?! E chi @#£$ sarebbe??
Tifa: non posso essere io.. anche perchè non sto facendo niente..
Barret: Ma.. Aeris, c'entri tu?
Aeris: No, cari
Vincent: Oh no. Allora è..
Yuffie: NO, io non ne so niente!!
Doom: Siete tutti fuori strada
Hikaru (arriva senza più cartelli, estremamente soddisfatta): Io cari.
Cid: TU?! o porc@#£$
Hikaru (lo fulmina con lo sguardo): BEH?! Che c'è??!? Finalmente il caro Doomy mi ha dato il posto che mi merito!
Cid: Ah, quindi gliel'hai dat..
Hikaru: PERVERTITO!!!! (seppellisce Cid sotto una valanga di pugni)
Doom: Allora, si cominci! Sempre alla faccia di chi ci vuole male, vero Hikaru?
Hikaru: Lo puoi dire forte!

Disordine e Caos

Il muro di fuoco non era ancora scomparso, ma Locke non poteva aspettare. Hikaru era troppo malconcia e provata nel corpo e nello spirito per proseguire da sola; fuoco o no, sarebbe caduta al secondo nemico che le avrebbe sicuramente sbarrato la strada, ovunque si fosse diretta.
Con questo pensiero ben presente in mente Locke si gettò ad occhi chiusi nelle fiamme ardenti, pur di inseguire e raggiungere l’oggetto delle sue preoccupazioni.
Hikaru nel frattempo aveva quasi raggiunto l’uscita del Settore 5, sebbene con passi barcollanti. Si appoggiò per riprendere fiato alle rovine vicino allo squarcio nel muro, quindi risentì nuovamente la voce di Sephiroth

Molto bene. Adesso che ti sei liberata di tutti, puoi venire a me e compiere il tuo destino!

_Cosa?!_ gridò la ragazza, che non ne poteva più di sentire voci _Io non ti voglio sentire, VAI VIA!!!_

Sai bene che sei TU che mi vuoi sentire invece. Ed ora guarda!

Davanti a Hikaru si materializzò la figura evanescente del figlio di Jenova, con tanto di monoala, che teneva in mano una semisfera nera come la notte.

Questa.. è Materia Oscura. E’ tua, fanne ciò che più ne desideri

La ragazza rispose un insulto molto poco carino, sebbene ci stesse tutto nel suo stato d’animo.

_..e cosa dovrei farmene?!_

Te l’ho detto. Fanne ciò che vuoi, amplificherà i tuoi poteri. Ma per controllarli del tutto ti servirà tutta intera

Hikaru si avvicinò all’altra metà della Materia che era stata data a Nova e cercò di prenderla in mano. Appena la sfiorò, la semisfera iniziò a dissolversi in un vapore nerastro che veniva immediatamente assorbito dal suo corpo.

Adesso.. mio burattino, è ora di venire al tuo Maestro. Raggiungimi a Nibelheim, e io ti darò anche l’altra metà. Io ti farò conoscere.. il vero potere

Una voce maschile improvvisa irruppe lo sbarramento mentale indotto dalle capacità di Sephiroth e raggiunse Hikaru come un piccolo sasso che distrugge uno specchio di cristallo, poco prima che il grosso della semisfera fosse assorbita in lei. L’essenza di Sephiroth, interrotta nell’apice del suo tentativo, venne costretta a scomparire nell’aria.

_Hikaru!! Fermati!!_

Hikaru si ridestò, come da un sogno. La Materia Oscura scomparve, generando un’improvvisa ondata di rabbia da parte di Sephiroth, che si espresse tramite i poteri del Fuoco. Una fiammata enorme partì da Hikaru, che gridò nel sentire il suo potere strappato da lei, ma dando tutta l’impressione di essere lei stessa la causa dell’attacco

_STAI INDIETRO!!_

Locke schivò miracolosamente la fiamma, poi rimase a distanza di sicurezza e le rispose

_Guarda che non c’è bisogno di uccidere per farti ascoltare…_

Hikaru sentì un improvviso tuffo al cuore, poi gettò alle ortiche i pensieri allucinanti che la stavano gettando nel baratro. Si dimenticò di colpo di Sephiroth e della Materia Oscura, ormai definitivamente scomparsi, e si voltò verso il ragazzo

_Scusa_ gli disse, cadendo in ginocchio. Delle lacrime iniziarono a scorrere, mostrando come in effetti la sua riserva di pianto era quasi infinita. _..scusa ma.. non sono.. più capace.. di.._

Locke le si avvicinò e la abbracciò nuovamente, questa volta in modo molto più dolce. Le accarezzò i capelli teneramente, cercando di farle sentire il suo affetto

_Sssh. Non parlare adesso. Non parlare più_

Nonostante questa frase Hikaru invece continuò, sfogandosi

_Io… non so.. cosa devo fare… ho paura… così non posso più andare avanti… io… io…_

_Aspetta, aspetta. Non correre_ la accolse Locke, parlandole pazientemente _Ascolta, torniamo alla casa di Elmyra. Ci mettiamo comodi sul divano e ci rilassiamo, poi mi racconti tutto, ok?_

Hikaru annuì, singhiozzando. Forse la soluzione era veramente parlarne.. con qualcuno. E Locke rimaneva la persona più indicata per farlo. Forse non le avrebbe creduta, forse l’avrebbe scambiata per una pazza visionaria, forse… rigettò indietro tutti quei pensieri, mentre camminava accompagnata dal ragazzo verso la casa di Elmyra. Del resto ciò che doveva raccontare era solo la verità, la pura e complicata verità. Non attese di varcare la soglia, Hikaru iniziò il suo racconto già molto prima di salire i gradini; Locke la stette a sentire molto attentamente, soprattutto dopo che l’aveva fatta sedere sul divano e lui si era rimesso sulla poltrona che qualche ora prima l’aveva avuto come ospite.

_…e questo è tutto.._ concluse la ragazza, facendosi cadere esausta sui cuscini del divano

Seguì un lungo periodo di silenzio, in cui Locke sembrava non aver niente da dire; e ciò pesava su Hikaru più che un esplicito abbandono. Alla fine la ragazza si decise a rompere lei stessa quel silenzio pesantissimo.

_Ecco.. adesso sai che hai a che fare con una visionaria che sente le voci… e puoi lasciarmi da sola_

Era la prima volta da quando l’aveva incontrato che gli diceva una frase simile; fino a quel momento era sempre stata lei a convincerlo a rimanere, chiedendoglielo più o meno esplicitamente.
Locke si alzò in piedi, facendo temere a Hikaru che la stesse prendendo in parola. In realtà l’ex cacciatore di taglie si era alzato solo per togliersi il mantello, gettarlo per terra ed essere così più credibile. Diede un calcio al cumulo di armi, veleni, sotterfugi e altre diavolerie, simbolo della sua vita passata e poi dichiarò

_Tu non sei una visionaria. E non ti lascerò da sola, lo prometto_

Hikaru fu sollevata da quella frase, ma solo un pochino. Il peso sulla sua anima era troppo grande per gioire, anche se solo fino a due ore prima sarebbe stata la ragazza più felice del Pianeta a sentire delle parole simili.

_Io.. non ce la posso fare, Locke.. non posso.._

_Smettila di dire stupidaggini. Nessuno è perduto in questo mondo se non è solo. E tu non sei sola: hai me, così come io ho te_

_..ma io…_

_Basta “ma” e basta “io”_ affermò Locke _So che è la paura che ti ferma. Paura e terrore. Ma so anche che non possono vincere loro. Vincerai tu alla fine, ne sono certo. Anzi, vinceremo noi_

La ragazza si asciugò le lacrime, che ormai erano diventate quasi un’abitudine a quell’ora del pomeriggio. Locke non si fermò di parlare, ma continuò con il tono più incoraggiante e carismatico che aveva avuto in tutta la sua vita

_Mostrami che sei la stessa Hikaru che ho conosciuto. Mostra il tuo potere! E non mi riferisco a quello del fuoco. Ma alla tua vera forza_

Hikaru lo guardò con occhi splendenti, in cui era tornata a luccicare una fiammella particolare, il fuoco che aveva quando era partita di casa per andare da Cid all’inizio delle sue peripezie.

_La mia… vera forza…_

La voce di Locke nella risposta si sovrappose a un’altra; era la prima frase che aveva sentito dal suo Spirito Guida, che ancora una volta si fece sentire. Questa volta però lo spirito di Zack non era solo, perché Locke pronunciò le stesse identiche parole.

_Hikaru. Abbraccia i tuoi sogni e difendi il tuo onore!! _

_Giusto_ affermò Nova, sbucando come dal nulla sulla soglia della porta.La Paladina di Wutai era sola, come sempre vestita nella sua armatura leggera azzurra e il lungo mantello che le scivolava dalle spalle fino all’altezza delle ginocchia.
_Abbraccia i tuoi sogni, difendi il tuo onore e arrenditi. Sarà più facile_

Hikaru sobbalzò sul divano, rischiando un infarto e anche un mezzo attacco di panico. Per fortuna aveva altro a cui pensare o le si sarebbe innescato sul serio. Locke di tutta risposta recuperò con una mano il mantello e ne estrasse la spada, pronto a vendere cara la pelle

_Ah ah ah.. rilassati ragazzo mio.. non mi puoi colpire_ affermò Nova, divertita _Sono ancora lontana, per il momento_ poi si rivolse a Hikaru, senza dar modo di far notare che era solo una sua immagine trasmessa dalla magia a parlare

_Vedo che non te la stai passando molto bene. Però farai meglio a prepararti: ho intenzione di sfidarti personalmente, solo tu ed io. Il luogo sarà il Monte Nibel, nelle rovine dell’antico reattore energetico_

Hikaru riuscì a rispondere, anche perché il discorso precedente di Locke e la sua presenza di fianco a lei le aveva restituito un briciolo di coraggio
_Il Monte Nibel.. è dove si trova Nibelheim? E perché mi vuoi sfidare, Nova?_

La Paladina si avvolse parzialmente nel mantello, come se una folata di vento improvvisa l’avesse investita; la semisfera della Materia Oscura pulsava nella sua mano destra, controllando in parte i suoi pensieri.

_Il Monarca Supremo ha scoperto che hai dei poteri. E io li voglio. Se perderai, te li strapperò di dosso e li avrò al mio servizio, per la Gloria dei Regni Uniti di Wutai!_

_Io… puoi già scordarteli!_ rispose Hikaru, stringendo i pugni _Non perderò mai contro di te!_

_Lo vedremo_ asserì Nova, prima che la finestra magica iniziasse a rimpicciolirsi _Appuntamento al Monte Nibel tra quattro giorni da ora. Ti conviene esserci, o…_

L’immagine della Paladina scomparve, sostituita da quella di Barret, Vincent e Cait Sith chiusi in una prigione segreta di Wutai, dove erano stati condotti dopo il loro rapimento. Non era stata neanche una missione troppo difficile per le forze speciali segrete di Nova: erano dei commando dotati di poteri sovrannaturali conferiti da qualche Materia in grado di colpire praticamente su tutto il Pianeta e con una precisione infallibile. Solo la Paladina ne conosceva l’esatta esistenza e composizione, non più di sette uomini in tutto. Neppure il Monarca Supremo o qualche altro gran comandante di Wutai erano a conoscenza di tutte le attività di questi uomini; del resto il Monarca poteva contare sulla lealtà di Nova, che sapeva bene essere incrollabile se non la realtà più assoluta del Pianeta. L’ultima azione di questi commando fu appunto quella di far cadere Vincent e Barret in trappola mentre Locke scavalcava la chiesa di Aeris, trasportandoli a Wutai nel giro di poche ore grazie alla Materia Haste e tirandosi dietro come “effetto collaterale” anche Cait Sith.

_Maledetta!_ gridò Hikaru, che era al corrente di questi “commando” terroristici dalle storie che le aveva raccontato sua madre quando era piccola. Pensava che si trattava solo di storie inventate per spaventarla e non farla uscire di casa da sola, ma le vennero in mente appena vide i suoi amici in prigione _Lasciali andare!!_

Nova scoppiò a ridere e senza che rispondesse il collegamento magico si interruppe, lasciando Hikaru e Locke nuovamente da soli. Il ragazzo osservò Hikaru, aspettandosi qualunque cosa. In fondo non era solo colpa sua se era in stato confusionario: ogni volta che cercava di raddrizzare i suoi problemi, il mondo aveva in serbo qualcosa di ancora peggiore per lei.
Hikaru non fece assolutamente nulla; dopo la scomparsa di Nova si lasciò sprofondare nei cuscini, facendo dei respiri profondi. Chiuse anche gli occhi, tanto da far credere a Locke di essere caduta in trance.

_E..ehi, Hikaru? Stai… bene?_

La ragazza prima non rispose, poi socchiuse gli occhi a fatica e solo allora aggiunse

_…avevi ragione te… dovevo.. riposare.._

Quindi perse i sensi.


…​

Nel Luogo Sacro, quando l’oscurità della notte era più profonda che mai, quattro Spiriti Guida si radunarono per una questione molto importante. Nanaki era uscito dal suo luogo di riposo e stava conferendo con loro

_Veramente pensate che sia il caso?_

Purtroppo sì. Di tutte le materie, l'unica che non doveva essere usata è la Materia Oscura. E ora...


_Capisco. E' logico. Ora è stata usata.. e quindi.._

Dobbiamo intervenire, per forza. Anche se questo vorrà dire togliere una Colonna del Mondo.


_E cosa ne sarà del Cielo? Reggerà?_

Sì, fino a che le altre Colonne rimarranno in equilibrio.

Nanaki si rivolse a una delle quattro in particolare, uno dei due Spiriti maschi

_Quindi hai deciso di tornare? _

Una luce intensa, come il bagliore di una stella, apparì al centro del Luogo Sacro, abbagliando per un secondo Nanaki. Il ragazzo biondo con cui stava parlando prima ora aveva carne e ossa, due occhi blu che splendevano nell’oscurità della notte e uno spadone scomponibile sulle spalle.

_Sono già tornato_ rispose _per impedire la Corruzione totale._

Nanaki gli girò attorno, serio

_Dovrai batterti… con lei, non è vero?_

Cloud sistemò la sua spada sulle spalle, in modo che non cadesse. Poi rispose

_Se sarà necessario. Ma spero proprio di no_

Fine XXXI episodio​
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Spammoni, basta questionare su Cloud!
Ognuno avrà la sua soddisfazione, ve lo prometto.. :D Comunque grazie di aver commentato, che vuol dire che state leggendo ^^
Continuate pure a spammare, spammoni!! (Cit.)

Piani, progetti e sotterfugi

Hikaru si svegliò la mattina dopo, sotto le coperte di un letto. Si guardò intorno, non trovando nessuno, poi decise di stare sdraiata ancora per un po’; si sentiva molto debole e aveva le scalmane, come se avesse la febbre. Fece un lungo sospiro, poi si coricò su un fianco, ripensando a tutto ciò che le era successo il giorno prima.
Aveva un buco nei ricordi da quando aveva visto scomparire Nova a quando si era svegliata, e questo era un problema. Il punto è che ne aveva molti altri di problemi, che si ripresentarono alla soglia della sua mente man mano che si svegliava e i pensieri si mettevano in moto. Non aveva neanche molto tempo per risolverli, visto che da lì a quattro giorni avrebbe dovuto sostenere uno scontro mortale; la paura dei suoi poteri la faceva ancora da padrone in tutti i ragionamenti riguardanti le sue facoltà e ben presto Hikaru si ritrovò nello stesso oceano di caos in cui si era immersa la sera precedente. L’unico appiglio solido, la roccia che ancora le preservava l’integrità mentale era il fatto che poteva ancora contare su Locke. La ragazza si mise l’anima in pace: non le aspettavano giorni facili, ma finchè non era sola.. ce l’avrebbe fatta. Forse.
Per il resto… due Spiriti Guida, ovvero Sephiroth e Aeris, le avevano detto la stessa frase, anche se diametralmente opposti: le conclusioni erano diverse, ma entrambi le avevano detto di seguire il suo cuore. La vera domanda che bisognava porsi era una

_Cosa.. desidera il mio cuore?_ chiese ad alta voce, parlando da sola.

Non voleva sentire nessuna risposta da voci e in effetti non ne sentì neanche una. Hikaru sospirò; forse quando era riposata era anche in grado di decidere quando e come farsi consigliare, invece di farsi tirare in mezzo nelle questioni da tutto l’universo mondo. Già sembrava che il Pianeta non avesse niente di meglio da fare che metterle ostacoli davanti, almeno non doveva crearsene da sola.
Hikaru sentì un dolore improvviso sotto il diaframma; quindi spalancò gli occhi e le venne da imprecare. Aveva appena comunicato alla sua mente di non procurarle ulteriori problemi e il suo corpo gliene aveva dato subito un altro. Un problema.. decisamente femminile.
Sentì altre fitte alla pancia, cosa che le spiegò almeno le vampate di calore e il fatto che si sentiva distrutta. Si mise a fare il conto dall’ultima volta e quando arrivò a ventotto precisi non potè fare altro che rassegnarsi. Inoltre si accorse che non aveva mangiato praticamente per tutto il giorno precedente, era più che fisiologica la sua debolezza.
Però ora aveva un problema addizionale; anche perchè era una situazione imbarazzante, ma aveva bisogno di qualcosa per.. contenere il flusso. E non era una di quelle cose che avrebbe potuto dire facilmente a Locke, visto che probabilmente il cacciatore di taglie non era abiutato a risolvere questo.. genere di problemi.

_E adesso cosa faccio?_ si chiese, sempre ad alta voce.

E anche questa volta non voleva avere una voce di supporto, così che non sentì nessuno Spirito Guida darle un consiglio. Cercò di pensarci meglio a sangue freddo, ma ebbe una serie di vampate di calore una dopo l’altra che la fecero desistere; la testa iniziò a pulsarle violentemente, come le era già capitato in qualche occasione simile, nei mesi peggiori. Si sdraiò con la testa rivolta al soffitto, girandosi in modo abbastanza violento e facendo un rumore considerevole.
Un secondo e mezzo dopo Locke entrava nella stanza, subito dopo aver bussato ma senza aspettare risposta. Le si avvicinò, ignaro del nuovo tipo di problema, e le mise una mano sulle coperte

_Ciao. Stai bene adesso?_

_Beh.._ Hikaru arrossì _Bene.. direi di sì.. solo che… in effetti.. avrei bisogno di una cosa.._

_Cosa?_ Locke inarcò un sopracciglio. Non capiva il perché di questa nuova titubanza.

_Eh.. vedi.. _ si fermò Hikaru prima di specificare la natura del suo problema _…non sai se in questa casa c’è qualcosa contro.. il mal di pancia?_

_Mal di pancia? Beh, credo che con un buon digestivo.. ma poi non hai mangiato niente, come fai..?_

Hikaru tossì forzatamente, per far capire meglio al ragazzo che era fuori strada.

_Questo è.. un problema femminile_

_AH!_ esclamò Locke, poi fece un passo indietro imbarazzato e le tolse la mano dalle coperte _Beh.. ecco.. io.. non.. me ne intendo di soluzioni a questo tipo di problemi. Forse in qualche armadio.._

_Armadio?_

_Beh. Barret ci ha detto che qui un tempo vivevano due donne, quindi.. si sa mai che con un po’ di fortuna…_ Locke aprì l’anta più vicina, solo per essere sommerso da un centinaio di vestiti impolverati, coperte e altra stoffa inutile.
Hikaru lo guardò abbastanza divertita, poi decise di alzarsi e dare una mano nella ricerca; in fondo sentiva di avere ancora una discreta autonomia prima del.. disastro.
Dopo una ventina di minuti abbondanti di ricerca quasi disperata, finalmente la ragazza trovò in un cassetto un intero pacchetto di assorbenti. Non erano il massimo della comodità, ma la custodia era sigillata e aveva mantenuto relativamente la sterilità; e soprattutto erano l’unica cosa che passava il convento. Quindi corse in bagno, ci rimase per una decina di minuti con Locke fuori ad aspettare, e quando uscì si sentì come se avesse appena distrutto un Behemoth con le proprie mani.

_Sei a posto adesso?_

Hikaru lo guardò e sorrise

_Sì. Almeno questo è risolto_

_Bene_ affermò Locke, con le braccia incrociate _Allora, qual è la prossima mossa?_

Hikaru si fermò, in mezzo al corridoio.

_Non credo di avere molta scelta. Devo andare a Nibelheim, per confrontarmi con Nova_

_Sei sicura? Non hai ancora recuperato interamente le forze.. e mi sembra che tu abbia ancora da risolvere alcune questioni.._

Hikaru fece un lungo sospiro, perché sapeva che Locke aveva ragione.

_Lo so. Però non posso stare qui con le mani in mano mentre qualcuno rischia la vita.. non so come fare; inoltre Nibelheim è dall’altra parte del mare, non ho la più pallida idea di come fare ad attraversarlo.._

Locke ci pensò un attimo e poi invitò la ragazza a sedersi al piano terra, sull’ormai classico divano e poltrona.

_Il metodo migliore direi che è risolvere un problema alla volta, non appena ci si presenta_ iniziò a dire, trovando d’accordo subito Hikaru _Per ora direi che possiamo mangiare con le provviste che ci avevano procurato Barret e Vincent, quindi ce ne possiamo portare via un po’ in un uno zainetto che ho trovato di sopra_

_Ah, meno male. Così non moriremo di fame quantomeno_

_Esatto. Poi_ proseguì Locke, che aveva messo in moto la sua grande abilità di pianificare azioni di vita solitaria _Per attraversare il mare e raggiungere Nibelheim possiamo usare una via.. alternativa_

_Alternativa?_ ripete Hikaru, che non aveva la minima idea della follia che stava per esserle proposta

_Ho notato che quando eravamo sull’aeronave, anche se non ci eri mai salita, eri perfettamente in grado di governarla, a intuito_

_Beh, non esageriamo.. però, sì. Generalmente me la cavo con meccanismi e comandi meccanici.. ma dove vuoi arrivare?_

_Ebbene_ osò poi dire il ragazzo, rivelando la sua idea _C’è una piccola base operativa di aeromezzi appena installata qui fuori a Midgar. Se potessimo prendere il controllo di uno di quei piccoli velivoli-caccia appena prodotti dal Governatore… arriveremmo a Nibelheim nel giro di qualche ora_

Hikaru lo guardò con gli occhi spalancati, come se le avesse appena detto la più grande delle str..stupidaggini.

_Ma sei matto?! Per raggiungere uno di quei.. cosi.. dobbiamo introdurci in mezzo all’esercito, che ha l’ordine di uccidermi a vista, raggiungere un hangar, individuare un velivolo semi-abbandonato e… uscire da lì, sempre ammettendo che io sia in grado di farlo volare!!_

_Lo so. Non è un’impresa facile_

_Facile?! NO! Non è un’impresa fattibile. E se i miei poteri esplodessero di nuovo..? E se qualcosa andasse storto? E se ci riconoscessero? E se.._

_Non so cosa dirti. Non so se è veramente una buona idea, ma una cosa la so: con gli “e se” non andrai molto lontano. E quattro giorni passano in fretta_

Hikaru si morse il labbro inferiore. In effetti non sapeva cosa ribattere, sarà stata anche una follia ma sembrava l’unica strada possibile.
Una voce da uno Spirito Guida femminile si fece sentire nella stanza, per la prima volta anche a Locke, come un’esplosione.

La volontà può decidere ogni cosa! Dalla fattura delle armi al successo di una magia. Può addirittura.. influenzare il futuro!

Ci fu subito dopo un silenzio profondo, perché quell’improvvisa rivelazione li aveva colti di sorpresa. Non se l’aspettavano proprio un intervento del genere, soprattutto Locke non avrebbe mai pensato di poter sentire anche lui uno Spirito Guida. Hikaru si alzò in piedi e disse

_Va bene. Allora, partiamo?_

…​

Il sole era sorto da poco al Luogo Sacro, ma Cloud era già pronto per partire. Sapeva di essere tornato in un mondo molto differente da quello che aveva conosciuto e attraversato in lungo e in largo. Ora avrebbe dovuto fare molta più attenzione, perché i mostri non erano più così frequenti ma al loro posto vi erano continue perlustrazioni dell’esercito del Governatore Planetario, nel rastrellamento ossessivo alla ricerca di sua figlia.
La cosa più importante per Cloud era non farsi assolutamente coinvolgere da scontri o battaglie di nessun tipo, se non prima di avere svolto la sua missione. Il biondo spadaccino salutò Nanaki, raccomandandosi con lui di presidiare il Luogo Sacro e impedire che qualcuno potesse profanarlo, quindi si diresse verso ovest. Wutai era lontano.
Nel cammino ripensò a tutto quello che era successo da quando aveva accettato, con Tifa e gli altri, di diventare una delle Colonne portanti del mondo; in assenza di Lifestream qualche altra entità avrebbe dovuto essere presente per non far collassare il tutto. Lui, Tifa, Aeris, Zack e Sephiroth avevano agito da supporti abbastanza egregiamente, fino a che non capirono che la loro essenza non era infinita. Prima o poi l’energia non rinnovata si sarebbe esaurita e il Pianeta sarebbe collassato su se stesso; serviva una strategia. Fu allora che Aeris ebbe l’idea di condurre gli abitanti alla Terra Promessa: una volta raggiunta, la mistica essenza di quella Terra sarebbe stata sufficiente per auto mantenere il Pianeta per eoni.
Il problema era che solo un Cetra poteva condurre il Pianeta alla Terra Promessa, e l’ultima dei Cetra era scomparsa già ai tempi di Meteor. Tuttavia secondo Aeris una persona con il cuore limpido e innocente, capace di non provare rancore per nessuno e con l’anima luminosa avrebbe potuto comunque farcela, sebbene con più difficoltà, a trovare la Terra Promessa.
E qui entrò in gioco Hikaru: si pensava che fosse lei il soggetto migliore adatto per questo scopo. Quindi le furono accordati i poteri di Zack, associati all’elemento Fuoco, perché erano quelli che avevano maggiore affinità con lo spirito della ragazza.
Però, come sempre accadeva in tutti i progetti buoni, era sorto l’imprevisto: Sephiroth, nella sua eterna brama di potere assoluto, aveva ordito un piano addizionale per corrompere la Terra Promessa prima ancora che questa potesse essere scoperta. E per fare questo l’angelo monoala aveva bisogno della Materia Oscura, intimamente legata al suo spirito e alla presenza di Jenova che ancora era sopravvissuta in lui; se fosse riuscito a instillare la Materia Oscura nel processo di evocazione della Terra Promessa, il malvagio potere di Jenova ne avrebbe preso il controllo. E lui sarebbe tornato una divinità, onnipotente e spietata.
Per questo Cloud era tornato sul Pianeta, rinunciando a tutte le facoltà da Spirito Guida e tornando il guerriero – seppur eccezionale- che era in originale; il suo primo obiettivo era recuperare la semisfera di Materia Oscura consegnata a Nova, quindi trovare la seconda parte di quella Materia e distruggerla. Una volta e per tutte.
Ciò che lo spadaccino di Nibelheim non poteva sapere, perché era una cosa oscura a tutti- Spirit Guida compresi-, era che la Materia di per sé non era scomparsa del tutto dopo la corruzione del Lifestream. Quando ciò successe, tutta la materia sul Pianeta implose, diventando poco più che polvere; ad eccezione della Materia Densa, o Huge Materia, a Cosmo Canyon. La Huge Materia si incrinò pericolosamente e andò in mille pezzi: la maggior parte vennero distrutti dalla Supernova, ma rimasero interi ancora degli esemplari, che funzionavano perfettamente. Solo una persona al mondo al di fuori della ShinRa e di AVALANCHE era a conoscenza della Materia, solo quella persona era al corrente dell’esistenza di queste materie residue e le aveva raccolte quasi tutte.
Il potere magico le aveva permesso di scalare rapidissimamente la gerarchia militare, diventando l’autorità più potente di Wutai, più forte addirittura del Monarca Supremo sebbene a lui sottomessa.
Cloud conosceva solo il nome di questa persona, che ora aveva recuperato anche metà della Materia Oscura e rappresentava per questo la più grande minaccia per il Pianeta: doveva trovare Nova, al più presto.
La Paladina era tornata al Palazzo Confederato, sede dei cinque principali sovrani dei cinque Regni Uniti di Wutai, per fare rapporto . Il Palazzo era stato costruito intorno alla Pagoda del Leviatano, man mano che i continenti spezzettati e ridotti a isole dalla Supernova acquisivano sempre più importanza e potenza; aveva cinque aree, una per sovrano, più una sesta sede centrale e una settima, la più piccola, destinata a lei. Nella sede centrale risiedeva il Monarca Supremo, eletto fra i cinque sovrani ogni cinque anni, comandante in capo di tutte le forze armati e dotato di poteri assoluti.
Nova aveva appena fatto rapporto a lui, suo unico diretto superiore, in merito ai nuovi velivoli che avevano attaccato la sua flotta e che costituivano la minaccia più grande per Wutai. Il Monarca l’aveva ascoltata con attenzione e aveva dato ordine di mobilitare la ricerca bellica per trovare efficaci contromisure, quindi si era rivolto a lei, ancora in ginocchio, per un’altra richiesta

_Ho saputo che vuoi sfidare direttamente la figlia del Governatore Planetario_

Nova sollevò lo sguardo, ma senza permettersi di guardare negli occhi il Monarca, un uomo con più di novant’anni ma ancora temibile e autoritario

_Sì, Lord Godo. E’ mio desiderio affrontarla in uno scontro personale_

_Sembra che anche se è poco più di una bambina abbia sviluppato dei poteri.. e che tu li voglia_

_E’ tutto vero, mio Signore_

_Molto bene. Fai ciò che devi dunque, ma non ucciderla. La batterai e la porterai al mio cospetto_

_Se posso permettermi.. per quale motivo, mio Signore, volete vederla?_

Il Monarca Supremo sorrise

_Tu vuoi i suoi poteri, ma non glieli puoi prendere da sola. Ti serve l’aiuto di un laboratorio ben attrezzato. E’ quello che avrai: l’intero gruppo di ricerca di Wutai sarà a tua disposizione_

_Mio Signore.. sarebbe un vero onore per me!_

_Hai combattuto bene e valorosamente per Wutai. E’ giusto che ora Wutai faccia qualcosa per te. Con i poteri di quella ragazza niente ti potrà fermare, e porterai così la Gloria dei Regni Uniti alle stelle!_

Nova si alzò, dopo aver ringraziato ancora il suo Sovrano. Quindi lasciò la sala, con un sorriso di chi sa di avere un potenziale illimitato da sfruttare. Sfiorò la Materia Oscura nel suo mantello, sentendo l’energia terribile e nera che ne scaturiva, quindi esclamò quasi ad alta voce, facendosi per poco sentire anche dal Monarca Supremo

_Hikaru preparati… sei già condannata!_

Fine XXXI episodio
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Grazie, grazie. (cit.)

Incontri inaspettati

Cloud avanzava di buon passo, attraversando la pianura di Rocket City in direzione di Wutai. Era a conoscenza del fatto che non si poteva oltrepassare il mare per via dell’embargo, ma aveva un asso nella manica. Il biondo spadaccino deviò verso la città di Cid e nel giro di un paio d’ore la raggiunse.
Rocket City era rimasta praticamente quella dell’epoca, con tanto di rampa di lancio per il razzo, ormai ricoperta quasi interamente da piante rampicanti e altra schifezza vegetale; l’avvento del Governatore aveva trasformato quella cittadina solo nella composizione degli abitanti: tutti gli esperti di aeronautica, ingegneristica e altri aspetti utili per far volare una nave erano stati convocati e fatti trasferire a Midgar. Ora la città era abitata perlopiù da ex viandanti, contadini e povera gente che aveva trovato un paese praticamente disabitato e vi si era insediato. Tutte le case erano ora occupate, tranne quella in centro della piazza principale.
Cloud arrivò senza dare troppo nell’occhio fino a quella casa apparentemente abbandonata, che altro non era che l’abitazione originale di Cid e Shera; dopo la morte della moglie il pilota si era trasferito prima nel Palazzo del Governatore e poi aveva deciso di auto-esiliarsi in periferia più o meno quando Hikaru aveva cinque anni per i noti dissapori col figlio.
Cloud non si aspettava di trovare qualcuno in casa, per cui quando sentì rumori di lavoro provenire dal grande garage che faceva da minihangar dietro la casa rimase stupito; scavalcò il basso cancello che delimitava il giardino e fece quattro passi, in modo da vedere cosa stava succedendo.
Le porte del minihangar erano spalancate, mostrando il Tiny Bronco – il vero obiettivo di Cloud- tutto intero e in fase di riparazione; una figura maschile, di cui si potevano solo vedere le gambe, stava imprecando a larga mano per il lavoro che stava facendo.

_P*è*£ana ***** schifosa, ma questo *******ssimo pannello doveva trovarsi proprio in un ques.._

Il meccanico si accorse che qualcuno era entrato e si era avvicinato al suo piccolo velivolo, soprattutto perché Cloud inavvertitamente aveva urtato con l’estremità della spada una pila di secchi, mandandoli in terra e facendo un fracasso spaventoso. Tolse la testa dal cunicolo dove l’aveva infilata, mostrando una barba incolta e capelli biondi resi bianchi dall’età, osservò lo spadaccino ed entrambi rimasero senza parole. Trenta secondi dopo, i due esclamarono all’unisono i rispettivi nomi, increduli di essersi ritrovati

_CLOUD?!?_

_CID?!?_

_Porc.. è*£, (%& e “)£*è$! Sì che sono Cid, per tutti i fottuti chocobo che saltellano sul carbone ardente di Corel!! Che.. c***o ci fai tu vivo?!_

Cloud appoggiò la pesante spada per terra, poi sorrise

_Beh.. potrei farti la stessa domanda. Non ti eri fatto esplodere per permettere a tua nipote di salvarsi?_

Cid sputò per terra e si accese poi una sigaretta, interrompendo per un momento i lavori di restauro al Tiny Bronco.

_Eh ragazzo mio. Il vecchio Cid sa sempre come tirarsi fuori dalla *****! Anche se devo dire che questa volta… ho avuto un aiuto non indifferente_

_Capisco_ affermò Cloud _In fondo se Rufus ha potuto salvarsi dall’attacco di Weapon…_

_No, no, sei fuori strada caro_ continuò Cid _Il disgraziato della ShinRa ha avuto un salvataggio senza senso, il vecchio Cid invece è stato salvato.. da sua nipote Hikaru_

_Cosa?_ Cloud non credette che potesse essere vero _Ma non è possibile.. non era in grado neanche di evocarli i suoi poteri quando sei esploso. Forse adesso potrebbe fare qualcosa, ma dubito che sarebbe in grado di salvare qualcuno da un’esplosione ravvicinata_

_Oh senti, non rompere il *****. Quando quella ***** di dinamite che avevo in mano è esplosa pensavo anch’io di avere le palle fritte. Ma dieci minuti dopo mi sono accorto di respirare ancora, mi sono ritrovato illeso in mezzo all’incendio di casa mia con una sfera di fiamme che mi circondava e mi aveva protetto dall’esplosione. Di fiamme, hai capito? E chi controlla il potere delle fiamme?! Hikaru, giusto? Quindi mi ha salvato lei. Chiaro il concetto?!?_ esclamò Cid, quasi tutto d’un fiato. Sapeva benissimo che non aveva senso logico la sua teoria, però era straconvinto che fosse quella giusta

_E te? Come ***** hai fatto a tornare in carne e ossa? E Tifa dove l’hai lasciata?_

_Sono tornato per un motivo vitale. Che poi è la stessa ragione per cui mi trovo proprio qui_ commentò Cloud, facendo esplicito riferimento al Tiny Bronco

_Ah, ti serve l’ultima nave che mi è rimasta?_ esclamò Cid _E dove ci devi andare di così importante?_

_Non so se posso rivelartelo_ affermò Cloud, guardando per terra

_Ah no. Sentimi bene. Il sottoscritto ci ha messo qualcosa come una settimana ad arrivare fino a questa fottuta cittadina senza farsi uccidere dall’esercito di quell’infame di mio figlio. Ho perso completamente i contatti con Hikaru e sto cercando di far andare questa ***** di carretta per trovarla il prima possibile. Se vuoi avere anche solo la minima possibilità che ti porti dove devi andare, o me lo dici subito o ti fotti!_ affermò Cid, con la sua solita eleganza
_Non me ne può fregare una beneamata ceppa di m****a del tuo ‘Pianeta’ o di stronzate simili. Io devo ritrovare mia nipote, a tutti i costi!!_

_Va bene, va bene.._ cedette il biondo guerriero di Nibelheim, che non era mai stato particolarmente capace di mantenere un segreto _Ma penso sia anche nel tuo interesse aiutarmi. Devo trovare Nova, la Paladina di Wutai._

_E chi ***** è, soprattutto dove si trova questa “paladina”?!_ esclamò Cid, finendo la sigaretta e accendendosene subito un’altra

_Immagino a Wutai_ rispose Cloud _E prima che tu mi chieda altro, sappi che Nova ha intenzione di sfidare apertamente Hikaru in duello_

_O ******* miseria!! Spero che mia nipote sia diventata una guerriera come doveva. Se ha raggiunto il Cratere Nord non c’è più pericolo_ affermò il pilota

_Cid.._ si decise a rivelare Cloud _..Nova ha la Materia Oscura_

_CHE COSA?!?_ gridò Cid, facendosi sentire da tutto il paese fino a un raggio di due chilometri _E NON POTEVI DIRMELO PRIMA, @à£$!!!!_
Il pilota chiuse il portello che aveva appena finito di riparare e saltò immediatamente al posto di comando, facendo segno a Cloud di salire.

_Andiamo, ANDIAMO per gli Antichi!!!_

Cloud alzò le spalle, abbastanza sorpreso a quello scatto. Non era più abituato alle intemperanze di Cid, ma sapeva che gli sarebbe passato presto. Raccattò la sua spada, piantata a terra e salì al posto del passeggero.

_Pronto? Ho fatto delle modifiche ai motori. Attento a non fartela troppo sotto.._

Detto questo Cid premette il pulsante d’accensione e il Tiny Bronco si mise in moto; cominciò lentamente ad uscire dall’hangar, quindi un’accelerazione spaventosa schiantò Cloud sullo schienale del sellino. L’aereo decollò, facendo voltare tutti gli abitanti di Rocket City e scomparendo rapidissimamente nel cielo blu.

…​

_Pensi che ce la faremo?_ chiese Hikaru, osservando da lontano il grande radar che troneggiava sull’edificio principale dell’aeroporto militare poco al di fuori di Midgar.

_Non lo so_ rispose Locke _Ma non importa se possiamo vincere o meno. DOBBIAMO farcela, a tutti i costi_

Hikaru annuì, quindi si avvicinarono entrambi al recinto; uno spesso filo spinato impediva qualsiasi tentativo di scavalco, anche perché ogni tanto si potevano vedere delle scariche blu di energia che lo attraversavano. La ragazza fece per appoggiare la mano destra sulla rete metallica, ma fu fermata prontamente da Locke che le strappò via il braccio

_Ahia!_

_Ma sei matta?! E’ elettrificato, se lo tocchi la tua missione fallirà prima ancora di cominciare!_

Hikaru si fregò il polso, sebbene grata a Locke per averle impedito di friggere al primo ostacolo. Certo però avrebbe potuto essere più gentile, anche perché in.. quei giorni ogni singolo dolore le era amplificato. Se suo nonno Cid l’avesse vista in quel momento si sarebbe messo le mani nei capelli: non solo non poteva essere definita “guerriera”, ma non poteva essere neppure sfiorata senza che sentisse male. Faceva quasi fatica a portare la Buster Sword sulle spalle, figurarsi a impugnarla.
Locke intuì qualcosa, ma fece finta di non vedere: non avevano tempo per fermarsi in questi dettagli. Piuttosto scrutò al di là della barriera elettrificata e mostrò a Hikaru una decina di edifici lontani, distaccati dal complesso principale, ognuno abbastanza grande.

_Vedi_ le disse _Quelli devono essere gli hangar_

_Va bene.. quindi dobbiamo entrare là?_

_Direi proprio di sì. Ma il problema non sarà entrare, sarà uscire_

_Come uscire? Non dobbiamo prendere il caccia e.._

_Sì_ spiegò pazientemente Locke _Ma gli hangar sono tutti molto vicini fra loro. Appena vedranno che un velivolo decolla senza permessi.. ci troveremo tutta la squadriglia addosso_

Hikaru rabbrividì, guardando il suo compagno preoccupata. Stava per dire una frase, ma la cambiò non appena ebbe cominciato

_..non ce la… oh, basta! Entriamo e mettiamo in moto quel diavolo di congegno!_

Locke si voltò verso la ragazza ed esclamò

_Così ti voglio sentire parlare! Seguimi!_

Hikaru annuì e seguì Locke lungo il recinto elettrificato per un centinaio di metri. Quindi le venì spontanea una domanda

_Ma.. dove sono le guardie? Possibile che non ci abbiano ancora visti?_

_Non lo so, ma non chiamarle!_ commentò Locke _Finchè ci va così, siamo a cavallo!_

Poco più avanti il ragazzo vide una piccola fessura, all’altezza dei suoi piedi, nel recinto; sembrava che qualcosa l’avesse intaccato, come.. rosicchiato.

_Oddio!_ esclamò Hikaru, mettendosi una mano sulla bocca. Locke si voltò verso la direzione dove stava guardando lei e vide un bel rattone nero a poca distanza dalla fessura nel recinto, fulminato vivo.

_Eh, povera bestia.. ti è costato caro il tuo spuntino.._ commentò l’ex cacciatore di taglie, dopodiché aggiunse _Hikaru, grazie a quel ratto abbiamo la facoltà di entrare!_

_Co..come? E’ troppo piccolo!_

Locke le sorrise

_Ma tu hai una grande spada.._

Hikaru si accorse solo in quel momento di avere effettivamente la Buster Sword alle spalle. La estrasse senza fatica con una mano sola, lasciando come al solito Locke stupito: una stretta di mano le aveva fatto male e poi.. riusciva a reggere un peso probabilmente doppio al suo?!

_Cioè dovrei allargare il buco?_ chiese Hikaru, osservando con la coda nell’occhio Locke.

_Sì ma.. attenta. Appena senti la scossa lascia andare la spada, capito?_

Hikaru annuì e infilò la lama al di sotto della fessura, quindi spinse verso l’alto e tracciò una semicupola nel recinto metallico; quando ebbe finito, spinse con la punta della spada e fece cadere la rete per terra. La ragazza poi osservò soddisfatta il suo lavoro, mentre un tuono improvviso faceva intuire a Locke che stava arrivando un temporale.

_Ah… il tempo peggiora. Molto bene, ci fornirà un diversivo_

Hikaru entrò nella piccola apertura che aveva fatto, seguita dal ragazzo subito dietro di lei; avanzarono lungo la pista d’atterraggio e arrivarono al primo hangar senza intoppi. L’unico ostacolo che incontrarono erano due soldati che erano usciti dall’edificio principale ma evidentemente non si erano accorti della loro presenza.
Hikaru si avvicinò alla porticina di ingresso per il personale e la trovò aperta.
Entrarono, al buio perché la paratia dell’hangar era ancora chiusa; nonostante non si vedesse un granchè, sia Hikaru che Locke intuirono la presenza del caccia nel pieno centro della sala.

_Come si accendono le luci?_ chiese la ragazza

_Lascia perdere le luci, apriamo l’hangar e decolliamo_ affermò Locke, mentre altri tuoni facevano intuire che il temporale era ormai imminente
Hikaru andò nel buio per diversi metri, tastando il muro fino a raggiungere un grosso pulsante a lato della paratia; lo premette e lentamente la luce iniziò a entrare nell’hangar, man mano che l’entrata principale veniva aperta.

_Complimenti, hai trovato subito l’apertura!_ le disse Locke, ma lei si voltò titubante e guardò il caccia davanti a sé

_Non so.. mi sembra tutto troppo facile.._ commentò

_Lascia perdere, vieni! Saliamo!_ la incitò l’ex cacciatore di taglie, che praticamente era quasi già al posto del passeggero.

Hikaru lo seguì, avvicinandosi al velivolo. Fece una decina di passi, quindi una voce a lei molto nota proveniente dalle sue spalle le fece raggelare il sangue.

_Molto bene. Adesso basta giocare Hikaru_

La ragazza si voltò quasi a rallentatore, con la Buster Sword che per poco non le cadde dalle mani per la sorpresa. Un brivido la scosse da capo a piedi, insieme ad una sensazione di terrore che poche volte aveva provato finora. Hikaru impallidì e guardò l’uomo che evidentemente la stava aspettando sulla soglia dell’hangar, circondato da una cinquantina di soldati armati fino ai denti. Quella scena venne resa ancora più apocalittica da tre fulmini, che si abbatterono nel cielo scurissimo dietro di loro, mentre la pioggia cominciava a cadere violenta. Con un filo di voce, parzialmente coperta dallo scroscio della pioggia e dai tuoni, Hikaru disse l’unica cosa che le riuscì di pronunciare.

_P….p…..papà?_

Fine XXXII episodio
 
Top