Duello mortale
Hikaru rimase con gli occhi puntati sulla sua avversaria, pronta a tutto. Nova la guardava con occhi sprezzanti, senza battere ciglio.
Le due contendenti si studiarono a lungo prima di fare la propria mossa, mentre piccoli pezzi di roccia fusa venivano catapultati sulla piattaforma dai lapilli di lava che scaturivano dal lago ribollente sotto di loro. Nova non voleva attaccare subito perché pensava di concedere un vantaggio troppo grande a Hikaru, che avrebbe potuto usare i suoi poteri per innalzare una barriera di fuoco pressochè impenetrabile.
D’altro canto Hikaru non poteva iniziare con un assalto perché non aveva ricevuto un addestramento tale da poterle consentire di prendere iniziative in battaglia; perlopiù si affidava al suo istinto, che le suggeriva in quel momento di stare ferma e attendere. Una cosa buona però poteva registrarla: l’alta temperatura di quell’ambiente, soffocante e al limite della sopportabilità per una persona normale, era riuscita a farle passare i brividi; anche il caldo della febbre sembrava essere passato. In realtà le condizioni fisiche della ragazza erano rimaste immutate, solo non erano percepibili in un ambiente infernale come quello in cui si trovava ora.
Dopo una ventina di minuti di stallo, la figura evanescente di Sephiroth apparve fra Nova e Hikaru, esattamente in mezzo all’arena; il figlio di Jenova guardò con disprezzo sia una che l’altra e gridò
Allora, facciamo notte?! COMBATTETE!!
_Non prendo ordini da te_ ribattè Nova, punta nell’orgoglio _Però hai ragione.. è ora di combattere!_
La Paladina sfruttò la distrazione offertale dalla comparsa di Sephiroth per correre verso Hikaru e saltare alle sue spalle, cercando un affondo immediato nella schiena. La ragazza si accorse del movimento e bloccò il colpo con la spessa lama della Buster Sword, quindi fece un passo indietro e si preparò a ricevere il successivo attacco. Nova si scatenò in un assalto fulmineo, simile a quello che aveva fatto contro Cloud ma molto più veemente; i suoi colpi raggiunsero quasi la velocità della luce e la difesa di Hikaru venne superata almeno quindici volte su settanta attacchi inferti, aprendole le prime ferite, sebbene superficiali.
Per fermare la mitragliata di danni la nipote di Cid dovette fare ricorso al fuoco: lanciò un grido mentre parava i colpi di Nova e fece invadere la lama della Buster Sword di fiamme, che poi esplosero violentemente. La Paladina di Wutai fu costretta a saltare indietro e coprirsi il volto per non essere accecata; nonostante i suoi riflessi il fuoco le provocò diverse ustioni alle braccia e aprì dei buchi nel suo mantello.
L’istinto di Hikaru le suggerì di approfittare di quel momento e la ragazza si fece avanti, portando quattro attacchi concatenati di estrema potenza; Nova schivò il primo, bloccò il secondo ma prese in pieno il terzo e solo per un miracolo il quarto non le ruppe la colonna vertebrale. Trattenne il fiato quando fu colpita, ma solo per conservare le energie per un contrattacco immediato, esplicitato da due sciabolate alla destra di Hikaru che riuscirono a provocarle un taglio abbastanza grande sulla gamba e sul braccio sinistro.
La ragazza fece un mezzo salto indietro, sfruttando la gamba destra e facendo leva con la Buster Sword, allontanandosi da Nova.
Le due contendenti si guardarono dopo i primi scambi di battute, ansimando. Erano bastati solo pochi colpi e già avevano subito ferite abbastanza profonde, soprattutto Hikaru. Proprio quest’ultima, le cui forze già non erano al top dall’inizio, prese tempo facendo una domanda
_Nova.. spiegami una cosa.._
La Paladina respirava frequentemente, abbastanza provata da uno scontro che tutto sommato riteneva essere più facile; il duello con Cloud era riuscito a sottrarle buona parte delle sue energie, in qualche modo riequilibrando le forze iniziali.
_Che cosa?_ rispose, accettando implicitamente la semi-tregua chiesta da Hikaru
_..perché.. vuoi sfidarmi?_
Nova sorrise, poi stese in avanti la sua spada già insanguinata
_I tuoi poteri. Li voglio, te l’ho già detto_
Hikaru sollevò lo sguardo, continuando ad ansimare
_Sì ma.. la mia domanda era diversa.. cosa ti spinge a volere i miei poteri per forza? Non mi sembri assetata di potere.. cosa ti spinge a.._
Nova rimase in silenzio un paio di secondi, come se non sapesse cosa rispondere. Poi lanciò un attacco fulmineo, che colse alla sprovvista Hikaru. La ragazza fu presa in carica e accusò il colpo quasi in pieno, che le aprì una grossa ferita sul fianco e la scaraventò contro una delle catene che sorreggevano un angolo della piattaforma.
Hikaru sbattè contro il freddo metallo di schiena e cacciò un grido; poi si fece cadere sulla piattaforma in ginocchio, stordita dal colpo. Nova le si avvicinò camminando con un ghigno malvagio, rispondendo finalmente alla domanda
_Per Wutai, è chiaro. Tuo padre ha perseguitato la mia gente per decenni, prima di dichiarare una guerra ingiusta e assolutamente priva di senso. Con i tuoi poteri io potrò disintegrare le forze del Governatore e rendere finalmente la pace al mio popolo_
Nova arrivò fino a puntare la lama della sua spada contro la gola di Hikaru, praticamente indifesa ma con la Buster Sword ancora in mano. Se prima non sembrava, ora era evidente che l’apparente superiorità di Nova era data dal fatto che Hikaru in fondo non voleva combattere, proprio per niente. La Paladina stava per darle l’ultimatum, ma la ragazza espresse ciò che era il suo pensiero con le lacrime prima che con le parole
_Quindi… anche tu non vuoi la guerra.._
La Paladina si fermò, un secondo prima di affondare la lama. Sembrava in qualche modo che le azioni della ragazza l’avessero colpita, sebbene rimaneva ferma e solida nelle sue convinzioni.
_..cosa vuoi dire?_
_Nova.. tu.. _ balbettò Hikaru, con un potente giramento di testa che le aveva fatto notare che la sua febbre era comunque alta _..tu.. non vuoi combattere.. per forza.._
_No, certo che no!_ Nova ritirò la spada, punta nuovamente nell’orgoglio. Da che mondo era mondo, tutto si poteva dire dell’Ordine dei Paladini di Wutai tranne che fossero dei sanguinari assassini. Al contrario l’Ordine era un’organizzazione d’elite militare simile a SOLDIER ma con in più un rigido codice morale da rispettare.
Quelli che condividevano il titolo di Nova erano vincolati da un rigidissimo quanto crudele precetto: non dovevano assolutamente combattere senza un motivo, ma una volta che la motivazione fosse stata chiara e ben delineata avrebbero dovuto eliminare chiunque, amico o nemico, si fosse frapposto fra loro e la vittoria. Nessun Paladino di Wutai avrebbe potuto tacere di fronte all’accusa di essere dei brutali e volgari assassini.
Hikaru era all’oscuro di tutto questo, ma proseguì lo stesso il suo discorso; non lo faceva perché pensava di convincere Nova a interrompere l’attacco, cosa che comunque le sarebbe convenuta visto che non aveva più molte forze. Lo faceva, incurante del suo status, perché non poteva sopportare una battaglia inutile. Aveva sempre odiato dare battaglia, ma essere costretta a combattere una guerra senza senso era
veramente troppo.
_Nova.. ascoltami.. tu.. non vuoi la guerra.. e.. neanch’io..! Questo conflitto è stato scelto da altri, per motivi che non sappiamo.. per favore.. ascol.._
_Motivi che non sappiamo?!_ interruppe Nova, questa volta ferita non nell’orgoglio ma nella memoria _Mia madre abitava a Gongaga da settantanove anni. Era una persona nobile, mai aveva fatto niente di male, era benvoluta e conosciuta da tutti, aiutava chiunque fosse in difficoltà_ aggiunse poi con voce carica di rancore ma mantenendo una sorta di distaccamento _Mia madre è stata trucidata dagli uomini di tuo padre senza neanche il tempo di potersi difendere!!! E sai perché?!_
Hikaru non poteva rispondere, si limitava ad aspettare la risposta guardando gli occhi di Nova con occhi speranzosi.
_Perché…_
Nonostante i tentativi della Paladina di non far trasparire le emozioni, non riusciva a finire la frase. Hikaru scorse una lacrima scorrere veloce sul suo volto, giusto un secondo prima che esplodesse
_PERCHE’ AVEVA I CAPELLI ROSSI, ECCO PERCHE’!!!!_
Hikaru sentì un tuffo al cuore, scoprendo che un’altra persona innocente aveva fatto una fine terribile per colpa sua. La sua reazione fu di far riempire gli occhi di lacrime, ma non fece in tempo a piangere perchè si trovò la spada di Nova nuovamente puntata addosso; la Paladina era tornata la fredda guerriera che era prima di lasciarsi commuovere dai discorsi della nipote di Cid, che avevano smosso il recente doloroso passato.
_Non permetterò che persone innocenti seguano la fine di mia madre. Non permetterò che certi scempi si compiano ancora. Sconfiggerò il Governatore e tutta la sua dinastia, la estirperò dal mondo!! Solo così avremo la pace!_
_Ma.._
_NIENTE MA!!_ Nova affondò il colpo, solo per trovarsi respinta dalla grande lama della Buster Sword che Hikaru aveva sfoderato per liberarsi. Dall’improvviso impatto la spada scivolò via dalle mani della Paladina, che rimase indifesa di fronte a una Hikaru armata e potenzialmente a portata del colpo letale.
Contrariamente a quanto si aspettava Nova, la ragazza non fece niente del genere; al contrario fece scomparire la Buster Sword in una fiammata ed affermò
_Non è necessario combattere questo duello per ottenere la pace_
Hikaru stese la sua mano destra verso Nova, guardandola con occhi sicuri e certi di ciò che stanno facendo; lei non se ne poteva accorgere ma aveva ricominciato a tremare e faceva anche fatica a stare in piedi. Dal canto suo la Paladina non si aspettava un’azione pacificatrice di questo tipo, era convinta di trovare in Hikaru la degna figlia di un criminale come il Governatore Planetario: proprio per questo rimase abbastanza interdetta. Esitò un secondo, poi balbettò
_..cioè tu non vuoi…_
Hikaru fece cenno di no con la testa, pentendosene subito dopo perché il mondo aveva iniziato a girare con quel gesto e non aveva più smesso. Nova cercò di raggiungere la mano della ragazza, ma una fiammata improvvisa glielo impedì.
La Paladina fece un salto indietro, mentre vedeva Hikaru cadere in ginocchio fra le fiamme ed emettere grida di puro dolore. Fu allora che Sephiroth si fece sentire di nuovo, distintamente.
Ah, Hikaru. Non va bene così. Devi combattere, non fare la pace
_Che cosa?!_ esclamò Nova, che stava iniziando a capire. Hikaru gridava sempre più forte, mentre le fiamme del suo potere incontrollato la circondavano come un incendio indomabile; dei riflessi nerastri comparivano di tanto in tanto nel fuoco.
Hikaru. Ricorda il tuo vero obiettivo. Nova ha la Materia Oscura. Prendila!
_Maledetto traditore!_ gridò Nova, poco prima che il fuoco potesse dare tregua a Hikaru. Il corpo della ragazza ora giaceva fumante, sempre in ginocchio, a pochi metri dalla Paladina; Nova fece un passo verso di lei, ma Hikaru aprì gli occhi di colpo e scattò lontano.
La ragazza stava ora in piedi apparentemente senza problemi; si fece avvolgere interamente dalle fiamme e fece comparire una spada fiammeggiante, molto diversa dalla Buster Sword, nelle sue mani. Nova osservò il suo sguardo: non poteva distinguere gli iridi dalle pupille, ogni occhio era di un omogeneo colore rosso carminio attraversato di tanto in tanto da riflessi neri.
La Paladina non fece in tempo a notare nient’altro, perché venne costretta a difendersi da un attacco molto violento scatenato senza preavviso dalla nuova Hikaru. Ogni colpo di spada era seguito da almeno due vampate micidiali che puntavano verso di lei, tanto che Nova dovette sfoggiare tutta la sua bravura per evitare di essere incenerita e contemporaneamente resistere disarmata alla furia che le si era scatenata contro.
Fece una decina di passi indietro, per contenere l’avanzata di Hikaru, ma si trovò presto con i piedi sul bordo della piattaforma; ora Nova era intrappolata fra un baratro di roccia fusa e una tempesta di fiamme, che si scatenava ogni volta che la sua avversaria faceva roteare la spada. Nel giro di due minuti le sorti dello scontro si erano ribaltate, ma Hikaru non aveva la minima intenzione di attendere.
Nova già si dava per spacciata, quando si ricordò improvvisamente della Materia Oscura; la estrasse dal mantello e cercò di attivarne i poteri, in modo analogo allo scontro con Cloud. Scintille nerastre scaturirono dalla semisfera pulsante di energia.
Già ai primi effetti di attivazione Nova potè notare l’improvviso cambiamento di Hikaru. La ragazza di fronte a lei si era bloccata, come paralizzata di colpo; le fiamme erano scomparse, così come la spada infuocata nelle sue mani. Portò entrambe le mani al petto, facendo molta fatica a respirare: sembrava stare molto male, ma rimaneva sempre in piedi, sorretta dallo stesso potere oscuro che l’aveva costretta a combattere.
La Paladina si aspettava di vedere comparire prima o poi le stesse meteore che erano apparse dal nulla ogni volta che aveva attivato la Materia Oscura, ma anche dopo diverso tempo non successe niente. L’unica cosa che vedeva era Hikaru che stava sempre peggio, mentre veniva circondata da fasci di energia nerastra.
Diversi metri sopra l’arena, all’estremità della voragine creata dal terremoto di Sephiroth, un biondo guerriero guardava gli eventi; Cloud stava fremendo per cercare di agire, ma la piattaforma era troppo in basso e le pareti erano troppo ripide per tentare un qualsiasi tipo di discesa. Dopo aver oltrepassato la meteora di Nova ci aveva messo fino a quel momento per riuscire a raggiungere la battaglia decisiva, solo per rimanere impotente di fronte alla sofferenza di Hikaru.
Cloud strinse i denti, cercando di trovare una soluzione; sentì una risata a lui molto ben nota provenire dall’altra parte della voragine. L’essenza di Sephiroth si manifestò con un’espressione estremamente soddisfatta; il figlio di Jenova stava godendo un mondo soprattutto nel vedere la sua nemesi fremere impotente di fronte alla vittoria del suo piano.
_Rilassati Cloud. Non ci puoi fare niente, lo sai_
_Sephiroth! Sapevo che c’eri tu dietro a tutto questo.._
Sephiroth guardò il suo eterno avversario con aria strafottente
_Ne dubitavi forse? Cosa pensavi, che avessi accettato di divenire uno Spirito Guida per il gusto di reggere un pianeta di buoni a nulla come Hikaru?!_
Cloud aggrottò le sopracciglia, sempre più fremente di rabbia ma ricordando le parole di Tifa. “Non possiamo combattere contro Sephiroth” gli aveva detto prima che ritornasse in carne ed ossa “Una lotta fra Spiriti Guida vorrebbe dire il collasso della realtà stessa”.
_Ma perché lo vuoi? Dove ti porterà tutto questo?!_ esclamò, sfogando la rabbia nelle parole
Sephiroth fece un passo in avanti, sistemandosi la Masamune dietro la schiena e preparandosi a un lungo discorso
_Non sai dunque nulla, ‘Spirito del Cielo’? Non ti sei reso conto dei poteri di Hikaru?_
Cloud rimase in silenzio, così che il figlio di Jenova spiegasse meglio
_Non mi sto riferendo a quelle due fiammelle che ogni tanto le sembra di controllare. Quella ragazza ha in sé un’altra cosa. E’ lo stesso potere che ha riportato in vita il pilota e quell’altro buono a nulla del cacciatore di taglie._
Cloud continuava a guardare Sephiroth, spalancando gli occhi man mano che capiva il discorso
_Hikaru possiede la scintilla del Lifestream. Quella ragazza è in grado di riportare in vita qualunque cosa abbia mai toccato il Flusso Vitale, probabilmente sarebbe in grado di far ricomparire il Lifestream stesso. Ma ora il suo destino è indissolubilmente segnato. La Materia Oscura sta prendendo possesso del suo corpo e dei suoi poteri, quando tutta la semisfera rimanente alla Paladina di Wutai sarà assorbita interamente Hikaru potrà assolvere il suo compito definitivo_
A quel punto Cloud intervenne, perché aveva finalmente compreso la tappa finale di quel piano perverso
_Tu… tu vuoi.. riportare in vita.. Jenova?!_
Sephiroth sorrise, anzi, esplose in una risata malefica
_ESATTO!! La Madre tornerà di nuovo e guiderà il mondo alla distruzione e all’oblio. Quando sarà fatto, io rientrerò nella Ultima Reunion e diventerò onnipotente!_
Il figlio di Jenova fece una piccola pausa, poi aggiunse ridendo
_..e la cosa più divertente.. è che tu non potrai fare niente per fermarci!!Ah ah ah!!!_
_NO!!_ gridò Cloud
_E’ inutile che urli. Il processo di assorbimento è completo: guarda tu stesso!_
Sephiroth puntò la Masamune verso il basso, indicando la piattaforma dove Hikaru, praticamente in coma, stava venendo invasa dagli ultimi fasci neri di Materia Oscura che avevano portato al dissolvimento della semisfera in mano a Nova.
La Paladina aveva cercato di disattivare la Materia, ma si era accorta che ormai tutto era fuori dal suo controllo. Hikaru assorbì fino all’ultimo il potere Oscuro, senza ormai più forza di urlare né di provare dolore. Quando ebbe completato il processo, riaprì gli occhi e fece due passi in avanti; superò la Paladina e saltò in avanti, facendosi cadere nel mare di lava incandescente.
Nonostante le urla e i tentativi della ragazza di Wutai per evitare quell’estremo gesto, nulla potè impedire che Hikaru andasse incontro al suo destino. Il mantello prese fuoco per primo, seguito presto da tutti i suoi vestiti, che si incenerirono a contatto con la lava.
Un’ultima fiammata la circondò da capo a piedi, quindi venne completamente sommersa dal magma incandescente.
Fine XLIX episodio