..perchè Barret,a differenza degli Spiriti Guida, mi serve
Risveglio audace
_CHE COOOOSA?!? QUESTA RAGAZZA E’ LA FIGLIA DEL GOVERNATORE PLANETARIO?!_
_Shhh, ZITTO Barret!! Cosa urli!_ esclamò Priscilla, fermandosi di medicare le ferite di Hikaru per tappargli la bocca _Vuoi che ci sbattano tutti in galera?_
_Credo che la nostra pena sarebbe più grave della galera_ commentò Marlene, osservando il corpo martoriato di Hikaru _Se questa ragazza è veramente la figlia del Governatore… ed è ancora viva, credo che ormai possiamo considerarci con una taglia sopra la nostra testa_
_E che cosa dovevo fare?_ ribattè Priscilla _Lasciarla al suo destino in mezzo al mare?!_
_Ma CHE C***O DICI?!?_ gridò Barret, tirando un forte pugno sulla scrivania della camera da letto _Non sia mai detto che Barret Wallace permetta a un’innocente di morire, soprattutto se in modo così cretino come uno stupido decreto! Quel disgraziato è diventato peggio del Presidente ShinRa!!!_
_Papà, calmati. Sono passati tanti anni e la ShinRa non esiste più.._ cercò di farlo ragionare Marlene
_NO che non mi calmo! Era già qualche mese che questo “Governatore” mi stava dando un fastidio crescente.. adesso la misura è colma!_ esclamò Barret, ricordandosi per miracolo di abbassare la voce fino a un livello accettabile _Guardate come ha conciato quella povera ragazza.. che perdipiù è sua figlia!
Sua figlia , ve ne rendete conto?!?_
_Sì ma.._ tentò di intervenire Marlene, ma il suo tentativo fu vano
_Ah no, non posso più permettere certe cose! E quel disgraziato ha anche dichiarato una guerra folle! Bisogna fermarlo, con i sani e vecchi metodi!!_ continuava Barret
_Intendi dire.. ecoterrorismo?! Ti sembra un metodo “sano”?!_ gli chiese Priscilla
_Affanculo il sano e tutti gli aggettivi! Quello che so è che funzionava, era efficace e tanto mi basta! AVALANCHE risorgerà, a partire da questo momento!_ esclamò Barret, toccando con la manona il mitragliatore che aveva al posto dell’altro braccio
_Mi sono perso forse qualcosa?_ affermò una voce fredda, improvvisa, proveniente da un angolo buio della stanza. Tutti si girarono spaventati, colti alla sprovvista da quell’intervento.
_Vincent?!_ gridò Marlene _Che diamine ci fai qui?!_
L’ex Turk rispose con un attimo di ritardo, facendo un passo alla luce. Era avvolto come sempre nel suo mantello lacero; a differenza di Barret, Cid, Marlene e chiunque altro, il corpo in vita “alternativa” di Vincent non mostrava i segni del tempo. La sua forma snella e la sua voce erano uguali a quelle di un tempo, quando combatteva per salvare il Pianeta da Meteor.
_Vi ho seguito da quando siete partiti da Corel_ rispose, riferendosi alla domanda di Marlene _Devo comunicarvi una triste notizia. Riguarda Cid Highwind._
_Cid Highwind? Vuoi dire
quel Cid Highwind?_
_Proprio lui. Purtroppo, nel tentativo di proteggere sua nipote dall’ennesimo attentato alla sua vita.. ha dato la vita_ affermò Vincent, con la sua solita freddezza. Marlene chiuse gli occhi, recitando una breve preghiera per l’amico scomparso.
_Non ci credo! NON Cid!!_ urlò Barret, tirando un pugno sul tavolo. _Un uomo con i coglioni d’acciaio come lui non può morire così! Non ci posso credere!_
_Invece è vero. Io ho cercato di trovare sua nipote Hikaru prima che lo facessero gli uomini del Governatore.. ma nessuno ha più avuto sue tracce. Ma ora.. vedo che si trova al sicuro, quantomeno tra persone affidabili_ continuò Vincent _..e ho sentito del proposito di far risorgere AVALANCHE. Parlavi sul serio Barret?_
L’omone si era perso un attimo, quasi sconvolto per la fine del pilota suo compagno di tante battaglie. Riuscì a nascondere a stento una lacrima, quindi tirò un pugno alla scrivania che per poco non la ruppe a metà e infine rispose con ancora più vigore di prima alla domanda di Vincent.
_SI, per il Pianeta! SI’, AVALANCHE risorgerà!! Dobbiamo farlo.. per questa povera ragazza, per tutte le sue coetanee già finite all’altro mondo per una fottuta legge del ***** e per Cid!!!_
_I Turks riferiscono di avere trovato Hikaru e di averla condotta al Cratere Nord non più di quattro giorni fa_ affermò Vincent, interrompendo il discorso infuriato di Barret _ma dopo il grande terremoto che ha devastato l’area non ne hanno avuto più tracce. Evidentemente deve aver fatto lo stesso percorso che all’epoca fece Cloud_
Barret si fermò un attimo a riflettere, rievocando i tempi in cui la Materia Oscura venne consegnata a Sephiroth e l’evocazione delle Weapon.. di come Cloud fosse dato per disperso proprio nell’area del Northern Crater e successivamente ritrovato in mare aperto al largo di Mideel. Non poteva esserne sicuro, ma la teoria di Vincent poteva avere un senso; in fondo la ragazza stesa sul letto non era messa in condizioni migliori di quelle in cui era finito Cloud all’epoca, per cui.. poteva starci, tutto quanto. Barret volle dire ancora qualcosa, ma un gemito improvviso lo interruppe.
Priscilla, che era la persona più vicina, si rese conto che Hikaru si stava svegliando; non sapeva dire come, né perché, né in quale modo potesse già riprendere conoscenza. Eppure, a dispetto di tutte le ferite che aveva sul corpo, la ragazza coi capelli rossi socchiuse gli occhi, emettendo un suono simile a un lamento.
_Che dia..?_ chiese Barret, avvicinandosi un po’ alle donne vicino al letto _Si è svegliata?!_
Priscilla guardò prima l’omone che le aveva fatto la domanda, poi ritornò a guardare da vicino Hikaru, la quale aprì del tutto gli occhi e sembrava volersi rivolgere a lei.
_……_
Hikaru aveva anche mosso le labbra, ma far uscire la voce era una di quelle cose che ancora non poteva permettersi di fare. La ragazza ripetè la stessa cosa che aveva tentato di dire, così che Priscilla potè intuirla leggendo il labiale.
_Tranquilla. Sei al sicuro ora_ le rispose, cercando di placare il suo comprensibile senso di paura.
Hikaru però era tutto fuorchè facilmente persuadibile, come in effetti ci si poteva aspettare, ed ebbe una reazione abbastanza violenta.
La ragazza provò a svincolarsi da quella che sentiva essere una stretta pericolosa, muovendo braccia e gambe, ma naturalmente non riuscì nel suo intento; anche perché la “stretta pericolosa” era costituita dalle coperte che Priscilla le aveva messo sopra. Fu proprio la donna a fare in modo che Hikaru si calmasse, accarezzandole dolcemente la fronte con una mano e appoggiando l’altra sulle coperte, per farla stare ferma.
_Ehi.. tranquilla.. non c’è niente di pericoloso qui. Puoi stare tranquilla, sul serio._
Marlene le si fece vicino, mettendo anche una mano sotto le coperte per cercare quella di Hikaru. La trovò e gliela strinse dolcemente, per farle capire che realmente non aveva nulla da temere. Nel farlo si rese conto che la ragazza stava tremando e non poco.
_Trema_ sussurrò a Priscilla _Forse non è solo spaventata.._
La donna capì cosa intendesse dire Marlene e preparò un bicchiere da cui far bere la ragazza: probabilmente con una reidratazione più seria sarebbe stata meglio. Hikaru accettò la bevanda che gli veniva offerta e iniziò a bere.
Fece fuori qualcosa come un litro e quarantadue di acqua naturale, bevendola a piccoli sorsi ma in modo continuo. Quando ebbe bevuto si lasciò cadere sul cuscino e rimase qualche minuto immobile, nel silenzio generale. Solo Marlene si accorse che piano piano la mano della ragazza stava smettendo di tremare, fino a tornare normale.
Le arrivò anche un filo di voce, con il quale potè finalmente dire ciò che voleva da ormai una decina di minuti. Non che avesse un senso logico però, almeno non uno apparente.
_...scorre… vita… fuoco… Ce…_
_Che c***o?!?_ scattò Barret _Non c’ho capito un porco mondo di niente!_
_Ssshh!Papà!_ gli rispose Marlene, guardandolo storto _Così la spaventi!_
Hikaru in effetti si era fermata dopo l’intervento di Barret, ma non perché fosse intimorita, quanto perché le venì da dire un’altra cosa. Un pensiero che le era comparso in mente improvviso come un fulmine. Il pensiero c’era, ma le capacità comunicative in effetti ancora difettavano.
_…reattore… dimenticata… mare… GUERRA!!_
L’ultima parola fu pronunciata come un grido, accompagnata poi da una vigorosa stretta di mano a Marlene, che non aveva lasciato il contatto. Quindi Hikaru si fermò, ansimando visibilmente spaventata.
_Dico… ma questa è peggio di Cloud!_ esclamò Barret _Non si capisce niente!_
_Veramente_ corresse Vincent _Quando trovammo Cloud a Mideel non era in grado di pronunciare parole sensate. E non sembrava nemmeno riconoscere la gente intorno a sè, qui mi sembra che siamo messi leggermente meglio_
_Sì ma solo leggermente, eh!_ rispose Barret, prima che Hikaru chiudesse gli occhi, respirando affannosamente, e pronunciasse alcune altre parole, questa volta come se stesse avendo un incubo.
_..gah… Tempio… Sephiroth… fiamme…_
Quindi lanciò un grido, così forte da far sussultare Priscilla e Marlene che le erano al fianco.
Barret si avvicinò al letto ed esclamò
_Ho capito bene o ha detto “SEPHIROTH”?!_
_Non sbagli. Abbiamo sentito tutti; l’ha detto chiaramente_ confermò Vincent _Ma forse è meglio rimandare questa discussione_
Barret si guardò intorno, come faceva sempre quando Vincent diceva una delle sue frasi apparentemente immotivate. Marlene e Priscilla però si accorsero del perché l’ex Turk aveva preferito interrompere la discussione: Hikaru aveva riaperto gli occhi e si era praticamente alzata, quasi seduta, sul cuscino. La ragazza si guardò in giro incuriosita, un pochino spaventata ma non come lo era solo qualche minuto prima; si voltò verso Marlene, ovvero la persona più vicina a lei e chiese
_Do.. dove sono?_
Marlene osservò meglio Hikaru. Ora sembrava stare come una persona normale, solo molto affaticata; evidentemente poco prima stava delirando.
_Ciao. Ti trovi a Junon, in una casa di pescatori_ rispose
_Junon?!_
Hikaru si mise una mano nei capelli, come se le facesse molto male la testa, quindi fece un’altra domanda
_C..che giorno è oggi? Quan..quanto tempo è passato?_
_Passato da
cosa?_ esclamò Barret, a braccia conserte. Priscilla lo zittì con un’occhiataccia e cercò di rispondere in modo meno aggressivo.
_…oggi è.. lunedì, se non sbaglio. Son passati tre giorni dal terremoto che ha devastato il Pianeta.:_
Hikaru guardò con gli occhi sbarrati la donna, come se non ci stesse credendo. Quindi si levò la coperta e fece per scendere dal letto
_TRE giorni?! Ma.. è tardissimo!_
La ragazza riuscì anche a mettere i piedi per terra e cercare di fare qualche passo, ma non ne aveva le forze. Questo facilitò il compito a Marlene di fermarla e rimetterla a letto
_Dove vai? Non puoi ancora alzarti.. devi riposare!_
Hikaru chiuse gli occhi,stringendoli come se avesse un forte dolore. In effetti aveva una pesante fitta al petto, ma non era dovuta a una ferita fisica. Con tutta la persuasione che riusciva a mettere nella voce, si fece scappare anche una cosa che probabilmente sarebbe stato meglio non dire a dei perfetti sconosciuti.
_No..!! Non ho tempo.. non ho tempo per riposare, devo.. raggiungere la Capitale Dimenticata!!_
La ragazza si rese conto immediatamente di aver parlato troppo e si morse anche la lingua, ma ormai era troppo tardi. Barret sobbalzò come punto da un insetto sulle chiappe
_LA CAPITALE DIMENTICATA?!?_
_Come può una ragazza così giovane conoscere la Capitale dei Cetra?_ si chiese Vincent, con una domanda retorica che servì quantomeno a fargli rompere il silenzio che lo stava facendo passare per un elegante soprammobile.
_Aspettate un secondo_ fermò tutti Marlene _Ma.. non ci ha ancora detto il suo nome.. come ti chiami?_
Barret voleva aggiungere qualcosa ma si fermò di colpo. In effetti stavano dando un po’ troppe cose per scontate, oltre che non stare più capendo nulla della ragazza sdraiata a forza sul letto.
Hikaru guardò le lenzuola per qualche minuto, indecisa se rivelarsi come se stessa o meno. Se non altro lo scontro con Sephiroth le era servito per diventare un pochino più circospetta.. ma non per diffidenza, quanto perché aveva una missione fondamentale da compiere. E non poteva permettersi il lusso di essere fermata da qualcuno solo perché era la ragazza più ricercata del Pianeta. Due cose la fecero sbilanciare: primo, aveva già rivelato la sua destinazione, un’informazione in più ormai non faceva più tanta differenza. Secondo, quelle persone le avevano presumibilmente salvato la vita, quindi erano quantomeno degne di fiducia.
_..Mi chiamo Hikaru. E sono la nipote di Cid Highwind_
_Dunque quel viscido lurido schifoso verme del Gover.._
_BARRET!!_ lo sgridò Priscilla
_..Oh, scusa. Il Governatore Planetario quindi è tuo padre?_
_Non siamo andati tanto lontani con le supposizioni a quanto pare_ commentò Vincent. Hikaru alzò lo sguardo e fulminò Barret con i suoi occhi rossi, in cui risplendeva mai come prima d’allora una fiamma intensa.
_NO! Io non ho più un padre. Il Gov…_ la sua voce si ruppe dall’emozione, mentre delle lacrime cominciavano a scorrere _Quell’uomo.. ha ucciso mio nonno. Non può essere
veramente mio padre!!_
Marlene abbracciò Hikaru, accarezzandole i lunghi capelli
_Coraggio.. l’importante è che tu sei ancora viva_ le disse per cercare di consolarla
Hikaru fece fermare, per quanto le riusciva, i singhiozzi ma non le lacrime. Quelle non potevano non scorrere. Sempre piangendo la ragazza ripetè la stessa frase con cui si era presentata
_..devo.. io devo raggiungere.. la Capitale Dimenticata.._
_MOLTO BENE!_ esclamò Barret _Se devi andare là, noi ti seguiremo! Giusto Vincent?_
_…perché no, un po’ di movimento dopo tanto tempo.._ affermò l’ex Turk, con le spalle al muro
Hikaru staccò gli occhi dal petto di Marlene e guardò i due uomini.
_Voi.. veramente..?_
_Puoi ben contarci, ragazza mia!_ esclamò Barret, levando il suo mitragliatore al cielo _AVALANCHE è tornata, e non ci fermeremo fino a che non avremo ottenuto ciò che vogliamo!_
_Ehm_ interruppe Marlene _E noi cosa vogliamo?_
Barret guardò la figlia, poi Vincent, Priscilla e infine Hikaru. La osservò molto attentamente e infine scelse le parole migliori che poteva trovare per rispondere.
_Vogliamo… che il tuo sogno si realizzi!!_
Un’esplosione improvvisa proveniente dal mare interruppe il discorso; ne seguirono diverse altre, accompagnate dal rumore dell’acqua che veniva agitata, come da palle di cannone. Ci furono delle grida provenienti dal paese, alcune delle quali per i danni subiti dagli edifici, altre che disperavano per la sorte dei pescatori al largo.
_Che “]£$ succede?!?_ esclamò Barret
Vincent, che era il più vicino alla finestra, guardò fuori e vide una grande flotta di navi da battaglia, di cui la più piccola era grande come lo Shera, che aveva appena aperto il fuoco contro Junon. L’ex Turk si voltò verso Hikaru e gli altri e affermò con insolita apprensione
_Siamo nei guai_
Fine XXI episodio