Varie Il Ritorno degli Antichi

Doomrider

Guerriero della Luce
..perchè Barret,a differenza degli Spiriti Guida, mi serve :D

Risveglio audace

_CHE COOOOSA?!? QUESTA RAGAZZA E’ LA FIGLIA DEL GOVERNATORE PLANETARIO?!_

_Shhh, ZITTO Barret!! Cosa urli!_ esclamò Priscilla, fermandosi di medicare le ferite di Hikaru per tappargli la bocca _Vuoi che ci sbattano tutti in galera?_

_Credo che la nostra pena sarebbe più grave della galera_ commentò Marlene, osservando il corpo martoriato di Hikaru _Se questa ragazza è veramente la figlia del Governatore… ed è ancora viva, credo che ormai possiamo considerarci con una taglia sopra la nostra testa_

_E che cosa dovevo fare?_ ribattè Priscilla _Lasciarla al suo destino in mezzo al mare?!_

_Ma CHE C***O DICI?!?_ gridò Barret, tirando un forte pugno sulla scrivania della camera da letto _Non sia mai detto che Barret Wallace permetta a un’innocente di morire, soprattutto se in modo così cretino come uno stupido decreto! Quel disgraziato è diventato peggio del Presidente ShinRa!!!_

_Papà, calmati. Sono passati tanti anni e la ShinRa non esiste più.._ cercò di farlo ragionare Marlene

_NO che non mi calmo! Era già qualche mese che questo “Governatore” mi stava dando un fastidio crescente.. adesso la misura è colma!_ esclamò Barret, ricordandosi per miracolo di abbassare la voce fino a un livello accettabile _Guardate come ha conciato quella povera ragazza.. che perdipiù è sua figlia! Sua figlia , ve ne rendete conto?!?_

_Sì ma.._ tentò di intervenire Marlene, ma il suo tentativo fu vano

_Ah no, non posso più permettere certe cose! E quel disgraziato ha anche dichiarato una guerra folle! Bisogna fermarlo, con i sani e vecchi metodi!!_ continuava Barret

_Intendi dire.. ecoterrorismo?! Ti sembra un metodo “sano”?!_ gli chiese Priscilla

_Affanculo il sano e tutti gli aggettivi! Quello che so è che funzionava, era efficace e tanto mi basta! AVALANCHE risorgerà, a partire da questo momento!_ esclamò Barret, toccando con la manona il mitragliatore che aveva al posto dell’altro braccio

_Mi sono perso forse qualcosa?_ affermò una voce fredda, improvvisa, proveniente da un angolo buio della stanza. Tutti si girarono spaventati, colti alla sprovvista da quell’intervento.

_Vincent?!_ gridò Marlene _Che diamine ci fai qui?!_

L’ex Turk rispose con un attimo di ritardo, facendo un passo alla luce. Era avvolto come sempre nel suo mantello lacero; a differenza di Barret, Cid, Marlene e chiunque altro, il corpo in vita “alternativa” di Vincent non mostrava i segni del tempo. La sua forma snella e la sua voce erano uguali a quelle di un tempo, quando combatteva per salvare il Pianeta da Meteor.

_Vi ho seguito da quando siete partiti da Corel_ rispose, riferendosi alla domanda di Marlene _Devo comunicarvi una triste notizia. Riguarda Cid Highwind._

_Cid Highwind? Vuoi dire quel Cid Highwind?_

_Proprio lui. Purtroppo, nel tentativo di proteggere sua nipote dall’ennesimo attentato alla sua vita.. ha dato la vita_ affermò Vincent, con la sua solita freddezza. Marlene chiuse gli occhi, recitando una breve preghiera per l’amico scomparso.

_Non ci credo! NON Cid!!_ urlò Barret, tirando un pugno sul tavolo. _Un uomo con i coglioni d’acciaio come lui non può morire così! Non ci posso credere!_

_Invece è vero. Io ho cercato di trovare sua nipote Hikaru prima che lo facessero gli uomini del Governatore.. ma nessuno ha più avuto sue tracce. Ma ora.. vedo che si trova al sicuro, quantomeno tra persone affidabili_ continuò Vincent _..e ho sentito del proposito di far risorgere AVALANCHE. Parlavi sul serio Barret?_

L’omone si era perso un attimo, quasi sconvolto per la fine del pilota suo compagno di tante battaglie. Riuscì a nascondere a stento una lacrima, quindi tirò un pugno alla scrivania che per poco non la ruppe a metà e infine rispose con ancora più vigore di prima alla domanda di Vincent.

_SI, per il Pianeta! SI’, AVALANCHE risorgerà!! Dobbiamo farlo.. per questa povera ragazza, per tutte le sue coetanee già finite all’altro mondo per una fottuta legge del ***** e per Cid!!!_

_I Turks riferiscono di avere trovato Hikaru e di averla condotta al Cratere Nord non più di quattro giorni fa_ affermò Vincent, interrompendo il discorso infuriato di Barret _ma dopo il grande terremoto che ha devastato l’area non ne hanno avuto più tracce. Evidentemente deve aver fatto lo stesso percorso che all’epoca fece Cloud_

Barret si fermò un attimo a riflettere, rievocando i tempi in cui la Materia Oscura venne consegnata a Sephiroth e l’evocazione delle Weapon.. di come Cloud fosse dato per disperso proprio nell’area del Northern Crater e successivamente ritrovato in mare aperto al largo di Mideel. Non poteva esserne sicuro, ma la teoria di Vincent poteva avere un senso; in fondo la ragazza stesa sul letto non era messa in condizioni migliori di quelle in cui era finito Cloud all’epoca, per cui.. poteva starci, tutto quanto. Barret volle dire ancora qualcosa, ma un gemito improvviso lo interruppe.
Priscilla, che era la persona più vicina, si rese conto che Hikaru si stava svegliando; non sapeva dire come, né perché, né in quale modo potesse già riprendere conoscenza. Eppure, a dispetto di tutte le ferite che aveva sul corpo, la ragazza coi capelli rossi socchiuse gli occhi, emettendo un suono simile a un lamento.

_Che dia..?_ chiese Barret, avvicinandosi un po’ alle donne vicino al letto _Si è svegliata?!_

Priscilla guardò prima l’omone che le aveva fatto la domanda, poi ritornò a guardare da vicino Hikaru, la quale aprì del tutto gli occhi e sembrava volersi rivolgere a lei.

_……_

Hikaru aveva anche mosso le labbra, ma far uscire la voce era una di quelle cose che ancora non poteva permettersi di fare. La ragazza ripetè la stessa cosa che aveva tentato di dire, così che Priscilla potè intuirla leggendo il labiale.

_Tranquilla. Sei al sicuro ora_ le rispose, cercando di placare il suo comprensibile senso di paura.
Hikaru però era tutto fuorchè facilmente persuadibile, come in effetti ci si poteva aspettare, ed ebbe una reazione abbastanza violenta.
La ragazza provò a svincolarsi da quella che sentiva essere una stretta pericolosa, muovendo braccia e gambe, ma naturalmente non riuscì nel suo intento; anche perché la “stretta pericolosa” era costituita dalle coperte che Priscilla le aveva messo sopra. Fu proprio la donna a fare in modo che Hikaru si calmasse, accarezzandole dolcemente la fronte con una mano e appoggiando l’altra sulle coperte, per farla stare ferma.

_Ehi.. tranquilla.. non c’è niente di pericoloso qui. Puoi stare tranquilla, sul serio._

Marlene le si fece vicino, mettendo anche una mano sotto le coperte per cercare quella di Hikaru. La trovò e gliela strinse dolcemente, per farle capire che realmente non aveva nulla da temere. Nel farlo si rese conto che la ragazza stava tremando e non poco.

_Trema_ sussurrò a Priscilla _Forse non è solo spaventata.._

La donna capì cosa intendesse dire Marlene e preparò un bicchiere da cui far bere la ragazza: probabilmente con una reidratazione più seria sarebbe stata meglio. Hikaru accettò la bevanda che gli veniva offerta e iniziò a bere.
Fece fuori qualcosa come un litro e quarantadue di acqua naturale, bevendola a piccoli sorsi ma in modo continuo. Quando ebbe bevuto si lasciò cadere sul cuscino e rimase qualche minuto immobile, nel silenzio generale. Solo Marlene si accorse che piano piano la mano della ragazza stava smettendo di tremare, fino a tornare normale.
Le arrivò anche un filo di voce, con il quale potè finalmente dire ciò che voleva da ormai una decina di minuti. Non che avesse un senso logico però, almeno non uno apparente.

_...scorre… vita… fuoco… Ce…_

_Che c***o?!?_ scattò Barret _Non c’ho capito un porco mondo di niente!_

_Ssshh!Papà!_ gli rispose Marlene, guardandolo storto _Così la spaventi!_
Hikaru in effetti si era fermata dopo l’intervento di Barret, ma non perché fosse intimorita, quanto perché le venì da dire un’altra cosa. Un pensiero che le era comparso in mente improvviso come un fulmine. Il pensiero c’era, ma le capacità comunicative in effetti ancora difettavano.

_…reattore… dimenticata… mare… GUERRA!!_

L’ultima parola fu pronunciata come un grido, accompagnata poi da una vigorosa stretta di mano a Marlene, che non aveva lasciato il contatto. Quindi Hikaru si fermò, ansimando visibilmente spaventata.

_Dico… ma questa è peggio di Cloud!_ esclamò Barret _Non si capisce niente!_

_Veramente_ corresse Vincent _Quando trovammo Cloud a Mideel non era in grado di pronunciare parole sensate. E non sembrava nemmeno riconoscere la gente intorno a sè, qui mi sembra che siamo messi leggermente meglio_

_Sì ma solo leggermente, eh!_ rispose Barret, prima che Hikaru chiudesse gli occhi, respirando affannosamente, e pronunciasse alcune altre parole, questa volta come se stesse avendo un incubo.

_..gah… Tempio… Sephiroth… fiamme…_

Quindi lanciò un grido, così forte da far sussultare Priscilla e Marlene che le erano al fianco.
Barret si avvicinò al letto ed esclamò

_Ho capito bene o ha detto “SEPHIROTH”?!_

_Non sbagli. Abbiamo sentito tutti; l’ha detto chiaramente_ confermò Vincent _Ma forse è meglio rimandare questa discussione_

Barret si guardò intorno, come faceva sempre quando Vincent diceva una delle sue frasi apparentemente immotivate. Marlene e Priscilla però si accorsero del perché l’ex Turk aveva preferito interrompere la discussione: Hikaru aveva riaperto gli occhi e si era praticamente alzata, quasi seduta, sul cuscino. La ragazza si guardò in giro incuriosita, un pochino spaventata ma non come lo era solo qualche minuto prima; si voltò verso Marlene, ovvero la persona più vicina a lei e chiese

_Do.. dove sono?_

Marlene osservò meglio Hikaru. Ora sembrava stare come una persona normale, solo molto affaticata; evidentemente poco prima stava delirando.

_Ciao. Ti trovi a Junon, in una casa di pescatori_ rispose

_Junon?!_

Hikaru si mise una mano nei capelli, come se le facesse molto male la testa, quindi fece un’altra domanda

_C..che giorno è oggi? Quan..quanto tempo è passato?_

_Passato da cosa?_ esclamò Barret, a braccia conserte. Priscilla lo zittì con un’occhiataccia e cercò di rispondere in modo meno aggressivo.

_…oggi è.. lunedì, se non sbaglio. Son passati tre giorni dal terremoto che ha devastato il Pianeta.:_

Hikaru guardò con gli occhi sbarrati la donna, come se non ci stesse credendo. Quindi si levò la coperta e fece per scendere dal letto

_TRE giorni?! Ma.. è tardissimo!_

La ragazza riuscì anche a mettere i piedi per terra e cercare di fare qualche passo, ma non ne aveva le forze. Questo facilitò il compito a Marlene di fermarla e rimetterla a letto

_Dove vai? Non puoi ancora alzarti.. devi riposare!_

Hikaru chiuse gli occhi,stringendoli come se avesse un forte dolore. In effetti aveva una pesante fitta al petto, ma non era dovuta a una ferita fisica. Con tutta la persuasione che riusciva a mettere nella voce, si fece scappare anche una cosa che probabilmente sarebbe stato meglio non dire a dei perfetti sconosciuti.

_No..!! Non ho tempo.. non ho tempo per riposare, devo.. raggiungere la Capitale Dimenticata!!_

La ragazza si rese conto immediatamente di aver parlato troppo e si morse anche la lingua, ma ormai era troppo tardi. Barret sobbalzò come punto da un insetto sulle chiappe

_LA CAPITALE DIMENTICATA?!?_

_Come può una ragazza così giovane conoscere la Capitale dei Cetra?_ si chiese Vincent, con una domanda retorica che servì quantomeno a fargli rompere il silenzio che lo stava facendo passare per un elegante soprammobile.

_Aspettate un secondo_ fermò tutti Marlene _Ma.. non ci ha ancora detto il suo nome.. come ti chiami?_

Barret voleva aggiungere qualcosa ma si fermò di colpo. In effetti stavano dando un po’ troppe cose per scontate, oltre che non stare più capendo nulla della ragazza sdraiata a forza sul letto.
Hikaru guardò le lenzuola per qualche minuto, indecisa se rivelarsi come se stessa o meno. Se non altro lo scontro con Sephiroth le era servito per diventare un pochino più circospetta.. ma non per diffidenza, quanto perché aveva una missione fondamentale da compiere. E non poteva permettersi il lusso di essere fermata da qualcuno solo perché era la ragazza più ricercata del Pianeta. Due cose la fecero sbilanciare: primo, aveva già rivelato la sua destinazione, un’informazione in più ormai non faceva più tanta differenza. Secondo, quelle persone le avevano presumibilmente salvato la vita, quindi erano quantomeno degne di fiducia.

_..Mi chiamo Hikaru. E sono la nipote di Cid Highwind_

_Dunque quel viscido lurido schifoso verme del Gover.._

_BARRET!!_ lo sgridò Priscilla

_..Oh, scusa. Il Governatore Planetario quindi è tuo padre?_

_Non siamo andati tanto lontani con le supposizioni a quanto pare_ commentò Vincent. Hikaru alzò lo sguardo e fulminò Barret con i suoi occhi rossi, in cui risplendeva mai come prima d’allora una fiamma intensa.

_NO! Io non ho più un padre. Il Gov…_ la sua voce si ruppe dall’emozione, mentre delle lacrime cominciavano a scorrere _Quell’uomo.. ha ucciso mio nonno. Non può essere veramente mio padre!!_

Marlene abbracciò Hikaru, accarezzandole i lunghi capelli

_Coraggio.. l’importante è che tu sei ancora viva_ le disse per cercare di consolarla

Hikaru fece fermare, per quanto le riusciva, i singhiozzi ma non le lacrime. Quelle non potevano non scorrere. Sempre piangendo la ragazza ripetè la stessa frase con cui si era presentata

_..devo.. io devo raggiungere.. la Capitale Dimenticata.._

_MOLTO BENE!_ esclamò Barret _Se devi andare là, noi ti seguiremo! Giusto Vincent?_

_…perché no, un po’ di movimento dopo tanto tempo.._ affermò l’ex Turk, con le spalle al muro

Hikaru staccò gli occhi dal petto di Marlene e guardò i due uomini.

_Voi.. veramente..?_

_Puoi ben contarci, ragazza mia!_ esclamò Barret, levando il suo mitragliatore al cielo _AVALANCHE è tornata, e non ci fermeremo fino a che non avremo ottenuto ciò che vogliamo!_

_Ehm_ interruppe Marlene _E noi cosa vogliamo?_

Barret guardò la figlia, poi Vincent, Priscilla e infine Hikaru. La osservò molto attentamente e infine scelse le parole migliori che poteva trovare per rispondere.

_Vogliamo… che il tuo sogno si realizzi!!_

Un’esplosione improvvisa proveniente dal mare interruppe il discorso; ne seguirono diverse altre, accompagnate dal rumore dell’acqua che veniva agitata, come da palle di cannone. Ci furono delle grida provenienti dal paese, alcune delle quali per i danni subiti dagli edifici, altre che disperavano per la sorte dei pescatori al largo.

_Che “]£$ succede?!?_ esclamò Barret

Vincent, che era il più vicino alla finestra, guardò fuori e vide una grande flotta di navi da battaglia, di cui la più piccola era grande come lo Shera, che aveva appena aperto il fuoco contro Junon. L’ex Turk si voltò verso Hikaru e gli altri e affermò con insolita apprensione

_Siamo nei guai_

Fine XXI episodio
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Io, da bravo autore che non spoilera, rimango saggiamente neutrale nella disputa... :D

Previsioni e futuro​

_Cosa c’è? Che sta succedendo?_ chiese Hikaru, che era l’unica a non aver capito. Nuove esplosioni fecero tremare la terra, aumentando ancora la sua curiosità; avrebbe voluto alzarsi per vedere fuori dalla finestra, ma le mani di Marlene la tenevano gentilmente ma saldamente sdraiata sul letto.

_Non possiamo stare qui!_ esclamò Barret, ignorando apertamente le domande della ragazza _Ci faranno a pezzi!!_

_Sì, e dove vorresti andare?_ chiese Priscilla _Se portiamo fuori Hikaru non solo dovremo difenderci dalle navi, ma anche dall’esercito del Governatore!_

_Stanno arrivando_ confermò Vincent _L’esercito sta approntando difese anti-sbarco.. ma non finirà bene_

_Ma che *)$A!! Sono impegnati a darsele fra di loro, non faranno caso a noi!_

_A noi forse no._ affermò Marlene, poi fece cenno verso Hikaru e continuò _A lei sicuramente sì. Non sono molte le ragazze con i capelli rossi rimaste in giro.. verrà uccisa a vista, e noi con lei!_

Uno scossone più violento degli altri fece tremare la casa, fino a far cadere perfino dei pezzi di intonaco.

_Scusate.._ irruppe Hikaru _Ma qualsiasi cosa troveremo di fuori sarà sempre meglio di farci crollare sopra la casa. Anche se non ho ancora capito cosa sta succedendo.._

Vincent la guardò e poi spiegò tutto ciò che aveva visto

_La guerra ci ha raggiunto. Tra poco le navi di Wutai sbarcheranno, trovando la resistenza dell’esercito del Governatore. Ma è una battaglia persa in partenza, le forze di Wutai sono troppe_

_Guerra?!_ gridò Hikaru. Sembrava fosse spaventata, ma in realtà non lo era. Non in quel momento. _Dobbiamo intervenire!_

_Cosa?!_ esclamò Barret _Ma sei matta?! Ci sono almeno 5 incrociatori e una ventina di navi minori.. che poi definirle minori è solo un modo di dire!! Dobbiamo alzare le chiappe invece e scappare finchè possiamo!!_

_DOVE vuoi andare?!_ si ostinò Marlene _Hikaru non si può muovere, ha ancora ferite aperte e non ha le forze per stare in piedi! Inoltre non abbiamo un mezzo sufficientemente veloce per scappare! Siamo tra i due fuochi, o da una parte o dall’altra ci uccideranno!_

Tutti si guardarono, tutti con la netta sensazione di essere pesci in trappola.


Al largo di Junon, sulla nave ammiraglia di Wutai, due marinai fecero rapporto.

_Comandante, siamo arrivati in vista di Junon e la flotta ha aperto il fuoco come ordinato!_

_molto bene. Procedete con il piano di battaglia e sbarcate._

_In realtà c’è un problema Ammiraglio. L’esercito di terra ha installato delle posizioni sganciamine. Abbiamo delle mine d’acqua nei metri più vicini alla costa_ affermò l’altro marinaio

_Che cosa?!_

Improvvisamente la porta della sala di comando sbattè, facendo irrigidire tutti i presenti in posa sull’attenti, mentre una ragazza con un mantello nero, capelli rossi e armatura azzurra entrò a conferire con il Comandante.

_Allora, a che punto siamo?_

Perfino l’ammiraglio sembrava intimorito nel rispondere alla domanda, anche perché il nuovo arrivo giungeva inaspettato

_..Lady Nova.. quale onore! Non.. sapevamo del vostro arrivo.. ha viaggiato con la Materia?_

_Poche storie e taglia corto_ rispose seccamente la ragazza _Il Sovrano mi ha mandato qui esplicitamente per verificare come procede l’attacco. Ha seguito la vostra flotta con attenzione nell’ultimo periodo… ed è evidentemente insoddisfatto per la scarsità di progressi!_

_..ma..no.. noi facciamo del nostro meglio.._

_Il vostro meglio è peggio del mio peggio!_ tuonò Nova _Sareste capaci di farvi battere da quei quattro specchietti per le allodole che han messo a riva!_

L’ammiraglio sentì un brivido attraversargli la schiena. In effetti la paladina di Wutai aveva colto nel segno. Quelle mine erano un problema: la guerra mondiale era sul punto di stallo proprio a causa di quelle armi, che potevano essere usate solo lungo la costa perché dovevano essere ancorate al fondale. Ma nel contempo garantivano protezione totale, in quanto qualsiasi oggetto galleggiante ne fosse arrivato nel raggio d’azione sarebbe stato fatto precipitare sul fondo.
Naturalmente anche Wutai sapeva difendersi, ma senza utilizzare armi strane: erano sufficienti le flotte di navi enormi, praticamente quasi dei continenti mobili, per rastrellare i mari e impedire alle forze del Governatore di raggiungere le coste dei Regni Uniti.

_Da questo momento in poi, assumo io il comando_ affermò Nova, senza ammettere repliche. Anche questo naturalmente non rendeva giustizia ai fatti: da quando Hikaru era entrata nel Cratere Nord, Nova aveva perso il contatto magico con lei. Ora i Regni di Wutai avevano perso le tracce della figlia del Governatore e Nova era stata additata come la principale responsabile. In effetti per una Paladina di altissimo rango come lei assumere il comando della flotta più inconcludente di Wutai suonava più come punizione che come un ordine sensato.

_Andate avanti con l’attacco. E lanciate dei siluri contro la costa_ ordinò

_Siluri?!_ esclamò l’ammiraglio incredulo _Ma.. con che bersaglio?!_

_OSI discutere i miei ordini?_ gridò Nova, mostrando un piglio degno del suo valore guerriero ma assolutamente in aspettabile da una ragazza così giovane. A vederla dal vivo sembrava avere addirittura qualche anno meno di Hikaru, ma il suo carisma militare era anni luce più grande di quello della ragazza coi poteri del fuoco. Ogni volta che apriva bocca qualunque membro dell’esercito di Wutai tremava come una foglia.

_Sparate siluri contro la costa di punto in bianco! Non ci sono bersagli, se non… le mine che troveranno sul loro cammino!_ ordinò nuovamente Nova

_A..agli ordini_ rispose tremante l’ammiraglio, quindi si affrettò a diramare l’ordine


_In realtà.. ci sarebbe una soluzione.._ esordì Vincent, dopo un periodo di relativa calma.
Proprio mentre diceva questa frase, un botto potente al piano di sotto spalancò la porta. Rumori metallici si diffusero in tutta la casa, seguiti dal rumore di qualcuno molto goffo che stava salendo le scale.

_Eh..eh.. ehi!! EHII!!! Siete qui??? O ho sbagliato casa??_


_Ehi, ma io questa voce la conosco!_ sorrise Hikaru
_Op******* miseria!_ esclamò Barret _Mi cascassero le palle, questa è la voce di…._

Cait Sith si affacciò alla porta delle stanza, sul suo moguri meccanico che aveva appena fatto le scale, agitando la sua trombetta. Nel frattempo i rumori delle esplosioni e della battaglia imminente si facevano sempre più incalzanti

_Ah! Vincent, sei qui! Barret e Marlene, anche voi siete qui! Meno male, pensavo di avere sbagliato strada.. sapete, Reeve mi ha lasciato solo questa mappa e mi aveva detto ‘vai a trovarli’, ha aggiunto di fare anche in fretta e.._

_Va bene, va bene abbiamo capito gatto!_ tagliò corto Barret _Non abbiamo tempo da perdere, siamo nella ***** fino al collo!_

_Merda?_ ripetè Cait Sith _A me sembra che siate in guerra.. ma se lo dici tu.. io non la vedo però.._

_CAIT SITH!!! E’ un modo di dire, @#££%!!!!!_

_Ah.. oh, beh.. ehi, ma chi c’è qui con voi?_ Cait Sith saltò giù dal moguri, sgattaiolò dentro nella stanza e si mise al fianco di Hikaru _Ciao! Sono Cait Sith, molto lieto_

Hikaru sorrise _Ciao.. ma ti ho già conosciuto, se non sbaglio.._

_Ah. Probabilmente hai conosciuto il Cait Sith 98. Siamo in tanti, sai… io sono Cait Sith 99!_

_Oh, capisco_ annuì Hikaru, anche se ci aveva capito poco

_Sei molto carina, lo sai? Vuoi che ti faccia una previsione?_

_Previsione?_

Una nuova esplosione seguita da rumori di mitragliatrici faceva da sottofondo al dialogo fra i due.

_CAIT SITH! Ti pare il momento di fare certe scemenze?!_ gli gridò Marlene _Non abbiamo tempo, non hai capito?!_

_Oh sì sì! Prevedo il futuro!_ continuò Cait Sith, disinteressandosi apertamente di Marlene e tutti gli altri. Ora vedeva solo Hikaru _di solito lo faccio a pagamento, ma per te è gratis!_

_CAIT SITH!!!!! @°$%%!!!!!_ esplose Barret, avvicinandosi minaccioso con il pugno serrato

_Aspettate. Mi è venuta un’idea_ interruppe Vincent _Ho trovato come portare Hikaru fuori da qui_

_Cosa?!_ esclamò Barret, che stava per spaccare il muso dell’ennesimo gatto automa di Reeve, il quale nel frattempo stava preparandosi per la previsione.

_Il moguri meccanico di Cait Sith si muove autonomamente, giusto?_ chiese Vincent

_Dunque.. aspetta solo che trovo i dadi e.._

_CAIT SITH!!! Rispondi alla domanda!!_ gridò Marlene, prendendo il gatto per la collottola e facendogli cadere sotto il letto i dadi che stava cercando.

_Eh? Ma sì, certo che si muove.. basta spostare in avanti la leva di destra e quella di sinistra serve per frenare.. ma perché volete saperlo?_ rispose Cait Sith, obbligato a interrompere la sua attività. Quindi si riprese i dadi da terra e si avvicinò al suo moguri mettendolo in azione per la previsione

_Ottimo. Quindi Hikaru potrà salire su quel moguri e riuscirà a spostarsi!_ affermò Vincent _Qui non possiamo più stare, la casa è ai limiti e rischia di crollare da un momento all’altro_

_Va bene. Ma dove andiamo usciti da qui?_ chiese Barret

_C’è un piccolo anfratto nella roccia sulla riva del mare. Non è molto grande, ma da lì poi c’è un passaggio attraverso la Rupe di Junon che ci consentirà di uscire dalla zona rossa_ continuò Vincent

_Ottimo. Allora ANDIAMO, che @#£$ stiamo aspettando!!_

Barret si voltò, nel vedere che Priscilla e Marlene, che teneva sottobraccio Hikaru aiutandola a stare in piedi, erano ferme davanti alla porta della stanza. Cait Sith stava maneggiando ancora con il suo moguri, cosa che fece tirare due bestemmie a Barret e perfino Vincent arrivò a imprecare, seppur mentalmente.

_Gatto di @#ӣ$, cosa DIAVOLO stai facendo?!_

_Un attimo.. un attimo.. ho quasi finito…_

Quando ebbe finito sul serio, cioè tre minuti e due secondi dopo, il gatto estrasse fuori con aria trionfante un piccolo fogliettino dal moguri e lo porse gentilmente a Hikaru

_Ecco fatto!velocissimo!_

_? Che cos’è?_ chiese la ragazza

_La mia previsione del tuo futuro! Garantita e giustissima, al cento per cento!_

_ah.. grazie.._ disse Hikaru, prendendo il fogliettino con la mano libera, mentre con l’altra era appoggiata sulla spalla di Marlene.

_Beh, che aspetti?_ insistette Cait Sith, bloccando tra l’altro la strada al gruppo _Aprilo e leggila!_

Siccome non poteva fare nient’altro e sembrava dipendesse proprio da quello il loro blocco, Hikaru aprì il fogliettino di Cait Sith e lo lesse.

_”La tua fiamma vincerà il mondo. Ma il prezzo sarà la cenere”. Cosa vuol dire scusa?_ chiese Hikaru

_Ah non lo so_ Cait Sith allargò le braccia _In effetti anche al mio predecessore, Cait Sith #01 capitò di fornire una previsione simile.. non mi ricordo più a chi.. forse.. mah.. beh, comunque.. sei contenta?_

_GATTO DEL @#”$…_ le successive bestemmie di Barret furono coperte da sibili sinistri, seguiti subito dopo da esplosioni e getti d’acqua. Una di esse avvenne a pochi metri dalla casa di Priscilla, scuotendone le fondamenta e rompendo i vetri delle finestre

_SILURI!_ gridò Vincent

Senza perdere altro tempo, Cait Sith si fece da parte e Hikaru potè quindi cavalcare il suo moguri. Marlene e Priscilla aprirono la strada, Cait Sith saltò in braccio a Hikaru, Vincent e Barret chiusero la fila scendendo le scale di corsa per uscire di casa. Fecero un centinaio di metri correndo all’aperto verso la riva del mare, in direzione dell’anfratto nominato da Vincent. Arrivati a metà, una colossale esplosione li colse di sorpresa. Hikaru, che era l’unica a potersi voltare mentre correva, si girò di centottanta gradi rispetto alla sua direzione e vide la casa di Priscilla collassare, devastata da un siluro di troppo.

Fine XXII episodio
 

Neji20

got it memorized...?
coplimenti complimenti! mi sono letto tutti gli episodi d'un fiato! OvO
ora devo riprendermi...:ffx04:
 

Doomrider

Guerriero della Luce
Caspita.. hai letto 98 pagine di un file word tutte in un colpo! Sono io che devo farti i miei complimenti :D


Duello d'onore

La porta della sala comandi si aprì nuovamente. Questa volta era l’ammiraglio a entrare timoroso, preoccupato di ciò che doveva dire al suo superiore.
Nova non si voltò neanche, sentì i passi dell’ex comandante e chiese con tono minaccioso

_Avete eseguito i miei ordini?_

_S…sì, Lady Nova. Le mine che proteggevano Junon sono state completamente rimosse. Stiamo dando inizio alle manovre di sbarco_

_Molto bene. E fate in fretta, entro il tramonto dovremo aver stabilito una testa di ponte solida e resistente_ esclamò, sempre guardando in direzione della costa

L’ammiraglio emise un “Sì, certo” molto poco virile e uscì il più rapidamente possibile dalla stanza. Nova non si curò della codardia di quell’ufficiale insignificante e strinse i pugni. Non le dava fastidio il fatto di essere stata considerata l’unica responsabile per aver perso di vista Hikaru, ciò che non poteva sopportare era proprio di averla persa di vista.
Lei, la Paladina che non aveva mai perso un combattimento in vita sua, si era fatta giocare e fregare da una bambina; Hikaru rappresentava il primo e unico fallimento del suo ruolino, sebbene fossero solo due anni che era entrata agli alti gradi dell’esercito di Wutai.

_Razza di…. Mocciosa viziata!!_ esclamò, facendosi scappare la rabbia parlando da sola _Me la pagherai, stanne certa!_

In effetti era solo la rabbia che gliela faceva definire “mocciosa”: Nova sapeva benissimo che Hikaru aveva la sua stessa età e soprattutto non è che avesse qualcosa contro di lei. Le avevano dato il compito di controllarla, era di un’altra fazione, ma questo non costituiva un problema personale. Eppure non era il tipo che tollerava i fallimenti, specialmente i suoi; non potendo prendersela con nessun altro, trovava in Hikaru un discreto capro espiatorio.
Mentre la sua marina aveva approntato le lance di sbarco, Nova si sistemò il mantello e si diresse verso l’uscita; appena arrivò quasi alla soglia della porta, una luce gialla intensa pulsante iniziò a sprigionarsi da una delle sue tasche.

_Che cosa?!_ esclamò, afferrando prontamente la sfera di Materia Scan che si era appena attivata. Quindi guardò verso la costa e notò un piccolo gruppo di persone che stavano camminando sulla spiaggia. Prese il binocolo che l’ammiraglio aveva lasciato sul suo tavolo e guardò meglio.
Erano quattro persone, due uomini e due donne che correvano vicino alla risacca; probabilmente erano quattro disperati, pensò lei. Poi spostò il binocolo a sinistra e vide che dietro ai quattro c’era un grosso aggeggio bianco semovente, probabilmente una macchina, che li stava seguendo. Sopra a questa macchina c’era una persona con una lunga treccia rossa che oscillava al movimento sottostante. Nova tornò a guardare la sua Materia luccicante, poi azionò lo zoom del binocolo e per poco non lo scaraventò via.

_Sei MIA!_ tuonò, quindi uscì di fretta dalla porta, facendola sbattere con violenza.




_Manca tanto?_ chiese Hikaru, osservando preoccupata i trasporti Wutai che ormai erano quasi arrivati a riva

_No, l’anfratto di roccia è subito dietro quello scoglio_ affermò Vincent

_Meno male.. Non ce la faccio più.._ affannò Barret

_Eh papà.. non hai più l’età per certe cose!_ scherzò Marlene, arrivata per prima al famoso scoglio.

Il gruppo passò senza fatica oltre quell’ultimo ostacolo, camminando direttamente in mare fino a far arrivare l’acqua all’altezza delle ginocchia.

_Uff.. adesso possiamo fermarci, no?!_ chiese Barret

_Direi di sì, ma non per molto._ affermò Vincent, osservando lo sbarco da lontano _Non sembra abbiano fatto caso a noi_

_Ah no? Meno male_ sorrise Cait Sith agitando la trombetta _Allora quelle persone che sono appena sbarcate a cinquanta metri da noi non sono pericolose.._

_COSA?!_ esclamarono più o meno tutti, Hikaru esclusa

Sei soldati armati fino ai denti guidati da una ragazza in armatura e mantello erano in effetti appena sbarcati e non sembravano avere buone intenzioni.

_Eh, non guardate me.. non ci avete fatto caso? Li ho visti da quando eravamo a metà strada… pensavo anche voi…_

_GATTO DEI MIEI C…_ gridò Barret, ma non fece in tempo a dire ciò che stava pensando perché Hikaru intervenne sorprendendo più o meno tutti. Scese dal moguri meccanico, depositando delicatamente Cait Sith a terra, quindi fece faticosamente due passi in avanti e disse

_Cercano me. Voi andate, finchè siete in tempo_

_ma che diamine dici?_ esclamò sempre Barret, puntando il suo mitragliatore contro il gruppo di soldati _Abbiamo detto che verremo con te e.._

_NO!_ gridò Hikaru, con un tono tale da spaventare perfino Vincent. La ragazza stava ancora camminando a fatica, quasi trascinandosi, verso Nova e i soldati di Wutai; nonostante questo la sua voce era carica e come arrabbiata, probabilmente per la prima volta in tutta la sua vita _Ho detto che vogliono me. ANDATE VIA!!!_

_Ma…_ obiettò Priscilla

_basta._ chiuse il discorso Vincent, mettendo una mano davanti a Barret che voleva seguirla _Ha detto di lasciarla andare. Non serve cercare di opporsi_

La Paladina di Wutai aveva sentito tutto il discorso, quindi non potè che sorridere e accogliere Hikaru con la più classica delle frasi

_Bene. Vedo che hai deciso di facilitarci il compito_

Hikaru faceva veramente fatica a camminare e si teneva la ferita al petto con la mano sinistra. Perlomeno aveva recuperato l’uso del braccio, ma quella ferita prodotta dalla Masamune le dava serie difficoltà perfino a respirare. Eppure la voce le usciva forte e chiara, come se attingesse l’energia per parlare da una fonte alternativa rispetto a quella per muovere il resto del corpo.

_Io.. non voglio più spargimenti di sangue inutili_

_Molto bene_ concordò Nova _Se questa è la tua scelta, non verseremo sangue per nulla_

Fece un gesto con la mano e i soldati abbassarono le armi, che erano già puntate contro Vincent, Barret, Marlene e Priscilla. I quattro poterono quindi fuggire verso il passaggio conosciuto dall’ex Turk, trascinando con loro Cait Sith che ancora parlava a vanvera dicendo cose su Hikaru del tipo “Ma.. perché la lasciamo là? Non viene con noi?”

_E adesso.._ soggiunse la Paladina, estraendo un paio di manette dal mantello _..non ti dispiacerà se aggiungiamo questi braccialetti ai tuoi polsi.._

Hikaru si fermò, a circa dieci passi da Nova, quindi alzò lo sguardo e la guardò negli occhi, poi affermò solennemente

_Io non ho detto che verrò con voi_

Fece un movimento con la mano destra, evocando una fiammata dal nulla; appena il fuoco scomparve, la Buster Sword si fece nuovamente presente. La ragazza quindi aggiunse

_Ho detto che non voglio più spargimenti di sangue inutili_

_Come come?_ sorrise beffardamente Nova _Quindi hai intenzione di sfidarci?_

_Non esattamente_ affermò Hikaru, sempre più convinta delle sue parole man mano che le pronunciava _Ho intenzione di sfidare te _

Nova esplose a ridere

_Ah ah ah!!! Davvero vuoi sfidarmi? Ragazzina non sai cosa stai dicendo!_

Poi diventò di colpo seria ed estrasse la sua spada. Sembrava una normale spada, con un’elsa finemente lavorata ma niente di più. A confronto con la Buster Sword sembrava uno stuzzicadenti, ma il modo con cui Nova l’aveva estratta lasciava intuire che fosse un’arma da non sottovalutare.

_Molto bene allora. Se vuoi il duello, l’avrai!_

_Avrò… solo altro sangue sparso_ commentò Hikaru, prima di puntare la spada contro Nova

Nova non si fece pregare e caricò immediatamente la ragazza con un impeto pari a quello di una tempesta tropicale. La stessa roccia sotto i suoi piedi sussultò a quell’energia terrificante, perfino l’acqua del mare esplose come un geyser. Con una velocità ultrasonica la lama di Nova si schiantò contro la Buster Sword, retta dalle mani tremanti di Hikaru.
La ragazza socchiuse gli occhi, mentre la sua spada sembrava essere sul punto per volarle via dalle mani; Barret e Vincent, che si erano nascosti poco lontano temerono il peggio.
Invece una grande fiammata divampò intorno a Hikaru, che riuscì a resistere al primo impatto con la lama della sua avversaria; la ragazza riaprì gli occhi dopo aver invocato il suo potere e si preparò a contrattaccare.
Ritrasse la Buster Sword verso di lei e velocissimamente cercò di affondare alla destra di Nova; la Paladina se ne avvide con abbondante preavviso e schivò, saltando verso sinistra. Un secondo fendente quasi immediato su quel lato la costrinse a fare un ulteriore scatto indietro, che solo una guerriera del suo calibro avrebbe saputo fare.
Un filo di sangue le scese dalla fronte, dopo che la Buster Sword l’aveva mancata per questione di millimetri.

_Visto?_ affermò Hikaru guardando la sua avversaria negli occhi _Ho ottenuto altro sangue_

Nova digrignò i denti, furiosa. Come aveva potuto farsi ferire da…

_AH!!!_ gridò, poi si ripropose all’attacco. Questa volta partì a velocità normale, per poi sfoderare mille e più fendenti alla velocità quasi della luce appena raggiunta la distanza sufficiente.
Hikaru fermò i primi colpi con la lama della Buster Sword, poi ne subì alcuni che riaprirono ferite già presenti e infine esplose in una nuova fiammata. Nova dovette sospendere l’attacco per non finire ustionata dalle fiamme che uscivano ritmicamente dalla lama dell’arma della rivale.

_Non ti sarà così facile fermarmi_ affermò Hikaru, con una decisione che stupì non solo Nova e i soldati dietro di lei ma anche Barret e Vincent, sempre in osservazione di nascosto. Chi avrebbe mai detto che quella ragazza, apparentemente indifesa e ferita quasi mortalmente, potesse rivelarsi all’altezza di uno dei migliori guerrieri sul Pianeta. In effetti anche adesso a vederla non sembrava essere in grado veramente di combattere: era ferma, con le mani tremanti che a stento sembravano reggere il peso della Buster Sword.

_Come… cosa DIAVOLO…_ Nova si fermò un istante, riprendendo fiato; quindi fece una domanda _..hai detto che non volevi spargere sangue inutilmente. E allora perché combatti? E’ solo questione di tempo, ma verrai sopraffatta!_

_Non hai capito. E’ vero che io non voglio che sia sparso sangue; ma non posso nemmeno permetterti di vincere_ rispose Hikaru _Ne va della sorte del Pianeta!_

_Del Pianeta?!_ esclamò Nova _Dovresti volare più in basso, cara.. cosa vuoi che importi al Pianeta se anche fai una brutta fine?_

_Il Pianeta ha la sua volontà_ ribattè Hikaru _Nessuno può contrastarla, nemmeno tu!_

_COSA?! COME OSI..!!_

La Paladina esplose in nuovo attacco, veloce come il fulmine e su più lati. Hikaru reagì senza neanche usare la spada: emise semplicemente un grido prolungato e fece divampare il fuoco direttamente dal suo cuore. Un piroclasma avvolse le due ragazze, fino a che Nova non fu scaraventata via con violenza e gettata diversi metri più lontano. La Paladina finì in mare, mentre Hikaru ricompariva in mezzo all’aria rossastra. La ragazza respirava affannosamente, come dopo un grande sforzo; proprio in quel momento, che le aveva fatto dare le spalle ai soldati di Wutai, uno di essi fece esplodere il colpo che teneva pronto in canna da ormai diversi minuti.
Una pallottola delle dimensioni di un sasso le trapassò il petto, procurandole una ferita ancora più grave di quella quasi mortale infertale da Sephiroth. Hikaru fece in tempo a puntare la Buster Sword per terra, appoggiarvisi sopra con tutte le forze rimaste e accasciarsi al suolo.
Nova uscì dal mare e si rivolse furibonda ai suoi uomini

_CHI DIAVOLO E’ STATO?!_

I soldati suoi sottoposti iniziarono a indietreggiare sconcertati, mentre la Paladina si avvicinava minacciosissima con la sua spada ancora estratta. Alcuni di loro si chiesero “Ma ce l’ha proprio con noi?”, non comprendendo il motivo di quella furia improvvisa.

_Ah, non è stato nessuno, eh? Io vi disintegro, vi spedisco tutti al tribunale militare, vi faccio spellare vivi e messi sotto sale!! Chi DIAVOLO HA SPARATO?!_

Uno dei veterani, famoso per essere un pluridecorato eroe di guerra, fece un passo avanti ed ebbe il coraggio di affermare

_Signora, sono stato io!_

Quindi fece il “presentat-arm”, mettendosi sull’attenti.
Nova gli si avvicinò furiosa, gli strappò di mano il fucile sbattendolo a terra, lo afferrò per il bavero e gridò

_CHI TI HA DATO L’ORDINE DI SPARARE?!_

_M..ma.. milady.. ho sparato perché pensavo di.._

La Paladina lo fulminò con lo sguardo

_Perché pensavi di..?! Inetto codardo imbecille!! Era un duello serio, fra me e la ragazza. Non dovevate intervenire!_

Nova spinse il soldato per terra, facendogli perdere l’equilibrio; poi si voltò verso il fucile e lo tagliò in due parti con la sua spada, facendo esplodere i proiettili ancora rimasti inesplosi.
Il soldato cercò di difendersi ulteriormente

_M..ma Milady… l’ho fatto perché.. vi ho visto in difficoltà.._

Nova si voltò verso di lui, sdraiato a terra, e gridò

_MI HAI VISTO IN DIFFICOLTA’?!?!_

Senza pensarci due volte, con un fendente di spada tagliò la testa al suo sottoposto, tranciandola di netto; un eco di attonimento serpeggiò fra il resto del gruppo. Nova guardò il nuovo cadavere e affermò

_Ora tu sei più in difficoltà di me_

Quindi si rivolse ai compagni del deceduto

_Che vi sia d’esempio. Non si interviene in uno scontro fra guerrieri leali. E adesso fate sparire dalla mia vista questo sacco di carne!_

Mentre i suoi uomini, terrorizzati, eseguivano l’ordine Nova si avvicinò a Hikaru, che nonostante le ferite e le forze quasi inesistenti aveva visto tutto. La Paladina arrivò fino a un centimetro dalla ragazza, appoggiata alla Buster Sword per mantenersi in una posizione semi-eretta.

_H…ha..hai visto… ho… ottenuto… solo… altro… sangue… sparso…_ le disse con un filo di voce

Nova fece finta di non avere sentito, cercò nel suo mantello qualcosa ed estrasse una piccola bottiglietta; la gettò ai piedi di Hikaru e affermò

_Per questa volta finisce così. Bevi quella fiala, sistemerà le tue ferite_

Poi si rivolse lontano, verso una roccia seminascosta e alzò la voce

_Voi due, che vi nascondete là dietro! Venite e aiutate la vostra amica_

Barret e Vincent sussultarono, perché si resero conto solo ora di essere sempre stati tenuti sott’occhio. Per fortuna nessuno dei due aveva tentato di prendere iniziative, o sarebbero finiti male.
Nova si rivolse nuovamente a Hikaru, che si sforzava di tenere gli occhi il più possibile aperti.

_Ti conviene berla subito, finchè riesci a bere. Quando starai meglio tornerò e ti risfiderò. Ma ti avverto: quando succederà, non avrò pietà come adesso_

Quindi la oltrepassò, seguita dai suoi uomini, e fece il suo ingresso a Junon.

Fine XXIII episodio
 
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