Per me perfezione è un equilibrio di meccaniche perfette in un contesto perfetto. Ma sia chiaro, la perfezione è e rimane negli occhi di chi guarda, e non nell'oggetto in sè.
Final Fantasy VI è perfetto perchè al di là di una giocabilità bilanciatissima e profondissima in tutti gli aspetti (sistema di combattimento, di crescita, avventura), al di là di una resa stilistica (visiva e musicale) che non ha eguali (se non nel seguente FFVII, e non parlo di tecnica attenzione), presenta una trama articolata, profonda ed equilibrata perfettamente fra ironia e pathos, con una schiera di personaggi leggendaria.
Un piccolo appunto:
La profondità non sta mai nè nella complessità nè nella quantità, ma nelle sfumature, nei dettagli, nel non detto, magari appena accennato, magari solo intravisto con una semplice scena, con un semplice gesto.
Tradotto: Una storia non è profonda perchè ipercomplessa ed intricata, o perchè dice un sacco di cose sui pg e sul mondo, o tutti parlano un sacco, anche di cazzate che non interessano a nessuno.
Una storia è profonda perchè si possono dire e sapere poche cose, ma il racconto mostra facce e livelli di lettura diversi, anche inaspettati, per come lo si guarda. Ed esprime bellezza.
Esprime stupore, esprie forza, esprime grandezza.
E sai che succede quando la profondità incontra l'equilibrio?
Nasce la poesia.
E secondo me "la sola e semplice" scena dell'incontro dei genitori di Terra basta da sola a far capire cosa significasse allora creare poesia in un videogioco. (una scena fra tante peraltro!)
Una poesia che solo il successivo FFVII è riuscito a toccare ed esplorare con mano ferma, e si mi spiace, FFIX non è così.
FFIX ha un'ottima trama (l'ho detto), ma non ha chiavi di letture, non ha dimensioni e prospettive di assoluto equilibrio e profondità, c'è troppa retorica per i miei gusti, troppa carne al fuoco male amalgamata per fare un buon arrosto.
Ma alla fine mi sono detto: "***** è una favola, per di più ti salta dal registro grottesco a quello caricaturale, per passarti da quello shakesperiano a quello avventuroso-rocambolesco senza alcun pudore, e tu pretendi di trovarti chissà quale poesia?"
Ed infatti non c'è nulla di tutto questo se non una ottima storia che finito il gioco però ti lasci alle spalle, senza neanche un graffio che ti faccia sanguinare un poco l'anima.
Sulla giocabilità ho già detto e non mi ripeto.