Folken89 ha detto:
Non ho mai visto piangere un personaggio dell'otto perchè la guerra era crudele o perchè soffrivano della situazione, cosa che accade nell'otto sopratutto con garnet, durante l'attacco di sua madre a lindblum o quando trova sua madre morente in mare.
Anzitutto, i Seed sono un corpo addestrato fin dalla tenera età a combattere contro la guerra perciò è anche plausibile una certe non dico noncuranza ma, insomma...spero che tu abbia capito.
Cos'è questo "trono d'avorio"?? a me non pare che i personaggi dell'8 sia così "spiritualmente elevati". In final fnatasy 8 nessuno dei personaggi subisce "realmente" delle perdite materiali, la madre di Zell non muore, il Garden non viene distrutto, il padre di Rinoa si salva in tutto e per tutto, Trabia vanta molti sopravvissuti, dovresti piangere se, alla fin fine, le cose vanno bene?
Dovrebbero piangere se riescono a salavre il Garden da un attacco missilistico o una città da un assedio? Selphie è visibilmente triste quando partono i missili per Trabia, ma come da suo carattere, si riprende subito.
E' CID CHE soffre davvero per la guerra...e tutti sappiamo il motivo.
E' questa sofferenza che lo fa fuggire per un determinato periodo, che giustifica la sua apparente tranquillità quando lo si eincontra all'orfanotrofio.
Da bravi soldati i personaggi di Final Fantasy 8 riescono sempre a portar eun lieto fine alle situazioni peggiori, cosa che non succede magari nel 9, dove c'è da piangere perchè i personaggi soffrono davvero per degli eventi a dir poco tragici.
Tu piangeresti sapendo che sei riuscito, in un modo nell'altro, a salvare delle vite?
Piangeresti se sapresti di aver salvato una città (Balab) un Garden (Sempre Balab
)(ci tengo a sottolineare che l'assalto al Garde è uno dei punti migliori in tutto il gioco secondo me, molto coinvolgente e molto ma molto emotivo!) ecc...
io dico che i pg di ff8 hanno invece molto da rallegrarsi a volte ^^ e che quando c'è da essere tristi, lo sono eccome. Un esempio è quando Squall corre a Salvare Rinoa nello spazio.
P.s.: ho detto la mia, sempre e comunque.