FF VIII il peggiore per me, senza ombra di dubbio.
Il perchè? Faccio copia e incolla da un altro post scritto sulla sezione del gioco.
C'è la sensazione che la Square abbia voluto testare troppe novità (e tutte in un sol colpo): nuovo tipo di grafica, ambientazione nuova e molto originale, nuovo sistema di controllo.
Non c'è dubbio che tutte queste innovazioni siano originali, ma il risultato finale quale è stato?
- Il sistema di gioco presenta molte novità, ma con il passare delle ore ci si accorge dei grossi limiti dovuti ad un sistema di combattimento tutt’altro che intuitivo. I personaggi finiscono per utilizzare pochissimo le magie a loro disposizione, e per la maggior parte del tempo useranno solamente attacchi fisici, il che fa del Junction Mode il peggior sistema di combattimento dell’intera serie curata dalla casa del chocobo.
- Altro problema è rappresentato dal nuovo aspetto grafico, improntato su un maggior realismo, che abbandona l’oramai consueto stile super deformed adottato dalla Square nei titoli precedenti: i personaggi risultano dei veri e propri ammassi di pixel e il contrasto risulta evidente con la definizione delle ambientazioni. In altre parole si ha la sensazione che la Squaresoft abbia fatto il passo più lungo della gamba (lo stesso tipo di aspetto grafico sarà abbandonato con il successivo capitolo e ripreso con ottimi risultati su FF X).
- La trama raggiunge l’apice nelle sequenze che trattano la storia d’amore tra Squall e Rinoa, storia d’amore sviluppata in modo più maturo rispetto agli altri capitoli della serie. Attorno a questi due personaggi vi è però una storia molto confusionaria (e non per i colpi di scena) e priva di colpi di scena significativi. Personalmente ritengo la trama ottima sino allo scontro con la strega Edea, dopo di che i personaggi combattono per lo più contro i mulini a vento, fino all’arrivo sulla scena (molto, oserei dire troppo tardivo) del nemico finale, che per ¾ di gioco non viene mai nemmeno nominato. Nessuna traccia quindi di nemesi degne di nota, nulla a che vedere con il carismatico Sephiroth o il diabolico Kefka degli episodi precedenti. Come se non bastasse le ambientazioni che fanno da sfondo alle avventure di Squall e company, sono (per quanto ben definite) senza un minimo di background, cosa che non accadeva nei 2 precedenti capitoli.
- I personaggi, di solito ben caratterizzati dalla Square, sono per lo più scialbi e anonimi, con qualche minimo accenno di storia personale. Le uniche eccezioni sono appunto i due protagonisti molto ben rappresentati (anche se caratterialmente Squall sembra ricopiato in carta carbone da Cloud, il che ne fa un eroe per nulla originale), in special modo Rinoa.
Il gioco però ha anche dei punti di forza, come l’originalità delle ambientazioni del Garden ed un dettaglio grafico maggiore del precedente capitolo (i filmati in particolare sono a dir poco mozzafiato), mentre le musiche, come sempre affidate al maestro Nobuo Uematsu, sono dei veri e propri capolavori di composizione (su tutte “Eyes on Me”).
Dal punto di vista della longevità FF VIII non si discosta molto da tutti gli altri capitoli della serie, il gioco rappresenta una sfida lunga e duratura, con qualche aggiunta però che squaresoft si sarebbe potuta risparmiare: le Weapon in FF VII avevano un senso, qui sono completamente slegate dalla trama del gioco (se al posto delle weapon avessero messo Mazinga Z ci sarebbe stata ben poca differenza).
Penso che FF VIII sia un buon gioco che ha avuto la fortuna di non avere concorrenza, ma la sfortuna di avere 2 predecessori illustri che per come la vedo io lo fanno impallidire.
Poi si può dire ciò che si vuole, più del 50 % dei videogiocatori italiani avrà anche cominciato a conoscere Final Fantasy grazie a questo capitolo, ma tentiamo di essere oggettivi, i capolavori sono ben altri.